Trentino_06 febbraio 2012 - Istituto Istruzione Superiore Don Milani
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TRENTINO<br />
ATTUALITÀ<br />
LUNEDÌ 6 FEBBRAIO <strong>2012</strong> 5<br />
MALTEMPO<br />
LA POLEMICA<br />
Il prefetto: le previsioni erano giuste<br />
ma Roma non ha chiesto il nostro aiuto<br />
Lo scontro in tv tra Alemanno e Gabrielli; a sinistra,<br />
dopo la nevicata rischio ghiaccio nelle vie di Roma<br />
di Maria Rosa Tomasello<br />
ROMA. Il giorno dopo le polemiche<br />
sulla disfatta di Roma,<br />
lo scontro tra il sindaco di<br />
Roma Gianni Alemanno e il<br />
capo della Protezione civile<br />
Franco Gabrielli prende la<br />
strada del Parlamento. Mentre<br />
in tv Alemanno accusa gli<br />
esperti del Dipartimento di essere<br />
dei «passacarte» che gli<br />
hanno fatto perdere «un giorno<br />
di tempo per una previsione<br />
fasulla» e il prefetto replica<br />
che il sindaco non ha chiesto<br />
alcun aiuto prima di venerdì<br />
notte, a collasso della Capitale<br />
avvenuto, il Pdl si prepara a<br />
chiedere al governo ragione<br />
della gestione dell’emergenza:<br />
«Presenteremo un atto parlamentare<br />
per verificare comportamenti<br />
e responsabilità<br />
della Protezione civile, soprattutto<br />
a Roma» annuncia il segretario<br />
Angelino Alfano.<br />
«Chi ha la responsabilità politica<br />
della Protezione civile»<br />
chiede «sconcertato da una latitanza<br />
così vistosa» il presidente<br />
dei senatori Maurizio<br />
Gasparri. «Alfano vuole coprire<br />
le responsabilità di Alemanno»<br />
ribatte il portavoce dell’Italia<br />
dei Valori Leoluca Orlando,<br />
«è gravissimo che l’amministrazione<br />
non abbia predisposto<br />
uno straccio di piano di<br />
intervento» afferma, mentre il<br />
Pd con Emanuele Fiano parla<br />
di «incapacità della giunta»:<br />
«Come dimostra l’ordinanza<br />
di chiusura delle scuole, in<br />
Campidoglio si sapeva benissimo<br />
che queste giornate sarebbero<br />
state difficili».<br />
Alla vigilia di una nuova ondata<br />
di gelo, con la Capitale ancora<br />
lontana dal ritorno alla<br />
«La Protezione civile ente inutile»<br />
Alemanno torna ad attaccare Gabrielli. Il Pdl: verifica in Parlamento<br />
normalità - scuole chiuse e obbligo<br />
di catene a bordo anche<br />
oggi - le polemiche infuriano,<br />
spostando l’attenzione dai territori<br />
in ginocchio ai giochi di<br />
palazzo. «Da quando è stata<br />
sciolta la struttura di Bertolaso<br />
- che davanti a un’emergenza<br />
si faceva nominare commissario<br />
- non esiste più una Protezione<br />
civile: è un ente inutile,<br />
al posto di Gabrielli mi dimetterei»<br />
attacca Alemanno,<br />
che chiede la creazione di<br />
«una struttura più forte sotto<br />
il ministero dell’Interno».<br />
«Giovedì la Protezione civile<br />
parlava di modesti accumuli<br />
di neve. L’allarme è stato dato<br />
male in tutta Italia» sostiene<br />
Alemanno, accusando Gabrielli<br />
di sfuggire al dibattito nelle<br />
trasmissioni tv a cui sono invitati.<br />
Ma il confronto, in realtà,<br />
COSÌ È CAMBIATA<br />
Stato d’emergenza, i lacci della legge<br />
ROMA. Ordinanze in caso<br />
di dichiarazione di stato d’emergenza<br />
«emanate di concerto<br />
con il ministero dell’<br />
Economia», fondo di protezione<br />
civile a zero dal 2004, spese<br />
sottoposte a «visto preventivo»<br />
della Corte<br />
dei Conti:<br />
la legge 10 approvata<br />
dal<br />
Parlamento<br />
nel <strong>febbraio</strong><br />
2011 ha di fatto<br />
“svuotato”<br />
la Protezione<br />
Civile. Una situazione<br />
che<br />
Franco Gabrielli<br />
denuncia<br />
da un anno: «Il Milleproroghe<br />
- disse il 20 <strong>febbraio</strong> dell’anno<br />
scorso -,nel più assoluto<br />
silenzio, ha messo mano alla<br />
legge 225 del’92 con riforme<br />
che, come sono, affonderanno<br />
la Protezione Civile come<br />
il Titanic».<br />
Ma cosa dice la legge? Innanzitutto<br />
che quando viene<br />
dichiarato lo stato di emergenza<br />
- che deve essere richiesto<br />
dalle Regioni - il presidente<br />
della Regione «è autorizzato<br />
a deliberare aumenti, sino<br />
al limite massimo consentito...dei<br />
tributi, delle addizionali,<br />
delle aliquote... nonché<br />
ad elevare ulteriormente la<br />
misura dell’imposta regionale»<br />
sulla benzina «fino ad un<br />
massimo di 5 centesimi per litro».<br />
Con la dichiarazione dello<br />
stato d’emergenza sono le<br />
Regioni le prime a dover mettere<br />
i soldi. Qualora le misure<br />
non bastassero, dice la legge,<br />
«può essere disposto l’utilizzo<br />
delle risorse del Fondo<br />
nazionale di protezione Civile»<br />
che deve essere «obbligatoriamente<br />
reintegrato in pari<br />
misura».<br />
Ma a quanto ammontano le<br />
risorse del fondo di Protezione<br />
Civile? «A zero, dal 2004,<br />
nel 2003 c’erano 77 milioni di<br />
euro», chiosano in via Ulpiano.<br />
Il terzo punto stabilito dalla<br />
legge è però quello che di<br />
fatto blocca ogni azione della<br />
Protezione Civile.<br />
Tanto<br />
che lo stesso<br />
“papa” del sistema<br />
Giuseppe<br />
Zamberletti,<br />
disse un<br />
anno fa che<br />
era «estremamente<br />
pericoloso<br />
ridurre<br />
l’agibilità dei<br />
poteri della<br />
Protezione Civile». In sostanza,<br />
ogni spesa e ogni atto, anche<br />
in stato di emergenza, devono<br />
esser fatti con «il concerto»<br />
dell’Economia e con un<br />
controllo preventivo della Corte<br />
dei Conti sulle spese.<br />
si svolge durante durante la<br />
trasmissione «In mezz’ora»,<br />
condotta da Lucia Annunziata<br />
su RaiTre: «Contesto tutte<br />
le affermazioni del sindaco» rilancia<br />
Gabrielli, ospite in studio,<br />
con Alemanno collegato<br />
al telefono. «Non è vero che<br />
Nel 2011<br />
la svolta Tremonti<br />
Ogni atto avviene<br />
di concerto<br />
con il ministero<br />
dell’Economia<br />
«Il sindaco di Roma sapeva, basta scaricabarile»<br />
Zamberletti, padre della Protezione civile: spettava a lui adottare tutte le misure necessarie<br />
Giuseppe<br />
Zamberletti<br />
il “papà”<br />
della<br />
Protezione<br />
civile<br />
ROMA. «Il sindaco di Roma,<br />
così come il sindaco di<br />
qualunque paese di montagna,<br />
è il capo della Protezione<br />
civile della città e deve sapersi<br />
assumere le proprie responsabilità,<br />
non trovare il<br />
modo di scaricarle quando finisce<br />
come Schettino contro<br />
la scogliera». Giuseppe Zamberletti,<br />
tre volte ministro e<br />
padre della Protezione civile<br />
italiana, usa come metafora<br />
il naufragio della Concordia<br />
per chiarire che cosa pensa<br />
del flop del piano neve di Roma:<br />
«Io ho l’impressione che<br />
tutto il sistema di allarme abbia<br />
funzionato, poi è il sindaco<br />
che deve adottare tutte le<br />
misure di prevenzione necessarie<br />
per ridurre l’effetto degli<br />
eventi se diventano gravi».<br />
Il sindaco Alemanno sta<br />
facendo lo scaricabarile?<br />
«Quando un’amministrazione<br />
riceve comunicazioni<br />
di questo tipo può chiedere<br />
aiuto alla Protezione civile<br />
nazionale, ma non può dire<br />
che non sapeva. Lo sapevano<br />
tutti che la neve era una<br />
eventualità possibile: è vero<br />
che organizzare una grande<br />
città è difficile, non si può<br />
preparare tutto 24 ore prima.<br />
Io affrontai l’emergenza neve<br />
del 1985 a Roma come ministro,<br />
e ci furono discussioni<br />
con il sindaco Vetere: mi<br />
chiedeva più mezzi, non contestava<br />
le previsioni. Quando<br />
la Commissione Grandi rischi<br />
mi disse che lo sciame sismico<br />
in Garfagnana poteva<br />
annunciare un terremoto distruttivo,<br />
ordinai l’evacuazione<br />
delle case: poi il terremoto<br />
non venne, fu un eccesso<br />
di prudenza, ma io mi assunsi<br />
le mie responsabilità».<br />
Il sindaco denuncia lo<br />
l’indebolimento della Protezione<br />
civile si è riverberato nella<br />
vicenda di Roma» e in ogni caso,<br />
afferma, «la Protezione civile<br />
di Gabrielli e di Bertolaso,<br />
si sarebbero comportate alla<br />
stessa maniera». Non solo:<br />
«Al di là di ogni dubbio, i bollettini<br />
meteo erano corretti»<br />
sottolinea, ricordando che durante<br />
il Comitato operativo<br />
del 2 <strong>febbraio</strong> nessuno chiese<br />
aiuto e che «su alcune agenzie,<br />
al termine dell’incontro,<br />
Alemanno parlava di 15 centimetri<br />
di neve». Solo su un punto<br />
le posizioni si avvicinano:<br />
«Sono d’accordo con lei quando<br />
dice che la Protezione civile<br />
va rivista» dice Gabrielli al<br />
sindaco. «Ma io lo sto dicendo<br />
dal 26 <strong>febbraio</strong> del 2011, quando<br />
il Parlamento ha approvato<br />
il provvedimento che ne ha<br />
ridotto le competenze» ricorda.<br />
«Non temo un’inchiesta»<br />
assicura «sono solo preoccupato<br />
che questa polemica indebolisca<br />
ulteriormente un sistema<br />
di cui il Paese ha grande<br />
bisogno». Ma a denunciare le<br />
falle del meccanismo è anche<br />
l’Anci: «I Comuni italiani sono<br />
stati lasciati soli» accusano<br />
i sindaci, «il sistema di Protezione<br />
civile è prigioniero di<br />
una confusione di competenze<br />
che finisce sempre per scaricare<br />
la responsabilità sulle amministrazioni,<br />
anche quando<br />
il nostro ordinamento prevede<br />
altri livelli istituzionali».<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
svuotamento della Protezione<br />
civile dopo Bertolaso<br />
col Milleproroghe del<br />
governo Berlusconi. Ma<br />
prima di lui l’aveva fatto<br />
lo stesso Gabrielli, e lei<br />
stesso era stato critico.<br />
«Certo, ma è una cosa diversa<br />
da quello che è successo<br />
a Roma, perché anche se<br />
la Protezione civile avesse<br />
ancora avuto i poteri precedenti,<br />
con un sindaco che dichiara<br />
di non aver capito la<br />
gravità della situazione i fatti<br />
non sarebbero cambiati.<br />
Ma certo quei poteri vanno<br />
recuperati: oggi una ordinanza<br />
deve prima essere approvata<br />
dal ministero del Tesoro<br />
e dalla Corte dei conti, diventerebbe<br />
efficace a neve<br />
già sciolta. Nel 1985 Roma<br />
chiuse entrambi gli aeroporti,<br />
ma Ciampino era lo scalo<br />
per il soccorso aereo: io lo militarizzai,<br />
e in Consiglio dei<br />
ministri ebbi uno scambio di<br />
battute con Spadolini, ministro<br />
della Difesa, che non<br />
avevo avuto neppure il tempo<br />
di avvertire. Con le norme<br />
di oggi non sarebbe possibile».<br />
Alemanno dice che la<br />
Protezione civile deve tornare<br />
al ministero dell’Interno.<br />
Che ne pensa?<br />
«Che è una stupidaggine.<br />
La Protezione civile non sono<br />
solo i pompieri, e sta alla<br />
Presidenza del consiglio perché<br />
è necessario il coordinamento<br />
di più ministeri ed enti.<br />
Forse il vero problema è<br />
che dal 2001 non è più stato<br />
nominato un ministro della<br />
Protezione civile, mentre si<br />
nominano tanti ministri senza<br />
portafoglio per settori che<br />
quando spariscono nessuno<br />
se ne accorge». (m.r.t.)<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA