scenari distribuzione getto Dev, uno spazio per i brand del gruppo Tod’s, vale a dire, oltre al marchio omonimo anche Hogan e Fay. L’esigenza, come spiegano dall’azienda, era quella di creare una struttura reta<strong>il</strong> adatta alle città di provincia che rafforzi <strong>il</strong> messaggio di ciascun brand. Una scelta che si è rivelata vincente per <strong>il</strong> gruppo di Della Valle che, da Brescia, è passata alla conquista delle altre piazze italiane fino a raggiunge quota 25 punti vendita in Italia. Dev è forse al momento l’unico caso di multibrand diretto nel mondo del segmento luxury fatta eccezione per It’s 30 Manzoni, <strong>il</strong> primo temporary department store di Ittierre dedicato alle collezioni abbigliamento e accessori prodotte dal gruppo (Pierre Balmain, C’N’C’, Galliano, Karl Lagerfeld Paris….) aperto fino a luglio a M<strong>il</strong>ano prima di spostarsi probab<strong>il</strong>mente a Roma e Braccialini che starebbe progettando un multibrand aziendale con i marchi Gherardini e Francesco Biasia. Antesignana dell’uso di questo concept nello sportswear è stata la bolognese Wp Lavori in corso. Nel 1985, negli anni in cui gli italiani erano alla spasmodica ricerca di nuovi brand iconici da portare nel Paese, nel capoluogo em<strong>il</strong>iano apre <strong>il</strong> primo Wp store, dove trovano casa le collezioni di Barbour, Woolrich, BD Baggies. Oltre al layout originale, la cifra distintiva di un negozio di questo tipo è la possib<strong>il</strong>ità di raccontare, seguendo un unico f<strong>il</strong> rouge, <strong>il</strong> mondo che sta dietro a un gruppo, in questo caso Wp lavori in corso, anziché “spezzettarlo” in diversi monobrand. Una visione di questo tipo ben si sposa con l’estero dove, spesso, le dinamiche reta<strong>il</strong> sono ancora più stringenti e, in genere, non è sv<strong>il</strong>uppato un canale wholesale come quello italiano. Così anche Wp, a partire dai prossimi mesi, partirà Un punto vendita Playlife con una serie di aperture anche negli Stati Uniti. Wp fa scuola e anni dopo (in realtà più di 15 anni dopo) l’idea del concept store 2.0 viene anche al gruppo Slowear che inaugura, prima in Italia e poi all’estero, i suoi negozi Officina Slowear. Tempio della moda masch<strong>il</strong>e con i pantaloni Incotex, la maglieria Zanone, le camicie Glanshirt e le giacche Montedoro, <strong>il</strong> tutto in un contesto che assomiglia più a uno spazio di un’elegante casa nel centro città che a uno spazio vendita. La ricetta concept store funziona e se ne accorge anche <strong>il</strong> gruppo Benetton che nel 2012 riformula l’insegna Playlife, dove trovano oggi posto l’abbigliamento omonimo, <strong>il</strong> denim di Jean’s West, l’urban tech di K<strong>il</strong>ler Loop e l’homewear femmin<strong>il</strong>e di Anthology of Cotton, con un nuovo layout più in linea con <strong>il</strong> multibrand di tendenza. E così oltre alla trasformazione dal punto di vista della ridistribuzione degli spazi (che per ora ha coinvolto una quindicina di punti vendita su un totale di 130 in Italia), la novità sta anche nell’inserimento di gadget a corredo che regalano l’idea di un negozio di nuova generazione. Il Wp Store di Cortina ANCHE PER GIOIELLI E DESIGN Ma un discorso del genere può funzionare anche per altri ambiti che non siano la moda? In linea di massima sì. In Italia sono due i casi che riguardano la gioielleria. Swatch con <strong>il</strong> progetto Hour Passion lanciato nel 2004 dedicato ai brand di segnatempo del gruppo elvetico (Longines, Rado, Tissot, Ham<strong>il</strong>ton solo per citarne alcuni) pensato però solo per <strong>il</strong> canale aeroportuale. E Rocca, storica insegna italiana di gioielli che, passata nel 2008 sotto <strong>il</strong> controllo del gruppo Damiani, al suo interno presenta l’offerta completa dei brand del gruppo Valenzano, a cui si agiungono alcuni dei più prestiogisi brand internazionali di orologeria e gioielleria. E poi <strong>il</strong> design con la catena Luxury Living, gestita dal gruppo Club House che produce in licenza le collezioni di Fendi casa, Kenzo maison, Vladimir Kagan oltre alla linea di proprietà Luxury Living Interiors. Oltre allo store centralissimo di M<strong>il</strong>ano, vetrina importante dal punto di vista dell’immagine, la catena è in due città del centro Italia, Forlì e M<strong>il</strong>ano Marittima, e ben tre all’estero, Parigi, Miami e Los Angeles. Lo spazio It’s 30 Manzoni Luxury Living a Parigi 11 marzo 2013 pambianco magazine 29
creativi Alexa Wagner “IL MIO SOGNO? CAMBIARE LA VITA ALLE DONNE” di Caterina Zanzi rigini in Germania, produzione in Italia. Rigore tedesco, qualità italiana. Su questi binomi si fonda <strong>il</strong> business di Alexa Wagner che, con l’omonimo brand di calzature, ha voluto dare voce alla propria creatività. Dopo sette anni di lavoro e qualche soddisfazione (la più grande, essere distribuita da Barneys), un solo rammarico: ancora pochi riscontri positivi dall’Italia. Aspettando <strong>il</strong> momento giusto, intanto, la designer pensa a nuovi mercati e a perseguire <strong>il</strong> suo desiderio: trasformare le donne. 30 pambianco magazine 11 marzo 2013