Psicogeriatria 110 SUPP Cop 1 - Città di Torino
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ABSTRACTS 173<br />
ASSISTENZA DOMICILIARE NEI DEMENTI: RISULTATO DI UN’INDAGINE<br />
CONOSCITIVA SUL GRADO DI SODDISFAZIONE DEI CARE-GIVER<br />
Giral<strong>di</strong> Carlo, Floris Giulietta, Gui<strong>di</strong> Corrado, Mandoli Paolo<br />
Associazione “Don Franco Baroni” - Onlus, Lucca<br />
SCOPO<br />
L’Associazione Don Franco Baroni-onlus <strong>di</strong> Lucca ha come motto “curare a casa è meglio”. Da oltre 13<br />
anni ha in carico l’assistenza domiciliare oncologica dell’ASL 2 <strong>di</strong> Lucca. Recentemente ha anche fatto una<br />
convenzione con i Comuni <strong>di</strong> Lucca,Capannoni e Montecarlo (LU) per l’assistenza domiciliare geriatrica.<br />
Dal 2008 tra l’altro sono stati seguiti, con tale modalità, 30 pazienti affetti da Demenza. Nella primavera del<br />
2009 è stata eseguita sui caregiver un’indagine conoscitiva sul grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione del servizio offerto.<br />
MATERIALI E METODI<br />
A 30 familiari <strong>di</strong> pazienti affetti da Demenza Senile è stato somministrato un questionario composto da<br />
9 domande a scelta multipla con 5 possibili risposte (da per nulla sod<strong>di</strong>sfatto a totalmente sod<strong>di</strong>sfatto). In<br />
sede <strong>di</strong> valutazione è stato attribuito 2 punti a “per nulla sod<strong>di</strong>sfatto”; 4 punti a “poco sod<strong>di</strong>sfatto”, 6 punti<br />
a “sod<strong>di</strong>sfatto”; 8 punti a “più che sod<strong>di</strong>sfatto”; 10 punti a “totalmente sod<strong>di</strong>sfatto” Sono state fatte poi 3<br />
domande a risposta semplice (si-no) ed una domanda a risposta aperta dove il caregiver poteva suggerire<br />
servizi od iniziative aggiuntive.<br />
RISULTATI<br />
Tutti gli interessati hanno risposto alle domande a scelta multipla (100%); in 28 (93%) hanno riposto alle<br />
domande semplici e solo 25 (83%) hanno dato suggerimenti. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione sui servizi è stato<br />
calcolato sommando i punteggi “sod<strong>di</strong>sfatto”,“più che sod<strong>di</strong>sfatto e “totalmente sod<strong>di</strong>sfatto” <strong>di</strong>viso il<br />
numero delle risposte. La prima risposta sulla “qualità del servizio” ha ottenuto un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione<br />
pari a 9,1\10; la seconda su “professionalità” del personale 8,4\10; la terza su “<strong>di</strong>sponibilità” dell’operatore<br />
9,1\10; la quarta su “cortesia” 9,2\10; la quinta su “chiarezza delle informazioni” 7,5\10; la sesta su “capacità<br />
<strong>di</strong> risolvere problemi” 7,4\10; la settima su “tempestività” degli interventi 7,3\10; l’ottava su “puntualità<br />
e precisione del servizio” 8,9\10, la nona su “capacità <strong>di</strong> ascolto” e rapporti con l’associazione 7,4\10. Le risposte<br />
delle domande a scelta singola hanno evidenziato sod<strong>di</strong>sfazione nel servizio svolto nel 100%, adeguatezza<br />
del costo nell’89% mentre l’84% degli intervistati riteneva sufficiente il servizio svolto. I suggerimenti<br />
hanno riguardato attività lu<strong>di</strong>che (gite, caffè Alzheimer, bingo) da affiancare all’assistenza domiciliare<br />
e la richiesta <strong>di</strong> personale sanitario (me<strong>di</strong>ci ed infermieri) specializzato in demenze.<br />
CONCLUSIONE<br />
Nel complesso l’indagine ha mostrato che i caregiver ritengono che il servizio <strong>di</strong> cure domiciliari offerto<br />
sia moto positivo. I familiari hanno altresì considerato in modo positivo l’iniziativa che li ha coinvolti.<br />
I risultati hanno permesso altresì <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> migliorare la comunicazione da parte degli operatori e l’incisività<br />
degli interventi. Peraltro la necessità <strong>di</strong> un riscontro obbiettivo all’operare delle associazioni <strong>di</strong> volontariato<br />
è oggi ritenuto in<strong>di</strong>spensabile per un corretto utilizzo delle risorse sempre più limitate. Nell’ambito<br />
poi delle Demenze,che spesso causano burn-out, la sod<strong>di</strong>sfazione dei familiari è in<strong>di</strong>spensabile per<br />
tarare i servizi e le offerte <strong>di</strong> tipo socio-sanitario.