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10 8 giugno '08 C ULTURA E S OCIETA' U Annalisa Bonaretti Rosanna Borali racconta il convegno nazionale di Sibari, parla delle novità dell’Avo e racconta il progetto rivolto ai bambini delle scuole primarie Educare i bambini alla cura dell’altro n lavoro silenzioso e costante quello dell’Avo, ma anche lungimirante infatti, guardando davvero avanti, ha intrapreso con le scuole un progetto assolutamente meritevole. “I giovani – spiega l’attiva presidente Rosanna Borali - sono una risorsa fondamentale per il volontariato ed è importantissimo riuscire a coinvolgerli fin dai primi anni di vita, sensibilizzandoli alla solidarietà e all’attenzione nei confronti dell’altro”. Con questo obiettivo l’Associazione Volontari Ospedalieri di Carpi ha portato avanti il progetto “Aver cura di una pianta per aver cura di una persona”: gli alunni delle V A e B delle scuole primarie Leonardo da Vinci di Carpi, dallo scorso settembre, si sono impegnati per far nascere e crescere alcune piantine che poi sono state vendute, devolvendo il ricavato all’Avo, in piazza Martiri nel mese di maggio. Un modo, quello di curarsi della vita di queste piante, dopo averne studiato la semina e curato la coltivazione, per avvicinare i bambini al concetto dei prendersi cura di un essere vivente diverso da noi, concetto ispiratore dell’Avo. “L’associazione costituitasi a Carpi nel 1988 presso l’ospedale Ramazzini – ci tiene a precisare Rosanna Borali - ha come obiettivo quello di prendersi cura dei malati ricoverati in ospedale, infondendo sentimenti di speranza e amore che permettano ai pazienti di vivere meglio la malattia, sentendosi meno soli. Per questo diamo molta importanza alla formazione e posso dire con grande soddisfazione che anche quest’anno i corsi finiti da poco sono stati molto partecipati. Anche il confronto con le altre associazioni nazionali è importante. Un esempio, il recente convegno nazionale che si è svolto a Sibari. 1.370 persone provenienti da tutt’Italia: eravamo tutti lì per scambiarci esperienze, per partecipare alle linee guida dell’associazione che, a mio modo di vedere, sono del tutto innovative. Infatti – precisa Borali – ci hanno detto di prestare la massima attenzione agli immigrati. Ovviamente a quelli malati che incontriamo negli ospedali, con loro occorre essere consapevoli che le loro origini, la lingua e tante altre ‘diversità’ non devono essere un ostacolo ma un motivo in più di vicinanza; ma si sono raccomandati pure di guardare con estrema attenzione agli immigrati sani pensando a loro come a una importante risorsa di volontariato. Si è parlato anche di hospice, consapevoli come siamo che non si può pensare al futuro dell’assistenza senza prendere in considerazione questa realtà, per noi tutto sommato nuova, che si affaccia con sempre maggior forza anche nel nostro Paese. Sibari – prosegue la presidente – è stata davvero un’esperienza molto bella, l’accoglienza è stata superlativa e l’amicizia tra noi iscritti cresce sempre di più” Il progetto “Aver cura di una pianta per aver cura di una persona” promosso dall’Avo, è stato portato avanti in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Carpi 2 e il Centro Servizi Volontariato di Modena; coordinato dall’insegnante Linda Carrabs, volontaria Avo e con una incredibile capacità di coinvolgere persone, con la collaborazione di Daniela Rustichelli, esperta in scienze naturali. “Un ringraziamento particolare a queste due donne che tanto si sono adoperate per il successo di questa inusuale iniziativa – conclude Rosanna Borali -, ma il mio grazie e quello di tutti i soci Avo va anche ai bambini che hanno partecipato con entusiasmo e ai genitori che hanno aderito con generosità e affetto”. Merita questi atteggiamenti l’Avo: 70 soci di cui 60 in corsia; continuano ad entrare nuovi volontari e qualcuno che aveva dovuto interrompere l’impegno per motivi personali o familiari è rientrato in servizio. Così anche quest’anno, il servizio è garantito in maniera continuativa anche in estate. La volontà e lo spirito di servizio, accompagnati da un sorriso luminoso, sono veramente il biglietto da visita di quest’associazione che, anno dopo anno, si sta facendo sempre più dinamica e ancorata a una realtà in movimento.
V ITA DELLA C HIESA 8 giugno '08 11 All’Oratorio Eden continua la Festa dell’Azione Cattolica La regola dell’Amore E’ in pieno svolgimento all’Oratorio cittadino Eden di Carpi, l’annuale Festa diocesana dell’Azione Cattolica, giunta alla ventunesima edizione. Incontri, conferenze, dibattiti, momenti di preghiera, giochi, spettacoli e buona cucina sono ancora una volta gli immancabili ingredienti della festa. Filo conduttore il tema “Regole, libertà, bene comune”. Molto apprezzate sono state le due conferenze iniziali tenute dal teologo Giacomo Canobbio e dal filosofo Carmelo Vigna domenica 1 e lunedì 2 giugno. Il professor Vigna, in particolare, ha proposto la lettura in chiave evangelica della regola aurea “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” ovvero “fai agli altri quello che vorresti fatto a te stesso”, comune a tutte le culture e le religioni. Tutto ciò è certamente riassunto nel comandamento dell’amore di Gesù, indicato quale “super” regola capace di portare a una vera liberazione interiore, da attuare mediante il libero arbitrio di scegliere, alla luce della fede, di perseguire ciò che è buono, giusto e vero e, quindi, il bene comune. Ancora un altro fine settimana intenso, quello del 7- 8 giugno prossimi, secondo il programma che trovate pubblicato a fianco. Da vedere anche la mostra dedicata a Centro D, il periodico dell’Azione Cattolica diocesana. Un modo per ripercorrere il cammino dell’Ac e della Chiesa locale dal 1971 ad oggi. C.C. La conferenza di Carmelo Vigna
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