Metodi non parametrici per l'analisi di cointegrazione di ... - Sapienza
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- Capitolo i -<br />
DaU'esame grafico degli spettri <strong>di</strong> potenza delle due serie. si<br />
evince che mentre la serie TY1 presenta in effetti la "forma<br />
spettrale' tipica" evidenziata dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Granger (1966). lo<br />
spettro <strong>di</strong> potenza della serie TY2 se ne <strong>di</strong>scosta <strong>per</strong> alcuni versi.<br />
In particolare. la componente ciclica dominante appare quella <strong>di</strong><br />
<strong>per</strong>iodo pari a 5 anni circa. mentre la rilevanza della stagionalità<br />
è limitata. Questa <strong>di</strong>screpanza <strong>di</strong> risultati pone ovviamente il<br />
problema <strong>di</strong> determinare quale tra le due trasformazioni considerate<br />
sia la più corretta al fine <strong>di</strong> rendere stazionaria la serie in<br />
esame. In termini generali. le due trasformazioni considerate sono<br />
ognuna compatibile con una <strong>di</strong>versa ipotesi circa il processo che<br />
genera i dati <strong>di</strong> una ,variabile economica stagionale. Nel caso della<br />
trasformazione che ha prodotto la serie TY1. si ipotizza che<br />
Yt = a + bt + (3'Dt + et<br />
(1.0<br />
dove t è l'in<strong>di</strong>ce del tempo. (Yt; t = 1.2....T) = Y. D t è un vettore<br />
colonria costituto dalle un<strong>di</strong>ci dummies stagionali ed et è un<br />
processo stocastico debolmente stazionario con una funzione <strong>di</strong><br />
densità spettrale assolutamente continua e limitata in (-n:. n:].<br />
L'uso del filtro <strong>di</strong>fferenza stagionale è invece coerente con il<br />
modello:<br />
Yt = c + Yt-12 + et<br />
0.2)<br />
dove c è una costante nel tempo. Anticipando una nozione che<br />
approfon<strong>di</strong>remo nel seguito. nel caso in cui la serie Yt segua il<br />
modello (1.2). <strong>di</strong>remo.' allora che la Yt è "integrata" alla frequenza<br />
zero e alle stagionali.<br />
Si noti che entrambi modelli (1.1) e 0.2) generano delle<br />
sede <strong>non</strong> stazionarie in me<strong>di</strong>a in quanto dotate <strong>di</strong> un trend e <strong>di</strong> una<br />
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