Analisi dello status e della distribuzione dei rapaci - Ispra
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sformazioni ambientali in aree agricole, in particolare la drastica diminuzione<br />
delle siepi, rendono tali aree meno adatte alla presenza <strong>dello</strong><br />
sparviere. Nelle stesse aree la contaminazione da pesticidi, sebbene<br />
abbia effetti meno drammatici che in passato, è causa di contaminazione<br />
diretta (Provini & Galassi, 1999). Ulteriori minacce per la specie<br />
sono considerate gli abbattimenti illegali, la collisione con i cavi aerei e<br />
l’elettrocuzione (Pedrini, 1992; Brichetti & Fracasso, 2003). Va notato<br />
che per le minacce elencate non esistono dati circostanziati riferiti al<br />
territorio regionale.<br />
Indicazioni di misure di conservazione e gestione<br />
Le informazioni disponibili indicherebbero che nel Lazio, come nel resto<br />
del territorio nazionale, non emergano particolari criticità per lo Sparviere.<br />
Tuttavia, la specie è stata studiata meno a livello regionale; pochissimi<br />
sono i dati, per esempio, sul successo riproduttivo (Cauli & Ceccarelli,<br />
1996; Corsetti & Fusacchia, 2007). Pertanto, sarebbe opportuno intraprendere<br />
un monitoraggio sui parametri demografici <strong>dello</strong> Sparviere nel<br />
territorio regionale, o quantomeno in alcune aree campione, per comprenderne<br />
meglio lo <strong>status</strong> e seguirne l’evoluzione nel tempo. Per evitare il disturbo<br />
alle coppie nidificanti, i tagli silvicolturali in aree critiche dovrebbero<br />
essere evitati o eventualmente posticipati ai mesi estivi per consentire alla<br />
specie di portare a termine le attività riproduttive (es.: Pedrini, 1992).<br />
Una gestione forestale che preservi almeno una parte delle piante di maggiori<br />
dimensioni e che preveda turni di ceduazione più ampi e una riconversione<br />
ad alto fusto di alcune particelle forestali favorirebbe lo Sparviere.<br />
A questo proposito, va ricordato che alcune delibere regionali (DGR<br />
533/2006, DGR 363/2008, DGR 928/2008), attualmente non più in<br />
vigore (sostituite dalla DGR 612/2011), regolavano i tagli forestali nelle<br />
ZPS recependo parte di queste indicazioni. Dato che importanti porzioni<br />
dell’areale laziale <strong>dello</strong> Sparviere ricadono nei siti Natura 2000, una maggiore<br />
attenzione alla regolamentazione <strong>dei</strong> tagli produttivi sarebbe indispensabile<br />
per la salvaguardia di questo rapace forestale.<br />
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