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Alpi Liguri - Marittime - Cozie<br />
Il monte Bellino<br />
UN GIORNO IN VAL MAIRA SU UNA DELLE<br />
QUOTE PIÙ ELEVATE RAGGIUNGIBILI IN MTB<br />
Levataccia questa mattina! Ieri sera le nuvole basse non promettevano niente di buono e così mi alzo presto<br />
per controllare il tempo.<br />
Fuori <strong>del</strong> rifugio c’è nebbia, ma il colore grigio chiaro indica lo scarso spessore <strong>del</strong>le nubi, quindi posso<br />
sperare che il sole forse la scioglierà.<br />
Comunque non è il caso di partire subito; ed allora aspetterò la colazione.<br />
Il custode conferma che le nebbie dovrebbero alzarsi. Speriamo.<br />
Dopo colazione preparo tutto con calma e parto anche se la nebbia rende ancora invisibile la Provenzale, ma<br />
ormai sono venuto quassù e tornerò indietro solo se mi raggiungerà la pioggia..<br />
Scendo a Chiappera dove incontro qualche ricordo, come ogni volta. Quando venivamo quassù ad<br />
arrampicare, il rifugio Campo Base non esisteva e passavamo la notte ospiti di un caratteristico personaggio<br />
<strong>del</strong> paese. Lascio i fantasmi di un tempo e proseguo sulla strada asfaltata fino al tornante.<br />
Qui imbocco il sentiero e me ne pento subito: le pietre sono bagnate e i muscoli sono freddi e così faccio più<br />
fatica <strong>del</strong> necessario.<br />
Il sentiero diventa una sterrata che mi porta<br />
sull’asfalto che seguo fino al bivio di Villaro.<br />
Svolto a sinistra ed inizio la lunga salita nel<br />
Vallone di Traversiera.<br />
Poco dopo aver superato la chiesetta <strong>del</strong>la<br />
Madonna <strong>del</strong>le Grazie, finalmente il cielo si scopre<br />
e proseguo in una splendida giornata dai colori<br />
autunnali.<br />
La pendenza moderata mi consente di arrivare al<br />
colle non troppo stanco e mi permetto di salire<br />
ancora i pochi metri che portano alla casermetta.<br />
Alcuni locali sono stati adibiti dal CAI di<br />
Carmagnola a bivacco sempre aperto.<br />
Torno indietro e mi fermo a curiosare in un<br />
affioramento di basalti a pillows che emerge dagli<br />
scisti alla ricerca di qualche cristallo.<br />
In mezzo a residui di filo spinato e altri relitti<br />
militari raccolgo un piastrina di epidoto e scendo<br />
alla Colletta. Oggi non scenderò di qui in Val<br />
Varaita, ma salirò in vetta al monte Bellino per<br />
verificare se effettivamente sia questa la migliore<br />
soluzione.<br />
Dalla vetta <strong>del</strong> monte Bellino. La strada di salita,<br />
il valico La Colletta, la casermetta adibita a<br />
bivacco. In fondo il Monviso (Foto Giamma)<br />
Il sentiero non è difficile, ma taglia una ripida scarpata che preferisco attraversare con cautela, superando a<br />
piedi anche qualche tratto che sarebbe ciclabile.<br />
Al bivio svolto a destra e, spingendo la bici, supero la salita finale fino ai 2940 metri <strong>del</strong> monte Bellino.<br />
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