4 COSMONAUTICA-(giugno - luglio 2009) - Consorzio Nautica Pisana
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REPORTAGE<br />
RIMESSAGGIO ANTONI<br />
POSTI BARCA<br />
Casa e lavoro sul fiume in attesa di piccole barche<br />
da pesca all’ormeggio, poi la nautica da diporto ha<br />
fatto crescere l’attività. “oggi abbiamo una clientela<br />
costante e siamo in linea con i vincoli urbanistici”<br />
L’attività di posteggio barche della<br />
famiglia Antoni ha avuto inizio sulla<br />
sponda sinistra dell’Arno nel 1968.<br />
Prima di allora la struttura era adibita<br />
ad abitazione e pesca. Fu costruita nel 1952<br />
da Nello Antoni con materiale di recupero,<br />
utilizzando soprattutto le tavole di legno<br />
delle cassette per le munizioni della Cmasa,<br />
Costruzioni Meccaniche Aeronautiche s.a.,<br />
lo stabilimento per la produzione di idrovolanti<br />
che aveva sede a Marina di Pisa. Prima<br />
di iniziare a costruire si dovette spianare il<br />
terreno, riempiendo le buche provocate dall’esplosione<br />
delle bombe in tempo di guerra.<br />
Antoni vi si trasferì da Marina di Pisa con i<br />
suoi otto figli, tra cui l’attuale titolare della<br />
concessione/rimessaggio, Romano Vittorio,<br />
nato nel 1938. All’epoca nella Golena d’Arno<br />
erano presenti solo cinque famiglie e gli Antoni,<br />
dopo un periodo in cui avevano dato in<br />
affitto il retone, iniziarono a ricevere le prime<br />
richieste di posti barca per le piccole imbarcazioni<br />
da pesca. Nel 1978 diventò un’attività<br />
vera e propria e per fare spazio venne deciso<br />
di buttare giù il retone. All’inizio si trattava di<br />
“barchetti” in legno, detti “chiattini” perché<br />
erano di sponda molto bassa (circa trentaquaranta<br />
centimetri), utilizzati per la pesca<br />
nel fiume Arno. Le imbarcazioni venivano<br />
trattate con catrame e pece per proteggere<br />
il legno e per garantire il galleggiamento,<br />
in quanto ancora non era entrata in uso la<br />
resina. A quell’epoca nel fiume in cui entrava<br />
l’acqua salata del mare venivano pescate le<br />
“cee”, i muggini, i ragni e d’estate anche le<br />
triglie. Dalla fine degli anni ’70 con l’avvento<br />
delle concerie a Santa Croce, che scaricavano<br />
nell’Arno i residui della lavorazione delle pelli,<br />
ha inizio la moria dei pesci che determina<br />
la fine della pesca, fortunatamente sostituita<br />
dalla nautica da diporto e dalla conseguente<br />
richiesta di posti barca. La storia della famiglia<br />
è testimoniata da Romano Vittorio Antoni,<br />
che con l’aiuto dei figli Massimiliano e Francesco,<br />
ha gestito nel corso degli anni l’attività,<br />
senza dipendenti; attualmente il titolare è il<br />
figlio Massimiliano.<br />
“La casa è stata costruita da mio padre Nello”<br />
racconta Vittorio Romano “e da noi figli con<br />
tavole di legno, che ci sono ancora, a cui nel<br />
tempo è stata aggiunta la muratura per evitare<br />
che entrasse il freddo d’inverno. La nostra attività<br />
come posteggio barche è sempre stata a<br />
gestione familiare e sempre per barche piccole.<br />
Anche oggi le imbarcazioni che ospitiamo sono<br />
di 7 metri al massimo. Dopo tanti anni siamo<br />
ormai conosciuti e quindi abbiamo una clientela<br />
costante, soprattutto di Pisa, Lucca e Firenze,<br />
anche se con un certo ricambio. Quest’anno<br />
però, ancor di più dell’anno precedente, la crisi<br />
Romano Vittorio Antoni con i figli<br />
Massimiliano e Francesco<br />
economica si è fatta sentire anche per noi e anche<br />
il protrarsi del brutto tempo fino al mese<br />
di aprile ha creato difficoltà, comportando un<br />
ritardo di quindici giorni nell’avviare l’attività.<br />
Non abbiamo problemi per quanto riguarda i<br />
vincoli urbanistici, perché rientriamo nelle fasce<br />
previste, e anche la questione delle concessioni<br />
sembra andare avanti positivamente: nel 2007<br />
abbiamo avuto il rinnovo da parte del Comune<br />
di Pisa e siamo in attesa di quello della Provincia.<br />
I limiti posti dalla concessione non ci consentono<br />
però ampliamenti, ma se sarà possibile ottenere<br />
l’autorizzazione dal Comune, vorremmo<br />
procedere al rinnovamento dell’abitazione”.<br />
D. S.<br />
Rimessaggio Antoni Massimiliano<br />
v.le D’annunzio, 236 - Marina di Pisa<br />
massimiliano.antoni@magnaclosures.com