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Anello del Groppo Rosso - GAEP

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Alpi Liguri - Marittime - Cozie<br />

Le prime nubi però sfiorano la cima <strong>del</strong> Pizzo mentre speriamo che dal versante Padano non ne arrivino <strong>del</strong>le<br />

altre a rovinarci la festa.<br />

Il percorso ora è in piena neve e in discreta pendenza. Il ritmo di salita è più lento. In testa al gruppo ci<br />

alterniamo a battere traccia per facilitare l’avanzamento di chi segue. Un gran lavoro di fatica. (<br />

Posizionamento foto 2 )<br />

La neve è alta da questo versante posto a nord est.<br />

Raggiungiamo un avvallamento dove c’è il piccolo<br />

lago <strong>del</strong> Pizzo, ora completamente innevato per cui<br />

le sue rive non sono tangibili. Altra breve sosta per<br />

indossare l’imbrago, per tirar fuori i moschettoni e<br />

cordini.<br />

Il tempo, ahimè, peggiora sensibilmente. Sempre<br />

più nubi coprono il cielo <strong>del</strong> Pizzo. Peccato; ma<br />

oramai ci siamo. Si studia il percorso da compiere<br />

per raggiungere la base <strong>del</strong> Canalino di Nord Est da<br />

noi tanto agognato. Disegniamo orientativamente<br />

un percorso lungo il costone a semicerchio verso<br />

sinistra. La vetta incombe sopra di noi. Aumenta<br />

l’altitudine e le nubi iniziano a sfiorarci.<br />

S’insinuano tra di noi. Ci guardiamo quasi attoniti<br />

sul da farsi. È bianco dappertutto. Bianco di neve,<br />

bianco di nuvole, uniforme.<br />

Solo a tratti, per pochissimo tempo, un lungo<br />

lembo roccioso scuro appare ad indicarci la via.<br />

Viene subito avvolto dalle nubi che sferzano la<br />

parete. Sappiamo che dobbiamo oltrepassarlo per<br />

portarci alla base <strong>del</strong> canale.<br />

Prima che il percorso si faccia troppo ripido,<br />

decidiamo di metterci i ramponi e di tirar fuori le<br />

corde con le quali ci assicureremo in tre cordate da<br />

tre, in conserva:<br />

Colsub, Delorenzi e Sarme<br />

Dags1972, Claudia, Pazzaura<br />

Roc, Fabio/5, Sonia<br />

Il gruppo Quotazerino risale i pendii nevosi (Foto<br />

Delorenzi)<br />

Questo canale è molto bello. Abbastanza lungo ma, grazie ai battitori, la traccia risulta perfettamente<br />

eseguita e l’agevolazione degli scalini prodotti da questa tecnica è indubbiamente positiva. I ramponi<br />

mordono la neve che, pur non essendo ghiacciata, è compatta e stabile, mentre la picozza saldamente legata<br />

al polso, affonda profondamente nella neve.<br />

La pendenza è costante: 40 gradi. A tratti di 45 e in qualche metro s’impenna a 50 gradi; ma passo dopo passo<br />

maciniamo dislivello.<br />

26 www.quotazero.com

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