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MISSIONFLEET FOCUS ON<br />
MicheLin PriMacy 3, triPLa sicurezza<br />
Sicurezza in tutte le circostanze. Questa promessa della Casa francese ha<br />
accompagnato la presentazione del nuovo pneumatico Primacy 3: eccellenti<br />
prestazioni in termini di frenata sull’asciutto e sul bagnato, miglior aderenza laterale.<br />
Secondo i dati dell’ente tedesco Vufo e dell’Università di Dresda, diffusi durante<br />
l’evento di lancio, il <strong>25</strong>% degli incidenti avvengono in curva (e di questi i più gravi sul<br />
bagnato), il 70% sull’asciutto (60% in zone urbane) e il 70% in rettilineo. Il 99% degli<br />
incidenti sul bagnato avvengono con poco spessore d’acqua. Per affrontare con la<br />
stessa efficacia tutte queste situazioni, Michelin Primacy 3 ha una nuova scultura<br />
brevettata con lamelle autobloccanti che aderiscono al suolo<br />
consentendo, secondo i dati e le informazioni diffusi dal<br />
produttore, una frenata ottimale sia sull’asciutto che<br />
sul bagnato, grazie anche alla nuova mescola<br />
che ottimizza l’aderenza in tutte le<br />
condizioni.<br />
L’evoluzione tecnologica ha<br />
fatto passi molto importanti,<br />
pneumatici con bassa<br />
resistenza al rotolamento, che<br />
si consumano di meno, che<br />
non si bucano o, pare, che si<br />
riparino anche da soli. Quanti<br />
miglioramenti possiamo<br />
ancora aspettarci?<br />
Rossana Pasini – Durante<br />
l’ultima edizione del Challenge<br />
Bibendum, il più importante<br />
appuntamento mondiale della<br />
mobilità sostenibile organizzato<br />
da Michelin, immaginando i<br />
limiti che i costruttori<br />
automobilistici dovranno<br />
superare nel corso dei prossimi<br />
anni nella progettazione di nuovi<br />
veicoli urbani, elettrici o ibridi,<br />
Michelin ha modificato le<br />
dimensioni del prodotto<br />
standard. Il “piccolo pneumatico<br />
concept” (<strong>10</strong> pollici) offre<br />
prestazioni dinamiche<br />
equivalenti a quelle degli<br />
pneumatici da 14 pollici: tenuta<br />
di strada e frenata restano<br />
identiche. Questo prototipo<br />
consente di risparmiare<br />
materiale senza incidere sulla<br />
durata chilometrica, riducendo<br />
al tempo stesso il consumo di<br />
carburante, e può sopportare il<br />
15% di peso in più con lo stesso<br />
ingombro di un prodotto classico<br />
equivalente. Si tratta di una<br />
soluzione innovativa che dà<br />
particolari vantaggi: le<br />
dimensioni contenute<br />
dell’insieme riducono infatti<br />
l’ingombro dei passaruota e lo<br />
spazio disponibile all’interno del<br />
veicolo aumenta. Un veicolo da 4<br />
posti può così trasformarsi in un<br />
5 posti. In pratica, si<br />
risparmiano quasi 40 kg su tutta<br />
la massa del veicolo. Un<br />
alleggerimento decisivo per i<br />
produttori di veicoli urbani:<br />
minor peso equivale a maggiore<br />
autonomia energetica. L’altra<br />
innovazione è lo pneumatico<br />
“alto e stretto” per veicoli<br />
elettrici. Ha un diametro<br />
maggiore rispetto ai comuni<br />
pneumatici per auto<br />
(155/70R19), con conseguente<br />
maggiore efficienza energetica.<br />
Il risparmio elettrico può<br />
raggiungere il <strong>10</strong>%: grazie al<br />
miglioramento<br />
dell’aerodinamica, lo<br />
pneumatico richiede meno giri<br />
per avanzare, aderenza e durata<br />
risultano anch’esse migliorate.<br />
Alessandro Cerutti –<br />
L’attenzione ai costi di gestione è<br />
ormai la bussola delle operations<br />
di tutta la filiera automotive. Il<br />
timone dell’evoluzione è in mano<br />
ai costruttori di veicoli, che<br />
implementano le diverse<br />
soluzioni grazie anche ad un<br />
pool di fornitori partner che<br />
lavorano in sinergia con loro.<br />
Anche la tecnologia presente nel<br />
nostro prodotto ha un ruolo di<br />
tutto rilievo nel raggiungere<br />
quegli standard di performance<br />
e sostenibilità che il mondo<br />
automotive si pone. In futuro mi<br />
aspetto che, specie con la<br />
diffusione dei veicoli ibridi e<br />
elettrici, i prodotti vadano su<br />
diametri importanti e sezioni<br />
sempre più ridotte. Questo porta<br />
vantaggi sia da un punto di vista<br />
dinamico che ambientale e di<br />
interazione con i sistemi di<br />
sicurezza dei veicoli.<br />
Federico Tebaldini – Da un<br />
punto di vista delle performance<br />
ambientali il fattore chiave è<br />
senz’altro rappresentato dalla<br />
12 | FEBBRAIO-MARZO 2012