Analisi dello status e della distribuzione dei rapaci - Ispra
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Con un sistema randomizzato, utilizzando applicativi GIS, sono state selezionate<br />
40 UR tra le 102 in cui in accordo all’archivio PAUNIL era stata rilevata<br />
la specie (Fig. 24). Le UR sono state visitate da 11 rilevatori a cui<br />
è stato chiesto di effettuare tra marzo e la prima metà di aprile una visita<br />
di una giornata nella UR assegnata annotando tutte le osservazioni<br />
di individui <strong>della</strong> specie.<br />
Nelle ore mattutine e serali la specie veniva stimolata mediante emissione<br />
del richiamo registrato (Cerasoli & Penteriani, 1992).<br />
Una volta individuato il bosco in cui effettuare il rilevamento, si eseguivano<br />
<strong>dei</strong> punti di richiamo/ascolto ogni 300–500 metri circa. In ogni<br />
punto il richiamo (Roché, 1985) veniva lanciato per un minuto a cui seguiva<br />
un minuto di ascolto ripetendo il ciclo di emissione/ascolto per 5<br />
volte. Per ogni tipo di avvistamento venivano raccolti: le coordinate geografiche<br />
con un GPS, il tipo di avvistamento (nido, parata, individuo in<br />
volo ecc.), l’ambiente predominante.<br />
Poiché nelle 40 UR visitate sono risultati scarsissimi i rinvenimenti di<br />
nidi <strong>della</strong> specie (1 caso su 75 osservazioni totali) e scarsi gli avvistamenti<br />
di coppie (6 casi), ogni individuo osservato è stato equiparato a<br />
una coppia.<br />
Considerando però che i nidi di Sparviere possono trovarsi anche alla<br />
distanza minima di 0,5 km (Newton et al., 1977; Cramp & Simmons,<br />
1980; Newton, 1986), le osservazioni effettuate a una distanza inferiore<br />
ai 500 m sono state considerate come appartenenti alla stessa<br />
coppia.<br />
Con una semplice proporzione il numero di coppie rilevate nelle 40 UR<br />
visitate è stato rapportato alle 102 UR per ottenere una prima stima<br />
<strong>della</strong> popolazione regionale.<br />
Considerato che il mancato rilevamento in alcune UR durante una sola<br />
visita poteva essere attribuito a vari fattori (climatici, rilevamenti tardivi<br />
ecc.) e non a una reale assenza <strong>della</strong> specie, il numero di coppie rilevate<br />
è stato calcolato tenendo conto delle sole UR visitate in cui lo Sparviere<br />
era stato contattato, ottenendo così una seconda stima <strong>della</strong> popolazione<br />
regionale.<br />
Oltre ai dati ambientali raccolti sul campo, è stata condotta un’analisi<br />
sull’uso del suolo nelle UR del PAUNIL occupate o non occupate dalla<br />
specie, mediante applicativi GIS, utilizzando come base il Corine Land<br />
Cover (IV livello).<br />
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