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Provincia<br />
Lavori in corso<br />
lavori a settembre l’inizio<br />
Smaltire con<br />
il depuratore<br />
intercomunale<br />
L’opera sarà a servizio dei circa<br />
50 mila ab<strong>it</strong>anti dei terr<strong>it</strong>ori<br />
di Montechiarugolo, Neviano,<br />
Traversetolo e Lesignano. Il costo<br />
complessivo è di 27 milioni di euro<br />
l’attuale depuratore di monticelli<br />
MONTECHIARUGOLO<br />
Il problema dello smaltimento<br />
dei reflui civili e animali per i terr<strong>it</strong>ori<br />
di Montechiarugolo, Neviano,<br />
Traversetolo e Lesignano sarà presto<br />
risolto grazie al progetto del<br />
nuovo depuratore intercomunale<br />
realizzato da Enìa, su proposta di<br />
Montechiarugolo e sostenuto da<br />
tutti i Comuni coinvolti. «L’opera è<br />
inser<strong>it</strong>a nel Piano di tutela acque<br />
regionale e provinciale e nel Piano<br />
di investimento dell’Ato (Autor<strong>it</strong>à<br />
di Amb<strong>it</strong>o Terr<strong>it</strong>oriale Ottimale)»<br />
spiega Maurizio Olivieri, assessore<br />
all’Uso e Tutela dell’Ambiente<br />
di Montechiarugolo. «Si è r<strong>it</strong>enuto<br />
opportuno pensare a un depuratore<br />
intercomunale, in quanto questo<br />
potrà permettere di razionalizzarne<br />
la gestione e quindi i relativi costi».<br />
L’opera sarà realizzata nella local<strong>it</strong>à<br />
di San Geminiano, nel comune<br />
di Montechiarugolo, maggiormen-<br />
te dislocato verso il confine con<br />
Parma rispetto all’attuale depuratore.<br />
Il nuovo impianto potrà soddisfare<br />
le esigenze di un bacino di<br />
circa 50.000 ab<strong>it</strong>anti e sarà anche<br />
in grado di occuparsi della fase<br />
finale del trattamento dei reflui<br />
zootecnici. Il progetto complessivo,<br />
la cui realizzazione richiederà<br />
circa 27 milioni di euro (derivanti<br />
dalle tariffe idriche), si divide in<br />
quattro stralci: il primo, per il quale<br />
i lavori inizieranno a settembre,<br />
riguarda il collegamento fra Mamiano<br />
e Basilicanova; il secondo<br />
sarà realizzato per fasi successive<br />
e comincerà l’anno prossimo con<br />
il collegamento fra Basilicagoiano<br />
e Monticelli, per concludersi dopo<br />
tre anni con quello fra Traversatolo<br />
e Basilicagoiano; in concom<strong>it</strong>anza<br />
con il completamento del secondo<br />
stralcio sarà avviato il terzo con<br />
la costruzione del depuratore; il<br />
quarto permetterà il collegamento<br />
defin<strong>it</strong>ivo con Lesignano.<br />
il progetto l’edificio omologato per calcetto, pallacanestro e pallavolo<br />
Una nuova palestra a San Secondo<br />
Occuperà una<br />
superficie di<br />
1.200 mq e sarà<br />
dotata di cisterne<br />
per la raccolta<br />
dell’acqua piovana<br />
DI ERIKA FERRRARI<br />
SAN SECONDO Una palestra<br />
di 1.200 mq, con tribuna da 200<br />
posti circa, omologata per gli sport<br />
di calcetto, pallacanestro e pallavolo<br />
sarà, entro un paio di anni,<br />
a disposizione di San Secondo.<br />
LA SCUOLA MEDIA<br />
L’edificio, il cui progetto defin<strong>it</strong>ivo<br />
dovrebbe essere approvato dalla<br />
Giunta entro settembre, sorgerà<br />
nell’area compresa fra l’Itis Galileo<br />
Galilei e la scuola media, e sarà<br />
collegato direttamente a entrambi<br />
gli ist<strong>it</strong>uti. «La realizzazione della<br />
palestra, il cui costo è di 1 milione<br />
e 400mila euro, è totalmente a carico<br />
della d<strong>it</strong>ta costruttrice che realizzerà<br />
una lottizzazione nell’area<br />
adiacente» spiega il Sindaco Roberto<br />
Bernardini. «Il progetto è<br />
frutto di una serie di incontri compartecipati<br />
fra l’Amministrazione<br />
e l’impresa, che in caso di r<strong>it</strong>ardi<br />
nella consegna dovrà rimborsare<br />
al Comune 200 euro al giorno».<br />
«Sull’opera sono state avanzate<br />
richieste ben precise da parte del<br />
Comune» prosegue Massimiliano<br />
Dall’Argine, consigliere comunale<br />
con delega all’Ambiente. «Abbiamo<br />
richiesto la piantumazione di<br />
alberi autoctoni del nostro terr<strong>it</strong>orio<br />
e l’installazione di strutture per<br />
la raccolta delle acque piovane».<br />
In quest’ultimo caso la soluzione<br />
adottata sarà quella di cisterne<br />
interrate dalla capac<strong>it</strong>à di 30mila<br />
l<strong>it</strong>ri complessivi. «A segu<strong>it</strong>o della<br />
costruzione, una parte del terreno<br />
diverrà impermeabile – spiega<br />
Dall’Argine – ma grazie all’utilizzo<br />
di cisterne l’acqua piovana corrispondente<br />
a questa zona potrà<br />
essere recuperata e riutilizzata per<br />
la pulizia del piazzale, delle macchine<br />
e per l’irrigazione. Vogliamo<br />
introdurre una nuova coscienza<br />
progettuale perché la nostra prior<strong>it</strong>à<br />
deve diventare la salvaguardia<br />
del terr<strong>it</strong>orio».<br />
[56] settembre 2009 IL MESE MAGAZINE