Scarica il pdf - PambiancoNews
Scarica il pdf - PambiancoNews
Scarica il pdf - PambiancoNews
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ITALIA<br />
Carra: “Pucci prevede un +20% nel 2013”<br />
Gucci a 3,65 m<strong>il</strong>iardi (+16%). in Cina “à LA CARTE”<br />
Em<strong>il</strong>io Pucci porta avanti la sua strategia di espansione, forte<br />
dei risultati raggiunti nel 2012. La maison fiorentina di proprietà<br />
di Lvmh ha segnato “<strong>il</strong> quasi raddoppio in due anni<br />
– ha spiegato <strong>il</strong> presidente e CEO Alessandra Carra - con<br />
gli Usa e <strong>il</strong> Giappone che rappresentano i principali mercati<br />
(rispettivamente 25% e 20% sul totale) seguiti da Francia<br />
e Ingh<strong>il</strong>terra’’. L’Italia invece ‘’ha sofferto molto nell’ultimo<br />
anno – ha aggiunto Carra - segnando un calo del 20% degli<br />
acquisti”. Per la griffe delle celebri stampe, gli abiti da donna<br />
continuano a rappresentare l’80% del fatturato, <strong>il</strong> restante<br />
20% sono gli accessori. Guardando al 2013, <strong>il</strong> brand prevede<br />
una crescita di circa <strong>il</strong> 20 per cento. Per rispettare le strategie<br />
del gruppo Lvmh, Pucci non diffonde i risultati. Ma secondo<br />
i b<strong>il</strong>anci depositati, l’azienda ha fatturato 45,7 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />
nel 2010, e 56,9 m<strong>il</strong>ioni nel 2011. Se, dunque, la griffe ha<br />
raddoppiato sul 2010 significa arrivare alla soglia dei novanta<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro. Facendo un salto al 2014, <strong>il</strong> marchio pensa di<br />
portare in Oriente la sua eleganza aristocratica con un nuovo<br />
investimento in Cina, immaginando quali nuovi volti possano<br />
rappresentarla. “Dopo la collaborazione con Rita Ora, penso a<br />
Beyoncé – ha concluso Carra – che ha già vestito Pucci nella<br />
cerimonia di insediamento di Barack Obama’’.<br />
Gucci è ancora <strong>il</strong> marchio<br />
ammiraglio del polo del<br />
lusso di Ppr. Nell’esercizio<br />
chiuso al 31 dicembre 2012<br />
la maison italiana ha infatti<br />
contribuito per 3,64 m<strong>il</strong>iardi<br />
di euro (+15,8%) al fatturato<br />
totale della divisione<br />
luxury del gruppo francese,<br />
pari a 6,21 m<strong>il</strong>iardi. A trainare<br />
la crescita del 26,2% del<br />
turnover totale sono state,<br />
tuttavia, anche le altre “stelle”<br />
del polo del lusso, ovvero<br />
Bottega Veneta (+38,5%) e<br />
Yves Saint Laurent (+33,7%).<br />
Nel fiscal year Gucci ha registrato<br />
un risultato operativo<br />
corrente di 1,1 m<strong>il</strong>iardi, in<br />
aumento del 18,9 per cento.<br />
In occasione della conferenza<br />
di presentazione dei risultati,<br />
<strong>il</strong> patron François-Henri<br />
Pinault ha annunciato che<br />
Gucci si prepara a sfruttare <strong>il</strong><br />
gap di potenzialità del marchio<br />
in Cina, dove esistono<br />
margini per spingere sull’accelerazione<br />
dei negozi. Tuttavia,<br />
<strong>il</strong> manager ha lasciato capire<br />
che l’approccio sarà “à la<br />
carte”, ossia saranno valutate<br />
con attenzione le dinamiche<br />
accelerate con cui in Cina si<br />
passa da consumi “d’entrata”<br />
allo shopping maturo. Segno<br />
che la rapida esplosione del<br />
mercato ha imposto una rinnovata<br />
riflessione sul trade-off<br />
tra volumi ed esclusività.<br />
Cavalli cresce grazie agli opening. Ma pesano le royalties<br />
Roberto Cavalli chiude l’esercizio 2012 con<br />
un fatturato consolidato netto pari a 185<br />
m<strong>il</strong>ioni di euro, in crescita del 4%, grazie<br />
all’accelerazione delle aperture di negozi. Ma<br />
<strong>il</strong> “risultato è ancora penalizzato dalle ridotte<br />
royalties, dovute al periodo di transizione<br />
della licenza Just Cavalli”, si legge in una nota<br />
dell’azienda. Chiuso <strong>il</strong> rapporto con Ittierre, la<br />
Just Cavalli, nel gennaio 2011, si era affidata a<br />
Staff International con l’obiettivo di inaugurare<br />
un nuovo corso, basato su un preciso piano<br />
strategico di r<strong>il</strong>ancio e di sv<strong>il</strong>uppo. L’obiettivo<br />
era quello di triplicare <strong>il</strong> fatturato in cinque<br />
anni. I ricavi da vendite dirette (cioè al netto<br />
delle royalties), che rappresentano <strong>il</strong> 72%<br />
del business del gruppo, hanno registrato nel<br />
2012 una crescita del 6,8 per cento.<br />
A trainare i conti della griffe c’è <strong>il</strong> reta<strong>il</strong>. Nei<br />
monomarca di proprietà i ricavi sono cresciuti<br />
del 23,4% grazie sia alle maggiori vendite<br />
realizzate nei “negozi esistenti” (+18,7%) sia<br />
all’apertura di nuove boutique.<br />
Nel 2012 <strong>il</strong> numero dei monomarca totali<br />
del gruppo è cresciuto del 29%, passando dai<br />
130 di fine 2011 ai 168 del 2012 (94 Roberto<br />
Cavalli, di cui 40 in proprietà, 38 Just Cavalli,<br />
27 Class Roberto Cavalli e 9 Roberto Cavalli<br />
Junior).<br />
La redditività, invece, al 31 dicembre 2012 è<br />
stimata pari al 11% del fatturato netto.<br />
11 marzo 2013 pambianco magazine 9