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Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero

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Kempis. Si badi che spesso non si tratta di dialoghi, ma di veri e propri comizi a santi ed<br />

intermediari che insistono presso l'altissimo per grazie e volgarmente si dicono santi avvocati<br />

coloro che il religioso chiama come coadiuvanti alle proprie preghiere.<br />

La radiosità più eccelsa è nel chiamare in proprio aiuto nelle preghiere per la conquista del Paradiso<br />

la Madonna Vergine, la madre di Nazareth, radiosa e plastica immagine d'un corpo lunare eccelso,<br />

Vergine e puro e radioso che monda di grazia il suo fedele. Dunque nella vita religiosa (qui si fa<br />

continuamente allusione al Cristianesimo) il separando si ottiene con un sistema di oggettivazione,<br />

cioè di essere che il religioso si immagina tutti fuori di se stesso, considerandosi dotato di un libero<br />

arbitrio e di una volontà che determinerebbero la sua caduta se non li indirizzasse alla conquista del<br />

Paradiso. Fine immediato: la buona morte, poiché pel profano ai nostri studi la morte è il momento<br />

terribile in cui compariscono i frutti della vita trascorsa. Immediatamente dopo o la salvazione o la<br />

dannazione – o la conquista dell'empireo o la morte eterna.<br />

88) La morte è una incertezza sublime, dice Crisostomo. Incertezza, aggiungiamo noi e terribile<br />

spauracchio Karmico, per tutti coloro che non hanno fatto il proprio dovere; dico spauracchio<br />

Karmico, perché nella memoria incosciente, come si ricorda e si riproduce in embrione la tendenza<br />

coitale, vero peccato di origine, così si perpetua lo spavento della solitudine orrenda che prende gli<br />

spiriti dopo il passaggio e prima che Caronte li imbarchi a traghettare il fiume Lete. La morte è<br />

l'uovo che si schiude dopo l'incubazione della chioccia (Izar). Il viaggio per l'eternità è un continuo<br />

embrionato che prepara continue nascite per lunghe serie di mondi.<br />

89) Per definire bene le corrispondenze religiose alla soggettività della concezione magica diciamo:<br />

Cristo = corpo Mercuriale<br />

Madonna = corpo Lunare<br />

Uomo volontà = l'uomo recente o nuovo<br />

Satana = bisogni e desideri fisici.<br />

Se non che non si dimentichi che il Cristianesimo non riconosce nell'uomo tutti questi elementi e il<br />

Cristiano li vede fuori di sé. Il Budda no; il Budda trova tutto in se stesso, ma non ammette neanche<br />

lontanamente nessuna azione degli elementi esteriori sul religioso che aspira alla beatitudine. Nella<br />

volgare magia evocatoria, in tutte le pratiche dei non iniziati alla scienza secreta, in mira non si ha<br />

che una continua oggettivazione di esseri e di personaggi invisibili che all'occorenza possono e<br />

debbono diventare visibili e plastici. Lo stesso è per lo Spiritismo comune. L'uomo può, secondo lo<br />

spiritismo, entrare in rapporti medianici con esseri che sono di fuori di lui, esseri o spiriti di morti<br />

più o meno evoluti. In sostanza si osservi che più si scende nella scala della volgarità e più<br />

l'oggettivazione degli esseri evocati si rende necessaria. Più si monta verso la sapienza assoluta e<br />

più l'uomo perfetto manifesta ed accentua le sue proprietà divine.<br />

<strong>Di</strong>ce Izar: (la divinificazione dell'uomo lo rende superiore a tutti gli esseri che lo circondano).<br />

Infatti delle due iniziature magiche, la isiaca è la più facile e più comune, perché è oggettivante,<br />

mentre la osiridea è la più alta ma la più difficile a raggiungere, perché non si diventa mago se non<br />

si diventa <strong>Di</strong>o in carne ed ossa. Iside è femmina. E' utero. L'Astarte fenicia fu detta Utero di oro.<br />

Così <strong>Di</strong>ana con le sue poppe. Tutti gli operanti isiaci sono medianici, cioè ricevono le impressioni<br />

di fuori del proprio individuo, le nutriscono e le danno vita. Ombre o realtà, pazzie o verità, tutto è<br />

determinato dalla impressione di un istante dello stato di mag passivo dello isiaco.<br />

Perciò è assolutamente proibito al discepolo della vera scienza di consultare sibille o medi: poiché<br />

nel momento determinato alla consultazione qualunque creazione nell'astrale è credibile a secondo<br />

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