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Osservatorio Permanente della Programmazione Territoriale ...

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<strong>Osservatorio</strong> <strong>Permanente</strong> <strong>della</strong> <strong>Programmazione</strong> <strong>Territoriale</strong> – Allegato 1 Relazione 2010<br />

Progettista e dall’Amministrazione Comunale ai contenuti indicati nella L.R. 12/2005.<br />

- Valutazione sul solo documento di Piano e non su tutti gli atti di Pgt: tale norma di Legge non tiene<br />

conto <strong>della</strong> complessità dei singoli PTCP provinciali che, come nel caso di Brescia, contengono<br />

elementi oggetto di parere di compatibilità non rintracciabili nel Documento di Piano, ma solo nel<br />

Piano dei Servizi o nel Piano delle Regole. Le possibili alternative sono o effettuare delle istruttorie<br />

incomplete che non tengono conto di tutti gli elementi di Ptcp, o esprimersi su documenti che in<br />

realtà non dovrebbero essere sottoposti al parere di compatibilità.<br />

- Per ovviare al punto precedente potrebbero richiedersi integrazioni ai contenuti del Documento di<br />

Piano ma emerge la difficoltà ad individuare gli esatti e minimi contenuti del Documento di Piano<br />

con conseguente difficoltà a discriminare tra varianti al PGT da sottoporre a parere di compatibilità<br />

o meno. Ad oggi, il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi “sembrano” potere accogliere<br />

(soprattutto nell’interpretazione di taluni progettisti) vere e proprie trasformazioni urbanistiche<br />

(riconversioni, ambiti di completamento, ambiti di espansione, nuova edificazione isolata in zona<br />

agricola a fini residenziali) non indicate nel Documento di Piano.<br />

- La prevalenza <strong>della</strong> provincia, ai sensi dell’art. 18 <strong>della</strong> LR 12/2005, relativamente alle zone<br />

agricole, viene meno laddove la LR 12/2005 indica il solo Piano delle Regole quale atto in cui<br />

individuare e stabilire le modalità d’uso dei fabbricati extra-agricoli in zona agricola. Alcuni PGT<br />

infatti, riportano nel Piano delle Regole nuove volumetrie isolate in zona agricola, in contrasto con<br />

il titolo terzo <strong>della</strong> LR 12/2005,.ovvero consistenti ampliamenti o riconversione di edifici agricoliproduttivi<br />

a residenziali. Servirebbe chiarezza circa l’applicazione del Titolo Terzo <strong>della</strong> LR 12/2005<br />

in sede di pianificazione.<br />

Ad oggi si accenna ad alcune altre criticità, scaturite anche dalle problematiche indicate nella sezione<br />

precedente, così riassumibili:<br />

- Consumo di Suolo previsto nei PGT ampiamente superiore rispetto al trend di crescita, in contrasto<br />

con la minimizzazione del Consumo di Suolo;<br />

- Strategie del PGT di estensione del Concetto di Urbanizzato;<br />

- Individuazione di Centro Commerciale “Naturali”, in luogo dei Centri Commerciali ;<br />

- Uso <strong>della</strong> L.R. 23/97 per l’individuazione di aree a standard pubblico, riconvertite ad altra<br />

destinazione con la promozione di PII;<br />

- Sovradimensionamento degli strumenti urbanistici comunali in riferimento alla validità<br />

quinquennale del DdP (le previsioni insediative in molti casi assumo dimensioni di elevatissimo<br />

impatto che, da un lato probabilmente non verranno completamente attuate, con impegno di<br />

territorio non urbanizzato e sovrastima (nel PdS) delle potenzialità del PGT come strumento<br />

economico – finanziario, e dall’altra verranno preferite dagli operatori rispetto a più costosi<br />

interventi di recupero edilizio su aree dismesse o di riconversione); Il PTCP non potrà assumere<br />

sull’argomento efficacia prevalente e prescrittiva nemmeno dopo l’adeguamento, rientrando le<br />

tematiche del consumo di suolo e <strong>della</strong> sostenibilità del piano all’interno dei contenuti di<br />

orientamento, indirizzo e coordinamento di cui all’art. 18 comma1. In tal modo non si hanno<br />

strumenti operativi da utilizzare nei pareri di compatibilità per entrare nel merito delle scelte di<br />

“governo del territorio” quali il dimensionamenti degli strumenti urbanistici, le vocazioni d’so del<br />

territorio, il consumo di suolo non urbanizzato (che potrebbe essere agricolo allo stato di fatto ma<br />

non agricolo strategico), il recupero delle aree dismesse.<br />

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