III Parte - Università degli Studi della Tuscia
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Il controllo <strong>degli</strong> indicatori di monitoraggio chimici, fisici e biologici (primo tra tutti<br />
il monitoraggio delle comunità biotiche) consentirà di verificare il raggiungimento<br />
<strong>degli</strong> obiettivi prefissati in termini di miglioramento delle condizioni ecologiche ed<br />
aumento di biodiversità.<br />
Il monitoraggio riportato riguarda fondamentalmente la componente<br />
macrozoobentonica considerata il descrittore più efficace per la valutazione <strong>della</strong><br />
qualità <strong>degli</strong> ecosistemi acquatici.<br />
Nelle aree lagunari, i popolamenti bentonici sono costituiti da taxa ad ampia valenza<br />
ecologica in grado di tollerare le fluttuazioni, spesso repentine ed imprevedibili, delle<br />
condizioni del mezzo acquatico.<br />
Alcune specie, frequentemente rinvenute nella varie campagne di monitoraggio,<br />
costituiscono il nucleo fondamentale <strong>della</strong> comunità bentonica riscontrato nel corso<br />
di questi anni. Alcune di queste sono considerate tipiche <strong>degli</strong> ambienti salmastri: i<br />
bivalvi, C. glaucum ed A. ovata, e gli anfipodi, C. insidiosum e G. aequicauda. Altri taxa,<br />
come il mollusco gasteropode Hydrobia spp., le larve di Chironomidi e i policheti C.<br />
capitata e S. decoratus, sono invece considerati specie tipicamente opportuniste,<br />
frequenti nelle aree ad arricchimento organico e scarsa concentrazione di ossigeno.<br />
Poche sono le specie caratteristiche delle aree marine, tra questa si segnalano N.<br />
levigata, P. cultrifera e I. baltica, la cui densità è decisamente modesta<br />
In questo gruppo di vasche si registra la maggiore diversità. Il massimo numero di<br />
specie è stato sempre raccolto nella serie di vasche dette “Sterro” collocate nell’area<br />
più a Nord delle saline e quindi più vicina al canale di immissione dell’acqua marina.<br />
Questo influisce infatti positivamente sull’ambiente acquatico sia per l’apporto di<br />
oligoelementi, ossigeno, nutrienti sia per l’ingresso di nuovi organismi, planctonici e<br />
bentonici. Inoltre la salinità è vicina ai valori marini.<br />
Obiettivo e permettere il recupero di un numero maggiore di specie fino a<br />
raggiungere la diversità precedente la dismissione dell’impianto.<br />
1997 2001 2003 2004/2005 2006<br />
Sterro (3 stazioni campionamento) 12 - 15 8 - 13 2 - 10 5 - 9 10 - 14<br />
Piscine (3 stazioni campionamento) 8 - 12 9 - 11 3 - 7 3 - 8 10 - 13<br />
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