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III Parte - Università degli Studi della Tuscia

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Strategia socio-economica<br />

Coerentemente con gli obiettivi generali del Piano di Gestione e nell’ottica di<br />

armonizzare ed integrare le attività relative alla gestione, alla fruizione ed alla<br />

valorizzazione socio-culturale del sito con le misure e gli interventi finalizzati alla<br />

salvaguardia <strong>degli</strong> habitat e delle specie, sono state individuate le seguenti linee<br />

strategiche:<br />

Fruizione del sito;<br />

Comunicazione e divulgazione;<br />

Attività di ricerca genetica e di monitoraggio ambientale;<br />

Fruizione del sito<br />

L’area, seppure piuttosto nota a livello locale ad un pubblico proveniente entro una<br />

fascia di circa 100 chilometri di distanza (Martino, 2006), non è stata mai valorizzata<br />

in termini di fruizione. Se da un lato, durante la fase produttiva non era possibile<br />

l’accesso se non in alcuni corridoi lasciati liberi per garantire l’accesso alla spiaggia<br />

demaniale che borda la Riserva sul confine Ovest, dal 1980, momento di istituzione<br />

<strong>della</strong> riserva l’ingresso è stato vietato, eccezion fatta per finalità di ricerca o per<br />

garantire sporadiche visite guidate, in gruppi, organizzate dall’Ente Gestore.<br />

Sicuramente non è molto noto il valore naturalistico <strong>della</strong> salina in qualità di sito<br />

SICp, protetto per la presenza di diversi ambienti costieri di cui uno prioritario, la<br />

laguna costiera.<br />

Nonostante l’inadeguata conoscenza delle naturalità presenti, da uno studio di<br />

recente realizzato dal Dipartimento DECOS <strong>della</strong> Università <strong>della</strong> <strong>Tuscia</strong> emerge che<br />

la disponibilità a pagare per poter visitare l’area ed usufruire di strutture didatticoricreative<br />

è piuttosto elevata e pari a circa € 3,50. Di importo poco inferiore è risultata<br />

la preferenza verso la riqualificazione ambientale e paesaggistica di un ecosistema di<br />

macchia sul terrapieno di separazione delle vasche dalla spiaggia (Martino, 2006).<br />

Ne consegue, allora, che anche da un punto di vista economico, a supporto delle<br />

finalità di carattere sociale, risulta necessario attivare delle strategie di pubblica<br />

sensibilizzazione tese ad incrementare la fruizione e la conoscenza dell’area nel<br />

rispetto del carico turistico supportabile.<br />

Il Piano di Gestione suggerisce di conseguire tale risultato, funzionale all’obiettivo di<br />

una maggiore conoscenza e fruizione dell’area e quindi ad una maggiore<br />

condivisione e diffusione (nel lungo periodo) <strong>degli</strong> obiettivi di tutela ambientale,<br />

mediante:<br />

- promozione del SICp e <strong>della</strong> sua appartenenza alla Rete Natura 2000<br />

presso gli istituti scolastici, gli enti locali, le agenzie turistiche presenti nel<br />

territorio circostante;<br />

- incremento <strong>della</strong> notorietà nazionale e internazionale dell’area e il suo<br />

inserimento, con tutte le cautele del caso, in iniziative di ecoturismo;<br />

- inserimento dell’area delle saline in un più vasto comprensorio ecoturistico<br />

<strong>della</strong> Maremma Laziale (Montalto di Castro e Tarquinia) che includa<br />

attività agrituristiche, ippoturismo, agriturismo nell’area più vasta, anche<br />

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