Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
come discepoli e poscia come iniziatori e maestri. Ordinariamente appartenere ad una società<br />
secreta di qualunque specie, si spiega dai profani come un patto di alleanza e difesa per fini<br />
immediati. La setta, qualunque essa sia, ha un secreto, il quale deve essere sotto certe garanzie<br />
materiali e morali, svelato agli ascritti. Ma chi appartiene, iscritto con le ritualità comuni, alla nostra<br />
fraternità, non abdica a nessuna iniziativa o indipendenza individuale, di qualunque natura essa sia,<br />
perché la nostra, benché società iniziatica segreta, non è una setta ma un sinedrio, un consesso di<br />
dei. Perché questi dei o numi riuniti a concilio per un fine palese fino dal principio a tutti gli alunni<br />
e discepoli aspiranti al maestrato: La Scienza Eterna Osiridea, di sopra a tutte le chiese religiose,<br />
scientifiche e politiche dell'Universo.<br />
E' detto altrove, nel primo regolamento esteriore generale che la forma massonica è presa a prestito<br />
da noi per rendere agli aspiranti intellegibile la costituzione elementare della nostra associazione<br />
scientifica. Ma appena schiude le prime porte, il noefito comprende da sé che la forma massonica è<br />
anche, nel caso sinedriale, un non senso, o meglio una negatività assoluta; perché gli ordinamenti<br />
massonici o murtorii hanno per fine sempre una costituzione d'un tempio, per mezzo del lavoro,<br />
tempio politico, religioso, morale un tempio sempre a cotruirsi; però noi nel concetto sinedriale<br />
abbiamo tutto bello e costrutto nel tempio della Scienza Eterna, quindi perpetua, non caduca né per<br />
persecuzioni né per scomuniche né per violenze o rivolgimenti politici. Ascriversi al Sinedrio anche<br />
come semplice dipendente e praticante vuol dire far professione di Verità nella Scienza, e l'atto del<br />
secreto che ne costituisce la base vuol essere spiegato come una necessità della natura iniziatica<br />
nostra la quale rappresenta nel Grande Oriente di Luce tutto ciò che è la società umana, la quale<br />
deve considerarsi come una grande raccolta di esseri della stessa specie (uomo) aventi gli stessi<br />
diritti finali alla luce, ora tutti trovandosi a differenti stadi di sviluppo morale ed intellettuale non<br />
hanno tutti nel contemporaneo momento storico gli stessi diritti.<br />
Così questa raccolta di esseri va divisa in due classi, l'una numerosissima, la grande maggioranza,<br />
che deve essere guidata al bene, l'altra la piccola minoranza, che deve guidarla al bene. La prima ha<br />
il dovere di obbedire e praticare la virtù, la seconda la responsabilità grandissima innanzi al mondo<br />
delle alte gerarchie di guidar la prima alla virtù del Bene per mezzo dell'esempio, della scienza e<br />
delle creazioni. Alla grande maggioranza sono devoluti i raggruppamenti isiaci (religiosi) per<br />
mezzo della fede; alla minoranza la scienza più completa di luce e di potere luminoso. La<br />
maggioranza non è pronta alla scienza. Cogliere un frutto immaturo è delitto contro Natura. Non è<br />
maturo perché non ha la forza della virtù, la quale è solamente degli eroi, come gli antichi greci<br />
chiamavano i figlioli degli dei venuti al mondo umano nell'utero di una donna. Gli iniziatori<br />
primitivi sono uomini di altre razze, sono esseri che gli dei hanno orinato nella vulva di una<br />
femmina per costringerli, come missionari della Luce ad apparir a questa fiumana immensa di<br />
imperfetti e additarle la via della salvezza, in generale con le creazioni isiache, in particolare<br />
eligendo i migliori tra la turba, e i meglio disposti onde si consacrassero sacerdoti di essa.<br />
Perciò il patto sinedriale è patto sacrificale, in attestato virtuale della grande abnegazione che<br />
l'aspirante al governo del bene deve compiere di tutta la sua animalità terrestre, per assurgere<br />
commensale al banchetto degli dii minores gentium. Né il patto si finisce con una vita umana.<br />
Quando il discepolo è passato attraverso la sua rigenerazione alchimica ed è entrato nel gran regno<br />
avatarico, il limite umano tra la vita e la morte cessa, sparisce, si dilegua come nebbia e innanzi<br />
all'occhio colpito del Lucifero dell'Aurora non appare che una sola, continua, ininterrotta esistenza<br />
eterna.<br />
La vita del discepolo, VITA NOVA di papà Dante, inizia il cammino dell'Ebreo errante, l'Israele<br />
che ha perduto il suo Geova ed è caduto sotto la sferza egizia dei Faraoni del mondo profano.<br />
Schiavitù dura che bisogna vincere per ritornare attraverso il deserto dell'ignoto e del dimenticato<br />
26