Guida al corso di studi - Facoltà di Scienze Umanistiche - Sapienza
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importante sezione vengono prese in esame le proposte <strong>di</strong> <strong>al</strong>cuni architetti protagonisti<br />
dell’immaginario tecnologico, che hanno introdotto il tema dell’animazione 3D della<br />
materia architettonica, che assume il moto dei corpi viventi, tra questi Greg Lynn, Karl<br />
Chu, Ammar Eloueini e Marcos Novak, e <strong>al</strong>tri. Inoltre sono portate a conoscenza degli<br />
studenti <strong>al</strong>cune importanti esperienze tra la danza, l’architettura e le nuove tecnologie:<br />
tra le qu<strong>al</strong>i quella <strong>di</strong> William Forsythe, coreografo che ha collaborato con il gruppo <strong>di</strong><br />
architetti dECOI, e ha re<strong>al</strong>izzato un CD concepito per la formazione del danzatore<br />
contemporaneo utilizzando la simulazione tra corpo e spazio generato; quella del<br />
coreografo Merce Cunningham, che ha impiegato per la re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> <strong>al</strong>cuni<br />
spettacoli, il sistema tecnologico <strong>di</strong> cattura del movimento, Motion Capture, in<br />
collaborazione con il gruppo <strong>di</strong> ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie, Riverbed.<br />
Cunningham è stato anche l’ispiratore del programma Life Forms. Trisha Brown,<br />
coreografa pioniera degli anni della post modern dance, che attu<strong>al</strong>mente ricerca con<br />
Paul Kaiser, gruppo Riverbed, nell’ambito della Motion Capture Re<strong>al</strong> Time, per la<br />
re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> un progetto che si concluderà nel 2005. Attraverso il CD-R : Nouvelles de<br />
danse n° 52- Interagir, Avec les technologies numériques E<strong>di</strong>tion Contredanse 2004, si<br />
avvicinano <strong>al</strong>cune importanti esperienze interattive tra la danza e il <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e, con un<br />
interessante riferimento ai precursori della Post Modern Dance americana. Alcuni<br />
concetti chiave che vengono proposti nell’ambito del <strong>corso</strong>: 1. Teoria dell’Emergenza:<br />
mutazione dei processi creativi in rapporto <strong>al</strong>le attu<strong>al</strong>i ricerche scientifiche<br />
L’«emergenza» coinvolge la creazione <strong>di</strong> strutture e <strong>di</strong> «comportamenti»<br />
qu<strong>al</strong>itativamente nuovi che non possono essere limitati a quelli già in atto. Questo è<br />
molto importante per il sistema creativo, infatti Cariani fa riferimento <strong>al</strong> problema <strong>di</strong><br />
definizione dell’«emergenza» in termini <strong>di</strong> progetto. Di conseguenza, «il problema<br />
dell’emergenza è il problema della specificità nei confronti della creatività» quin<strong>di</strong> il<br />
<strong>di</strong>segno creativo è un processo emergente perché genera le nuove strutture e i<br />
«comportamenti» che non possono essere ridotti <strong>al</strong>le precedenti concezioni. (Peter<br />
Cariani) 2. Connessioni tra l’arte performativa e i processi della nuova robotica E’ molto<br />
interessante riconsiderare la “danza” sotto l’aspetto delle interrelazioni tra la motilità<br />
innata (Maurice Merleau-Ponty) e la motilità artifici<strong>al</strong>e (es. processi adattivi della nuova<br />
Robotica – MIT – ecc.), e riflettere in t<strong>al</strong> senso sui processi che utilizzano le<br />
strumentazioni <strong>di</strong> <strong>al</strong>ta tecnologia, come per es. la cattura del movimento in tempo<br />
re<strong>al</strong>e, Motion Capture, e la vasta potenzi<strong>al</strong>ità della simulazione e trasfigurazione delle<br />
re<strong>al</strong>tà multipercettive, prodotte d<strong>al</strong>l’Animazione 3D, Motion Graphics. 3. Ambiente<br />
reattivo della performance Situatedness, embo<strong>di</strong>ment, intelligenza, emergenza,<br />
autonomia, autosufficienza, sono tutte parole chiave che attu<strong>al</strong>mente costituiscono<br />
interessanti ricerche sull’intelligenza artifici<strong>al</strong>e. Per esempio non è l’informazione in sé<br />
che deve essere considerata come determinante della possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />
l’ambiente, ma la sua re<strong>al</strong>e attuazione nell’ambiente stesso (Responsive Architecture -<br />
Domotica - Forze ambient<strong>al</strong>i) cioè una informazione situata attraverso il supporto<br />
corporeo. 4. Performers e criteri <strong>di</strong> formazione verso lo spettacolo multime<strong>di</strong><strong>al</strong>e La<br />
formazione del performer contemporaneo, in specifico il danzatore, che oggi opera in<br />
ambienti mutanti e multime<strong>di</strong><strong>al</strong>i, tra l’attu<strong>al</strong>e della danza live, la simulazione <strong>di</strong>git<strong>al</strong>e,<br />
prodotta per esempio d<strong>al</strong>la cattura del corpo danzante, motion capture e d<strong>al</strong>la<br />
animazione 3D (motion graphics) che interpola una architettura/spazio scenico mutante,<br />
non può rimanere nella concezione <strong>di</strong> una preparazione tecnica a sé stante,<br />
cultur<strong>al</strong>mente separata d<strong>al</strong> contesto multime<strong>di</strong><strong>al</strong>e dove questa deve prodursi. E’<br />
importante riflettere e operare per introdurre criteri innovativi nelle istituzioni<br />
pubbliche e private, preposte <strong>al</strong>la formazione artistica. Una seconda parte del lavoro è<br />
pratica, attraverso l’esperienza fisica si indaga sulla complessità delle percezioni,<br />
tattile, sonora, cinetica e visiva, e si procede nell’appro-fon<strong>di</strong>mento tecnologico<br />
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