Congressi & Meeting, Dicembre 2002 - Gimmoc.it
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6 GIMMOC Vol. VI C&M 1, <strong>2002</strong><br />
<strong>Congressi</strong><br />
& <strong>Meeting</strong><br />
UTI NON COMPLICATE / EXTENDED ABSTRACTS<br />
st'ultimo di più di 1000 geni nuovi acquis<strong>it</strong>i<br />
orizzontalmente in 9 PAI.<br />
La prima PAI fu scoperta proprio in ceppi<br />
di E.coli uropatogeni (UPEC) agli inizi degli<br />
anni ’80 e da allora ne sono state scoperte<br />
moltissime in diversi batteri patogeni<br />
e sono stati più estesamente caratterizzate<br />
(Fig.3).<br />
In particolare per UPEC la evoluzione dei<br />
diversi fenotipi di virulenza è legata alla<br />
acquisizione di PAI I e/o di PAI II. (Fig.4)<br />
PAI I contiene il gene selC che codifica per<br />
una emolisina, mentre PAI II contiene geni<br />
leuX che codificano sia per la produzione<br />
di fimbrie di tipo PrF necessarie per la adesiv<strong>it</strong>à<br />
alle cellule uroep<strong>it</strong>eliari, che una alfa<br />
emolisina II che provoca la formazione di<br />
fori sulla membrana cellulare.<br />
Tali PAI sono fondamentali per la uropatogenic<strong>it</strong>à,<br />
dato che la loro perd<strong>it</strong>a, evento<br />
abbastanza frequente, rende il ceppo incapace<br />
di determinare una UTI. ( Fig.5)<br />
Il fatto infine che le PAI possono essere acquis<strong>it</strong>e<br />
orizzontalmente, con un singolo<br />
evento genetico, spiega la acquisizione<br />
immediata di complessi fattori di virulenza<br />
e la evoluzione così rapida di patogeni che<br />
invece una normale evoluzione naturale<br />
Figura 3<br />
selezionerebbe solo dopo molte generazioni.<br />
La migliore conoscenza del complesso<br />
meccanismo che regola la cresc<strong>it</strong>a batterica<br />
e l’espressione genetica dei fattori di virulenza<br />
in relazione anche con la risposta<br />
dell’ambiente osp<strong>it</strong>e (starvation di nutrienti,<br />
produzione di ormoni, c<strong>it</strong>ochine) potrebbe<br />
in futuro portare allo sviluppo di<br />
vaccini o di nuovi chemioterapici.<br />
La possibil<strong>it</strong>à di inibire i meccanismi di virulenza<br />
specifici di un patogeno, ev<strong>it</strong>erebbe<br />
anche la interferenza con la flora commensale<br />
anche nel senso di non indurre in<br />
tali germi meccanismi di resistenza agli antibiotici.<br />
Già da ora, comunque, lo studio delle interazioni<br />
batteriche e dell'espressione dei<br />
geni di virulenza è la base per capire l’influenza<br />
pos<strong>it</strong>iva sull’es<strong>it</strong>o di una infezione<br />
urinaria di E.coli dimostrata da alcuni antibiotici<br />
comunemente utilizzati nella terapia<br />
delle UTI.<br />
In questo contesto si inserisce perfettamente<br />
la fosfomicina trometamolo (FT), l'antibiotico<br />
maggiormente utilizzato nella terapia<br />
delle infezioni urinarie non complicate.<br />
I dati di antibiotico resistenza negli uropa-