Analisi dello status e della distribuzione dei rapaci - Ispra
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La quota media delle segnalazioni è 335,16 metri s.l.m. (± 295,46), il<br />
96,6% (N=56) entro i 1.000 metri di quota. Il dato è in accordo con<br />
quanto riscontrato generalmente in Europa (Hardey et al., 2006), con<br />
una <strong>distribuzione</strong> altitudinale prevalentemente sotto i 400 metri s.l.m.<br />
come si evince anche dalla Figura 40 dove le aree più interne <strong>della</strong> regione<br />
(Monti Reatini, Sibruini ed Ernici, versante laziale del Parco Nazionale<br />
d’Abruzzo, Lazio e Molise) sono le meno utilizzate dalla specie.<br />
In questo studio, il Lodolaio è stato censito in 44 UR. Le ricerche condotte<br />
per la realizzazione del Nuovo Atlante degli Uccelli Nidificanti hanno<br />
portato a riscontrare la specie in 82 UR (Ceccarelli & Ricci, 2011), di<br />
cui 36 diverse da quelle qui elencate. Nel precedente Atlante regionale<br />
(Boano et al., 1995) il Lodolaio era presente in 74 UR.<br />
Figura 40 – Distribuzione del<br />
Lodolaio nel Lazio. Quadrati =<br />
Distribuzione PAUNIL – Punti<br />
= Segnalazioni presente studio<br />
– Eurasian Hobby distribution<br />
in Latium region, Square<br />
= census from PAUNIL (Regional<br />
Breeding Bird Atlas);<br />
Red dot:current study.<br />
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