Il numero di questo mese: 2013: FEBBRAIO ... - Porto & diporto
Il numero di questo mese: 2013: FEBBRAIO ... - Porto & diporto
Il numero di questo mese: 2013: FEBBRAIO ... - Porto & diporto
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
pur non esaustivi <strong>di</strong> tutte le esigenze, avrebbero consentito<br />
<strong>di</strong> far partire la nuova legislatura da un punto più avanzato.<br />
Quin<strong>di</strong> è forte la vostra delusione?<br />
Certo, a <strong>questo</strong> risultato decisamente negativo della mancata<br />
approvazione dei provve<strong>di</strong>menti va aggiunto anche un<br />
lavoro che è stato sviluppato nel corso <strong>di</strong> questi anni intorno<br />
al piano della logistica che è rimasto un lavoro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ma<br />
che non ha visto nessun approccio <strong>di</strong> carattere normativo e<br />
nessun approccio <strong>di</strong> carattere legislativo e quin<strong>di</strong> è chiaro ed<br />
evidente che la nuova legislatura che fra qualche settimana<br />
avvierà i propri lavori dovrà ripartire da questa situazione,<br />
tenendo conto del peso che ha la logistica ed il sistema dei<br />
trasporti nel nostro Paese. Del peso all’interno del PIL, del<br />
peso rispetto agli elementi <strong>di</strong> carattere occupazionale, ma<br />
anche del peso della logistica rispetto alla capacità che ha il<br />
nostro Paese <strong>di</strong> essere competitivo. Soprattutto in un panorama<br />
nel quale occorre lavorare fortemente per la ripresa dei<br />
consumi e delle attività <strong>di</strong> esportazione.<br />
E in <strong>questo</strong> caso entrano in gioco i costi della logistica?<br />
Ma non è solo un problema <strong>di</strong> costi del prodotto trasporto<br />
perché i costi sono anche una conseguenza <strong>di</strong> aspetti complessi,<br />
sotto il profilo <strong>di</strong> carattere burocratico come sotto il<br />
profilo dei tempi, o sotto il profilo <strong>di</strong> azioni politiche che in<br />
qualche modo congelano quelle che sono le capacità nostre<br />
<strong>di</strong> essere competitivi sulle scena me<strong>di</strong>terranea.<br />
Quali margini <strong>di</strong> manovra restano?<br />
Se partiamo da questa analisi e se pren<strong>di</strong>amo a riferimento<br />
i due lavori che sono stati avviati, riforma dei porti e riforma<br />
degli interporti, insieme al lavoro fatto sul piano della logistica,<br />
io credo che oggettivamente ci siano le con<strong>di</strong>zioni per<br />
rimettere in pista all’inizio della legislatura un provve<strong>di</strong>mento<br />
che in qualche modo rilanci su basi nuove tutto <strong>questo</strong> lavoro.<br />
Io penso ad esempio che sul tema porti e interpoti forse<br />
sia maturo un ragionamento: visto come è andato il percorso<br />
precedente, <strong>di</strong> ripartire magari da un percorso unificato dei<br />
due progetti, magari inserito in un decreto legislativo da assumere<br />
nel corso dei primi cento giorni <strong>di</strong> attività del nuovo<br />
governo, che fissi alcuni principi importanti fondamentali per<br />
quanto riguarda l’industria della logistica e che tenga assieme<br />
aspetti <strong>di</strong> carattere infrastrutturale e aspetti <strong>di</strong> carattere<br />
normativo in modo da consentire all’industria della logistica<br />
<strong>di</strong> poter fare un passo in avanti in termini <strong>di</strong> competitività. Basterebbe<br />
prendere tre, quattro cose essenziali sotto <strong>questo</strong><br />
profilo e provare su quelle a caratterizzare l’avvio <strong>di</strong> un percorso<br />
che pro- babilmente può essere un utile<br />
contributo alla<br />
ripresa del sistema<br />
economico del<br />
nostro Paese.<br />
Oltre ai costi<br />
esiste anche un<br />
problema <strong>di</strong> ra- zionalizzazione<br />
del settore?<br />
E’ uno degli<br />
aspetti che si può<br />
cogliere in <strong>questo</strong><br />
rapporto sulle attività<br />
degli interporti<br />
e che coincide con<br />
quanto sostenuto<br />
nel corso degli ultimi<br />
anni: è inutile pensare<br />
<strong>di</strong> realizzare nuovi interporti,<br />
è inutile e non<br />
necessario ipotizzare<br />
nuovi inse<strong>di</strong>amenti logistici<br />
nel nostro Paese<br />
e non lo <strong>di</strong>cevamo<br />
a caso. La fotografia<br />
che noi presentiamo è<br />
tale da <strong>di</strong>re che abbiamo<br />
nel sistema della<br />
rete degli interporti<br />
attualmente qualcosa<br />
come 15 milioni <strong>di</strong><br />
Alessandro Ricci<br />
metri quadrati <strong>di</strong> superfici<br />
ancora da sviluppare, tali da consentire una crescita<br />
del sistema logistico soprattutto se combinato in asse con il<br />
mondo portuale, gate <strong>di</strong> ingresso nel nostro Paese. C’è da<br />
considerare che questa potenzialità è in gran parte <strong>di</strong>stribuita<br />
sugli assi principali dei corridoi europei, e che è spen<strong>di</strong>bile<br />
imme<strong>di</strong>atamente in quanto le superfici sono già nella<br />
<strong>di</strong>sponibilità degli interporti, oltre ad avere anche la destinazione<br />
urbanistica. Allora in <strong>questo</strong> contesto il<br />
lavoro che noi abbiamo fatto è estremamente<br />
utile e può consentire anche ai decisori politici<br />
<strong>di</strong> considerare come il mondo degli<br />
interporti si inserisce in un contesto<br />
<strong>di</strong> sviluppo economico del nostro<br />
Paese.<br />
Sandro Minardo<br />
febbraio <strong>2013</strong> - 45