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Canopo - Biagio Cepollaro, poesia

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in cui consiste, figuralmente, la metafora della mia potenza<br />

e perdo, lungo la curva di un contatto programmaticamente<br />

asintotico, la cognizione della coppia che concorro a formare<br />

e, come temporaneo piano di presenza, in cui alzare<br />

l’insegna della mia vita, assumo la terra brutale del piacere<br />

il cui astratto orizzonte, come la pietra molata di un cammeo,<br />

è solcato dalle striature di un sentimento di solitudine<br />

da cui riporto, come un monolite alieno, un gesto d’amore.<br />

7.24 sfogliando la letteratura grigia della propria giornata, in<br />

cui vengono conservati i regolamenti del proprio tran tran<br />

ed i memorandum percettivi con cui si prende atto del tipo<br />

di tazzina usata al bar, o delle pubblicità nei vagoni della<br />

metropolitana, ci si trova a ritornare su particolari secondari<br />

negli scorci della via che si è percorsa, come anche<br />

nell’abbigliamento di chi si ha di fronte al lavoro o al supermercato,<br />

mentre si comprano i pochi prodotti che mancano<br />

in casa, come se quelle costellazioni di tratti, come una<br />

triangolazione di emblemi, isoli un’area specifica del significato<br />

del mondo, che possa darne conto in termini di valore<br />

per la propria ragione di essere, e per l’implicazione permanente<br />

ad ogni propria considerazione che è, al di là di ogni<br />

calcolo o analisi semantica, la morte.<br />

6.32 in uno spazio di<br />

lemmi e morfemi, attraverso cui compiono il proprio pellegrinaggio<br />

quotidiano nel mondo, completando l’ennesima<br />

porzione del loro ciclo di vita, morte e miracoli con l’estrema<br />

mossa della coscienza che, prima del sonno, registra lo sfilacciarsi<br />

dei pensieri, e della tante questioni irrisolte che, la<br />

notte, mentre nel volume dell’inverno le strade si tramutano<br />

in deserti metafisici, li accompagnano sul limitare della laguna<br />

di senso e di interpretazione in cui la corrente del discorso<br />

si arresta, e dove le grammatiche si disfano in sin-<br />

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