pianura P.1-50.pdf - Camera di Commercio di Ferrara
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economia<br />
il Museo nazionale della Shoah<br />
<strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dovesse essere simultaneamente<br />
testimonianza dello<br />
sterminio ed espressione della<br />
cultura ebraica che ha segnato<br />
la storia del nostro Paese”.<br />
L’emendamento apposto da<br />
Rutelli in finanziaria ha subito<br />
in seguito le mo<strong>di</strong>fiche necessarie<br />
a mettere tutti d’accordo e a<br />
<strong>Ferrara</strong> sorgerà quin<strong>di</strong> il Museo<br />
nazionale dell’Ebraismo italiano<br />
e della Shoah, premiando – o<br />
accontentando come si mugugna<br />
da più parti – l’importante<br />
tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> storia e cultura<br />
ebraica che la città estense può<br />
vantare. “L’emendamento così<br />
articolato – ha commentato nell’occasione<br />
Sateriale – nulla<br />
toglie e, semmai, qualcosa<br />
aggiunge. Sarà infatti anche formalmente<br />
recepita integralmente<br />
la vocazione della nuova istituzione<br />
culturale, della quale<br />
viene riaffermata la valenza<br />
nazionale e rafforzata la missione.<br />
Dunque, – concludeva il sindaco<br />
– sembrano a questo<br />
punto davvero <strong>di</strong>ssipati i malintesi<br />
e le contrad<strong>di</strong>zioni che si<br />
erano profilati nei giorni scorsi”.<br />
Uno scippo ben risarcito, <strong>di</strong>rebbero<br />
i detrattori. Il resto è storia<br />
dei nostri giorni.<br />
Con una firma <strong>di</strong>nanzi al<br />
Ministro è stato perfezionato il<br />
23 gennaio 2007 l’atto fondativo<br />
del museo della Shoah <strong>di</strong><br />
<strong>Ferrara</strong>. Anche l’Unione delle<br />
Comunità ebraiche, dopo il<br />
Ministero per i Beni culturali, il<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> e il Centro <strong>di</strong><br />
documentazione ebraica contemporanea<br />
ha sottoscritto la<br />
carta costituente della nuova<br />
istituzione culturale. Ai nomi <strong>di</strong><br />
Francesco Rutelli, Gaetano<br />
Sateriale e del presidente del<br />
Cdec Giorgio Sacerdoti si è<br />
dunque aggiunto ora quello <strong>di</strong><br />
Renzo Gattegna.<br />
Nella sede ministeriale <strong>di</strong> via<br />
del Collegio Romano, alla presenza<br />
del notaio Cinotti, i soci<br />
fondatori hanno anche provveduto<br />
a mo<strong>di</strong>ficare lo statuto,<br />
aggiornando la denominazione<br />
del museo. Non più, semplicemente,<br />
museo della Shoah, ma<br />
– appunto – museo nazionale<br />
dell’Ebraismo italiano e della<br />
Shoah, così come ha recentemente<br />
<strong>di</strong>sposto il Parlamento.<br />
Con queste integrazioni il<br />
museo è ora pronto per passare<br />
dalla fase ideativa a quella progettuale<br />
e organizzativa, con la<br />
prima metaforica pietra apposta<br />
il 27 gennaio, il giorno della<br />
memoria.<br />
A <strong>Ferrara</strong> si sono riuniti i rappresentanti<br />
degli enti fondatori<br />
(il sindaco Gaetano Sateriale<br />
per il Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, il presidente<br />
Renzo Gattegna per<br />
l’Unione delle comunità ebraiche,<br />
il <strong>di</strong>rettore Michele<br />
Sarfatti per il Centro <strong>di</strong> documentazione<br />
ebraica contemporanea)<br />
per illustrare le finalità<br />
della nuova istituzione culturale.<br />
“Abbiamo davanti due gran<strong>di</strong><br />
obiettivi – ha <strong>di</strong>chiarato<br />
Sateriale – la definizione del<br />
progetto scientifico e l’avvio<br />
dell’iter <strong>di</strong> progettazione del<br />
museo”. Renzo Gattegna ha<br />
sottolineato come il museo<br />
costituisca “una forma <strong>di</strong> educazione<br />
<strong>di</strong>namica, non ingessata<br />
nella cultura scolastica tra<strong>di</strong>zionale,<br />
che può vitalizzare la<br />
conoscenza e la consapevolezza<br />
della Shoah nei giovani”. Ma il<br />
presidente dell’Unione delle<br />
comunità ebraiche ha anche<br />
voluto enfatizzare “l’unicità del<br />
museo nazionale <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, che<br />
testimonierà per primo in Italia<br />
anche la cultura e la parte viva<br />
dell’ebraismo, documentando i<br />
duemila anni <strong>di</strong> presenza degli<br />
ebrei” nel nostro Paese.<br />
Concorde si è <strong>di</strong>chiarata la<br />
Presidente onoraria del Centro<br />
<strong>di</strong> documentazione ebraica<br />
contemporanea, Luisella<br />
Mortara Ottolenghi, affermando<br />
che “il nuovo museo colmerà la<br />
lacuna dovuta all’assenza <strong>di</strong><br />
una sede in cui sia coltivata la<br />
memoria dell’Ebraismo in<br />
Italia”.<br />
Michele Sacerdoti e Paolo<br />
Ravenna, rappresentanti della<br />
comunità ebraica ferrarese,<br />
hanno rispettivamente segnalato<br />
“la congruità dell’impostazione<br />
scientifica del museo, oltre<br />
all’adeguatezza della sede in<strong>di</strong>viduata”,<br />
nonché i “molti e fondamentali<br />
spunti per rendere il<br />
museo una grande iniziativa in<br />
termini <strong>di</strong> conoscenza, ma<br />
anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo interculturale”.<br />
A proposito del contenuto<br />
museale, il <strong>di</strong>rettore del Centro<br />
<strong>di</strong> documentazione ebraica contemporanea<br />
ha segnalato gli<br />
interrogativi ai quali la Fondazione<br />
dovrà cercare <strong>di</strong> dare<br />
risposta assieme agli esperti<br />
che costituiranno il comitato<br />
scientifico, circa l’impostazione<br />
(cronologica o tematica, lineare<br />
o “a finestre”, storica o geografica...)<br />
del museo. “Noi ci impegnamo<br />
a garantire l’assoluta<br />
esattezza <strong>di</strong> dati e informazioni.<br />
Si tratta <strong>di</strong> una sfida appassionante<br />
– ha affermato – quella <strong>di</strong><br />
costruire un museo storico, <strong>di</strong><br />
cui in Italia abbiamo poca esperienza”.<br />
E che <strong>Ferrara</strong>, dopo<br />
tanta estenuante attesa, ha la<br />
voglia più viva <strong>di</strong> vedere realizzato.<br />
40<br />
Le “eccellenze” ferraresi