Un adulto chiamato Capo Parte II - Agesci
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Attenti ai Capi-Piovra<br />
In questi articoli, brevi ma intensi, Roberto Lorenzini e Luigi Mastrobuono<br />
mettono in guardia da un errore tipico nella relazione <strong>Capo</strong>-ragazzo: il <strong>Capo</strong> che<br />
non lascia spazio al protagonismo del ragazzo, che non punta sulla sua<br />
responsabilizzazione, tradendo così alcuni aspetti fondamentali del metodo di B.-P.<br />
(il sistema della squadriglia e il ruolo del <strong>Capo</strong> che non spinge ma guida).<br />
Giù le mani dalla squadriglia, ovvero attenti ai Capi-Piovra<br />
Al termine del mio Campo Scuola, il <strong>Capo</strong> campo ci disse «Ricordate che tutte le<br />
aberrazioni metodologiche saranno perdonate tranne quelle contro la Squadriglia!».<br />
A pensarci bene «in principio fu la Squadriglia....»; questa è l’intuizione più<br />
originale di B.-P. tanto è vero che al quartier generale degli Scouts Americani<br />
l’immensa statua di B.-P., nota per la collana regalatagli dal capo indiano e composta<br />
(meraviglia!) di ben 8.329 zoccolette, sta sul piedistallo su cui è scritto<br />
semplicemente «B.-P. inventore della Squadriglia».<br />
Alcuni denigratori del fondatore sostengono che l’idea gli venne per pigrizia in<br />
quanto era troppo difficile e faticoso seguire personalmente tutti i ragazzi e perciò<br />
inventò il modo per farli essere ognuno responsabile dell’altro. Costoro che io chiamo<br />
i Capi-Piovra sono acerrimi nemici della Squadriglia, hanno un tentacolo per ogni<br />
ragazzo e tante ventosine su ogni tentacolo per quanti sono gli obiettivi della<br />
progressione personale, spesso amano farsi chiamare educatori piuttosto che Capi e<br />
sono molto meticolosi e precisi ma si scoprono facilmente chiedendo loro a<br />
bruciapelo cosa vedono nel praticello di fronte la sede: mai una volta che ti dicessero<br />
«I bufali della prateria». Questa pericolosa setta tende a giustificare la progressiva<br />
invasione del Reparto, l’esproprio che ne fa a danno dei ragazzi proprio con la<br />
presunta incapacità è ragazzi a gestirsi responsabilmente ma non si avvede che tale<br />
incapacità non è la causa ma l’effetto dell’aver minato alla base il sistema della<br />
Squadriglia.<br />
Il capo che ci sa fare non spinge: guida<br />
Roberto Lorenzini, Scout Proposta Educativa, 1985, n.27, p.40<br />
È uno dei concetti più ricchi espressi da Baden-Powell, ed è il senso completo<br />
dell’educatore scout: «non spinge, guida».<br />
Abbiamo un Metodo che ci consente proprio di guidare, lasciando spazio libero ai<br />
ragazzi per poter esprimere tutto il loro protagonismo nella comunità. Se questo è<br />
vero per tutte le Branche, il Reparto è il momento decisivo in cui i ragazzi, entrando