regolamento d'istituto - dante alighieri'' - varese
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TITOLO 2<br />
Comportamento<br />
degli alunni<br />
e sanzioni disciplinari<br />
Parte A – scuola secondaria di I°grado<br />
1) Premesse educative e normative<br />
A. Le norme qui di seguito riportate fanno riferimento alle fonti normative e alle indicazioni<br />
ministeriali seguenti:<br />
Statuto degli studenti del 19.12.97<br />
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249<br />
D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007<br />
Nota 31 luglio 2008 Prot. n. 3602/P0<br />
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire.<br />
Qualsiasi azione disciplinare, pertanto, deve essere improntata al perseguimento di<br />
almeno tre finalità principali:<br />
- la realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici;<br />
- la comprensione del profondo disvalore sociale di atti e comportamenti di violenza e<br />
sopraffazione;<br />
- la prevenzione di comportamenti sanzionabili.<br />
Pertanto, la Scuola secondaria di 1° grado “Dante Alighieri” per conto dell’IC Varese 6<br />
ribadisce le indicazioni contenute nella sopra citata nota del Ministero dell’Istruzione in<br />
particolare specificando che “I comportamenti riprovevoli, e connotati da un altissimo<br />
grado di disvalore sociale, non possono essere trattati al pari delle comuni infrazioni<br />
disciplinari, ma devono poter essere sanzionati con maggiore rigore e severità, secondo<br />
un principio di proporzionalità tra la sanzione irrogabile e l’infrazione disciplinare<br />
commessa.<br />
L’inasprimento delle sanzioni, per i gravi o gravissimi episodi sopra citati, si inserisce<br />
infatti in un quadro più generale di educazione alla cultura della legalità intesa come<br />
rispetto della persona umana e delle regole poste a fondamento della convivenza sociale.”<br />
B. A questi principi deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di<br />
Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali,<br />
inquadrando tale comportamento "anomalo" in una strategia di recupero o inserimento più<br />
generale.