EcoCar Sett/ott
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ELECTRIC NEWS<br />
SHELL ECO MARATHON<br />
A R<strong>ott</strong>erdam gli<br />
ingegneri del futuro<br />
Da Trieste a Berlino con un kilowattora<br />
di energia elettrica,<br />
al modico prezzo di 5 centesimi<br />
di euro. Un sogno? Non per i tremila<br />
ragazzi che hanno partecipato<br />
con i loro prototipi futuristici<br />
alla Shell Eco-Marathon di<br />
R<strong>ott</strong>erdam, dove non conta andare<br />
più veloce, ma consumare<br />
meno degli altri. Tra loro i tecnici<br />
in erba dell’auto del futuro. Ad<br />
aggiudicarsi le migliori performance<br />
dell’edizione 2014 sono<br />
stati per la maggior parte gli ingegneri<br />
francesi, presenti con 57<br />
team. Le squadre italiane in corsa<br />
invece erano cinque, di cui<br />
due università – Politecnico di Torino<br />
e Università della Basilicata<br />
- e tre scuole superiori dell’Emilia<br />
Romagna. In entrambe le categorie,<br />
Prototipi e UrbanConcept,<br />
hanno corso veicoli alimentati<br />
a etanolo o Gtl, diesel,<br />
Per prendere parte<br />
alla tre giorni di gara,<br />
si sono presentati<br />
198 TEAM DI<br />
STUDENTI<br />
PROVENIENTI<br />
DA 27 PAESI, con<br />
veicoli<br />
autonomamente<br />
progettati e costruiti.<br />
batteria elettrica e idrogeno, valutati<br />
in base alla distanza coperta<br />
usando un litro di carburante<br />
o un kilowattora di energia,<br />
con risultati decrescenti. Il miglior<br />
prototipo elettrico ha totalizzato<br />
1.100 chilometri, mentre la citycar<br />
più efficiente 310. Tra gli italiani<br />
in lizza, “Escorpio” che si è<br />
piazzato <strong>ott</strong>avo fra i prototipi<br />
elettrici, migliorando il rendimento<br />
rispetto lo scorso anno,<br />
604 km rispetto i 528 del 2013:<br />
«Nel nostro prototipo Escorpio<br />
abbiamo voluto sfruttare la potenza<br />
del sole, con celle solari e<br />
circuiti elettronici super-efficienti,<br />
per controllare gli ultracapacitori<br />
che affiancano le batterie ai<br />
polimeri di litio», spiega Stefano<br />
Covezzi, professore di tecnologia<br />
meccanica all’Istituto tecnico industriale<br />
Leonardo da Vinci di<br />
Carpi, che partecipa alla competizione<br />
da <strong>ott</strong>o anni.<br />
RENAULT NEXT TWO<br />
Connessione a 360 gradi nel 2020<br />
Progettata sulla base della Zoe, la piccola<br />
elettrica di casa Renault, la nuova<br />
Next Two concept è un innovativo prototipo<br />
che fa della connettività totale e della<br />
guida autonoma le sue due caratteristiche<br />
principali. L’auto del futuro secondo la<br />
Casa francese potrà correre senza alcun<br />
intervento del guidatore ad un’andatura al<br />
di s<strong>ott</strong>o dei 30 km/h… mentre chi è a bordo<br />
intanto, navigherà su internet, controllerà<br />
la posta elettronica e si godrà il viaggio,<br />
tutto in massima sicurezza e in rispetto<br />
dell’ambiente. Per un’ipotesi di commercializzazione<br />
che si può immaginare intorno<br />
al 2020, Next two si rivela un’auto sempre<br />
connessa in grado di accedere a nuovi servizi<br />
tra cui la videoconferenza, l’acquisto on<br />
line, le informazioni turistiche, grazie a un<br />
sistema che dispone di connettività e dispositivi<br />
a 360 gradi.<br />
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