Luigi Togn - MEDIASTUDIO Giornalismo & Comunicazione

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4 Nella pagina, dall’alto: Luigi Togn con il genero ed enologo Goffredo Pasolli e i due nipotini Silvia e Riccardo brindano nella barricaia. La famiglia di Luigi Togn, beato tra le donne: a fianco la moglie Maria Luisa Tait, alle spalle le figlie Romina, Valentina, Martina e il genero Goffredo. Le donne di famiglia nella barricaia di Maso Poli per decidere il taglio dei vini. Nella pagina a fianco, Luigni Togn intento a controllare personalmente la qualità dei grappoli conferiti dai viticoltori. Luigi Togn ■ Un imprenditore vitivinicolo con forti radici sul territorio che ha voluto investire solo nel suo Trentino uigi Togn è un personaggio Lschivo, che rifugge dalle luci della ribalta, tanto che convincerlo a farsi intervistare è una bella impresa. Uno dei pochi imprenditori vitivinicoli privati che ha avuto la costanza e la coerenza di credere nel territorio dove è nato e cresciuto, creando una realtà produttiva di tutto rispetto, la Gaierhof, oggi gestita al femminile dalle sue tre figlie. Come è iniziata l’avventura nel mondo vitivinicolo? Io sono figlio d’arte, perché mio padre Germano durante la guerra aveva cinque cantine. Agli inizi degli anni Cinquanta un investimento catastrofico nel mondo del succo d’uva, che porta quasi al fallimento mio padre. Alla fine degli studi, io parto dal nulla, assieme ad un socio qui a Roverè della Luna, specializzandomi sulle uve bianche, che all’epoca ce n’era molto poca ed era ricercata, visto che il prodotto disponibile era quasi tutto veneto. Dal 1970 continuo l’attività da solo. Nel 1976 acquisto un vecchio magazzino di frutta che trasformo in cantina d’imbottigliamento qui a Roverè, mentre nel 1978 acquisto Maso Poli sulla collina di Lavis. Oggi, con la Vinicola Valdadige a Roverè lavoro le uve conferite da 170 viticoltori riuniti in cooperativa, la Lipro- IL PERSONAGGIO 10/2008 vit. Poi c’è la cantina Lechtaler che gestisce tutta la produzione con marchio dei clienti privati, per finire con Maso Poli che oggi è il cru del nostro gruppo. Che numeri fate? Produciamo circa un milione di bottiglie con 10 milioni di euro di fatturato, lavorando le uve conferite e quelle prodotte nei 9 ettari di Maso Poli. La nostra produzione va in maggioran- PROFILO Luigi Togn ■ Nato: Roverè della Luna, 13 novembre 1942; segno zodicale Scorpione ■ Studi: diploma di ragioneria al Tambosi di Trento ■ Stato famiglia: sposato con Maria Luisa Tait dal 1970; tre figlie (Romina, 37, Valentina, 34, Martina, 26) e 2 nipoti (Silvia, 7, Riccardo, 3) ■ Lavoro: imprenditore vitivinicolo ■ Hobby: ascoltare musica, assistere ai musical, leggere e viaggi all’estero
5 za all’estero, grazie ad una rete commerciale solida e ben rodata costruita negli anni. Gaierhof è ormai un’azienda al femminile... Ho avuto la fortuna di avere tre bravissime ragazze che hanno avuto la passione di entrare e crescere in azienda. Romina si occupa di commercializzazione, Valentina segue gli aspetti tecnici e tutta la produzione, mentre Martina segue la logistica. Tutte e tre lavorano in armonia e d’accordo: non potrei chiedere di meglio. Mio genero Goffredo fa l’enologo. Io oggi sono in pensione e ho già pensato al futuro creando una holding posseduta dalle tre figlie. Per il mondo del vino questi sono mesi di passione... Siamo in un periodo di crisi dei consumi, dove ci sono problemi soprattutto nella media e bassa gamma, mentre tiene bene l’alta e l’altissima gamma. Siamo Vorrei vedere nel comparto maggiore collaborazione tra i produttori locali contenti dell’export, specie negli Stati Uniti. Credo che non ci saranno miglioramenti a breve. Tante realtà vitivinicole trentine hanno investito fuori regione: scelta logica? Alcuni hanno investito in Sicilia. Altri in Toscana. In Umbria altre società, così come in Sud America, Bulgaria e Romania. Io ho preferito tenere ben salde le mie radici, qui scegliendo di lavorare solo nel mio Trentino, perchè credo in un vino ambasciatore della terra in cui si produce. E’ più facile fare l’imprenditore agricolo da privato o da cooperatore? Nel comparto agricolo, la cooperazione è stata indubbiamente strafavorita, sia per i contributi che per il regime fiscale. Per la cooperazione sarebbe ora di dare, di fungere da volano di sviluppo del settore vitivinicolo investendo soprattutto nella comunicazione sul prodotto. IN TRENTINO PRODUCIAMO LAMPADE PER INTERNI SPACCIOAZIENDALE lun - ven: 13.00 -19.00 sabato: 9.00 - 13.00 Mezzolombardo (Zona Industriale) Via della Rupe, 35 Tel. 0461 606575 - www.rotaliana.it TRE DOMANDE ■ Quali sono le sue passioni? La musica classica ed il musical, sicuramente. Sono un appassionato del genere e mi piace frequentare le stagioni e gli spettacoli, in Italia e all’estero. ■ Cosa vorrebbe fare con una bacchetta magica? Tagliare drasticamente la burocrazia, che nel settore vitivinicolo è elevatissima e costosa. ■ Un sogno nel cassetto? Nella vita ho avuto molte soddisfazioni: ora faccio il nonno e il consigliere. Mi piacerebbe vedere amministratori pubblici migliori.
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