26.10.2014 Views

Trentino_06 febbraio 2012 - Istituto Istruzione Superiore Don Milani

Trentino_06 febbraio 2012 - Istituto Istruzione Superiore Don Milani

Trentino_06 febbraio 2012 - Istituto Istruzione Superiore Don Milani

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

TRENTINO<br />

VALLI<br />

LUNEDÌ 6 FEBBRAIO <strong>2012</strong> 19<br />

Tutti i segreti di un appuntamento entrato nella tradizione. E la temperatura è solo una delle difficoltà<br />

In 300 nel lago nel giorno più freddo<br />

Esperienza estrema a Piné: «Ma tuffarsi nell’acqua gelata è favoloso»<br />

di Andrea Selva<br />

BASELGA DI PINE’. Nel giorno più freddo c’è anche chi<br />

si è tolto la soddisfazione di un bagno nel lago gelato: nell’aria<br />

8 gradi sotto zero, nell’acqua 3 gradi, ma per i 300<br />

subacquei che si sono immersi a Piné - che ci crediate o<br />

no - la temperatura era solo uno dei tanti problemi.<br />

Prima di tutto fa paura la<br />

visibilità, perché là sotto il<br />

ghiaccio, con la neve in superficie<br />

a fare da coperta,<br />

non si vede quasi nulla: bisogna<br />

agganciarsi<br />

alla<br />

corda con il<br />

moschettone<br />

(non farlo sarebbe<br />

un’imprudenza<br />

mortale) e<br />

nuotare lungo<br />

un percorso<br />

lungo un<br />

centinaio di<br />

metri con<br />

Ultimi preparativi prima<br />

di immergersi nelle acque<br />

gelate del lago. Qui sotto<br />

i blocchi di ghiaccio tagliati<br />

con la motosega da Archeosub<br />

due “finestre”<br />

tagliate<br />

nel ghiaccio<br />

con la motosega per salire in<br />

superficie in caso di emergenza.<br />

Una volta partiti non<br />

si torna più indietro.<br />

«Favoloso» dicono quando<br />

salgono in superficie. Vengono<br />

da tutto il nord Italia, giovani,<br />

meno giovani e molte<br />

donne. Non ce n’è uno che si<br />

lamenti per il freddo. Nemmeno<br />

quelli che sabato sera -<br />

quando il lago di Piné era<br />

spazzato da un vento polare -<br />

si sono immersi in notturna,<br />

armati di una torcia che nell’acqua<br />

verde proiettava un<br />

fascio di luce appena tre metri<br />

più in là. Di pesci - se a<br />

qualcuno fosse venuta la curiosità<br />

- nemmeno l’ombra.<br />

Se chiedete quali sono i requisiti<br />

per fare un’immersione<br />

del genere ad Andrea<br />

Zampedri (presidente di Archeosub,<br />

l’associazione che<br />

ogni anno organizza l’evento)<br />

vi risponderà così: «Prima<br />

di tutto il coraggio». E ancora<br />

una volta non parla del<br />

freddo, ma dell’angoscia che<br />

ti può cogliere (se non sei<br />

preparato) immerso nell’acqua<br />

con un tetto di ghiaccio<br />

durissimo spesso 30 centimetri<br />

(impossibile da sfondare).<br />

«E’ chiaro che bisogna godere<br />

di buona salute - continua<br />

Zampedri - ma è soprattutto<br />

una questione di testa».<br />

Ci sono quelli del percorso<br />

lungo (120 metri da percorrere<br />

con le bombole in un quarto<br />

d’ora circa) e ci sono gli arditi<br />

dell’apnea: 25 metri da<br />

percorrere pinneggiando sotto<br />

il ghiaccio trattenendo il<br />

respiro. E in superficie c’è<br />

pure un “simpatizzante” che<br />

seguiva le immersioni in maniche<br />

corte mentre il termometro<br />

si avvicinava a meno<br />

10, giusto per capire di che<br />

gente stiamo parlando. Ma<br />

con la muta stagna - assicurano<br />

- il freddo non si sente:<br />

Non solo bombole, ieri<br />

in azione c’erano anche<br />

gli apneisti. Uomini e donne<br />

«In queste condizioni è possibile<br />

stare in acqua anche un-<br />

’ora».<br />

Chi pensa che si tratti di<br />

un gioco, vada a cercarsi le<br />

cronache del gennaio 2002<br />

quando un subacqueo di 27<br />

La scheda<br />

Temperatura<br />

Sotto il ghiaccio ieri era di<br />

circa 3 gradi sopra lo zero.<br />

In superficie invece 8 gradi<br />

sotto zero.<br />

Spessore<br />

Sul lago di Piné il ghiaccio<br />

ha quasi raggiunto i 30 centimetri.<br />

Per tagliarlo gli organizzatori<br />

di Archeosub hanno<br />

usato la motosega.<br />

Visibilità<br />

Quasi nulla perché la neve<br />

depositata sul lago non lascia<br />

passare la luce. In ogni<br />

caso ieri non arrivava a tre<br />

metri.<br />

Distanza<br />

Il percorso per i sub con le<br />

bombole era lungo circa<br />

120 metri, con due “finestre”<br />

tagliate nel ghiaccio<br />

per salire in superficie in caso<br />

di emergenza. Per gli<br />

apneisti 25 metri.<br />

Sicurezza<br />

Tutti i subacquei erano assicurati<br />

con un moschettone<br />

alla fune che indicava il tracciato,<br />

con lo stesso sistema<br />

che si usa lungo le vie ferrate<br />

in montagna. La permanenza<br />

in acqua si è limitata<br />

a 15 minuti, ma gli organizzatori<br />

garantiscono che ci si<br />

può immergere sotto ghiaccio<br />

fino ad un’ora.<br />

La muta<br />

Per le immersioni sotto il<br />

ghiaccio si utilizzano mute<br />

stagne con cappuccio e la<br />

possibilità di pompare aria<br />

all’interno.<br />

immagini e video<br />

www.giornaletrentino.it<br />

anni scomparve sotto il<br />

ghiaccio nel lago di Levico.<br />

Non era legato, un malore<br />

gli fu fatale. Ieri a Piné senza<br />

moschettone nessuno poteva<br />

entrare in acqua.<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

FAUNA ITTICA<br />

Caldonazzo, il ritorno dei coregoni<br />

E’ partita la semina richiesta dai pescatori della zona<br />

di Roberto Gerola<br />

PERGINE.Dopo oltre mezzo<br />

secolo, tornano le semine di<br />

«coregoni» nel lago di Caldonazzo.<br />

Si tratta di un ottimo<br />

pesce d’acqua dolce (appartiene<br />

alla famiglia dei salmonidi)<br />

che negli anni Cinquanta<br />

veniva immesso nelle acque<br />

del lago bucando lo spesso<br />

strato di ghiaccio che lo ricopriva.<br />

Da anni, il lago non<br />

ghiaccia più (se non molto<br />

parzialmente) e anche i «coregoni»<br />

scarseggiano.<br />

L’operazione semina è stata<br />

avviata qualche settimana<br />

fa dall’Associazione pescatori<br />

Fersina e Alto Brenta con<br />

il team guidato dal presidente<br />

Sergio Eccel insieme all’ittiologo<br />

Lorenzo Betti, che da<br />

tempo segue l’attività dell’associazione.<br />

Raccolta delle<br />

femmine gravide, “spremitura”,<br />

collocazione delle uova<br />

nell’incubatoio e da qualche<br />

giorno ecco le prime “nascite”.<br />

In questi giorni saranno<br />

seminati oltre 400.000 esemplari<br />

e il 60 per cento sopravvivrà.<br />

L’altra mattina, una “delegazione”<br />

di pescatori e curiosi<br />

ha visitato l’incubatoio<br />

che l’Associazione ha realizzato<br />

in Valscura. Era stato<br />

costruito principalmente per<br />

le trotelle lacustri, ma poi,<br />

con qualche modifica interna,<br />

vi si lavorano anche i coregoni:<br />

cilindri, tubi, vasche<br />

e i “piccoli” sono pressoché<br />

pronti per essere seminati in<br />

mezzo al lago.<br />

«Si tratta di una prova, dice<br />

Sergio Eccel, ma i risultati<br />

non dovrebbero deludere».<br />

La casetta<br />

dei pescatori<br />

e Sergio Eccel<br />

che controlla<br />

l’impianto<br />

Con lui anche presidente ed<br />

ex presidente dei «Pescatori<br />

rivieraschi» (quelli con lo storico<br />

diritto di pesca dalla pedina<br />

che sul lato perginese,<br />

risiedono negli ex Comuni di<br />

Ischia, Canale e Castagné) e<br />

quindi Enrico Angeli e l’ex<br />

presidente Pierino Angeli.<br />

E’ stato appunto quest’ultimo<br />

a ricordare i tempi (negli<br />

anni Cinquanta) della Famiglia<br />

Dalmeri, quando i coregoni<br />

erano seminati nel lago<br />

che appunto era ghiacciato<br />

tanto da poterlo attraversare<br />

con i carri da una sponda all’altra.<br />

«La Provincia ha autorizzato<br />

questa semina, conclude<br />

Eccel, dietro nostra richiesta.<br />

I coregoni scarseggiavano<br />

ed è arrivato il via libera<br />

al nostro esperimento».<br />

PINZOLO<br />

Martedì la sessione forestale<br />

PINZOLO. Sessione forestale martedì mattina alle<br />

ore 10 in municipio a Pinzolo. L’incontro con l’assessore<br />

al patrimonio, agricoltura e foreste del comune, e<br />

con i guardaboschi, i militi e i tecnici dell’ispettorato<br />

forestale in occasione della sessione forestale che si<br />

tiene ogni anno in municipio, è<br />

un appuntamento imperdibile<br />

non solo per chi lavora nel bosco<br />

e nell’agricoltura, ma per<br />

tutti quelli che hanno a cuore<br />

l’ambiente. Accanto al resoconto<br />

sull’attività realizzata nel<br />

2011 (taglio e vendita dei lotti<br />

di legname, l’assegnazione delle<br />

“parti” di legna da ardere ai<br />

censiti, la concessione di legname<br />

per uso interno, la manutenzione<br />

delle strade forestali e dei sentieri, le migliorie<br />

nelle aree di precaria stabilità, questioni riguardanti<br />

i vivai, la piantumazione e l’allevamento del bestiame,<br />

problemi di caccia, eventuali novità normative,<br />

rapporti con il Parco, con la società delle funivie e<br />

con la Provincia) viene concordato e stabilito il piano<br />

operativo del <strong>2012</strong> in base alle richieste del comune e<br />

dei privati. (g.c.)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!