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III Parte - Università degli Studi della Tuscia

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E’ comunque da rilevare che gli studi di dottorato in corso presso il DECOS<br />

sull’avifauna delle saline dovrebbe dare ulteriori e più precise indicazioni in merito.<br />

Sorvolo delle saline da parte di aerei, elicotteri ed ultraleggeri<br />

Andrebbe tassativamente vietato il sorvolo <strong>della</strong> salina da parte di privati (in teoria<br />

già operante), anche di ultraleggeri; molto problematica è la presenza di un campo<br />

volo esattamente al confine sud <strong>della</strong> Riserva Naturale; inoltre, attraverso appositi<br />

accordi con le forze dell’ordine e di soccorso, andrebbe richiesto di utilizzare percorsi<br />

che passino ad almeno 200-300 m di distanza dai confini <strong>della</strong> stessa (all’interno ma<br />

anche verso il mare) – tale soluzione sembra praticabile anche viste le piccole<br />

dimensioni delle saline;<br />

Cani, gatti, volpe, cornacchia grigia<br />

Andrebbero tenuti sotto controllo (anche con sistematiche e periodiche catture) i cani<br />

e gatti vaganti nell’area; inoltre andrebbe valutato lo status <strong>della</strong> volpe e <strong>della</strong><br />

cornacchia grigia in salina, come potenziali cause di predazione su specie rare<br />

nidificanti.<br />

Ovviamente tali prescrizioni operative, motivate nella loro rigidità dalle scarse<br />

dimensioni dell’area se viste con gli occhi dell’avifauna, andranno applicate<br />

gradatamente e man mano che verranno realizzati gli elementi strutturali (percorsi<br />

schermati, capanni, ecc…) che ne permettono la concreta attuazione. Evidentemente<br />

già oggi le saline sono una importante area per gli uccelli, e tali prescrizioni sono<br />

indirizzate a migliorarne il valore. E’ ovvio che l’efficacia di tali indicazioni, che<br />

derivano dall’esperienza sviluppata in molte altre zone umide mediterranee, e<br />

quindi sono dettate dal buon senso e da parametri di tipo generale, sia pure applicati<br />

alla situazione attuale dell’area, andranno sottoposte a specifici protocolli di<br />

monitoraggio che ne misurino l’efficacia e la necessità.<br />

- la centralina fissa di rilevamento di dati ambientali richiede per<br />

accedervi un lungo percorso all’aperto, che comporta una visibilità da<br />

parte <strong>degli</strong> uccelli in un’ampia area; sarebbe il caso di valutarne una<br />

schermatura e di accedervi esclusivamente in auto, con discesa solo<br />

nell’area schermata, o uno spostamento in area più idonea se possibile;<br />

- una possibilità per l’accesso pubblico senza disturbo al capanno sulla<br />

duna sul lato sud potrebbe essere la realizzazione di un brevissimo<br />

percorso con accesso dalla spiaggia, interamente recintato ma aperto<br />

dal lato spiaggia, che porti direttamente al capanno: ciò permetterebbe<br />

la visione <strong>della</strong> parte centrale delle saline, più ricca di avifauna, da<br />

parte <strong>degli</strong> appassionati senza che essi possano accedere al resto <strong>della</strong><br />

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