Campo De Fiori Rivista
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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
Associazione Artistica Ivna<br />
L’OPERA D’ARTE DI<br />
OMERO AMMANNATO<br />
della Prof. ssa<br />
Maria Cristina<br />
Bigarelli<br />
alla “Scuola” di suoi amici muratori, dall’Accademia<br />
alla Fonderia, la stessa dove fa<br />
fondere una scultura per il cimitero dopo la<br />
morte del fratello Piero. Interessante l’affermazione<br />
“filosofica”, che per Omero Ammannato<br />
è al pari di una norma di vita, del<br />
rapporto tra arte visiva e musica grazie al<br />
quale si possono raggiungere le Dimensioni<br />
e l’Armonia, che legano i volumi e le linee<br />
costituenti l’Opera, come fosse uno spartito.<br />
L’Armonia deve essere tale, da provocare<br />
emozione all’osservatore, come la<br />
buona musica la provoca nell’ascoltatore, ci<br />
istruisce il Maestro d’Arte. Numerose sono<br />
le opere di diverse espressioni che possiamo<br />
ammirare e davanti alle quali possiamo<br />
emozionarci. Uno degli esempi<br />
eccelsi dei suoi splendidi lavori è l’Altare situato<br />
nella cattedrale di Ischia di Castro. Si<br />
tratta della sua prima e ultima opera, cosi<br />
grande, in pietra di Travertino, scolpito interamente<br />
a mano, senza l’utilizzo di mar-<br />
Omero Ammannato<br />
intraprende<br />
la<br />
sua formazione<br />
e il suo<br />
percorso come esperienza<br />
personale già nella scuola<br />
dell’obbligo che per lui,<br />
come per molti, in quel<br />
periodo consisteva nella<br />
scuola d’arte ceramica,<br />
parificata alla terza media. Frequenta il<br />
Liceo Artistico, nel quale ha studiato anche<br />
suo fratello Piero. <strong>De</strong>ciderà successivamente<br />
di trasferirsi all’Istituto d’Arte di Civita<br />
Castellana, evitando il viaggio<br />
quotidiano verso la Capitale. Consegue il Diploma,<br />
si iscrive all’Accademia di Belle Arti<br />
di Roma. Sicuramente alla sua formazione<br />
hanno contribuito periodi di lavoro presso<br />
una fabbrica di piastrelle decorate a mano,<br />
sita a Prima Porta in provincia di Roma ed<br />
anche le sue attività lavorative presso gli<br />
studi di artisti, quali Meli Salvatore, ceramista<br />
e scultore, che aveva lo studio sulla<br />
via Appia presso Brooks Mel, anch’egli ceramista<br />
e scultore il cui studio d’Arte era<br />
ubicato a Via Margutta. Si impegna a produrre<br />
e a creare nello studio di ceramica di<br />
Paolelli di Roma per conto terzi , diretto<br />
dall’esperto ceramista “Leonida”. La formazione<br />
ha avuto ulteriore sviluppo nel seguire<br />
suo fratello Piero, il quale si dedica<br />
per tutta la vita all’Arte pittorica, raggiungendo<br />
notevoli traguardi. In questi ambiti si<br />
specializza e approfondisce la tecnica del<br />
marmo, del bronzo, del cemento armato<br />
(dato il costo notevole della fusione), della<br />
formatura in gesso, spaziando dall’Istituto<br />
telli o scalpelli pneumatici.<br />
Gli stessi scalpelli sono costruiti<br />
in loco, nella fucina<br />
di un fabbro locale, che gli<br />
ha dato la rigorosa e fondamentale<br />
assistenza tecnica.<br />
L’Altare è scolpito su<br />
un monoblocco del peso di<br />
13,50 tonnellate provenienti<br />
dalla locale cava di<br />
travertino. Il bozzetto in<br />
gesso viene presentato<br />
alla Curia Vescovile di Montefiascone,<br />
da cui dipende<br />
l’ Arcipretura di Ischia di<br />
Castro e successivamente<br />
alla soddisfazione espressa<br />
per tale proposta scultorea, il monoblocco<br />
viene collocato nel Duomo e lì scolpito. L’incarico<br />
di eseguire il lavoro viene dato da<br />
S.E. mons. LUIGI BOCCADORO all’epoca<br />
Vescovo di Montefiascone ed il promotore<br />
di quest’ opera è l’Arciprete di Ischia di Castro,<br />
Don Antonio Papacchini che segue<br />
con cura la realizzazione dell’Opera per tutti<br />
i sei mesi impiegati da Ammannato fino<br />
alla conclusione della stessa nel giugno del<br />
1963. L’Altare rappresenta la Redenzione<br />
dell’umanità dal peccato originale. Il titolo<br />
“ la Redenzione”, infatti, vede al centro la<br />
crocefissione con ai lati Mosè che presenta<br />
le tavole della legge verso cui tende l’umanità,<br />
incarnata da Adamo ed Eva, dall’altra<br />
parte la Madonna che supportata dalla<br />
Chiesa aiuta la stessa ad avvicinarsi alla<br />
salvezza. “La Redenzione” di Ammannato<br />
è ancora oggi inevitabilmente contemporanea,<br />
sia nella fattura,che nel suo profondo<br />
significato umano e spirituale.