Congressi & Meeting, Dicembre 2002 - Gimmoc.it
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aggiungono la concentrazione ottimale.<br />
In tal senso anche il gene leuX ed i suoi segnali<br />
chimici dovrebbero rientrare nei fattori<br />
di virulenza perché forniscono al batterio<br />
una chance di sopravvivenza, ev<strong>it</strong>andogli<br />
un attacco del sistema di difesa dell’osp<strong>it</strong>e,<br />
in un momento di debolezza numerica.<br />
La moderna microbiologia molecolare ha<br />
inoltre permesso la identificazione dei geni<br />
codificatori dei fattori di virulenza batterica,<br />
nonché l'analisi genetica della loro<br />
evoluzione.<br />
E.coli è certamente il microrganismo più<br />
studiato; l’analisi dei fattori che hanno<br />
comportato l’acquisizione della virulenza<br />
in un batterio appartenente ad una specie<br />
altrimenti commensale, è favor<strong>it</strong>a dalla<br />
possibil<strong>it</strong>à di comparare ceppi K12 stabilmente<br />
avirulenti con i ceppi selvaggi che<br />
invece rappresentano esempi di microrganismi<br />
che un lentissimo processo evolutivo<br />
ha reso via via capaci di colonizzare<br />
compet<strong>it</strong>ivamente l’ambiente intestinale,<br />
di sopravvivere autonomamente nell’ambiente<br />
esterno fino ad arrivare ad esprimere<br />
un elevato potere patogeno.<br />
Tutto ciò presuppone, almeno per alcuni<br />
Figura 2<br />
tipi clonali di E.coli selvaggio, il riconoscimento<br />
di una relativa instabil<strong>it</strong>à genomica<br />
e l’esistenza di s<strong>it</strong>i cromosomiali suscettibili<br />
alla integrazione con nuove sequenze<br />
di DNA acquis<strong>it</strong>o per trasmissione orizzontale<br />
da altre Enterobacteriaceae e contenente<br />
particolari cluster di geni di patogenic<strong>it</strong>à.<br />
E.coli fornisce, infatti, un’eccellente dimostrazione<br />
dell’influenza che il trasferimento<br />
di blocchi di geni di patogenic<strong>it</strong>à – le<br />
cosiddette isole di patogenic<strong>it</strong>à (PAI) - abbia<br />
avuto sulla evoluzione della virulenza.<br />
Nella maggior parte dei casi un determinato<br />
ceppo di E.coli patogeno è specificamente<br />
associato ad una sola delle diverse<br />
patologie (gastrointestinali, urinarie, mening<strong>it</strong>i,<br />
respiratorie) come conseguenza<br />
del tipo di percorso evolutivo che si ipotizza<br />
abbia intrapreso nel corso dei millenni:<br />
ceppi diversi emergono, infatti, parallelamente<br />
dai comuni ceppi commensali ancestrali<br />
per acquisizione orizzontale di differenti<br />
PAI. (Fig.2)<br />
Una recente analisi comparativa delle sequenze<br />
geniche di E.coli K12 stabilmente<br />
avirulento e del ceppo patogeno EHEC<br />
O157 ha dimostrato la presenza in que-<br />
GIMMOC Vol. VI C&M 1, <strong>2002</strong><br />
<strong>Congressi</strong><br />
& <strong>Meeting</strong><br />
UTI NON COMPLICATE / EXTENDED ABSTRACTS<br />
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