Analisi dello status e della distribuzione dei rapaci - Ispra
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In questa indagine, solo 28 (37,3%) <strong>dei</strong> 75 casi di rilevamento di Sparviere<br />
sono stati ottenuti come risposta vocale al richiamo più altri 7 casi<br />
(9,3%) in cui il rilevatore ha registrato l’osservazione <strong>della</strong> specie come<br />
consequenziale all’emissione del richiamo. Fatta questa premessa sui<br />
limiti del metodo, i dati raccolti nella presente indagine in 40 UR scelte<br />
casualmente permettono di ottenere una stima di 191–239 coppie nidificanti<br />
nel Lazio.<br />
CONSERVAZIONE<br />
Status nel Lazio<br />
Nel Lazio, la specie è sedentaria, nidificante, svernante e migratrice regolare<br />
(Brunelli & Fraticelli, 2010). Dato che in passato era ipotizzata<br />
una popolazione regionale di 250–500 coppie (S.R.O.P.U., 1987), la<br />
stima riportata nel precedente paragrafo suggerirebbe una diminuzione<br />
<strong>dei</strong> contingenti nidificanti nel Lazio. Tuttavia, poiché la stima riportata in<br />
S.R.O.P.U. (1987) non è frutto di un’indagine specifica e non sono noti<br />
i metodi <strong>della</strong> sua elaborazione, non è possibile fare un confronto per<br />
stabilire il reale andamento demografico <strong>della</strong> popolazione <strong>della</strong> regione.<br />
Tra l’altro, un decremento numerico <strong>dei</strong> nidificanti sarebbe in disaccordo<br />
con la tendenza all’incremento <strong>della</strong> popolazione nazionale (BirdLife International,<br />
2004) e con il già ricordato ampliamento dell’areale riproduttivo<br />
regionale osservato con i dati raccolti per il PAUNIL.<br />
Fattori di minaccia<br />
La gestione forestale non condotta secondo criteri di sostenibilità può<br />
avere effetti negativi diretti e indiretti per lo Sparviere. Le opere di taglio<br />
nei pressi <strong>dei</strong> nidi comportano un disturbo per la specie, in particolar<br />
modo nelle fasi precoci <strong>della</strong> nidificazione, che può causare l’abbandono<br />
del sito riproduttivo. I tagli di cedui con turni troppo ravvicinati e l’eliminazione<br />
delle piante di maggiori dimensioni, sono alterazioni del bosco<br />
che non favoriscono la presenza <strong>dello</strong> Sparviere. Altre trasformazioni<br />
ambientali che danneggiano la specie sono le modifiche delle fasce ecotonali<br />
e degli spazi aperti utilizzati come territorio di caccia (Vigorita &<br />
Cucé, 2008). A questo proposito Pinchera (1995b) riporta che le tra-<br />
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