Kremmerz Giuliano - Segreti Di Ermetismo E Alchimia - Sito Mistero
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IL SEPARANDO LUNARE<br />
112 A questo punto dovrei scrivere le parole mistiche del tempio antico: gli eletti soli mi<br />
intenderanno ma io presuppongo con la nostra organizzazione disciplinare che queste carte non<br />
capitino nelle mani dei perversi e di coloro che vogliono rapire il fuoco ai cieli per fini volgari.<br />
Dunque entro risolutamente nell’argomento e nella brevità più assoluta dirò tutto ciò che conviene<br />
dire, lasciando la pratica dell’arcano alla iniziativa di colui che mi intenderà pienamente e<br />
profondamente. Esiste un secreto fisico esclusivamente fisico che praticato con accorta sagacia e<br />
sottile intendimento rigenera la natura volgare dell’uomo e ne rinforza o ne dispone delle<br />
potenzialità angeliche o spirituali mobili. Questo secreto fu confuso da taluni che lo intuirono a<br />
metà e lo intravidero semplicemente col Grande Arcano Sacerdotale dei Grandi Maestri, di cui non<br />
solo non è questo il luogo di parlarne, ma che non si accenna mai ai novizi. Prima perché sarebbe<br />
incomprensibile il solo enuncito potenziale o schematico di esso, secondo perché sarebbe<br />
inattuabile ogni possibile ricerca trovandosi il secreto alla sommità di tutta la scala di evoluzione<br />
delle anime. Solo posso dire che il Grande Arcano magico si intravede appena e incertamente dopo<br />
la assunzione al Maestrato e si concepisce nettamente quando oltrepassato il separando lunare si<br />
supera il mercuriale nella sua piena potenza.<br />
Il secreto fisico, di cui mi accingo a dare senza veli gli elementi indispensabili alla sua pratica, è un<br />
grande Arcano relativo ai volgari che non concepiscono oltre le sensazioni comuni e percezioni<br />
mentali strettamente e naturalmente logiche, nessuna cosa che non si traduca nel campo fisico.<br />
Questo secreto è antico quanto il diluvio. Ne custodirono gelosamente la trasmissione gli antichi<br />
sacerdoti. Tutti i libri sacri ne parlano. La Genesi che tutti leggono in principio come uno schema<br />
tradizionale della creazione del mondo, rivela questo secreto nella descrizione del Paradiso<br />
Terrestre, nell’Albero del Bene e del Male, nella manifestazione del serpente ad Eva, dalla<br />
presentazione dei Cherubini fiammeggianti che espellono per maledizione divina i due progenitori<br />
dall’Eden. L’Albero del Bene e del Male è un fusto altissimo che Ercole della mitologia greca<br />
adoperò per clava, e quest’albero è comune, tanto comune che tutti gli uomini dalla pubertà in poi<br />
possono toccare.... poiché dice Izar, questo fusto d’albero non consente che prima della pubertà si<br />
tocchi, posto come è in sito alto.<br />
[Si tratta del fallo in erezione]<br />
Attorno al suo tronco è aggrovigliato un serpente, è il serpente astrale dei moderni maghi, il<br />
serpente che gli antichi braccialetti egizi e gli orafi pompeiani modellavano tanto squisitamente.<br />
Questo albero produce frutto, un frutto che è la cosa più superba e prelibata che la natura ci<br />
presenti. Nessuno lo mangia. Esso si stacca dall’albero che lo genera per cadere sulla terra. Se entra<br />
in terreno fertile dà la vita ad un novello albero: è frutto ed è seme. La Bibbia non dice che questo<br />
sia l’Albero della Vita e della Morte; lo chiama invece del Bene e del Male, cioè di Ormuzd e di<br />
Ahriman - della creazione e della necessità, cioè della volontà e della fatalità. Ho spiegato più<br />
innanzi che cosa sia il concetto dell’Androgino, ho detto che cosa bisogna intendere<br />
scientificamente per Eva. Ora Eva indicò all’Adamo il dolcissimo sapore del frutto e gli disse:<br />
mangiane, perché sarai simile a <strong>Di</strong>o. <strong>Di</strong>o aveva detto: non mangiarne. Il serpente invece, in<br />
contraddizione di lui aveva aggiunto: non vuole che tu ne mangi perché lo eguaglieresti in potenza.<br />
[Nello sperma è presente la potenza creatrice divina]<br />
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