04.09.2013 Views

Anello del Groppo Rosso - GAEP

Anello del Groppo Rosso - GAEP

Anello del Groppo Rosso - GAEP

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Le torri vennero edificate secondo un mo<strong>del</strong>lo unico<br />

avente pianta circolare e struttura rastremata<br />

costituita da blocchi di pietra locale e mattoni pieni,<br />

questi impiegati principalmente nelle riquadrature<br />

<strong>del</strong>le feritoie e per le bucature <strong>del</strong>le cannoniere;<br />

esistono due tipologie di torri: grandi e piccole (in<br />

funzione <strong>del</strong>la morfologia <strong>del</strong> terreno scelto per la<br />

loro costruzione).<br />

Erano caratterizzate da numerose feritoie per l’<br />

utilizzo di cannoni e fucilieri, dotate di cisterna,<br />

magazzino, viveri e munizioni e dovevano servire<br />

ad integrare la difesa già assicurata dalla cinta<br />

muraria; la loro dislocazione era stata studiata in<br />

maniera tale che le contigue potessero vedersi, allo<br />

scopo di difendersi vicendevolmente.<br />

I lavori per la loro costruzione iniziarono nel 1821,<br />

ma furono ben presto interrotti, almeno per alcune<br />

<strong>del</strong>le torri progettate. Furono praticamente<br />

completate solo la Torre Quezzi e quella all’ interno<br />

<strong>del</strong> forte di Monte Ratti, oltre a quella <strong>del</strong>lo Zerbino<br />

e di San Bernardino, che ancora oggi si presenta in<br />

buono stato di conservazione.<br />

Area Val Polcevera<br />

Nella zona affacciata sulla Val Polcevera furono<br />

iniziate, come detto, quattro torri, mai portate a<br />

termine e denominate di Monticello, Granarolo,<br />

Monte Moro e Granara o <strong>del</strong>le Bombe.<br />

Torre Monticello: è quella posizionata più a nord e<br />

risulta edificata a quota 300 mt. s.l.m., su di un<br />

crinale che declina verso ovest in direzione <strong>del</strong>la<br />

Madonna <strong>del</strong> Garbo.<br />

Per raggiungerla, bisogna imboccare via ai Piani di<br />

Fregoso e proseguire per circa un chilometro; poco<br />

prima <strong>del</strong> capolinea <strong>del</strong>l’ AMT, in corrispondenza<br />

di una curva sulla destra, troviamo sulla sinistra uno<br />

slargo adiacente un cancello metallico che conduce<br />

ad una proprietà privata; a sinistra <strong>del</strong> cancello una<br />

traccia di sentiero conduce in breve alla torre,<br />

seminascosta dalla vegetazione.<br />

Appennino Ligure<br />

I lavori di costruzione vennero interrotti al piano<br />

terra; essa risulta pertanto costituita dal piano<br />

interrato e da quello soprastante posto a livello – lato<br />

monte – <strong>del</strong> terreno.<br />

Entrando al piano terra è possibile notare le botole<br />

che davano accesso al piano interrato, raggiungibile<br />

anche da una stretta scala tuttora esistente.<br />

Torre Granarolo: appena imboccata via ai Piani di<br />

Fregoso e percorsa detta via in salita, dopo circa 150<br />

metri sulla sinistra, troviamo la torre di Granarolo,<br />

ben visibile anche dalla strada.<br />

È quella meglio conservata tra le torri realizzate a<br />

difesa <strong>del</strong>la Val Polcevera, anche se la sua<br />

costruzione venne, come per le altre torri, interrotta;<br />

mancano infatti il piano superiore e la terrazza.<br />

Edificata su uno spiazzo a quota 275 mt. s.l.m., in<br />

corrispondenza di un crinale, è posta in fregio ad un<br />

sentiero che collega la Madonna <strong>del</strong> Garbo con via<br />

ai Piani di Fregoso.<br />

La torre di Granarolo (Foto De Lorenzi)<br />

www.quotazero.com 15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!