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Campo De Fiori Rivista

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6<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Mai fidarsi di chi dispensa<br />

consigli senza rifletterci troppo<br />

Sabato 4 Agosto a Soriano nel Cimino la presentazione del libro Non dite alla mamma<br />

che faccio la segretaria, della giornalista <strong>De</strong>bora Attanasio<br />

Questo potrebbe essere oggi il<br />

motto di <strong>De</strong>bora Attanasio, che<br />

per tanto tempo si è sentita<br />

dire da amici e parenti che doveva<br />

lasciare quel posto di<br />

lavoro prima di rovinarsi la reputazione.<br />

Ma facciamo un passo indietro.<br />

Siamo nel 1992 e <strong>De</strong>bora, ventenne romana<br />

squattrinata e disoccupata, si incaponisce a<br />

voler comprare una casa nella provincia di<br />

Viterbo, che ama dai tempi in cui vi trascorreva<br />

le vacanze da bambina. Il mutuo le<br />

viene concesso miracolosamente, <strong>De</strong>bora<br />

trasloca dalla Capitale, ma la rate cominciano<br />

a incalzare da subito. La ragazza inizia<br />

un giro di colloqui di lavoro dove riceve solo<br />

proposte ridicole, spesso anche maliziose.<br />

Quando un imprenditore a piazzale Flaminio,<br />

a metà colloquio, chiude la porta dell’ufficio<br />

e si cala i pantaloni davanti a lei,<br />

<strong>De</strong>bora decide di provare anche l’ultimo<br />

degli appuntamenti in lista, quello in<br />

un’agenzia porno. Tanto, peggio di quello<br />

Da sx: Riccardo Schicchi, padron delle luci<br />

rosse all’italiana, la giovanissima segretaria<br />

<strong>De</strong>bora Attanasio e la pornostar Moana Pozzi<br />

che ha già visto e rifiutato, cosa potrà mai<br />

accaderle? Si trova così faccia a faccia con<br />

Riccardo Schicchi, il patron delle luci rosse<br />

all’italiana creatore di Cicciolina, Moana<br />

Pozzi e, più avanti, di Eva Henger. Rigorosamente<br />

dandole del lei, Schicchi le fa le<br />

domande di rito - «Che studi ha fatto, signorina?<br />

Che lingue parla?» - poi la attira<br />

in una stanzetta e chiude la porta. «Ci risiamo»,<br />

pensa <strong>De</strong>bora indispettita. Invece,<br />

quello che di lì a un minuto sarebbe diventato<br />

il suo capo, apre la finestra e lascia entrare<br />

ventidue gatti persiani che si<br />

accalcano intorno alle sue gambe in cerca<br />

di carezze. Il test finale consisteva solo nel<br />

valutare l’amore della candidata per gli animali,<br />

un requisito che Schicchi riteneva fondamentale.<br />

<strong>De</strong>bora rimarrà a lavorare in quell’ufficio<br />

strampalato per nove anni che descrive<br />

come «I più divertenti e liberi della mia<br />

vita». Fa di tutto, nutre di quaglie il pitone<br />

aziendale, consola le stelline innamorate, risponde<br />

alle lettere dei fan, ma mai le viene<br />

chiesto di spogliarsi, perché come le dice un<br />

giorno Schicchi stesso «È più facile trovare<br />

una pornostar che una brava segretaria».<br />

In breve, il suo capo si rivela<br />

essere quello che nel modo di dire comune<br />

viene definito “un brav’uomo”, corretto nei<br />

pagamenti e con un indole da folletto sempre<br />

pronto allo scherzo. «Soprattutto», ricorda<br />

Attanasio, «non si prendeva mai sul<br />

serio, nonostante da fuori lo immaginassero<br />

come un potente ed efficientissimo manager».<br />

Come tutte le cose belle, anche<br />

quell’avventura ebbe una fine nove anni<br />

dopo, a causa dei tanti problemi legali e di<br />

salute a cui Schicchi è andato incontro con<br />

incoscienza. Ma i due non hanno mai reciso<br />

il legame.<br />

Tre anni fa <strong>De</strong>bora Attanasio, ormai giornalista<br />

trapiantata a Milano, ha ritirato fuori gli<br />

undici diari scritti meticolosamente in quel<br />

periodo «Perché sapevo di vivere qualcosa<br />

di speciale e non volevo dimenticare nulla»,<br />

e inizia a tradurre tutto in un libro straordinario,<br />

comico, imprevedibile, che smonta (e<br />

sbugiarda un po’) l’immaginario collettivo<br />

dell’hard core rendendolo per quello che è:<br />

un grande circo sgangherato dove si rideva<br />

tanto e si lavorava molto, e dove ci si voleva<br />

tutti bene come in una famigliola allargata<br />

e disfunzionale.<br />

Alla fine dello scorso maggio <strong>De</strong>bora ha<br />

pubblicato il suo memoriale col titolo Non<br />

dite alla mamma che faccio la segretaria<br />

(Sperling & Kupfer) facendo gridare al miracolo<br />

testate come Vanity Fair, Marie Claire,<br />

Il Fatto quotidiano, la gazzetta dello sport,<br />

Cosmopolitan, Gioia e tante altre. Da allora,<br />

l’autrice è in tour come una rockstar nelle<br />

librerie di tutta Italia per incontrare i lettori,<br />

e il 4 agosto sarà a Soriano nel Cimino,<br />

(citato in un passaggio del libro), dove verrà<br />

intervistata alle 18 nella sala consiliare dal<br />

sindaco Fabio Menicacci (Piazza Umberto I,<br />

28).<br />

Paolo Bombara

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