verso il sistema nazionale di e-government linee strategiche
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applicata. Si tratta <strong>di</strong> offrire alla nostra ricerca obiettivi strategici e <strong>di</strong><br />
r<strong>il</strong>evanza <strong>nazionale</strong>, e <strong>di</strong> contribuire, insieme ad essa, ad affermare<br />
nella nostra Pubblica Amministrazione posizioni <strong>di</strong> primato e <strong>di</strong><br />
eccellenza europea e mon<strong>di</strong>ale.<br />
Occorre, infine, potenziare <strong>il</strong> rapporto tra la rete delle conoscenze e<br />
la società, anche coinvolgendo le associazioni territoriali e nazionali,<br />
con l'obiettivo primario <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le richieste <strong>di</strong> innovazione<br />
provenienti dal <strong>sistema</strong> Paese. Ciò richiede anche reti <strong>di</strong> collegamento<br />
fra Università, centri <strong>di</strong> ricerca, imprese e Pubbliche Amministrazioni,<br />
per far circolare, in modo fluido e permanente un intenso e<br />
quoti<strong>di</strong>ano traffico <strong>di</strong> scambi, trasferimenti e relazioni. E' un trasferimento<br />
scientifico e tecnologico che deve sv<strong>il</strong>upparsi non solo in<br />
quantità e qualità, ma anche in velocità, perché gli attuali livelli <strong>di</strong><br />
competizione mon<strong>di</strong>ale richiedono una drastica riduzione dei tempi<br />
<strong>di</strong> ricaduta e valorizzazione industriale dei risultati della ricerca. Bisogna<br />
allora intervenire nella riorganizzazione e finalizzazione delle<br />
strutture <strong>di</strong> trasferimento scientifico e tecnologico. Il trasferimento<br />
non può essere lasciato al rapporto spontaneo fra ricercatore ed<br />
impresa e non possono essere considerate sod<strong>di</strong>sfacenti alcune<br />
esperienze storiche italiane, che anzi, vanno sottoposte al vaglio <strong>di</strong><br />
un'attenta analisi valutativa. Sono, infatti, troppe le strutture <strong>di</strong> trasferimento<br />
che, nate negli anni per ondate successive e sotto l'incentivazione<br />
pubblica, sono autoreferenziali e si limitano all'erogazione<br />
<strong>di</strong> servizi “ a basso valore aggiunto”.<br />
6. Favorire la competitività delle imprese e la crescita dell'industria<br />
ICT<br />
6.1 Rendere le amministrazioni promotrici dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
La Pubblica Amministrazione deve creare un ambiente favorevole<br />
all'innovazione e <strong>di</strong>ventare “driver” <strong>di</strong> mercato, me<strong>di</strong>ante la committenza<br />
<strong>di</strong> prodotti e servizi avanzati. In tale ottica è auspicab<strong>il</strong>e una<br />
“consulta per l'innovazione” con la partecipazione delle imprese allo<br />
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