Il Guado dell'Antico Mulino - Maggio 2009 - Sanpietroingu .net

da sé, ma con meno intensità, e il drago
approfittare di sempre più sprazzi di giorno,
risultando così più riposato e non dovendo
passare tutte le ore di luce a sonnecchiare.
Poi avrebbe ricominciato a soffiare fuoco con
intensità e tutto sarebbe iniziato daccapo.
Avrebbe potuto così gustare i cambiamenti delle
stagioni e di temperatura, la brezza del mattino,
il pallore delle prime ore del giorno, il rosso del
tramonto.
pag. 44
E fu così che il drago riprese orgoglioso il suo
indispensabile lavoro e gli abitanti e gli animali
della savana si resero conto del valore del soffio
notturno di quella creatura tanto buona quanto
fin’ ora ignorata.
E fu così che, nelle notti in cui il drago bruciava
la luna con la massima intensità, gli sciamani
del villaggio chiamarono la luna piena, finché
non cominciava a calare e poi a crescere
nuovamente, secondo i riti ben cronometrati
delle pause e delle passeggiate di Cimicì.
NB Se vuoi leggere altre fiabe della stessa autrice,
visita il sito: www.fiabepersognare.it e lascia
un messaggio o un commento in casella.