04.09.2013 Views

Anello del Groppo Rosso - GAEP

Anello del Groppo Rosso - GAEP

Anello del Groppo Rosso - GAEP

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Appennino Ligure<br />

cneorum) o "relitti serpentinicoli", cioè piante dotate di scarsa competitività, che pertanto han trovato<br />

"rifugio" in luoghi inospitali e inadatti alla crescita di piante altrove più favorite.<br />

La zona è inoltre ricca di piante amanti di terreni umidi e paludosi (per es.: Prato <strong>del</strong>la Cipolla), dove si<br />

possono rinvenire piante uniche come la Drosera rotundifolia o "rosolida", la Pinguicula vulgaris o<br />

"pinguicola", entrambe piante carnivore che, vivendo in terreni paludosi poveri di sostanze organiche<br />

azotate, sopperiscono alla mancanza di nutrienti azotati, invischiando gli insetti e digerendoli lentamente<br />

grazie ad appositi enzimi digestivi. Notiamo vari "pennacchi" (Eriophorum spp.). Pregevole inoltre la<br />

presenza <strong>del</strong>la Lycopodiella inundata, pteridofita presente in poche stazioni italiane, e <strong>del</strong>lo Sphagnum,<br />

muschio tipico <strong>del</strong>le torbiere.<br />

Infine, la zona è ricca di "relitti glaciali", ossia specie vegetali che rappresentano muta testimonianza di climi<br />

ben più rigidi <strong>del</strong>l’attuale. Durante le glaciazioni verificatesi nell’ultimo milione di anni, quando spesse<br />

calotte di ghiaccio ricoprirono l’Europa, molte specie vegetali si spinsero più a Sud, trovando nelle pendici<br />

<strong>del</strong>l’Appennino Ligure il luogo climaticamente ideale dove poter sopravvivere (si trovano qui specie al loro<br />

margine meridionale di espansione, presenti in paesi quali Groenlandia e Scandinavia, o specie che hanno<br />

qui la loro unica stazione appenninica). Alcuni esempi sono la "sassifraga a foglie opposte" (Saxifraga<br />

oppositifolia), il "semprevivo ragnateloso" (Sempervivum arachnoideum), l’ "astro alpino" (Aster alpinus)<br />

Per quanto riguarda il manto boscoso, la zona è ricoperta di boschi mesofili, costituiti in prevalenza da<br />

roveri, faggi e castagni, e da rimboschimenti a conifere attuati negli anni ‘60, costituiti prevalentemente da<br />

ontani e abeti bianchi. Il <strong>Groppo</strong> <strong>Rosso</strong> è inoltre un punto di particolare interesse all’interno <strong>del</strong>l’Appennino,<br />

in quanto stazione di pini mughi autoctoni. In zona, oltre a tratti boschivi, si rinvengono pascoli, talvolta<br />

invasi da arbusti, dove nel periodo primaverile è possibile notare fioriture di bellissime orchidee, tra cui<br />

alcune <strong>del</strong> genere Ophrys.<br />

In vetta al <strong>Groppo</strong> <strong>Rosso</strong> (Foto Pazzaura)<br />

www.quotazero.com 7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!