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PARte<br />
1<br />
Gli aggettivi della prima classe<br />
Unità 3<br />
PAROLE IN CAMMINO<br />
DIALOGUS SePtIMUS ● VII ●<br />
Dialogi<br />
Osservazioni<br />
● In queste vignette incontreremo, oltre ai casi rimanenti della<br />
II declinazione, diversi aggettivi della prima classe, caratterizzati,<br />
al nominativo, dalle uscite -us (talvolta -er, come in<br />
pulcher), -a, -um. Questi aggettivi seguono la seconda declinazione<br />
al maschile e al neutro, la prima declinazione al femminile,<br />
e sono sempre concordati in genere, numero e caso al<br />
sostantivo a cui si riferiscono.<br />
● Nel dialogus sono inoltre ricorrenti alcune strutture particolari:<br />
- predicativi dell’oggetto, ossia termini che, posti nello stesso<br />
caso del sostantivo a cui si riferiscono, servono a definire<br />
Ancillarum dialogus de paedagogo<br />
DRAMAtIS PeRSONAe: Rufa, ancilla • Lydia, ancilla • coqua<br />
n Barbarus<br />
Il termine barbarus, da cui l’italiano “barbaro”, non è originario<br />
della lingua latina: esso deriva infatti dal greco bárbaros, parola<br />
con un’origine e un significato molto particolare. I Greci, infatti,<br />
avevano coniato bárbaros come termine onomatopeico per designare<br />
tutte le persone che non parlavano la lingua greca: il suono<br />
incomprensibile che essi emettevano assomigliava, dunque,<br />
60 • sexaginta •<br />
Argomenti • Completamento dei casi della II declinazione<br />
(dativo sing. e pl. e abl. pl.) • Aggettivi della I classe<br />
in che modo, come giudichiamo una cosa o una persona (es.<br />
Paedagogum pulchrum puto, “giudico il pedagogo [come?]<br />
bello”);<br />
- aggettivi sostantivati, al maschile (come nel dialogus precedente)<br />
e al neutro (es.: absurda dicis, “dici cose assurde”);<br />
- nella frase quid dico absurdum? ( 5 ) va rilevata la concordanza<br />
dell’aggettivo absurdum (accusativo neutro singolare)<br />
con il pronome quid (anch’esso accusativo neutro singolare;<br />
noi diciamo invece “che cosa dico di assurdo?”, ossia usiamo,<br />
dopo il pronome interrogativo, un complemento di specificazione.<br />
audio et video<br />
verba manent<br />
repetita<br />
exercitia<br />
a un confuso bar-bar. Ben presto, tuttavia, le ragioni della differenza<br />
divennero anche culturali: i “barbari”, oltre a non parlare<br />
il greco, non conoscevano né condividevano la cultura greca. E<br />
poiché i Greci erano ben consapevoli e fieri dell’altezza delle loro<br />
conoscenze – come il pedagogo Sosia sottolinea con grande orgoglio<br />
–, essere “barbari” significava in effetti essere rozzi e incivili.<br />
“Barbari” per antonomasia, per i Greci, erano i Persiani, la cui diversità<br />
in negativo si estendeva peraltro anche al campo politico: