AMBIENTE Foto AdB Fiume Serchio FIUME SERCHIO APPROVATO IL PROGETTO PER CONIUGARE TUTELA AMBIENTALE E UTILIZZO SOCIALE DELL’AREA INTERVISTA A RODOLFO PARDINI SINDACO DI VECCHIANO 2
Rodolfo Pardini CLAUDIA FACHINETTI È stato ufficialmente presentato alla cittadinanza lo scorso 29 aprile, durante un’assemblea pubblica congiunta, e definitivamente e formalmente approvato il giorno seguente in sede di Consiglio comunale, il progetto di riordino degli accosti a Bocca di Serchio, progetto fortemente voluto e studiato dai Comuni di Vecchiano e San Giuliano. La bocciatura della prima versione del progetto, avvenuta lo scorso <strong>luglio</strong>, non ha fermato gli Enti, uniti dal novembre 2007 da un protocollo d’intesa che ha coinvolto anche la Provincia di Pisa, che hanno studiato un’approfondita rielaborazione dello stesso, avvenuta attraverso il confronto con tutti gli Enti interessati e con la cittadinanza. Questa fase di confronto ha portato alla seconda versione del progetto di riordino degli accosti, approvata nella Conferenza dei servizi dello scorso 2 aprile. Ora il progetto può finalmente prendere corpo e abbiamo chiesto al primo cittadino di Vecchiano, Rodolfo Pardini di spiegarci di cosa si tratta. Sindaco Pardini, che differenza c’è tra questa versione del progetto e quella precedente non approvata? La prima versione del progetto, più complessa, prevedeva oltre al riordino gli approdi, la realizzazione di strutture di servizio quali servizi pubblici e bar, la messa in opera di zone ombreggianti e pontili e, infine, l’edificazione di una stazione marittima. Il nuovo progetto, invece, è basato esclusivamente sul riordino dei pontili che per noi rappresenta la questione prioritaria in quanto garantisce sia la riqualificazione della zona demaniale, con la sistemazione definitiva dei pontili, sia l’utilizzo nel pieno della legalità della parte privata. Per quale motivo non sono stati approvati anche gli altri interventi? Le obiezioni che ci sono state fatte venivano dalla Sovrintendenza e dall’Autorità di bacino del fiume Serchio. Nel primo caso il problema era rappresentato dal rispetto delle “quote di sicurezza” che, seguendo le regole della Sovrintendenza, non consentivano di realizzare strutture non impattanti. Nel secondo caso la bocciatura era a fini di sicurezza, in quanto secondo l’Autorità di bacino in caso di piene eventuali strutture di supporto, tipo ricovero attrezzature, potevano determinare problemi di deflusso delle acque. Quindi è stata abbandonata l’idea di un ulteriore sviluppo dell’area? No, sicuramente in futuro cercheremo un nuovo dialogo con le autorità interessate per capire quali strade poter seguire per incrementare il progetto. Al momento comunque ci preme realizzare in tempi utili e bene questa prima parte del lavoro di riordino degli accosti. Esattamente cosa comporta questo riordino e quali sono le tappe? Il primo passo sarà l’eliminazione delle strutture esistenti (300 pontili) che sono abusive e non rispettano i criteri di sicurezza e salvaguardia delle caratteristiche idrauliche-naturalistiche dell’area fluviale. Dopo di che saranno realizzati 60 pontili nell’area demaniale di Bocca di Serchio e 190 pontili nella zona privata, per un totale di 250 approdi, lunghi al massimo 3m e larghi 80cm, dove sarà possibile ormeggiare due imbarcazioni per struttura. I pontili saranno fissi e in legno e avranno una distanza l’uno dall’altro di 6m in modo da garantire aree di riva non utilizzate. Inoltre non verranno realizzati attracchi nei 10m attorno agli sbocchi con i tre canali presenti in quest’area del fiume. Il progetto prevede anche la ristrutturazione della cosiddetta “Casina dei pescatori”, da poco divenuta di proprietà del Comune. Stiamo emanando le ordinanze per le demolizioni che contiamo di portare a termine entro fine mese, almeno nel lotto di competenza demaniale, dopodichè inizierà la costruzione dei nuovi pontili. AMBIENTE 2