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INSEGNE E SIMBOLI. ARALDICA PUBBLICA E PRIVATA ...

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CARELLI (detti anche Carely, Carelly) Giambattista, conte di Bassy; procuratore<br />

imperiale a Lione; procuratore generale a Firenze (1811); barone<br />

dell'Impero (Patenti, 1811, gennaio 4). Stemma: troncato di ermellino e d'argento,<br />

il 2° a tre pali di nero, con il quartierfranco dei baroni procuratori<br />

generali. (IV, pp. 386-387).<br />

CARRETTO (DEL) di MoNFORTE Alfonso, marchese di Monforte; autorizzazione<br />

a provvedersi di un titolo imperiale (1812, aprile 30). (IV, p. 24).<br />

CARRETTO (DEL) di ToRRE BORMIDA Filippo Antonio Maria; autorizzazione<br />

a provvedersi di un titolo imperiale (1812, marzo 19). (IV, p. 47).<br />

CASELLI Carlo Francesco di Alessandria, poi in Firenze, conte dell'Impero<br />

Francese (titolo finito). Servita; vescovo di Parma (1804, maggio 28);<br />

prete Cardinale di S. Romana Chiesa in pectore (1801, febbraio 13) pubblicato<br />

(1802, agosto 9). Deputato del Taro (1808); senatore dell'Impero (1809,<br />

marzo 18); conte dell'Impero; con trasmissione eventuale (fondando il maggiorasco)<br />

ad un nipote (Patenti, 1809, maggio 3). Arma: partito, al P d'azzurro<br />

alla M gotica d'oro, intrecciata ad una S dello stesso, sostenente 7 gigli<br />

di giardino d'argento (Stemma della Religione Servita); al secondo troncato<br />

d'azzurro alla mitra d'oro (a) e di argento al rastello di rosso (h); col quartierfranco<br />

dei conti senatori che è d'azzurro carico di uno specchio ovale<br />

d'oro col serpe d'argento accollato al manico.<br />

a) Nell'Armoirial del Simon, I, 8, tavola XVI, vi è: Maison d'or ouverte<br />

et ajourée de sable. Cfr. Révérend, I, 184. b) Nella figura è disegnata una fascia,<br />

in divisa, scorciata, doppio dentellata, allusione ad un'arma che si usava<br />

in famiglia, cioè: D'azzurro alla fascia doppio addentellata d'argento, col capo<br />

dell'impero. (V, p. 139).<br />

CASSINO (CASSENO) Carlo Giuseppe Maria conte di Merindol. Capo<br />

squadrone nella Gendarmeria Francese; a riposo: cavaliere della Legion d'Onore,<br />

Cavaliere dell'Impero (Patenti, 1810, ottobre 11). Con dotazione di<br />

2000 lire di rendita in Westfalia (1808, marzo 19). Arma: partito: d'argento a<br />

tre fasce convesse di rosso e di azzurro all'elmo da dragone d'oro, posto di<br />

profilo; il tutto colla campagna di rosso carica del segno dei cavalieri legionari.<br />

Cfr. Révérend, I, 186). (V, pp. 143-145).<br />

CAsTIGLIONE Luigi (quinta linea); membro del Consiglio dei titoli e Senatore<br />

del Regno italico; conte dell'Impero francese (1810, ottobre 11). (V, p. 23 1).<br />

CAVALLI n'OLIVOLA Giuseppe, conte di Olivola; membro del Governo<br />

provvisorio (1798, dicembre 9); del Comitato dell'Amministrazione dei pubblici<br />

(1798, dicembre 13), dei 7 membri del Governo provvisorio (1800, giugno<br />

28); Presidente della Corte di Appello di Torino; Cavaliere dell'Impero<br />

francese (Patenti, 1809, novembre 28). Stemma: d'azzurro, alla fascia di<br />

rosso, carica del segno dei Cavalieri legionari, col cantone destro d'oro carico<br />

delle tavole della legge, di nero, accostate a due rami di olivo, di verde, decussati;<br />

la fascia accompagnata, in capo, a sinistra della bilancia d'oro, in<br />

punta da un cavallo d'argento galoppante. (V, pp. 298-99).<br />

CERISE, Guglielmo Michele; generale di brigata in Francia, ufficiale della<br />

Legion d'Onore, Barone dell'Impero (Patenti, 1810, giugno 11). Inquartato:<br />

al primo d'argento al leone di nero linguato di rosso nascente (allusione allo<br />

Stemma di Aosta); al secondo dei Baroni Militari, cioè: di rosso alla spada<br />

d'argento; al terzo d'azzurro a tre stelle d'argento; al quarto d'argento al ciliegio<br />

di nero (sradicato) fruttato di rosso. Révérend, I, 195. (V, p. 391).<br />

CHIESA (della) Vittorio Amedeo Silvestro, dei marchesi di Cinzano, conti<br />

di Roddi e di Ponzano; signore di Torrazza (Torre di Gerbola), di S. Stefano<br />

Roero e di Pralormo; Prefetto di Palazzo del principe Camillo Borghese, cavaliere<br />

Legion d'Onore e barone dell'Impero francese (1810, aprile 14).<br />

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Arma: troncato, al 1° partito: a destra: fasciato di rosso e d'oro alla pianta di<br />

canape di verde fiorita d'argento di tre pezzi. (Per l'arma Valperga della moglie).<br />

A sinistra; dei baroni ufficiali della Casa dei Principi della famiglia imperiale<br />

(Di rosso al portico d'argento, aperto, cimato da un frontone accompagnato<br />

dalle lettere D. I. dello stesso) al 2° di argento alla chiesa di rosso;<br />

col capo d'azzurro carico di tre rose d'argento. Révérend, II, 37. (VI, pp. 67<br />

e 79).<br />

CIVALIERI Pietro, detto conte dopo la morte del fratello, signore di parte<br />

Masio e di Quattordio: cavaliere dell'Impero francese (1814, marzo 2) e dell'Ordine<br />

della Riunione. Stemma: partito, al l 0 inquartato d'oro a tre pali di<br />

rosso e d'azzurro alla colomba d'argento; il tutto sotto un capo ridotto d'oro,<br />

carico di un volo di nero, spiegato; al 2° d'azzurro alla croce d'argento, fiordalisato<br />

e ruotato; il tutto colla campagna d'azzurro, caricata del segno dei<br />

cavalieri della riunione. Révérend, I, 192, 225, 293. (VI, pp. 150-154).<br />

CLERICI di RoccAFORTE Lorenzo Giuseppe Maria, conte di Roccaforte;<br />

cavaliere dell'Impero (18 10, marzo 9). Arma: D'oro, al chierico, vestito d'argento,<br />

volto di dietro; col capo d'azzurro carico di tre stelle d'argento e colla<br />

campagna di verde carica del segno dei cavalieri legionari. Révérend, I, 232.<br />

(VI, pp. 174-175).<br />

CoLLI RICCI Luigi marchese di Felizzano; nobile pel decurionato alessandrino,<br />

conte di Solbrito. Passò al servizio di Francia. Napoleone lo stimava<br />

e lo promosse al grado di generale di Divisione. È inscritto nell'Are de<br />

l'Etoile. Arma: Interzato in banda: al 1° d'argento al monte di verde di tre<br />

linee, sormontato da un volo di nero, al 2° di rosso, al segno dei ;avalieri<br />

legionari; al 3° d'oro al leone di nero allumato e linguato di rosso. Révérend,<br />

I, 238. (VI, pp. 200-202).<br />

CoMOLLI Stefano da Valenza Po. Capo di battaglione, Cavaliere dell'Impero<br />

(Patenti, 1811, maggio 18); titolo finito. Stemma: d'argento al ramo d'oliv<br />

ed al ramo di quercia, al naturale, decussati: colla campagna di rosso,<br />

canco del segno dei cavalieri legionari. Révérend, I, 241. (VI, p. 224).<br />

CoRTE di BoNVICINO Rocco Giuseppe Lorenzo; dei conti di Bonvicino;<br />

ministro della guerra Rep. subalpina nel 1800; generale di brigata; Ufficiale<br />

della . Legion d'Ornare; Cavaliere dell'Impero. (Patenti 1810, luglio 28), con<br />

dotazione di 2000 lire annue in Westfalia (1808, marzo 19). Stemma: Troncato,<br />

al 1° d'oro, al 2° d'oro a due pali d'azzurro, colla bordatura di rosso,<br />

carica del segno dei cavalieri legionari. Révérend, I, 250. (VII, pp. 303-304).<br />

CosTA di TRINITÀ Filiberto Remigio, conte di Trinità; signore di Carrù,<br />

Borgaro, Fortepasso, Malpertusio; Val di Cosso; di Castelletto e Saleggio con<br />

Val d'Ussone; barone dell'Impero francese (1810, marzo 25). Stemma: inquartato<br />

al 1° fasciato di rosso e di oro, carico di una pianta di canapa d'argento<br />

(a); al 2° dei baroni proprietari; cioè di rosso alla spiga di grano, d' ar·<br />

gento; al 3° d'azzurro al leone d'oro alato (b); al 4° d'oro al pozzo di rosso<br />

accostato e sostenuto da due dragoni di verde affrontati (c); e sul tutto d'azzurro<br />

a sei bande di oro (d).<br />

a) Per i Valperga dai quali la moglie del concessionario. b) Allusione al<br />

proprio cimiero. c) Per la madre dei principi della Cisterna. d) Arma sbagliata<br />

della casa. Révérend, I, 253. * Sposa Carolina Valperga di Masino,<br />

dama della principessa Borghese. (VII, pp. 326-336).<br />

CosTA Giuseppe Maria; deputato al Corpo Legislativo francese; cavaliere<br />

dell'Impero (1811, luglio 18) e della Legion d'Onore. Stemma: d'azzurro a<br />

cinque pali d'argento, colla campagna di rosso coll'insegna dei cavalieri legionari.<br />

Révérend, I, 253. (VII, pp. 343-344).<br />

CRISTIANI di RAvERANO Beltramo Amedeo G. B., conte di Raverano (a).<br />

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