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La dietista risponde - nozioni<br />
In mani sicure!<br />
Trent'<strong>anni</strong> fa, l'obiettivo principale della scienza della nutrizione era quello di informare le persone<br />
affette da celiachia su cosa potevano o non potevano mangiare. Oggi, invece, l'attenzione è<br />
focalizzata sull'importanza di una dieta senza glutine sana e variegata, in grado di garantire un<br />
apporto di sostanze nutritive ottimale e di soddisfare le esigenze della vita moderna.<br />
Sembrano storie di tempi quasi dimenticati,<br />
eppure sono successe poco piú<br />
di <strong>30</strong> <strong>anni</strong> fa: ore e ore di viaggio per<br />
raggiungere la capitale, dove un unico<br />
fornaio vendeva pane senza glutine prodotto<br />
con farina senza glutine acquistata<br />
in farmacia. Neanche a dirlo, il prezzo era<br />
esorbitante. La diagnosi di celiachia, a<br />
quei tempi, era ancora cosa rara, come<br />
rari erano i prodotti specifici disponibili<br />
in commercio. Anche la scienza della<br />
nutrizione, <strong>30</strong> <strong>anni</strong> fa, mirava per lo piú a<br />
informare e sensibilizzare i celiaci sugli<br />
alimenti che potevano o non potevano<br />
consumare nell’ambito di una dieta senza<br />
glutine.<br />
SEnzA gLUtInE In tUttA SICUREzzA<br />
Quando Schär, <strong>30</strong> <strong>anni</strong> fa, iniziò a produrre<br />
i primi alimenti senza glutine per<br />
il mercato italiano, era ancora l’unica<br />
azienda produttrice specializzata in<br />
alimenti per persone affette da intolleranze<br />
alimentari. Conseguentemente,<br />
anche ricerca e sviluppo erano ancora<br />
agli albori. A quei tempi ci si concentra-<br />
18 yourlife <strong>30</strong> <strong>anni</strong> Schär<br />
va soprattutto sullo sviluppo di prodotti<br />
derivati dalle poche materie prime senza<br />
glutine disponibili, per lo piú amidi di riso<br />
e mais, che costituissero in primo luogo<br />
un’alternativa accettabile ai loro equivalenti<br />
contenenti glutine. Tanto gli esperti<br />
nutrizionisti quanto i consumatori erano<br />
contenti di avere finalmente a disposizione<br />
prodotti senza glutine sicuri e in<br />
grado di garantire una maggiore varietà<br />
nella dieta: pane, pasta, farine e dolciumi<br />
da consumare fuori pasto.<br />
ALIMEntI dI ALtA QUALItà<br />
Chiunque abbia provato almeno una volta<br />
a preparare pane o dolci con ingredienti<br />
senza glutine, conosce la “sfida”<br />
che un maestro fornaio deve affrontare<br />
nel lavorare un impasto senza glutine,<br />
che è la sostanza collante che lo rende<br />
elastico. I risultati di simili esperimenti,<br />
quando non si ha a disposizione un’apposita<br />
farina senza glutine, sono spesso<br />
pani duri e piatti, oppure dolci piuttosto<br />
insapori. “Carenze” che inizialmente venivano<br />
compensate con un’aggiunta di<br />
zucchero o grassi. Risale a quei tempi,<br />
quando lo sviluppo dei prodotti si misurava<br />
anzitutto con gli aspetti della<br />
sicurezza alimentare e del sapore, un<br />
pregiudizio ampiamente diffuso ancora<br />
oggi, ossia che i prodotti senza glutine<br />
conterrebbero piú grassi e zuccheri e<br />
per questo sarebbero piú ipercalorici e<br />
meno sani dei prodotti contenenti glutine<br />
paragonabili.<br />
Oggi gli esperti hanno analizzato piú attentamente<br />
il significato di questo pregiudizio,<br />
confrontando tra loro una serie di<br />
alimenti accuratamente selezionati sotto<br />
l’aspetto della composizione nutrizionale.<br />
Il confronto dei prodotti piú comuni come<br />
pane da toast, cracker, grissini, diversi tipi<br />
di pasta, biscotti e pizza con prodotti<br />
paragonabili nella versione con e senza<br />
glutine, ha permesso di confutare definitivamente<br />
questi pregiudizi.<br />
dI PARI PASSo Con LA SCIEnzA<br />
Gli esperti nutrizionisti della divisione<br />
Professional di Dr. Schär hanno instaurato<br />
un continuo scambio di informazioni con