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Cardiologia negli Ospedali n° 132 Marzo/Aprile 2003 - Anmco

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La proposta ha dovuto tener conto delle peculiarità della Regione Puglia e degli<br />

ambiti fissati dal Piano Sanitario Regionale e dal PRO. I presidi ospedalieri vengono<br />

individuati facendoli coincidere con un singolo stabilimento ospedaliero,<br />

oppure accorpando due o più stabilimenti ospedalieri.<br />

La <strong>Cardiologia</strong>-UTIC deve essere presente in ogni “presidio ospedaliero” con la seguente<br />

dotazione di posti letto (UTIC da 8 a max 16, <strong>Cardiologia</strong> da 12 a max 39).<br />

La riconversione dell’1‰ dei posti letto per acuti in posti letto di riabilitazione e<br />

lungodegenza ha favorito la programmazione di 17 U.O. di Riabilitazione <strong>Cardiologia</strong><br />

con 434 p.l. Il Piano ha previsto che la riabilitazione intensiva cardiologia<br />

(una delle fasi della riabilitazione insieme<br />

alla intermedia e alla estensiva)<br />

faccia capo alla U.O. di <strong>Cardiologia</strong>.<br />

Così pure la UTIC che è obbligatoria<br />

nei Presidi deve far capo all’U.O.<br />

di <strong>Cardiologia</strong>.<br />

Vi è stata, in seguito alla presentazione<br />

del PRO in agosto 2002, una<br />

lunga fase di mediazione con gli amministratori<br />

locali e i medici che ha<br />

portato ad una “rimodulazione” del<br />

Piano (30 settembre 2002). Da questa<br />

rimodulazione sono venute fuori<br />

delle proposte che hanno trovato<br />

l’ANMCO fortemente critica, in particolare<br />

la creazione di servizi di <strong>Cardiologia</strong><br />

presso gli stabilimenti (alcuni<br />

con posti letto) aggregati come<br />

struttura semplice alle U.O. di Medicina.<br />

Si capisce come una simile proposta<br />

abbia creato diverse preoccupazioni<br />

che sono emerse nell’Assemblea.<br />

“Ambone” - Cattedrale di Bitonto (Bari)<br />

Dopo l’approvazione del PRO, il direttivo<br />

dell’ANMCO ha avuto 2 incontri<br />

con l’Agenzia Regionale Sanitaria<br />

(ARES) per la definizione dei criteri strutturali di accreditamento e per la definizione<br />

delle piante organiche in rapporto alla organizzazione funzionale.<br />

L’ANMCO ha previsto che tutte le Attività Cardiologiche <strong>Ospedali</strong>ere (ACO) e territoriali<br />

devono essere ricomprese nel Dipartimento Cardiovascolare Aziendale.<br />

Le ACO si articolano come segue:<br />

I livello: Ambulatorio <strong>Ospedali</strong>ero Cardiologico deve essere presente in tutti gli<br />

stabilimenti (questo non è previsto dal PRO) e in tutti i Presidi. Può avere autonomia<br />

gestionale <strong>negli</strong> stabilimenti e nei presidi con importante attività (400 p.l.,<br />

almeno 30.000 accessi al P.S.).<br />

A questo proposito è venuta fuori la prima grossa critica di alcuni Associati secondo<br />

i quali in questo modo veniva penalizzata l’autonomia di alcuni “servizi di<br />

<strong>Cardiologia</strong>” che attualmente sono individuati come struttura complessa con la<br />

presenza di un direttore o di altri incaricati.<br />

Si è detto che seguire le indicazioni emerse dal PRO avrebbe portato ad una drastica<br />

riduzione delle strutture complesse di <strong>Cardiologia</strong> con ripercussioni negative<br />

sull’attività del Dipartimento.<br />

MARZO/APRILE <strong>2003</strong> - N. <strong>132</strong><br />

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