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Artisti dell'Empolese Valdelsa

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CLAUDIO CAIOLI - LEONARDO LANDI<br />

ARTISTI<br />

DELL’EMPOLESE VALDELSA<br />

2013


ARTISTI<br />

DELL’EMPOLESE<br />

VALDELSA<br />

2013<br />

A cura di<br />

Claudio Caioli e Leonardo Landi


COLLANA<br />

<strong>Artisti</strong> in Toscana<br />

8<br />

Diretta da<br />

FABRIZIO BORGHINI<br />

Con il contributo di<br />

Villa<br />

Gisella<br />

FIRENZE<br />

Il volume è realizzato da<br />

Iª edizione febbraio 2014<br />

ISBN 978-88-6039-308-1<br />

Tutti i diritti riservati<br />

© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />

e Masso delle Fate Edizioni<br />

Masso delle Fate Edizioni<br />

Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />

www.massodellefate.it<br />

Finito di stampare nel mese di febbraio 2014<br />

presso la Nova Arti Grafiche<br />

Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />

www.novaartigrafiche.it<br />

In copertina:<br />

Empoli, Piazza Farinata degli Uberti, Fontana dei Leoni (part.)<br />

Luigi Pampaloni, 1828<br />

Nel retro di copertina:<br />

Gli Evangelisti e i Dottori della Chiesa, intradosso del tabernacolo della Visitazione, dettaglio,<br />

Museo Benozzo Gozzoli, Castelfiorentino (FI)


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Dopo i primi sette volumi della collana<br />

<strong>Artisti</strong> in Toscana usciti nel 2013,<br />

inauguriamo il nuovo anno presentando<br />

questa pubblicazione dedicata<br />

agli artisti dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong>, un<br />

territorio ricco di figure artistiche ormai storicizzate<br />

ma anche di presenze importanti<br />

della contemporaneità.<br />

Grazie al lavoro capillare del curatore Leonardo<br />

Landi - ben affiancato da Claudio Caioli,<br />

artista ma anche insostituibile organizzatore<br />

di eventi espositivi - il libro si propone come<br />

un prezioso viatico per chi abbia interesse,<br />

per motivi professionali o anche solo per<br />

passione nei confronti dell’arte, di andare<br />

alla scoperta delle tante personalità artistiche<br />

attive nel vasto territorio segnato dalla<br />

presenza dei fiumi Elsa e Arno. Città impor-<br />

tanti e cariche di storia e altre altrettanto rilevanti<br />

dal punto di vista produttivo hanno fatto<br />

da sfondo o sono state il detonatore<br />

capace di far esplodere la vena artistica di<br />

pittori, scultori e fotografi che hanno deciso<br />

di installarvi i propri studi. Ma non minore importanza<br />

hanno avuto, dal punto di vista<br />

dell’influenza artistica, le dolci colline umanizzate<br />

nei secoli e evocate nei loro scritti da<br />

Boccaccio e raffigurate da Leonardo, Benozzo<br />

Gozzoli e dal Pontormo, che oggi rappresentano<br />

il buen retiro di molti artisti che le<br />

hanno scelte come alternativa esistenziale al<br />

caotico vivere metropolitano.<br />

Fabrizio Borghini<br />

Presidente Toscana Cultura


Paola Acomanni<br />

Via Lucardese, 83-71/A - 50025 Montespertoli (FI)<br />

Tel. e fax. 0571 609401 - Cell. 320 7039873 - paola.acomanni@tiscalinet.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

La seggiolina verde, 2005, olio su carta, cm. 100x70<br />

Il the, 2006, olio su tela, cm. 90x50<br />

Paola Acomanni nasce a Montespertoli (FI) nel<br />

1953. Dopo il diploma conseguito nel 1972 al<br />

Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Firenze,<br />

si iscrive prima alla Facoltà di Architettura, poi all’Accademia<br />

di Belle Arti di Firenze dove frequenta la<br />

Scuola di Disegno del Nudo. Nel 1999 segue, alla<br />

sede di Montelupo dell’Agenzia Formativa Empolese<br />

<strong>Valdelsa</strong>, un corso per Tecnico Istruttore di Ceramica<br />

<strong>Artisti</strong>ca. Nel 2009 ha conseguito il Diploma in<br />

Pittura con il professor Vincenzo M. Canale all’Acca-<br />

demia di Belle Arti di Firenze con una tesi su Paolo<br />

Staccioli. Da oltre venticinque anni dipinge su ceramica<br />

nel suo piccolo laboratorio di Montespertoli.<br />

Ha esposto le sue creazioni alla Bit di Milano nel<br />

2002, all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2004<br />

e 2007, alla California State University di Firenze nel<br />

2008 con la mostra intitolata “Un nuovo fiato” e nella<br />

natia Montespertoli, in Saletta Machiavelli, nel<br />

2002 con la mostra “L’arte della ceramica” e nel<br />

2009 con la personale “Con passi leggeri”.<br />

5


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Rino Alderighi<br />

Empoli<br />

Rino Alderighi al lavoro su una pittura parietale m. 6x3,50<br />

Rino Alderighi, pittore e restauratore, è nato a<br />

San Miniato al Tedesco (PI) nel 1942.<br />

Dal 1958 ha fatto l’apprendistato presso alcuni<br />

maestri locali come decoratore quadraturista,<br />

dal 1960 svolge l’attività di restauratore, sia su tela<br />

che su muro, unitamente a quella di pittore.<br />

Dal 1970, in collaborazione con la pittrice Bruna<br />

Scali, ha restaurato e eseguito numerosi “trompe<br />

l’oleil” in diverse abitazioni empolesi e altre località<br />

del circondario.<br />

Dal 1998 è collaboratore tecnico per il ripristino<br />

Antico santuario con scena di sacrificio, pittura parietale, m. 3,2x2<br />

conservativo delle pitture murali presso il dipartimento<br />

di Storia dell’Architettura e restauro delle<br />

strutture architettoniche dell’università degli studi<br />

di Firenze.<br />

Rino Alderighi vive e lavora ad Empoli<br />

6


Alessandro Andreuccetti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via S. Giovanni, 58 - 53037 San Gimignano (SI) - Tel. 0577 941232 - Cell. 392 7890328<br />

www.andreuccettiart.it - aandreuccetti@gmail.com<br />

Circus, 2012, acquarello su carta, cm. 76x56<br />

Alessandro Andreuccetti (SI) è nato a San Gimignano<br />

nel 1955. Studia Arte ed Architettura<br />

a Firenze e dopo il diploma inizia a lavorare,<br />

nel 1980, come graphic designer. Già dal 1978<br />

ha mostrato interesse nella pittura ad acquarello,<br />

affascinato da questa tecnica con il supporto della<br />

carta lavorata a mano. Ha esposto i suoi dipinti in<br />

tantissime città italiane. Nel 1983 ha conquistato il<br />

primo premio al Concorso Nazionale del Fumetto e<br />

del Fantastico di Prato, iniziando al contempo a collaborare<br />

con Sergio Micheli dell’Università di Siena<br />

e con l’editore fiorentino Nerbini per la realizzazione<br />

di fumetti ed illustrazioni. Ha pubblicato due graphic<br />

novels e realizzato illustrazioni per numerosi libri.<br />

Parallelamente all’attività grafica, Andreuccetti ha<br />

proseguito la sua ricerca artistica nei paesaggi e<br />

nelle figure prendendo a modello le forme e i colori<br />

da amalgamare perfettamente in nuove composizioni<br />

indipendenti. Negli ultimi sei anni ha avuto<br />

un’impennata di mostre personali in tutta la Toscana:<br />

ne ha effettuate ben 13 dal 2006 ad oggi. Accanto<br />

a queste, numerose le partecipazioni a collettive<br />

in tutta Italia ed anche in Germania, Francia e<br />

Corea del Sud.<br />

7


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Cristiano Arcadi<br />

Via Neruda, 37 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

c.arcadi1971@libero.it - Cell. 339 1369376 - www.cristianoarcadi-illustratore.it<br />

Visione, acrilico su tela, cm. 95x95<br />

Equilibri precari N° 2, olio su tavola, cm. 62x80<br />

Cristiano Arcadi nasce a Pistoia il 29 dicembre<br />

del 1971, ma ben presto si trasferisce a Castelfiorentino<br />

(FI) dove frequenta le scuole<br />

dell’obbligo. Studia Pittura all’Istituto d’Arte di Siena<br />

e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, mentre<br />

nel 1997 si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics<br />

di Firenze. Attratto dalla rappresentazione realistica,<br />

studia Ghirlandaio, Antonello, Holbein il giovane,<br />

gran parte della scuola fiamminga e il<br />

Rinascimento italiano, fino ai pittori fiorentini del<br />

Novecento. Annigoni su tutti, ma anche Sciltian, i<br />

fratelli Bueno e Tommasi Ferroni, tanto per citarne<br />

alcuni. Sue massime fonti di ispirazione sono però<br />

Salvador Dalì, Pietro Annigoni, Cagnaccio di San<br />

Pietro, Felice Casorati e la scuola del realismo magico.<br />

Appassionato di computer grafica lavora<br />

come illustratore di storie fantasy. Restio a partecipare<br />

a mostre ed eventi artistici, espone nella collettiva<br />

“Symbolica...alcuni aspetti del simbolismo<br />

nell’arte contemporanea”, curata nel gennaio 2009<br />

dal critico d’arte G.P.Trotta, e tenutasi a Pietrasanta.<br />

Nell’anno successivo partecipa con alcune opere<br />

all’International Art Meeting nella gipsoteca Libero<br />

Andreotti di Pescia.<br />

Autoritratto a 19 anni, olio su tela, cm. 30x40<br />

8


Maurizio Bagnoli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

www.naturaart.it<br />

info@naturaart.it<br />

Il compimento, opera unica<br />

La vita è fatta di scelte. Scegliere ci permette di avere la rotta per il nostro cammino...e la vita fiorisce spiegando le vele<br />

alle nuove folate. È il sogno donato di vita, si innalza al cielo e prende il largo verso innamorati lidi.<br />

Maurizio Bagnoli nasce a Empoli (FI) nel<br />

1957. Il mare l’ha visto nascere, crescere<br />

e diventare adulto; quel mare che apre nei<br />

cuori fanciulli domande più grandi di ogni uomo. È<br />

stato questo mare, a cui ha dedicato la sua vita e le<br />

sue mani, a maturarne l’animo e a condurlo, giorno<br />

dopo giorno, sul sentiero della spiritualità.<br />

Nel 2007 comincia così il suo cammino, un percorso<br />

che approda in una vecchia pieve. Questo incontro<br />

da una svolta decisiva alla sua vita; è qui che si è<br />

fermato e, con l’umiltà di un giovane garzone, ha<br />

piegato il capo, ha ascoltato e ha imparato a impastare<br />

nuovi giorni mescolando terra e cielo.<br />

Oggi dalle sue mani nascono opere sublimi, che<br />

raccontano l’amore per una vita che non ha mai<br />

fine, per una natura che è madre e maestra, per<br />

ogni frammento dimenticato. Raccontano l’amore<br />

per il creato. Sono opere imbevute della sacra energia<br />

di un luogo in cui riposano Dio e l’Uomo e che<br />

trasportano nei cuori le dolci vibrazioni della bellezza<br />

e dello spirito.<br />

9


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Maurizio Bagnoli<br />

Natalità, opera unica<br />

Si nasce per amore, si nasce nell’amore. Vivere con amore, lasciare la nostra porta del cuore aperta, farà aprire anche le porte del<br />

cuore di coloro che ci siederanno accanto. Questo è quanto Dio ci dona... amore senza resa.<br />

“Dalla Natura un’Arte per l’Anima”<br />

L’arte nasce sempre dal cuore...è dal cuore che parte<br />

e arriva quel filo invisibile che lega l’uomo al divino.<br />

Così l’arte, raccogliendo forme e colori, racconta<br />

la magia della vita.<br />

Penetra in noi e, con quel linguaggio che sappiamo<br />

sentire ma non comprendere, disegna i sogni che ci<br />

abitano. Esiste, poi, una forma sublime di arte,<br />

un’arte che trattiene la semplicità...perché nella<br />

semplicità si annida l’essenza più vera dell’esistere.<br />

Vecchie cose dimenticate, toccate da mani che non<br />

sono più: un sasso, una radice, un legno deformato,<br />

un ferro arrugginito. Cose semplici, umili, figlie della<br />

natura e del tempo, plasmate da mani abili e cuori buoni<br />

che ridanno vita al passato.<br />

È così che nascono opere intrise di amore, di spiritualità,<br />

di buona energia. Un’energia e una bellezza<br />

che si diffondono come profumo in ogni luogo che<br />

le ospiterà, lasciando nell’aria pace, gioia e armonia.<br />

10


Mariagrazia Baldi<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Karl Marx, 33 - 50051 Castelfiorentino (FI) - Tel. 0571 61517 - Cell. 346 3041956<br />

mariagrazia.28marzo@gmail.com - lalunablu.blu@gmail.com<br />

Un giorno sei sole,<br />

un giorno sei luna,<br />

nel mare dei pensieri<br />

un nastro nero,<br />

ma forse dorato,<br />

avvolge ogni immagine<br />

passata e futura<br />

Sguardi, 2013, acrilico, cm. 20x25<br />

Mariagrazia Baldi è nata a Pistoia, si è diplomata<br />

a Firenze all’Istituto d’Arte di Porta<br />

Romana e all’Accademia di Belle Arti. Insegnante<br />

di Educazione <strong>Artisti</strong>ca, vive ed opera a<br />

Castelfiorentino (FI). Nelle mostre personali e collettive<br />

(Castelfiorentino, Empoli, Certaldo, Montespertoli)<br />

il suo interesse è stato semplicemente quello di<br />

dialogare con lo spettatore attraverso il suo io in<br />

lotta tra una visione realistica, fantastica-surreale e<br />

decorativa. Oltre alla pittura ha lavorato con entusiasmo<br />

con i ragazzi, anche al di fuori della scuola, cercando<br />

di stimolare in loro l’espressività attraverso le<br />

Leggeva mio nonno, 1995, olio su tela, cm. 50x80<br />

varie manifestazioni, dal disegno al colore, dal gesto<br />

alle forme tridimensionali. Per lei un elemento fondamentale<br />

è il colore come fattore espressivo che<br />

scatena emozioni e trascina nell’essenza delle cose,<br />

da cui trae ispirazione, anche al di là della pittura, in<br />

varie attività manuali. Da alcuni anni realizza scenografie<br />

e costumi per il teatro di gruppi amatoriali.<br />

11


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Franco Balducci<br />

Casa e laboratorio: via S. Donnino, 163 - Tel. 0571 660182 - 50052 Certaldo (FI) - Negozio: piazza delle Erbe, 5<br />

Tel. 0577 943188 - 53037 San Gimignano (SI) - info@francobalducci.com - www.francobalducci.com<br />

La foto sopra è di uno dei due lavori che sono nella facciata<br />

del Palazzo del Popolo in piazza Duomo a San Gimignano del<br />

1998. Titolo: Allegro con fuoco, grès e ferro ossidato e patinato,<br />

cm. 72x55. La foto a destra è di un’altra commissione pubblica a<br />

San Gimignano del 2007. Titolo: Viaggiatore di pace, grès e ferro<br />

ossidato e patinato, posto in vicolo Diacceto<br />

Franco Balducci, nato a Milano nel 1959, è un<br />

ceramista che si è formato frequentando diverse<br />

botteghe artigiane, a partire dalla fine<br />

degli anni Settanta, guidato da una grande passione.<br />

Dal 1984 vive in <strong>Valdelsa</strong>, e dal 1990 ha una<br />

bottega, con sua moglie Esther, in San Gimignano<br />

(SI). Il laboratorio principale è invece presso la loro<br />

abitazione nella campagna di Certaldo (FI). Nel corso<br />

della sua esperienza professionale si è specializzato<br />

nella lavorazione del grès cotto a 1300°C in riduzione.<br />

Il suo lavoro artistico inizia sul tornio del<br />

vasaio: realizza forme che giocano con segni semplici<br />

ma “perfetti”, come la spirale e la circonferenza.<br />

Tutto questo usando grandi lastre tornite e<br />

poi assemblate, curando molto la tessitura della<br />

superficie con graffiti e linee che esaltano e completano<br />

la forma. L’uso di smalti a base di cenere di<br />

legna crea effetti cromatici che evidenziano la materia.<br />

Ha partecipato a mostre sia in Italia che all’estero<br />

(Chicago, Parigi, Valbonne, Francoforte), e a<br />

San Gimignano sono presenti quattro lavori pubblici<br />

commissionategli dalla città a partire dal 1998.<br />

Dal 2006 al 2012 è stato Presidente dell’Associazione<br />

Artigiani e <strong>Artisti</strong> di San Gimignano, per la<br />

quale ha anche scritto un libro dal titolo “Lettura di<br />

segni sulla terra”. È socio fondatore dell’associazione<br />

di ceramisti Arte della ceramica, nata nel<br />

2004 in Toscana.<br />

12


Elisa Barbetti Chesi<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Brunori, 11 - 50052 Certaldo (FI)<br />

Tel. 0571 666987 - Cell. 334 3204377 - elisabarbettich@yahoo.it<br />

Marcellino, carboncino su cartoncino<br />

Certaldese purosangue, è particolarmente attaccata<br />

al suo paese natale, del quale conosce<br />

ogni angolo. E l’affetto che prova nei<br />

confronti della cittadina del Boccaccio, è da considerarsi<br />

centrale nella sua produzione. L’origine e lo<br />

sviluppo delle sue creazioni vanno in parte ricercate<br />

lì, basti pensare alle morbide linee delle verdi colline<br />

che circondano Certaldo o ai rossi mattoni del<br />

borgo antico. In questo scenario Elisa è cresciuta<br />

come donna, osservando le persone, e andando<br />

sempre oltre le apparenze. L’osservazione dei nostri<br />

paesaggi invece le ha trasmesso il desiderio di<br />

interiorizzare e far suo tutto ciò che vede, raccontandolo<br />

ed immortalandolo. Autodidatta quindi, ma<br />

con istintiva cromaticità, e con l’attitudine a trasferire<br />

nelle opere emozioni e sensazioni spontanee.<br />

Come afferma lei stessa “non so copiare e non<br />

sopporto tutto ciò che è ripetitività ed allora mi soccorre<br />

la fantasia, la gioia di fare e divertirmi che mi<br />

è favorita dalla professione d’insegnante”.<br />

Negli anni ha attraversato vari periodi creativi: dai<br />

burattini in gommapiuma, personaggi creati “a occhio”,<br />

con forbici e colla, alla creta, manipolata in<br />

paesaggi o mascheroni, dal dipingere madonne alle<br />

allegorie, fino alle miniature.<br />

13


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Antonella Bardi<br />

Via Montegufoni 33 - 50025 Montagnana Val di Pesa (FI)<br />

Tel. 0571 671380 - Cell. 338 7061877 - antonellabardi@yahoo.com - spaziocollage@gmail.com<br />

Le città invisibili - Bersabea, 2011, collage su tela, cm. 96x96<br />

Nata a Poggibonsi (SI) l’8 aprile 1963,<br />

si dedica da sempre a molteplici attività<br />

artistiche e didattiche. Insegnante<br />

di danza jazz e contemporanea, coreografa<br />

e docente nella scuola Primaria,<br />

inizia a sperimentare la tecnica del collage<br />

nella seconda metà degli anni Novanta, al<br />

culmine di un lungo periodo di riflessione<br />

sulla natura. Proprio la campagna toscana<br />

ha sempre rappresentato per lei una fonte<br />

d’ispirazione costante. Nella sua infanzia<br />

passata nel piccolo borgo di Linari ha coltivato<br />

per esempio l’amore per i fossili, dei<br />

quali è ricercatrice e collezionista. Per realizzare<br />

i suoi lavori, ne individua, seleziona,<br />

raccoglie e conserva le componenti, proteggendole<br />

secondo formule esclusive da lei<br />

stessa ideate e sperimentate. L’esperienza<br />

combinatoria del suo collage si muove all’inizio<br />

degli anni Duemila dalla scomposizione<br />

e ricreazione di fragili presenze vegetali,<br />

mantenendo da una parte la visione della<br />

loro origine floreale, dall’altra rendendo<br />

omaggio alla memoria artigianale di reliquie<br />

e caleidoscopi. Questa dimensione artigianale<br />

si è progressivamente allontanata con<br />

l’impiego di superfici di lavoro più ampie,<br />

accogliendo materiali più densi ed aspri, in<br />

un’espansione del concetto stesso di Natura.<br />

Nell’ultima produzione il regno della natura<br />

e della vegetazione sta diventando irriconoscibile<br />

ed allusivo, sottoposto a<br />

consistenti elaborazioni. Lo sguardo stesso<br />

dell’osservatore viene in una certa misura<br />

“inquinato”, metafora della natura. Il suo<br />

impegno e la sua ricerca si incentrano oggi<br />

sulla valorizzazione e sperimentazione di ulteriori<br />

materiali, e sulle illusioni generate dalla loro trasformabilità.<br />

Alcuni di questi lavori di collage sono stati da lei<br />

stessa impiegati e proiettati sul grande schermo come<br />

sfondi e scenari per i suoi spettacoli coreografici, e dal<br />

2004 il sito web dell’associazione Icamus (www.icamus.<br />

org), si avvale delle sue opere per illustrare un progetto<br />

concertistico su versi della poetessa Emily Dickinson. Le<br />

sue creazioni degli ultimi anni sono di carattere astratto,<br />

con crescenti riferimenti alle arti della danza e della coreografia<br />

che pure la vedono costanemente impegnata, oltre<br />

a richiami musicali e letterari. I suoi attuali progetti di collage<br />

sono infatti orientati verso la combinazione delle arti<br />

moderne, e più approfonditi studi dell’astrazione nella visualità<br />

e nel movimento. Tra le sue recenti mostre personali<br />

allestite, si segnalano esposizioni a Firenze e in vari<br />

centri della Toscana.<br />

14


Riccardo Battigelli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Loc. Santo Stefano, 389 - 50050 Montaione (FI) - Cell. 333 874 3610<br />

www.riccardobattigelli.it - www.riccardobattigelli.ioarte.org. - riccardo.battigelli@tiscali.it<br />

Cipressi per due, 2005, olio su tela, cm. 50,5x35<br />

La danza prima del dopo, 2008, encausto speciale<br />

su legno, cm. 58x48<br />

Di stirpe friulana, nasce a Firenze il primo marzo<br />

1933 da una famiglia di tradizioni artistiche<br />

e di architetti ed ingegneri. Compie la<br />

sua formazione artistica all’Accademia di Belle Arti<br />

di Bologna e alla Facoltà di Architettura di Firenze. E’<br />

stato allievo dei professori Morandi, Mandelli, Manaresi,<br />

Natalini, Michelucci, Gamberini ed altri ancora.<br />

Fino al 1968 espone dipinti ed esegue lavori di<br />

design e scenografia in Italia, Europa, Nord Africa e<br />

Stati Uniti. Consegue riconoscimenti di critica e alcuni<br />

premi, fra cui il San Fedele del 1955 a Milano ed<br />

alla Number One Gallery a New York nel 1956. A<br />

causa di dolorosi eventi familiari, dopo un periodo di<br />

grave sconforto, chiude lo studio di Bologna e va<br />

negli Stati Uniti. Tornato in Italia, si trasferisce in una<br />

fattoria della Toscana e a partire dagli anni Settanta<br />

si dedica ad attività di ranching, ecologia e di particolare<br />

didattica equestre finalizzata alla conoscenza<br />

della natura e dei valori del paesaggio. Nel 2003,<br />

dopo trentasei anni di astinenza dall’attività di pittore,<br />

ceduto il ranch, si ritira in un casolare sulle colline<br />

valdelsane e torna a dedicarsi a pieno titolo all’arte.<br />

Esegue opere sacre, paesaggi e nature morte nelle<br />

quali cerca di esprimere le possibili significazioni<br />

che determinano Cronos (il Tempo), Kairos (un periodo<br />

indeterminato di tempo in cui qualcosa accade)<br />

e Ananke (la personificazione del destino). Consegue<br />

diversi riconoscimenti fra cui il premio New<br />

Land, il premio Ambiente Italia nel 150esimo a Teano,<br />

Il Polittico ed il premio alla carriera. Due anche in<br />

Svezia: il Città di Stoccolma alla Bellange Art Galerj<br />

Dopo, tempera a olio, 2004,<br />

cm. 35x50<br />

Crisalide del dolore<br />

Dignità lacerata<br />

NaturaInerte<br />

“Cronos Il Tempo scorre<br />

sulle cose”, 2005,<br />

olio su tela, cm. 70x70<br />

Premio Lorenzo de Medici<br />

“Il Magnifico’’,<br />

Firenze, 2013<br />

e il Sentimento e Sensazioni dall’Italia alla Maecenas<br />

Sverige Accademy. Nel 2012 è ammesso alla<br />

Prima Biennale d’Arte di Palermo. La sua opera<br />

“Cronos: il Tempo scorre sulle cose” ha ricevuto<br />

recentemente il Premio Lorenzo de’ Medici, il Magnifico<br />

a Firenze. Nel dicembre 2013 ha vinto il primo<br />

premio al concorso MUSicA al caffè storico letterario<br />

delle Giubbe Rosse di Firenze.<br />

15


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Daniela Beghè<br />

Località Strolla, 4 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 980002 - begdaniela@gmail.com<br />

Romantica neve, soffice silenzio, olio su tela, cm. 40x60<br />

Affetti, olio su tela, cm. 35x45<br />

Nata a Poggibonsi (SI), dove risiede, frequenta i corsi di pittura<br />

tenuti da Claudio Giomi presso il Laboratorio Arti Visive. Il suo<br />

approccio con la pittura è recente e predilige in particolare la<br />

tecnica dell’olio. Il tema dominante delle sue opere è la natura, sotto<br />

tutte le sue forme. Ha già partecipato a varie mostre collettive, riscontrando<br />

un notevole successo.<br />

16


Rolando Benvenuti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Cell. +39 339 1733640 - rolando.benvenuti@libero.it<br />

Facebook: Rolando Benvenuti<br />

Senza titolo, olio su tela, cm. 80x120<br />

La mezzina, olio su tela, cm. 50x70<br />

Rolando Benvenuti, nasce nel 1946 a Firenze<br />

e dal 1960 al 1966 dopo gli obblighi scolastici<br />

fa il ragazzo di bottega presso gli Orafi Fiorentini<br />

del Ponte Vecchio.<br />

Frequenta molti artigiani ed artisti di borgo San Jacopo<br />

e via Calimala imparando a maneggiare argento,<br />

oro, madreperla, avorio ed altri materiali in uso in<br />

quelle meravigliose botteghe, putroppo scomparse<br />

col passare degli anni.<br />

Pur mantenendo sempre un rapporto strettissimo<br />

col suo primo amore, la musica, nel 1982 si avvicina<br />

per la prima volta alla pittura, come autodidatta, ad<br />

Impruneta, un paese nella provincia di Firenze, con<br />

il Gruppo Pittori Imprunetini. Qui inizia la sua attività<br />

pittorica alternando alle collettive di pittura, scenografie<br />

teatrali per alcune scuole di danza e piccole<br />

compagnie di prosa in alcuni teatri fiorentini come il<br />

teatro Le Laudi, il Cestello ed altri, con risultati soddisfacenti.<br />

Nel 1984 al Teatro Oriuolo affronta il pubblico con la<br />

sua prima personale di pittura ottenendo un succeso<br />

inaspettato che lo porta col passare degli anni a<br />

L’attesa, olio su tela, cm. 100x90<br />

partecipare a numerose collettive e manifestazioni<br />

in molte città della Toscana ed in altre regioni.<br />

Ha collaborato con associazioni e gallerie fiorentine<br />

e col passare degli anni ha iniziato a rispolverare<br />

quello che aveva imparato negli anni dell’adolescenza<br />

cercando di trasportare sulla tela tutta la teatralità<br />

vissuta e quell’odore meraviglioso della polvere del<br />

palcoscenico.<br />

17


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Nancy Ann Yuckman Biagi<br />

Via Annigoni, 10 - 50025 San Quirico - Montespertoli (FI)<br />

Tel. 0571 670207<br />

La ragazza col turbante, 2006, olio sul legno, cm. 50x70<br />

Il cesto di pere, 2012, olio su legno, cm. 45,5x37,5<br />

Nata negli Stati Uniti d’America il 5 dicembre<br />

1944, ha proseguito gli studi scolastici e universitari<br />

fino al 1964. Proprio in quell’anno si<br />

è trasferita in Italia, iscrivendosi all’Accademia di<br />

Belle Arti di Firenze. Tornata per un breve periodo<br />

negli Usa si è poi stabilita in maniera definitiva a Firenze,<br />

dove si è sposata. Per un certo periodo ha<br />

lavorato come miniaturista, dipingendo paesaggi,<br />

figure, nature morte, ritratti ed altro ancora su smalto<br />

e avorio. Successivamente ha iniziato a fare bozzetti<br />

per alcune industrie produttrici di decalcomanie,<br />

per la decorazione di oggetti in ceramica,<br />

porcellana e vetro, sempre nella zona intorno a Firenze.<br />

La passione è sempre stata quella della pittura<br />

in genere, dalla piccola miniatura ai quadri, anche<br />

di grande dimensione. I suoi lavori sono stati<br />

esposti in negozi di cornici a Firenze ed anche a<br />

Montespertoli (FI) in piccole mostre private. Ha partecipato<br />

una prima volta alla mostra collettiva La<br />

Spiga d’Argento e la seconda volta, nel 2011, si è<br />

persino aggiudicata il primo premio.<br />

18


Andrea Biagini<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Podere La Chiara, Strada della Chiara, 3 - 50021 Barberino Val d’Elsa (FI)<br />

Tel. 055 8075512 - Cell. 339 2957636 - www.andreabiagini.eu - ceramica@andreabiagini.eu<br />

Snowflake on green, gres, cm. 9x26<br />

Dal 1990 Andrea Biagini si è dedicato a scoprire<br />

ed imparare l’arte della ceramica. La<br />

ceramica orientale, quella giapponese in<br />

particolare, ha rapito la sua attenzione fin dall’inizio.<br />

Il gres fornisce una vasta quantità di scelta nel settore<br />

della creta. Biagini spesso utilizza una specie<br />

ricca di ferro che, nella cottura, irrompe lo smalto e<br />

crea effetti trovati in natura. La ricerca degli smalti<br />

mostra uno spiccato interesse nel paesaggio circostante.<br />

La porcellana è un altro materiale che affascina<br />

per la sua purezza: con la creazione di forme<br />

di gesso vi si può colare e, nei punti dove la porcellana<br />

è meno spessa, riesce a creare delle finestrelle<br />

quasi trasparenti. Un metodo che permette suggestivi<br />

giochi di luce. Andrea Biagini propone Table<br />

Art, quell’accattivante divertimento che sta nell’accostare<br />

e creare “serviti di piatti” unici, per regalare<br />

un’esperienza di art da vivere a tavola. Un servito,<br />

non solo diventa unico perché selezionato individualmente<br />

dall’acquirente, ma perché reinventato<br />

nuovo ad ogni pasto, donando alla cuoca la profonda<br />

soddisfazione di abbinare e inventare pietanze<br />

esaltate dallo sfondo delle stoviglie di creta. Biagini<br />

è lieto di accogliere i suoi clienti in studio e nello<br />

showroom, previo appuntamento.<br />

19


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Francesca Bianconi “Kikaf”<br />

50050 Cerreto Guidi (FI) - Cell. 338 2135662<br />

kikafree@virgilio.it<br />

S. Liberata protettrice dei bambini, opera collocata nel Santuario di Cerreto Guidi (FI)<br />

Mi chiamo Francesca Bianconi, ma quando<br />

mi esprimo attraverso l’arte firmo sempre<br />

KiKaF.<br />

Questo nome d’arte, KiKaF, nasce nell’età dell’adolescenza,<br />

quando dipingere diventa per me non<br />

solo momento di evasione, ma vera e propria esigenza<br />

per esprimere me stessa e tutti quegli stati<br />

d’animo che pervadono la mia esistenza. Deriva<br />

dal nomignolo, Chicca, col quale mia zia ama chiamarmi.<br />

Zia Anita è l’unica persona della mia famiglia che mi<br />

ha sempre sostenuta in questo meraviglioso viaggio<br />

nell’arte e che ha creduto e continua a credere<br />

in un dono speciale che mi contraddistingue fin da<br />

piccola: saper disegnare! “Chicca” si trasforma in<br />

KiKaF: la lettera “K” sostituisce le “C”, quasi per<br />

rendere più duro, misterioso e unico il nomignolo,<br />

che diventa il mio vero e proprio modo di porsi nella<br />

fantastica dimensione dell’arte.<br />

Quindi mi presento di nuovo: sono KikaF.<br />

Sono nata a Bergamo il 12 dicembre del 1968, ma<br />

da ormai quarant’anni vivo a Cerreto Guidi.<br />

Ho avuto un primo approccio verso il disegno<br />

come autodidatta affascinata dalla figura umana;<br />

ho dipinto volti e corpi da foto raccolte su giornali o<br />

realizzate personalmente, iniziando il mio vero e<br />

proprio viaggio nell’arte nel 1988 con i primi ritratti<br />

e quadri su commissione. La pittura è così diventata<br />

un elemento imprescindibile, una parte di me<br />

stessa che nessuno è mai riuscito a farmi rinnegare.<br />

Infatti, benché indirizzata dalla famiglia a diplomarmi<br />

come insegnante di scuola elementare, non<br />

ho mai intrapreso la carriera scolastica ma, piuttosto<br />

testarda, ho invece “divagato” cercando “un<br />

20


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Francesca Bianconi “Kikaf”<br />

posto tra gli artisti”.<br />

Nel 1989 mi sono trasferita per qualche anno a Brescia<br />

dalla zia, dove ho frequentato un corso di Figura<br />

ed Acquarello presso lo Studio di Arti Visive di<br />

Ruben Sosa, imparando le tecniche fondamentali<br />

del vedere e del disegnare con specializzazione nella<br />

tecnica dell’acquarello.<br />

Nel 1990 ho continuato il mio percorso prendendo<br />

lezioni private dal professor William Fantini, pittore<br />

ed espositore a mostre private; sotto la sua guida<br />

ho appreso le principali tecniche pittoriche e partecipato<br />

alla mostra collettiva da lui organizzata nel<br />

giugno del 1992 a Bovegno.<br />

A Brescia ho trovato il modo di esprimermi approfondendo<br />

varie forme d’arte anche attraverso diverse<br />

esperienze professionali, come la realizzazione<br />

di sfondi e scenografie (dal 1990 al 1993) lavorando<br />

come vetrinista.<br />

Nel 1991 ho realizzato due marchi commerciali:<br />

F.A.L.C. di Castel Goffredo (MN) (non registrato) e<br />

Edil Art di Concesio (BS) (registrato).<br />

La mia formazione continua fino al giugno 1993,<br />

incanalandosi in particolare nel settore dell’illustrazione<br />

dell’infanzia, con il corso di Fumetto e Illustrazione<br />

presso lo Studio di Arti Visive di Ruben<br />

Sosa. Durante il corso ho accresciuto la mia formazione<br />

professionale sui fondamenti del disegno e<br />

della comunicazione, acquisendo la padronanza<br />

delle diverse tecniche che stanno alla base delle<br />

due discipline.<br />

Alla fine del 1993, tornata a Cerreto Guidi, ho continuato<br />

ad esprimermi nel settore dell’illustrazione<br />

dell’infanzia partecipando alla III, IV, VI e VII edizione<br />

del Concorso internazionale di illustrazione per<br />

l’infanzia organizzato dall’Associazione Culturale<br />

Teatrio di Chioggia, partecipando anche a laboratori<br />

estivi che mi hanno fatto conoscere l’illustratore<br />

Mario Gomboli.<br />

Dal 2000 ho gestito un laboratorio artistico con<br />

esposizione e vendita delle mie opere. Ho continuato<br />

ad esprimermi illustrando disegni adatti all’infanzia,<br />

con acquerelli e oli dai colori scintillanti;<br />

nell’intento di raccontare l’arte anche ai più piccoli,<br />

la mia pittura si è trasformata in qualcosa di più giocoso,<br />

realizzandosi in particolare in due mostre allestite<br />

a Cerreto Guidi: nella prima, nel settembre<br />

2002, dal titolo “Filastroccando”, ho illustrato una<br />

filastrocca in 9 quadri dipinti ad acquerello. Nella<br />

seconda, nel settembre 2008, intitolata “Ti racconto<br />

una storia”, ho narrato la vita delle sante Liberata<br />

e Faustina attraverso illustrazioni realizzate ad acquerello<br />

e olio.<br />

Dal 2005 ho iniziato ad approfondire la tecnica della<br />

pittura ad olio sotto la guida di Andrea Meini. Con<br />

questa tecnica ho diversificato la mia produzione<br />

artistica, tornando a raffigurare volti ispirata dalle<br />

foto dei viaggi del movimento Shalom nel mondo.<br />

Nel 2011 ho contribuito con un mio dipinto ad olio<br />

al progetto artistico che illustra la vita di Santa Liberata<br />

in un ciclo di 13 dipinti, promosso dal parroco<br />

don Donato per il Santuario di S. Liberata a Cerreto<br />

Guidi.<br />

Questo mi ha aperto un nuovo mondo quello di<br />

esprimermi attraverso il sacro nell’arte.<br />

Nel settembre scorso ho partecipato alla collettiva<br />

“Colori in Bianco e Nero 2012” esponendo una raccolta<br />

di opere intitolata “Volti al divino”.<br />

Adesso, senza abbandonare quegli acquarelli giocosi<br />

con i quali amo descrivere la vita e le persone<br />

che mi circondano, mi sto dedicando alla pittura ad<br />

olio raffigurando le scene del Vangelo che hanno<br />

alimentato la mia fede.<br />

21


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Maria Pia Bimbi<br />

Via Fratelli Bandiera, 139 - 53034 Colle Val d’Elsa (SI)<br />

Cell. 347 6932773 - mariapiabimbi@gmail.com<br />

Colle Val d’Elsa, 2012, olio su tavola, cm. 50x70<br />

Viale alberato, 2012, olio su tavola, cm. 40x50<br />

Nata a Colle Val d’Elsa (SI), frequenta da oltre otto anni il Laboratorio<br />

Arti Visive di Poggibonsi (SI) sotto la guida di Claudio<br />

Giomi, dove ha approfondito soprattutto la tecnica<br />

dell’olio e dell’acrilico. Le sue attenzioni sono rivolte in ugual misura<br />

all’ambiente e alla quotidianità. Ha partecipato con successo a<br />

diverse collettive.<br />

22


Danilo Bruscoli<br />

nilusco@virgilio.it<br />

Cell. 338 5415208<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Nautilus, 2013, incisione acquatinta, acquaforte, quadricromia<br />

P.A., mm 245x195<br />

Senza titolo, 2012, acrilico su tavola, cm. 165x83<br />

Castello dei Vescovi, 2013, acquarello, cm. 25x20<br />

Danilo Bruscoli pittore autodidatta.<br />

Cennino Cennini definì se stesso “piccolo menbro<br />

esercitante nell’arte di dipintoria”. Mi piace, così<br />

dico di me.<br />

23


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Claudio Caioli<br />

Via Ripa, 28 - 50050 Cerreto Guidi (FI)<br />

Tel. 0571 559007 - Cell. 338 4758882 - caioliclaudio@libero.it<br />

Claudio Caioli nasce a Montaione (FI) nel<br />

1953; vive e lavora a Cerreto Guidi (FI).<br />

Da sempre appassionato di pittura, comincia<br />

a dipingere giovanissimo; a 14 anni partecipa ad un<br />

concorso di pittura classificandosi primo nella categoria<br />

giovani. Questo riconoscimento convince i<br />

suoi genitori ad iscriverlo all’Istituto d’Arte di Porta<br />

Romana a Firenze, non facendo i conti con la sua<br />

scarsa voglia di studiare. Abbandona la scuola e inizia<br />

a lavorare come decoratore ceramico in una fabbrica<br />

di Montelupo Fiorentino; qui conosce i pittori<br />

Bruna Scali e Beppe Serafini, dai quali impara molto<br />

sulle tecniche pittoriche.<br />

Dopo molte collettive in varie feste paesane e sagre,<br />

nel 1976 arriva alla prima personale alla Galleria<br />

Caffè degli <strong>Artisti</strong> di Firenze, diretta dal professor<br />

Sergio Martelli, dove presenta le sue prime opere<br />

dedicate alla pittura concettuale, abbandonando<br />

definitivamente il figurativo.<br />

Questa pittura gli permette di mettere sulla tela<br />

non quello che vede con gli occhi ma quello che<br />

percepisce con l’anima, raccontando con le sue<br />

opere il vissuto quotidiano.<br />

Ha esposto in varie gallerie in Italia e all’estero. Nel<br />

2003 ha dipinto il Palio dei Ragazzi di Cerreto Guidi<br />

e l’anno successivo il Palio Pievese a Pieve a Ripoli<br />

di Cerreto Guidi.<br />

Nel 2008 è invitato ad esporre all’associazione Gadarte<br />

di Firenze nella rassegna Mistero dell’immagine;<br />

sempre nel 2008 alla XXIII edizione del Premio<br />

Italia per le arti visive alla Fornace Pasquinucci<br />

di Capraia Fiorentina (FI), con l’opera “Maternità”,<br />

vince un premio esposizione alla Galleria del Candelaio<br />

di Firenze. Nello stesso anno dipinge una tela<br />

raffigurante la vita di Santa Liberata che è stata collocata<br />

nel Santuario a lei dedicato a Cerreto Guidi. È<br />

del 2010 la mostra Aria finalmente libera, VI Incontro<br />

artisti contemporanei alla Carrozzeria Rizieri di<br />

Pontedera (PI).<br />

Nel 2011 la mostra “Viaggio nel contemporaneo” al<br />

Residence Miramonti a Saragiolo di Piancastagnaio<br />

(SI) sull’Amiata, curata da Roberta Fiorini: un panorama<br />

di oltre trenta artisti toscani con opere di pittura,<br />

scultura, grafica,<br />

fotografia ed altri<br />

media.<br />

Fra i maggiori riconoscimenti<br />

da annotare:<br />

l’Oscar per la<br />

cultura e il Calice<br />

d’oro nel 2008, Premio<br />

Europa nel 2009<br />

e premio Arte Nuova<br />

2011. Da tempo si Claudio Caioli<br />

occupa della direzione<br />

artistica delle Cantine Verdi di Cerreto Guidi, organizzando<br />

mostre ed eventi culturali.<br />

Spesso ospite della rubrica Incontri con l’Arte in<br />

onda su Toscana TV curata dal giornalista Fabrizio<br />

Borghini.<br />

Hanno scritto del suo lavoro Luciano Francini, Sergio<br />

Martelli, Giampaolo Trotta, Pier Francesco Listri,<br />

Daniela Pronestì, Settembre Sossio ed altri.<br />

“Claudio Caioli - scrive Pier Francesco Listri - esprime<br />

una pittura fortemente espressionistica e fondata<br />

sui valori simbolici del disegno vigoroso e, virtualmente,<br />

lirico. Interessantissime le sue opere recenti<br />

basate su campiture speculari che si fronteggiano e<br />

si incontrano in conflitti cromatici che accentuano il<br />

forte messaggio simbolico dell’artista”.<br />

Lungi dall’intendere la pittura come uno strumento<br />

per ripiegarsi su stesso e dare voce al proprio mondo<br />

interiore, Claudio Caioli vive da sempre il suo<br />

percorso artistico come una forma di impegno sociale<br />

che lo porta a raccontare la realtà con l’intento<br />

di esaltare i valori positivi della vita. Date queste<br />

premesse, non sorprende il suo interesse verso argomenti<br />

di stringente attualità, quali la pedofilia, le<br />

morti bianche, le stragi del sabato sera, la condizione<br />

femminile, l’inquinamento, esempi del disagio<br />

che attraversa la società contemporanea e che risolti<br />

in soggetto pittorico restituiscono all’arte la sua<br />

capacità di farsi coscienza critica del nostro tempo,<br />

portatrice di ideali, valori e speranze, a dispetto del<br />

24


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Claudio Caioli<br />

Il ladro di giochi, 2010, acrilico e olio su tela, cm. 100x120<br />

profilo sempre più edonistico che l’attuale sistema<br />

culturale sembra attribuirle. Mentre rappresenta gli<br />

orrori del presente, Claudio ci rammenta l’alternativa<br />

che nasce dal rispetto dell’uomo e della sua dignità<br />

inalienabile, ma anche dalla solidarietà e dal<br />

dialogo tra gli individui. Una scelta che, senza tema<br />

di smentita, può dirsi nobile e coraggiosa, specie se<br />

confrontata con quel processo di affermazione sfrenata<br />

dell’io che anima tanta arte odierna ormai lontana<br />

da quella forma di saggezza che ben si evince<br />

dalle parole di Bernard Berenson secondo cui “la<br />

pittura deve mostrare l’uomo non soltanto per<br />

com’è ma per come dovrebbe essere”. La scelta<br />

attuata sul piano dei contenuti influisce sulle soluzioni<br />

formali adottate e sulla tendenza a preferire un<br />

lessico pittorico che, pur rimandendo nell’ambito<br />

della figurazione, è ben lontano dal restituire un’immagine<br />

coerente della realtà perché punta a raggiungere,<br />

piuttosto, una sintesi degli elementi<br />

espressivi attraverso cui ottenere una resa immediata<br />

e diretta dei contenuti. Ne deriva, quindi, una<br />

pittura che si avvale della bidimensionalità per negare<br />

l’oggettività del racconto e proiettarlo entro<br />

una dimensione in cui prevale la poetica del dettaglio,<br />

ingrandito, isolato o posto al centro della scena<br />

per esaltarne la potenza espressiva. Private di profondità,<br />

le immagini restano in superficie e acquistano<br />

risalto in forza della linea di contorno, vera e<br />

propria silhouette che, svuotando il soggetto dei<br />

particolari interni al perimetro, lo priva del suo carattere<br />

individuale per attribuirgli invece un valore universale.<br />

Il fine sembra essere non tanto quello di<br />

rappresentare la realtà, quanto di evocarla risolvendola<br />

in simbolo e dunque aprendola ad una molteplicità<br />

di significati che chiamano il fruitore ad un’osservazione<br />

attenta, in quanto soggetto attivo e<br />

partecipe del messaggio visuale. Se così non fosse,<br />

verebbe meno il senso di una pittura che intende<br />

scuotere le coscienze e chiamarle ad una rinnovata<br />

consapevolezza. Un’ultima considerazione merita<br />

l’uso dei colori, mai mescolati e descrittivi ma dati<br />

per campiture piatte e monocrome, spesso accostati<br />

secondo criteri di armonia o di contrasto. Il rosso,<br />

ad esempio, tra i colori più ricorrenti nei suoi lavori,<br />

varia d’intensità e di tono in rapporto al<br />

contesto: è vermiglio come un fluido corporeo e vitale,<br />

porpora ad indicare un impeto appassionato,<br />

un’unione sensuale, cremisi per ispirare un sentimento<br />

che non ha più nulla di carnale, ma è il caldo<br />

abbraccio dell’amore materno. Stessa cosa potrebbe<br />

dirsi del blu e del giallo, sapientemente giustapposti<br />

in forza del contrasto, essendo il primo un colore<br />

che muove dall’esterno all’interno,<br />

dall’esteriorità all’interiorità, il secondo, invece, un<br />

colore centrifugo, in espansione, simbolo stesso<br />

dell’apertura alla vita. Bilanciando e modulando le<br />

soluzioni tonali, Caioli fa del colore uno strumento<br />

che aiuta l’espressività del dipinto e in qualche<br />

modo la completa arricchendola di senso e significato.<br />

Una pittura onesta, lontana da sterili intellettualismi,<br />

dotata di grande concretezza, sottilmente<br />

comunicativa e animata dalla speranza di poter contribuire<br />

alla crescita etica e morale della società.<br />

Daniela Pronestì<br />

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Sandra Calugi<br />

Viale Matteotti, 256 - 50052 Certaldo (FI)<br />

Tel. 0571 656608 - Cell. 366 3753622 - moschino12@hotmail.it<br />

Solitario, 1995<br />

Nata a Certaldo (FI), dove risiede e lavora, si è diplomata<br />

all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Espone da diversi<br />

anni, anche se la sua produzione negli ultimi tempi si è un<br />

po’ rallentata. Ha partecipato a collettive e premi, allestendo anche<br />

alcune personali, le ultime delle quali nel 1995 alla Galleria<br />

del Candelaio a Firenze e alla Saletta Via 2 giugno a Certaldo. Nel<br />

1996 è stata invitata ad esporre in Dal cilindro dell’immaginario<br />

nella Sala Provinciale Malpaga a Trento.<br />

26


Chiara Campigli<br />

Via Ramoni, 47 - Ponte a Cappiano (FI)<br />

Cell. 346 2309670 - chiaracampigli@alice.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Realtà, 2013, olio su tela<br />

Chiara Campigli è nata a San Miniato (PI) nel<br />

1991, abita e lavora a Fucecchio (FI).<br />

Già dall’infanzia ammirata, intraprende il suo<br />

cammino artistico all’età di 11 anni. Ha frequentato<br />

il Liceo <strong>Artisti</strong>co di Empoli e attualmente è iscritta<br />

all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove continua<br />

la sua esperienza in pittura e scultura.<br />

Segue attentamente l’ambiente artistico contemporaneo<br />

ma continua ad avere come punto di riferimento<br />

l’impressionismo e il post-impressionismo,<br />

Monet per lo studio della luce e Cézanne per il modo<br />

di pensare, sentire, focalizzare e concepire la pennellata.<br />

Inoltre appassionata dei paesaggi di Costable,<br />

la luce di Caravaggio, il folgore di Turner, la passione<br />

di Gauguin e il sentire particolare di Van Gogh.<br />

Nella sua pittura c’è una parte di lei che si esprime<br />

nel dipingere il sublime romantico che poi è passata<br />

all’astratto per finire alla critica della società contemporanea.<br />

Il tema della sua pittura è essenzialmente<br />

la natura e per la scultura il corpo umano.<br />

Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive in<br />

Toscana.<br />

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Giancarlo Caponi<br />

Cell. 333 8126030<br />

info@giancarlocaponipittore.it<br />

Cavallo bianco, 1995, cm. 100x100<br />

Giancarlo Caponi nasce a Fucecchio (FI) nel<br />

1946 e nel 1965 espone per la prima volta<br />

presso la Galleria Aminta di Siena. In seguito<br />

le sue opere verranno presentate in numerose personali<br />

a Firenze, Montecatini Terme, Courmayeur,<br />

Livorno, Torino, Milano e Vigevano.<br />

All’estero concentra la sua attenzione su alcune capitali<br />

straniere, prima a Barcellona, Oslo, Hong<br />

Kong, in seguito in Cina con due personali, presso il<br />

Jintai Museum di Pechino ed il Museum of Modern<br />

Art di Shenzen, fino ad un’antologica del proprio lavoro<br />

presso la Galleria Na Solyanke di Mosca.<br />

Il 1997 segna l’inizio di una collaborazione duratura<br />

con la Galleria Faustini di Forte dei Marmi (LU), che<br />

continua ancora oggi.<br />

Alcune sue opere sono conservate in prestigiose<br />

istituzioni pubbliche come la Gorbaciov Foundation<br />

di Mosca e la Alexandra Corporation di Minneapolis.<br />

Nei suoi dipinti Caponi da vita ad un gioco vibrante<br />

di luci, colori e magia formale, all’insegna di un’arte<br />

assolutamente personale, che brilla di un’ambientazione<br />

propria. Le tematiche sviluppate vivono fluttuanti<br />

in un mondo onirico altamente suggestivo,<br />

impreziosito di atmosfere idilliache e di trasognanti<br />

visioni. Si assiste al recupero dei valori profondi della<br />

vita ed alla singolare sintonia tra realtà e sogno<br />

che costituisce la base dell’operare di Caponi.<br />

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Giancarlo Caponi<br />

Piccolo equilibrista, 1999, cm. 50x60<br />

29


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Giancarlo Caponi<br />

Vaso di fiori, 2008, cm. 60x80<br />

30


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Giancarlo Caponi<br />

Sirenetta e colombine, 2009, cm. 80x90<br />

31


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Giuseppe Caponi<br />

Via dei Fossi 21 - Cerreto Guidi (FI)<br />

Tel. 0571 55450<br />

Giochi, olio su tela, cm. 30x40<br />

32


Filippo Capperucci<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Piazza della Libertà, 6 - 50052 Certaldo (FI)<br />

Cell. 338 8133891 - filippocapperucci@gmail.com<br />

Nato a Parigi, ha frequentato l’Istituto d’Arte<br />

di Porta Romana a Firenze, diplomandosi<br />

all’Accademia delle Belle Arti, sezione scenografia.<br />

La sua pittura si è sempre mossa nell’ambito<br />

del figurativo, pur sperimentando modalità diverse<br />

di rappresentazione e nuovi approcci nell’uso<br />

del colore su tela. Molti suoi lavori sono a tecnica<br />

mista con inserti di materiali vari, che richiamano la<br />

tecnica del mosaico, collage e fotografia e creano<br />

effetti particolari. Grande amante degli animali,<br />

sono proprio loro i soggetti principali delle sue opere.<br />

Vanta collettive all’estero, in Francia, Spagna e<br />

Belgio, e personali in tutta la <strong>Valdelsa</strong>, ma anche a<br />

Torino, Venezia e Sassuolo.<br />

Africa, olio su tela, cm. 50x70<br />

Diva, olio su tela, cm. 80x120<br />

33


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Luciano Carpitelli<br />

Via S. Maria a Chianni, 55/a - 50050 Gambassi Terme (FI)<br />

Tel. 0571 638278 - Cell. 342 0799463 - lucky_10@logo.it.<br />

Veduta naturalistica, acrilico, cm. 60x90<br />

Quercia secca, acrilico, cm. 60x80<br />

Nato nel 1950 a Gambassi (FI), dove risiede e<br />

si trova il suo studio, ha frequentato i corsi<br />

della Libera Università di San Gimignano di<br />

Disegno, Pittura, Scultura e Storia dell’Arte. Questi<br />

molteplici interessi lo hanno reso un artista a tutto<br />

tondo. Carpitelli ha partecipato a numerosi concorsi<br />

e mostre in tutta Italia, collezionando premi e riconoscimenti<br />

di merito. Tra i più significativi il terzo<br />

posto ottenuto al concorso nazionale di San Casciano<br />

dei Bagni (SI), il terzo premio all’estemporanea<br />

di Lazzeretto (FI) ed il primo posto conquistato nella<br />

sezione grafica al concorso di Fontanelle (Parma).<br />

Da segnalare anche la realizzazione del Cencio utilizzato<br />

al Palio di Gambassi 2012. Le sue opere fanno<br />

parte di collezioni pubbliche e private.<br />

34


Alba Centoni<br />

Viale P. Mascagni, 1 - 50054 Fucecchio (FI)<br />

Tel. 0571 242097<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Armonia<br />

Alba Centoni è pittore, grafico e poeta.<br />

Nata ad Altopascio (LU) nel 1929, vissuta a<br />

Lucca, dove ha conseguito il diploma di Maestro<br />

d’Arte all’Istituto A. Passaglia nel 1947. Oggi<br />

abita a Fucecchio (FI).<br />

Approfondisce i suoi studi, conseguendo presso il<br />

Magistero <strong>Artisti</strong>co di Firenze, l’abilitazione all’insegnamento<br />

nella Scuola d’Arte con premio di profitto,<br />

nel 1951.<br />

Nel 1952 si sposa. Dopo una lunga parentesi, dovuta<br />

ad esigenze familiari, durante la quale, nonostante<br />

le difficoltà, non cessa mai di pensare e lavorare<br />

intorno alla ricerca pittorica, finalmente ritrova la<br />

forza e l’autenticità della sua esistenza, dedicando<br />

completamente all’arte quello slancio vitale che per<br />

lunghi anni aveva nutrito in segreto.<br />

Nel 1968 inaugura la sua prima personale alla Galleria<br />

l’Incontro di Arezzo, incoraggiata dai coniugi Borgogni,<br />

amici della stessa città. Seguono numerose<br />

mostre personali e rassegne con premi e importanti<br />

riconoscimenti.<br />

Dal 1976 approda a espressioni grafiche, dedicandosi<br />

particolarmente alle varie tecniche dell’ incisione,<br />

puntasecca, acquaforte, litografia. Ha ottenuto<br />

premi e riconoscimenti di rilievo ai concorsi a cui ha<br />

partecipato. Sue opere si trovano in collezioni in Italia,<br />

Austria, Inghilterra, Belgio e California.<br />

Invitata dal Gruppo Donatori di Sangue Fratres ha<br />

dipinto i “Cenci” per il Palio Città di Fucecchio del<br />

1984 e del 1992.<br />

Fa parte dell’Accademia Alternativa per la poesia Il<br />

Quadrato di Milano e dell’Accademia Internazionale<br />

Lucia Mazzocco Angelone di Isernia dal 2001,<br />

con la seguente nomina di merito: “Per le sue luminose<br />

ed esemplari prove di maturità artistica nella<br />

rappresentazione del reale, filtrato attraverso una<br />

35


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Alba Centoni<br />

Il brutto sogno della farfalla<br />

vena poetica ricca di risonanze interiori.”<br />

Il Quadrato di Milano le assegna i seguenti riconoscimenti:<br />

David del Verrocchio 2000, con la seguente<br />

motivazione: “A questo artista tenace costruttore<br />

di opere che lo rendono protagonista dei<br />

nostri tempi e tenace continuatore della grande<br />

tradizione del Rinascimento Italiano.”<br />

All’artista protagonista (2002): “A testimonianza<br />

della sua attività svolta nel campo dell’ arte e portata<br />

a segno di grande civiltà umana.”<br />

Ha ricevuto la proposta di candidatura al conferimento<br />

dei premi: Premio Michelangelo 2010 e Premio<br />

Speciale per i Diritti Umani Salvo d’Acquisto<br />

2010, rispettivamente con i seguenti giudizi:<br />

1° “Per il messaggio contenuto nella sua opera,<br />

ineguagliabile e imparagonabile, che è frutto del<br />

suo esclusivo impegno intellettuale, concettuale e<br />

professionale.”<br />

2° “Per l’ autorevolezza con cui ella esprime, attraverso<br />

la sua opera, il più ampio pensiero di libertà.”<br />

Italia in Arte, Brindisi.<br />

I suddetti giudizi critici la incoraggiano e la inducono<br />

a continuare la sua opera, nell’intento di sostenere<br />

e migliorare (con un fil di voce) la condizione dell’uomo,<br />

sia morale che materiale.<br />

Dal 1973 al 2006 ha preso parte a numerose esposizioni<br />

collettive.<br />

Alba Centoni è artista di tutti i tempi, nel senso che<br />

è eclettica e in quel suo segno essa non sente usure,<br />

lì rappresenta il passato, il presente, il futuro.<br />

È anima nobile lei, e se l’anima riflette ciò che noi<br />

siamo, allora leggere le sue opere significa leggere<br />

il buono, il bello, il positivo. Alba Centoni è entrata<br />

nel mio immaginario critico per la delicatezza, per la<br />

puntualità, per la verita. Segno e pittura sono estremi<br />

nell’arte di questa artista, che si toccano in armonia,<br />

per dare vita ad una aspressività eccellente,<br />

fuori dagli spigoli dell’angustia, fuori dal discontinuo,<br />

fuori dalla confusione, ma molto dentro il cuore.<br />

Questa sua nuova creatura “immagine di una<br />

memoria che ancora vive” è prova tangibile della<br />

sua pecularietà. Io non tardo mai di offrire la mia<br />

modesta penna, perché la mia penna quando lavora<br />

36


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Alba Centoni<br />

Oasi 2000<br />

sul pentagramma delle sue idee, è felice e silente<br />

pienamente appagata dalla presenza costante di un<br />

artista di tale spessore umano! Il suo segno veloce,<br />

mai ripensato, proiettato fluido e deciso verso le<br />

ferite del mondo...il suo segno è magistrale. L’artista<br />

lo piega, lo incoraggia, lo fà correre, lo arresta a<br />

suo piacimento secondo i moti dell’anima che le illumina<br />

la coscienza. Grazie Alba Centoni, grazie per<br />

i valori dell’arte, sempre presi in considerazione,<br />

con rispetto degno di una saggia mente. Mai trascurati<br />

quei valori e e sempre scritti nel sentimento:<br />

quello che conta - l’amore. Grazie Alba Centoni.<br />

Iolanda Pietrobelli<br />

Una pittura figurativa dai toni infuocati e poetica,<br />

ma anche riflessiva, quella di Alba Centoni. Una pittura<br />

di creatività costante, d’una crescita sofferta,<br />

d’un animo pieno che non si presta ad alternative.<br />

Sulla base di questa impostazione, Alba Centoni<br />

dipinge con grande entusiasmo lo stupore d’una<br />

realtà evocata, non importa se fantastica o trasferita,<br />

sulla scorta delle spoglie visive, fino agli approdi<br />

del sogno. Così nell’opera di Alba Centoni dal titolo<br />

“Spiaggia: una sera”, in cui, al centro del quadro,<br />

tronchi e fogliame sono riuniti davanti a delle onde<br />

nella sabbia bagnata dal mare, toccato da un cielo<br />

plumbeo. È la fine di una stagione, è il momento di<br />

un ricordo; l’atmosfera trasale in un tramonto che<br />

dà inizio ad una fine. E talvolta la sera incupisce fino<br />

alle soglie del buio assieme alle scorie e ai destini<br />

umani. Dalla intonazione della scuola Toscana il colore<br />

vigiroso e caldo dei rossi e dei rosati si espande<br />

con quelle linee di blu cupo per dare equilibrio alla<br />

composizione. Una marcata sintesi espressiva ed<br />

una resa particolare dell’atmosfera poetica, sì, ma<br />

37


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Alba Centoni<br />

Presenza<br />

Riverberi<br />

anche il dubbio esistenziale. Ed il colore raccoglie la<br />

luce e l’assorbe fino a farne morbidezza ed ogni oggetto<br />

si culla divenendo dimenzione di spazio e culto<br />

per un futuro che ha certo solo il ciclo delle stagioni.<br />

È la densità di quello che appartiene al<br />

dominio reale in un paesaggio che ti avvolge, non<br />

per l’impotenza delle architettura, ma per il lento<br />

smembrarsi del tempo che sembra voler seppellire<br />

ogni cosa attraverso la trasfigurazione. Oggetti ed<br />

ambiente fanno parte della narrativa così come l’insopprimibile<br />

ansia ed estasi di fisicità ed astrazione<br />

che danno all’opera di Alba Centoni una sensibile<br />

misura della sua arte.<br />

Fra i vari critici che hanno parlato di lei ricordiamo<br />

Giorgio Falossi che così si è espresso: ...Grande disegnatrice,<br />

Alba Centoni unisce a questa sua primaria<br />

qualità il gusto del colore ed il senso della<br />

prospettiva. ne nasce una pittura non solo piacevole,<br />

ma forte, personale, suggestiva ed indagratice,<br />

nel senso che ti trasporta, ti convince, ti coinvolge.<br />

Tratto dalla speciale Enciclopedia dei Pittori<br />

e degli Scultori Italiani del ‘900, edizione 2000,<br />

e dall’Annuario Pittori e Scultori Italiani d’Importanza Europea,<br />

edizione 1998, Il Quadrato, Milano.<br />

Notizie tratte dall’audiocassetta redatta<br />

dalla Redazione “Il Quadrato”, Milano, 2000<br />

Hanno scritto di lei:<br />

Bruno Frescucci, Elisabetta Arrighi, Sergio Bartolini,<br />

Dino Carlesi, Arnaldo Carpita, F. Riccomini, Dino<br />

Chechi, R. De Martino, Luciano Gianfranceschi,<br />

Giorgio Falossi, Egisto Lotti, Costantino Magnani,<br />

A. Manocchio, Luciano Marcucci, Carmen Martinelli,<br />

P.G. Miceli, A. Marcucci, F. Novelli, Giulio Panzani,<br />

S. Perticaro, Paolo Pianigiani, I. Pietrobelli, Paolo<br />

Sfogli, F. Tori, G. Vagaggini Poppi, prof. Carla Marino,<br />

Valerio Biscalkin, Red. Il Quadrato di Milano.<br />

38


Camilla Ciampalini<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Viale Matteotti, 94 - Certaldo (FI)<br />

Cell. 334 2964211 - camilla.ciampalini@libero.it - Facebook Camilla Ciampalini<br />

L’età dell’oro, 2012, olio su tela<br />

Camilla Ciampalini ha iniziato a dipingere nel<br />

2009 e nello stesso anno ha partecipato al IX<br />

concorso Il mare e la sua gente tenutosi a<br />

Lido di Camaiore (LU) dove ha ricevuto l’apprezzamento<br />

della critica. Negli anni successivi ha partecipato<br />

a numerose collettive presso il Circolo Arti Figurative<br />

di Empoli. Inoltre nel 2011 ha esposto alla<br />

rassegna di arte contemporanea svoltasi presso<br />

Pisa Expo ed ha partecipato al concorso nazionale<br />

L’acqua: bene prezioso mondiale tenutosi presso il<br />

Circolo Arti Figurative di Empoli. Nell’anno 2012 ha<br />

partecipato ad una collettiva presso il Circolo Rosselli<br />

di Firenze e vinto il primo premio giuria popolare<br />

nel concorso La mia arte per la pace tenutosi<br />

presso il Circolo Arti Figurative di Empoli. Inoltre<br />

nello stesso anno ha partecipato al concorso Talent<br />

prize a Roma ed esposto i propri quadri in una mostra<br />

personale presso il Circolo Arti Figurative di<br />

Empoli; oltre alla partecipazione alla collettiva svoltasi<br />

presso Galleria Via Larga a Firenze. Nel 2013 ha<br />

esposto i suoi quadri nell’ambito della collettiva<br />

presso il Circolo Arti Figurative di Empoli.<br />

39


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Camilla Ciampalini<br />

La papessa, 2012, tecnica mista<br />

La sfida, 2011, olio su tela<br />

40


Andrea Ciampini<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Loc. Villa Fitti 74 - 56048 Volterra (PI)<br />

andrea.ciampini@hotmail.it<br />

Favola senza Tempo<br />

I<br />

Pinocchi dello scultore Andrea Ciampini<br />

fanno parte di una serie di sculture intitolate<br />

“favola senza tempo”, nella quale vengono<br />

interpretati viaggi impossibili di personaggi<br />

irreali, in un’atmosfera di fantasia e di<br />

gioco. I Pinocchi rappresentano riflessioni<br />

profonde sulla natura dell’essere umano,<br />

fonte inesauribile di malinconia e di allegria,<br />

di angosce e di speranze, simboli della ribellione<br />

di quanti si trovano in balia della grande<br />

avventura chiamata vita. Il tema del perenne<br />

conflitto che trasforma l’uomo in vinto o vincitore<br />

rappresenta il filo conduttore di queste<br />

opere. Andrea Ciampini rappresenta i volti di<br />

un essere in trasformazione, in crescita, a cui<br />

è permesso di sbagliare purché faccia un<br />

passo evolutivo. Pinocchio è l’uomo contemporaneo<br />

il quale, attraverso un percorso di<br />

conoscenza costruttivo, amplia le proprie<br />

percezioni e supera gli ostacoli. L’opera reca<br />

in sé un messaggio di speranza, espressione<br />

della positività dell’umanità che, intrappolata<br />

dall’errore, anela solo a liberarsi per potersi<br />

esprimere con forza nella sua pienezza.<br />

Testo a cura di Angelica d’Angiò<br />

In carne ed ossa, 2009, legno di olivo, cm. 56x37<br />

Andrea Ciampini, scultore nato a Pontedera<br />

(PI), nel 1969, vive e lavora a Volterra.<br />

41


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Andrea Ciampini<br />

Il monello, 2009, legno di olivo, cm. 80x46<br />

42


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Andrea Ciampini<br />

La prima bugia, legno di olivo, cm. 73x20<br />

43


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Nila Ciardi<br />

Via Ugo Foscolo, 14 - Empoli (FI) - info@nilaciardi.it - www.nilaciardi.it<br />

Tel. 0571 711722 - Cell. 334 7602697 - 347 1914943<br />

Nila Ciardi è nata a Cerreto Guidi (FI).<br />

Autodidatta; da circa 15 anni ha scelto di comunicare<br />

i suoi sentimenti attraverso emozioni<br />

interiori e attraverso le emozioni che il paesaggio<br />

circostante le trasmette.<br />

Socia del Circolo Arti Figurative di Empoli espone<br />

con continuità i suoi quadri in ambienti dove le persone<br />

possano ammirare le sue opere.<br />

Ha fatto diverse mostre personali, riscuotendo<br />

sempre un grande successo.<br />

Con grande immediatezza e sicurezza riporta su<br />

tela il vulcano di sensazioni, colori e forme che si<br />

agitano in lei.<br />

Gioia nella tristezza, acrilico su tela, cm. 60x80<br />

Palma solitaria, acrilico su tela, cm. 90x70<br />

44


Luciano Cioni<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Taddeini, 188 - 50025 Montespertoli (FI)<br />

Tel. 0571 608290 – Cell. 328 7376950<br />

La ragazza col violoncello, 2009, olio su tavola, cm. 110x80<br />

Fin da ragazzo con la passione per il disegno,<br />

frequenta il Liceo <strong>Artisti</strong>co a Firenze, dove<br />

consegue la maturità nel 1977. Dopo una lunga<br />

pausa, nel 2002 riprende a dipingere. Partecipa a<br />

varie mostre collettive con il gruppo Officina dell’arte<br />

di Montespertoli (FI) arrivando ad esporre fino a<br />

Marina di Castagneto Carducci (LI) e a Bolgheri (LI).<br />

Dal 2003 partecipa ad alcuni concorsi, ricevendo<br />

varie segnalazioni e vincendo nel 2004 il 38° Concorso<br />

Nazionale di pittura Città di Lastra. Inoltre a<br />

Montespertoli, nel 2006, vince il quarto premio al<br />

26° Premio di pittura Spiga d’Argento, ed il terzo<br />

premio nel 2007. Per mostrare i propri quadri ad un<br />

pubblico più ampio possibile, ha organizzato delle<br />

esposizioni personali in luoghi come il Caffè Cristallo<br />

di Empoli, il Circolo Arci di Cerbaia (FI) e il ristorante<br />

Artevino di Montespertoli.<br />

Luciano Cioni è un artista “giovane”. Lo è senz’altro<br />

per motivi anagrafici, ma ancor più per la freschezza<br />

e la spontaneità che lo accompagnano<br />

nella creazione delle sue opere. La sua è una pittura<br />

corposa, volutamente spessa, decisa a rinforzare i<br />

concetti espressi. I quadri di Luciano, infatti, non<br />

solo rappresentano le belle e magistrali figure, ma<br />

dialogano anche con l’osservatore, comunicano i<br />

messaggi dell’artista, sempre presenti. Scaturisce<br />

dalle opere una forza, un’energia solo parzialmente<br />

espressa, un potenziale che trasmette nuove, importanti,<br />

prove d’artista da parte dell’autore.<br />

45


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Christian Colella<br />

Via Limitese, 91/B - 50059 Vinci (FI) - Tel. 380 4557467 - c.colella@tiscali.it<br />

www.circoloartifigurative.it - www.thenewpostart.org<br />

Morgan, olio su pannello di faesite, cm. 50x70<br />

Christian Colella è nato a Empoli (FI) nel 1973.<br />

Disegna e dipinge da autodidatta sin dagli<br />

anni dell’infanzia. Si specializza inizialmente<br />

nell’utilizzo della matita e del carboncino, facendo<br />

esperienze “sul campo” come ritrattista di strada.<br />

Da oltre dieci anni si concentra sulla pittura, sperimentando<br />

tecniche e materiali diversi.<br />

Laureatosi in Ingegneria Meccanica nel 2001 a<br />

Pisa, dal 2002 al 2006 vive in Emilia, dove frequenta<br />

il Circolo degli <strong>Artisti</strong> di Reggio e inizia a partecipare<br />

a mostre collettive di pittura. Tornato a vivere<br />

in Toscana, nel 2010 diventa socio del Circolo Arti<br />

Figurative di Empoli (FI), presso la cui sede realizza,<br />

ad aprile 2012, la sua prima mostra personale.<br />

Raramente abbandona il suo soggetto preferito, il<br />

ritratto del volto umano.<br />

“Mostra personale Christian Colella. Ascoltando il<br />

suo racconto di una gita da Parigi a Londra in bicicletta,<br />

è facilitata la lettura dei suoi dipinti. Realismosurrealismo<br />

che trovano soluzioni verso la Pop-Art<br />

giocando con i colori.”<br />

Graziana Ulivieri<br />

“La Ballata - rivista di arte e cultura”, n° 2 - 2012<br />

46


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Christian Colella<br />

Freddy, olio su pannello di faesite, cm. 50x70<br />

47


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Lorella Consorti<br />

lorella.consorti@gmail.com<br />

Cell. 345 8375524<br />

Il Palio, 2011, olio su tavola, cm. 41x50<br />

Lorella Consorti, nata a Prato nel 1958, vive ad<br />

Empoli (FI) dove svolge la sua attività pittorica.<br />

Ha frequentato gli studi di pittura dei maestri<br />

Sergio Nardoni, Carmine Fontanarosa e Andrea<br />

Meini, traendone preziosi insegnamenti.<br />

Fino da bambina dimostra attitudini per il disegno e<br />

per il colore, lavorando con passione.<br />

Dal 2010 prende parte attiva a concorsi e collettive,<br />

oltre ad effettuare mostre personali.<br />

Recenti eventi espositivi: Pisa Expo, Il Ghibellino -<br />

Empoli (FI) e Fornace Pasquinucci - Capraia Fiorentina<br />

(FI), Centro Arte Moderna di Pisa, Galleria Gadarte<br />

di Firenze, Sale del Bramante - Roma (artista<br />

selezionato), Premio Giovanni Gronchi - Pontedera<br />

(PI) (artista affermato), Premio Kosmos (finalista),<br />

1° premio assoluto al Concorso Nazionale Arti sti co-<br />

Letterario “Ho diritto a” col patrocinio della Regione<br />

Toscana e dei Comuni di Aulla e Licciana Nardi<br />

(MS). È presente sul sito web Marguttarte Roma,<br />

su riviste letterarie e cataloghi d’arte.<br />

Ultimo evento da segnalare: l’ammissione e l’esposizione<br />

di un’opera alla 1ª Biennale Internazionale<br />

d’Arte di Palermo, da gennaio a febbraio 2013,<br />

evento diretto da Sandro Serradifalco, curato dal critico<br />

Paolo Levi, inaugurato dal professor Vittorio<br />

Sgarbi.<br />

48


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Lorella Consorti<br />

Il giardino, 2012, olio su tavola, cm. 47x 51,5<br />

L’aspetto precipuo dell’operare di Lorella Consorti è<br />

la genuina freschezza che vibra nelle sue tele. Ella<br />

vive il suo rapporto con la realtà in senso gioioso, al<br />

punto che le varie opere sembrano nascere spontaneamente<br />

da uno stato originale di grazia, colmo di<br />

candore. Infatti ciò che la distingue è non solo l’acume<br />

penetrativo verso i fenomeni in genere, ma anche<br />

la salda conoscenza delle tecniche e il dono<br />

dell’invenzione.<br />

Mario Meozzi<br />

Critico<br />

È una fuga dalla storia, o meglio la fuga stessa della<br />

storia, il suo movimento vorticoso che piomba per<br />

incanto nei regni del silenzio e della quiete, in quei<br />

mondi ultraumani, a torto definiti fantasiosi, da cui<br />

la vita sorge e continuamente viene. È un movimento<br />

ciclico, dove la velocità conduce nella stasi e<br />

l’immobilità nell’azione. Una poetica fatta di accelerazioni<br />

e rallentamenti, di atmosfere ovattate e di<br />

cruente battaglie, le une nelle altre fuse. Come un<br />

respiro, una pulsazione che evoca il mistero ed il<br />

segreto più profondo della vita.<br />

In una tavolozza che svaria tra i rossi e i blu, con<br />

tutte le gradazioni e le miscele possibili, dal viola<br />

terroso al sognante turchese.<br />

Franco Campegiani<br />

Critico<br />

Estratto dalla recensione Fuga nel mito<br />

La pittura dell’artista Lorella Consorti è pre/concettuale,<br />

è pre/razionale, è curve di colli, spiri di mare,<br />

riverberi di cielo, sprazzi d’infanzia, spruzzati di calde<br />

memorie, che, sedimentati in un animo fertile di<br />

vertigini paniche, traduce colori in tatuaggi di vita.<br />

Nazario Pardini<br />

Poeta, critico<br />

49


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Paolo Corsoni<br />

Via G. Deledda, 18 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 632756 - Cell. 335 7109024<br />

Paolo Corsoni, castellano doc, da tempo si dedica a varie<br />

forme d’espressione artistica. Dopo un inizio dedicato<br />

alla pittura, ha intrapreso il modellato con l’argilla<br />

e, successivamente, la tecnica della pittura su intonaco, un<br />

misto tra l’affresco e il murale. Negli ultimi anni si è rivolto alla<br />

scultura utilizzando legno di olivo, sfruttandone la naturale<br />

deformazione delle radici e dei rami.<br />

Numerose le partecipazioni ad alcune collettive e a premi: di<br />

particolare rilievo le presenze al Concorso Internazionale EtruriArte<br />

a Venturina (LI) ed al premio Italia per le Arti Visive nel<br />

Forte Magnaguti a Borgoforte in provincia di Mantova. Espone<br />

nell’ex convento della croce ad Anghiari (AR) e viene invitato<br />

ad una mostra di sculture all’aperto nell’antico castello di<br />

Murlo (SI); in questa occasione i suoi lavori vengono particolarmente<br />

apprezzati, tanto che la sua opera raffigurante Cristo<br />

viene collocata in un’antica chiesa in località Befa, una frazione<br />

del Comune. Espone quindi alla settima edizione di EtruriArte,<br />

in Figure nella materia a Cecina (LI), sul lago di Garda,<br />

ed al XIV Premio Firenze risulta uno degli autori segnalati.<br />

La materia che predilige per le sue sculture, è il legno, ma<br />

non è il legname lavorato, tagliato, assemblato. Corsoni, cerca<br />

personalmente la sua materia prima per la campagna,<br />

dove una ciocca di ulivo, un tronco di ciliegio, una radice od<br />

un ramo, diventano la sua preda, o forse si concedono a lui<br />

per ritrovare nuova vita. La sua arte si esplica nell’ assecondare<br />

i suggerimenti che la Natura con generosità gli offre e<br />

da cui l’artista si lascia ammaliare per dare alla luce opere<br />

apprezzabili, resurrezioni che sono un vero trionfo del suo<br />

genio creativo.<br />

Patrizio Spinelli<br />

Con una rivisitazione di tono fantastico se pur condotta attraverso<br />

il gusto per una figurazione realistica, Paolo Corsoni<br />

recupera a ruolo di materiale scultoreo il legno di quelli<br />

che potremmo definire “reperti della natura”. Rami e radici<br />

d’albero su i quali anche il tempo ha compiuto il suo lavoro<br />

espressivo e Corsoni ne tiene conto facendosi interprete di<br />

questa naturale ricchezza formale. Assecondandone il dinamismo<br />

spontaneo ne trae figure e composizioni complesse<br />

di forte carattere su cui gli elementi forgiati in ferro che<br />

spesso compaiono intervengono a sottolineare e completare<br />

il senso narrativo.<br />

Roberta Fiorini<br />

Il Fachiro, 2013, cm. 48x18<br />

I picciotti, 2011, cm. 30x25<br />

50


Maura Costagli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Arnovecchio, 48 - 50053 Empoli (FI)<br />

Tel. 0571 591610 - Cell. 347 3758947 - maura54@hotmail.it<br />

Donna in rosso-seduzione, olio su tavola, cm. 125x100<br />

Maura Costagli nasce nel 1954 ad Empoli<br />

(FI) dove vive e lavora.<br />

La sua carriera artistica inizia fin da giovanissima<br />

intrattenendo frequenti rapporti con gli<br />

amici sia del Circolo Arti Figurative Ghibellino di<br />

Empoli (FI) che del Gruppo Culturale Ex Fornace Pasquinucci<br />

di Capraia Fiorentina (FI). Insieme a loro<br />

ha partecipato a mostre in diverse zone dell’Italia<br />

centrale. Particolari riconoscimenti gli sono stati<br />

conferiti da molte associazioni culturali tra cui Montagnana,<br />

Vinci, Lastra a Signa, Cascina, Montelupo<br />

Fiorentino, San Miniato, Bormio, Pontedera, Murlo,<br />

Gambassi Terme, Venturina.<br />

Sue opere sono presenti in circoli culturali, esercizi<br />

pubblici, ville fiorentine e casali della zona. Si dedica<br />

con molta passione alla tecnica dei dipinti murali,<br />

che la vede una vera maestra, specie nelle rappresentazioni<br />

del paesaggio toscano che, grazie alla<br />

serenità dei colori, acquista una silenziosa intimità e<br />

ben si adatta alle grandi opere che, su commissione,<br />

realizza direttamente sulle preti di ambienti privati<br />

e pubblici.<br />

Grande espressività comunque riesce ad ottenere<br />

con la pittura ad olio dove i suoi colori trovano i loro<br />

rapporti, serenamente, senza sforzo e la quotidianità<br />

diventa sempre un qualcosa di speciale.<br />

51


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Maria Pina Costanzo<br />

Via Gallurì, 16 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 933927 - Cell. 338 5307983 - pinart@valdelsa.net<br />

Ragazza di colore, 2013, olio, cm. 40x80<br />

Nata a Milano nel 1961, è una pittrice figurativa,<br />

restauratrice e decoratrice, diplomatasi<br />

all’Istituto d’Arte di Siena. Pittrice figurativa<br />

realista si esprime con varie tecniche, dall’olio<br />

all’acquerello fino all’acrilico, e tratta vari soggetti<br />

(nature morte, ritratti, ecc.). Realizza trompe l’oeil e<br />

decorazioni su qualsiasi tipo di superficie. Ha partecipato<br />

a varie rassegne, soprattutto all’interno della<br />

provincia. Ha frequentato il corso di bottega di conservazione<br />

e restauro presso la Ares Bottega di Docenza.<br />

Specializzata nella conservazione e restauro<br />

di dipinti, ha lavorato per tre anni presso la bottega<br />

di restauro Art e arti e tecniche di Siena.<br />

Basta entrare in contatto con le opere di Maria Pina<br />

Costanzo per essere immediatamente pervasi dalla<br />

sicurezza di una analisi pittorica che fonda le sue<br />

radici in una riflessione interiore della vita attraverso<br />

la ricerca di un ideale di bellezza. Cosciente che<br />

quest ‘ultimo sia un valore condiviso, ma non assoluto<br />

perché influenzabile da eventuali variabili storiche,<br />

culturali e soggettivi, Maria Pina Costanzo<br />

persegue comunque la sua idea di bellezza nel<br />

mondo reale e lo fa con sincera abilità e una disarmante<br />

felicità pittorica che rende sublime l’immagine<br />

creata concorrendo alla bellezza del vero. Una<br />

poetica figurativa sicuramente straordinaria per<br />

esiti tecnici, quella di Maria Pina Costanzo, che nella<br />

qualità d’esecuzione rimanda ad un inconscio<br />

processo di elevazione attraverso il quale la contemplazione<br />

e il dialogo intimo che si istaura con<br />

l’immagine trascende la mera riproduzione per tentare<br />

di compenetrare e superare il significato apparente<br />

delle cose. Ed è cosi che nelle opere tutto<br />

diventa fluido, nitido, quasi un invito a rallentare il<br />

ritmo del presente, proponendo atmosfere atemporali<br />

in cui la luce investe i soggetti che, nella loro<br />

pacatezza rispecchiano comunque una forte pulsione<br />

emozionale che tende a restituire allo spettatore<br />

spinte emotive.<br />

Testo critico di Barbara Angiolini<br />

Pubblicato in occasione della collettiva di arte contemporanea<br />

Nataliz-Art 2011, presso la Galleria del Teatro Romano - Città di Fiesole<br />

52


Pietro Daresta<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Guidi, 16 - 50050 Cerreto Guidi (FI)<br />

Cell. 338 1420604 - pdares@tin.it<br />

Rosso, cm. 100x100<br />

Pietro Daresta nasce a Putignano (BA) nel<br />

1952. Vive a Cerreto Guidi (FI) dal 1975. Si<br />

diploma nel 1971 ed inizia l’attività artistica da<br />

autodidatta. Nel 1987/88 frequenta un corso di pittura<br />

alla bottega del pittore empolese Gino Terreni.<br />

Partecipa a varie collettive e personali, fra le più importanti:<br />

1971, collettiva a Putignano; 1978, premio<br />

di pittura Il Cinghiale, Larciano (PT); 1980, mostra<br />

sociale Circolo Amatori Arti Figurative, Empoli (FI);<br />

1982, personale Circolo Amatori Arti Figurative,<br />

Empoli; 1982, personale pittori Palio del Cerro, Cerreto<br />

Guidi (FI); 1989, personale a Cerreto Guidi;<br />

1996, Concorso Flash Art Museum, Trevi (PG);<br />

1998, 1° premio Ottone Rosai Grand Hotel Minerva,<br />

Firenze; 1998, Mostra Nazionale e Internazionale<br />

di Arti Visive Contemporanee, Avellino; 2000, I<br />

migliori artisti del Giubileo Galleria Il Collezionista,<br />

Roma; 2011, Cerreto Guidi, 1ª Estemporanea d’arte<br />

Guido Santini, Contrada Porta Caracosta.<br />

53


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Liboria Di Dia<br />

Via Milano, 3 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tre donne, 2013, olio su cartone telato, cm. 25x35<br />

Nata a Partinico, in provincia di Palermo, si è<br />

trasferita a Poggibonsi (SI) nel 1970. Da anni<br />

segue con costanza i corsi di disegno e pittura<br />

presso il Laboratorio Arti Visive. Affronta con<br />

disinvoltura i temi classici della pittura, la natura<br />

morta, il paesaggio e la figura umana, con le tecniche<br />

dell’olio e dell’acrilico. Ha partecipato a varie<br />

mostre collettive ottenendo unanimi consensi.<br />

Paesaggio, 2011, olio su tavola, cm. 30x60<br />

54


Grazia Di Napoli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

grazia.dinapoli@alice.it<br />

www.graziadinapoli.jimdo.com<br />

Bellezza e degrado, olio su tela, cm. 50x70<br />

Grazia Di Napoli, nata ad Atella (PZ), vive ad<br />

Empoli (FI). Ha lavorato come insegnante<br />

nelle scuole dell’infanzia. Dopo aver lasciato<br />

l’insegnamento frequenta vari corsi di pittura con i<br />

maestri: Sergio Nardoni, Andrea Mancini e Graziano<br />

Pellegrini affinando così le sue tecniche pittoriche.<br />

Predilige il figurativo. Ha partecipato a numerose<br />

mostre collettive, ha tenuto personali, ha<br />

partecipato a concorsi ed eventi ottenendo premi e<br />

lusinghieri riscontri di critica e di pubblico. Una delle<br />

sue opere si trova nella chiesa di Santa Liberata a<br />

Cerreto Guidi (FI).<br />

Alcune mostre collettive e concorsi:<br />

Arena Teatro Cinecittà (Centro d’Arte Modigliani)<br />

Firenze 2010<br />

Associazione Culturale La Casa del Pittore Montecatini<br />

(LU) 2010<br />

Rassegna Arte e Letteratura 4° biennale di Roma<br />

2010<br />

Rassegna d’Arte omaggio a Cortona (AR) 2010<br />

Premio Nazionale Pittura Grafica e Scultura Città di<br />

Pontedera (PI) 2011<br />

Circolo Arti Figurative Il Ghibellino, Empoli (FI) 2011<br />

Infiorate a Cerreto Guidi (FI) 2011- 2012- 2013<br />

Rassegna d’Arte e Letteratura omaggio a San Gimignano<br />

(SI) 2011<br />

Rassegna Cortona Storica Città d’Arte, Cortona<br />

(AR) 2011<br />

Natale in Versilia: i grandi maestri contemporanei,<br />

Viareggio (LU) 2011<br />

Prolastra Enrico Caruso, Lastra a Signa (FI) 2011-<br />

2012<br />

Premio Spiga d’Argento, Montespertoli (FI) 2011-<br />

2012-2013<br />

Omaggio al Carnevale, Viareggio (LU) 2012<br />

La Vela e il Mare, Viareggio (LU) 2012<br />

Oscar Europeo dell’Arte e Letteratura: i grandi maestri<br />

contemporanei, Viareggio (LU) 2012<br />

Panorama Arti Visive, Firenze 2013<br />

Volterra in Cornice, Volterra (PI) 2013<br />

Natale in Arte, Prato 2013<br />

Mostre personali:<br />

Cantine Verdi, Cerreto Guidi (FI) 2009<br />

Enoteca Paolini, Montespertoli (FI) 2010<br />

Circolo Arti Figurative Il Ghibellino, Empoli (FI) 2012<br />

Le Botti di Aspasia, Montespertoli (FI) 2012<br />

Hotel da Vinci, Sovigliana - Vinci (FI) 2012<br />

Centro Val di Pesa, Montelupo Fiorentino (FI) 2012<br />

Galleria Garibaldi, Montelupo Fiorentino (FI) 2013<br />

Hotel da Vinci, Sovigliana - Vinci (FI) 2013<br />

Circolo Arci Marcignana, Empoli (FI) 2013<br />

Centro Commerciale Val di Pesa, Montelupo Fiorentino<br />

(FI) 2013<br />

Hanno scritto di lei: Sergio Nardoni, Daniela Pronestì<br />

e Manrico Testi.<br />

55


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Grazia Di Napoli<br />

Come il viaggiatore che si rincuora, trovandosi quasi<br />

miracolosamente in un giardino ombroso dopo<br />

aver attraversato una zona arida e desertica, trovo<br />

conforto, piacevolmente sorpreso, dalle atmosfere<br />

colorate dei dipinti di Grazia Di Napoli. L’atmosfera<br />

che si respira in questi quadri sembra infatti espandersi<br />

nello spazio reale, contaminando l’aria e coinvolgendo<br />

l’osservatore, per condurlo in un viaggio<br />

da compiersi silenziosamente, quasi in punta di<br />

piedi. Un viaggio dove si possono incontrare giardini<br />

incantati punteggiati da fiori dalle mutevoli sfumature,<br />

raccolti interni che raccontano quasi sottovoce<br />

brani di vita quotidiana, oggetti semplici e<br />

ordinati, spesso allineati davanti a finestre che fanno<br />

trasparire velati, lontani e familiari paesaggi. E<br />

mai come aggirandosi fra queste tele, ascoltandone<br />

le ritmate desinenze, abbandonandosi agli echi<br />

colorati dalle variegate risonanze, ci si può convincere<br />

di quanto sia vero questo desueto ma caro<br />

antico detto: “…i tesori più preziosi sono spesso le<br />

cose più semplici…”<br />

Sergio Nardoni<br />

Sogni, fantasia e colori: il titolo che Grazia Di Napoli<br />

ha scelto per la sezione della mostra a lei dedicata;<br />

interpreta perfettamente i contenuti visivi della sua<br />

pittura, il suo universo variopinto e ricco di suggestioni<br />

che nascono dalla realtà ma che il sogno trascolora.<br />

Non c’è uniformità nei temi rappresentati,<br />

perché ogni cosa, dalla figura agli animali, dal paesaggio<br />

agli oggetti inanimati, suscita la sua curiosità<br />

e il desiderio di trasporla pittoricamente sulla tela.<br />

Della figura, soprattutto le donne, le interessa restituire<br />

lo strato visibile delle emozioni, quelle “luminose”<br />

che affiorano sul volto quando si “accende”<br />

un sorriso o ci si abbandona alla gioia di un abbraccio,<br />

ma anche quelle più malinconiche che attraverso<br />

il nostro sguardo ogni volta che ci soffermiamo a<br />

meditare sul senso dell’esistenza. Della natura la<br />

colpisce, invece, la vita semplice delle cose: i fiori<br />

recisi e raccolti in vaso, le conchiglie sulla riva del<br />

mare, gli animali che condividono lo spazio dell’uomo.<br />

Una realtà, quella proposta da Grazia Di Napoli,<br />

in cui le brutture del mondo sembrano essere state<br />

cancellate in un solo colpo per lasciare spazio, solo<br />

e unicamente, alla libertà del sogno e alla forza della<br />

fantasia.<br />

Daniela Pronestì<br />

Luci dell’anima, olio su tela, cm. 40x60<br />

Grazia Di Napoli continua ad avvincermi per il nitore<br />

delle immagini, per l’efficacia dei simbolismi, per la<br />

grazia di ogni rappresentazione. Rende poetiche,<br />

esteticamente gradevoli, luminose le sue opere:<br />

una delizia degli occhi, anche quando esse contengono<br />

intense valenze metaforiche e ammonitrici,<br />

sempre risolte nell’alveolo di un armonico neofiguratismo.<br />

Così accanto alle deliziose rappresentazioni<br />

realistiche, i vibranti freschi aromi, romantici abbandoni,<br />

dolcezze memoriali, delizie cromatiche, come<br />

in questo trionfo floreale.<br />

Manrico Testi<br />

56


Cosetta Di Pietrantonio<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Lucchese, 122 - 50053 Empoli (FI)<br />

Cell. 339 1174083 - cosettadipietrantonio@yahoo.it<br />

Cosetta Di Pietrantonio, di origine pugliese,<br />

vive e lavora a Empoli (FI).<br />

L’amore per la pittura nasce fin dalla scuola,<br />

in particolare nella materia Disegno dal vero.<br />

Rinuncia a frequentare le scuole d’arte per motivi<br />

familiari; malgrado questo impedimento il desiderio<br />

di dipingere è forte dentro di lei e dopo un periodo<br />

di interruzione ricomincia a frequentare uno studio<br />

privato per acquisire tecnica e maturare la sua passione<br />

verso la pittura.<br />

Nella sua pittura vuole esprimere le sensazioni e le<br />

emozioni che ha dentro attraverso i colori caldi che<br />

la natura le trasmette.<br />

Dal 2002 frequenta il Circolo Arti Figurative di Empoli<br />

di cui è socia.<br />

Ha allestito la sua prima personale alla piscina Il Melograno<br />

a San Casciano Val di Pesa (FI).<br />

Dal 2003 frequenta ed espone al Palazzo Il Ghibellino<br />

di Empoli.<br />

Ha tenuto molte personali ed ha partecipato a numerose<br />

collettive e concorsi ottenendo vari riconoscimenti:<br />

nel 2005 a Certaldo (FI) in occasione del<br />

Premio Italia per le arti figurative e successivamente<br />

allestisce una personale alla Galleria Il Candelaio<br />

di Firenze; nel 2007 ottiene un altro riconoscimento<br />

al Premio Italia (una mostra a Capraia Fiorentina) ed<br />

allestisce una personale presso il Centro Culturale<br />

Il Fuligno a Firenze. Nel 2009 viene premiata ancora<br />

una volta a Certaldo in occasione del Premio Italia e<br />

al Premio Città di Lastra organizzato dalla Pro-Lastra<br />

Enrico Caruso.<br />

Di recente ha esposto ad una collettiva a Montecatini<br />

Terme (PT) presso la Casa del Pittore e del<br />

Poeta.<br />

Recentemente ha ricevuto il quinto premio Spiga<br />

d’argento di Montespertoli (FI).<br />

Ha seguito e frequentato corsi di pittura e disegno,<br />

e nudo.<br />

L’interesse per il disegno ha sviluppato in lei caratteristiche<br />

riconducibili ad una pittura figurativa, meticolosa,<br />

molto particolareggiata.<br />

Amante della natura, esprime sulla tela emozioni e<br />

sensazioni vive, dando vita al soggetto.<br />

La vera arte, afferma Tolstoj, è l’uomo che ascende<br />

verso Dio.<br />

L’arte per Gorkij, è Dio che scende nell’uomo.<br />

L’arte per Čechov, è catturare quel raggio di sole.<br />

Mi vengono in mente queste parole rivelatrici guardando<br />

i delicati paesaggi di Cosetta Di Pietrantonio.<br />

Per la loro impalpabilità, per il loro essere presenti,<br />

reali e nello stesso tempo lontani, sfuggenti, inventati.<br />

Un raggio di sole individua, rivela, fa brillare, fa tintinnare<br />

potremmo dire, foglie di alberi, campi innevati,<br />

rami secchi e ruscelli gorgoglianti per poi scomparire,<br />

scivolare in un’ombra, in una foschia.<br />

L’ho vista dipingere: l’artista non sembra mai essere<br />

contenta di quella trama paziente che tesse sì con<br />

caparbietà, ma insieme con la leggerezza della farfalla<br />

che, inesausta, vola di fiore in fiore.<br />

Una trama colorata ricca di variazioni, di toni soffusi,<br />

di vibranti fraseggi che con la loro deliziosa cadenza<br />

si esprimono in una vera e propria sinfonia della bellezza<br />

della natura.<br />

Sergio Nardoni<br />

57


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Mirella Fontani<br />

Via Bignola, 57 - Montespertoli (FI)<br />

Cell. 339 2203969 - iomirella@virgilio.it<br />

Mirella Fontani vive in un piccolo borgo del<br />

Comune di Montespertoli (FI). Dopo la<br />

professione di insegnante svolta nelle<br />

scuole superiori, dedica ora il suo tempo a due passioni:<br />

la vita in campagna, con tutti gli impegni che<br />

essa comporta, il disegno e la pittura, amati fin<br />

dall’infanzia. Soggetti prediletti sono i ritratti (specie<br />

a matita) e i quadri che immortalano particolari<br />

della natura e fiori.<br />

Primavera, 2011, olio su tela, cm. 70x50<br />

Ritratto, 2013, matita su carta, cm. 30x40<br />

58


Linda Francalanci<br />

Studio: via Leoni, 25 - S. Croce sull’Arno (PI) - Cell. 347 1160609<br />

info@lindafrancalanci.it - www.lindafrancalanci.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Trasparenza, 2005, acrilico, cm. 70x100<br />

Linda Francalanci nasce a Livorno nel 1950,<br />

vive e risiede a S. Miniato (PI), ma opera e lavora<br />

a S. Croce sull’Arno (PI) dove ha una<br />

scuola-studio nel centro storico. dipinge fin da bambina<br />

e, dopo gli studi accademici, la sua pittura<br />

prende l’impronta “macchiaiola”. Per molto tempo<br />

ha dipinto così, costruendo anno dopo anno il suo<br />

spirito artistico, arrivando con intenso lavoro alla sua<br />

neo-pittura. Una pittura ricercata interiormente ed<br />

esteriormente, con pennellate intrinseche di colori<br />

freschi e vivaci che evidenziano il surrealismo figurativo<br />

di Linda. Essa ha creato una perfetta simbiosi tra<br />

fiore e donna a sublimarne il volto; le labbra sono<br />

petali, gli occhi pistilli... lo sguardo è l’essenza e l’intensità<br />

del profumo. La fusione di questi elementi è<br />

la sua pittura che per lei è vita. Linda Francalanci ha<br />

opere in tutta Italia, compresa l’isola di Lampedusa.<br />

Ha esposto e ha tenuto mostre personali in molti<br />

paesi; l’ultima nella Torre degli Upezzinghi di Calcinaia<br />

(PI), dove ha riscontrato approvazioni e diverse<br />

recensioni (dallo scultore Paolo Grigò, dalla critica<br />

d’arte Sandra Lucarelli, Paola Marcone e dal pittore<br />

Alessandro Cavallini...) Linda insegna nella propria<br />

scuola oltre la pittura anche la scultura, la modellazione<br />

e l’incisione su pelle, organizzando per i propri<br />

allievi (adulti) estemporanee e mostre collettive.<br />

59


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Linda Francalanci<br />

Composizione n.9, 2006, tecnica acrilico, cm. 150x100<br />

L’opera dell’artista è costituita su basi classiche che<br />

sono quel filo conduttore analitico-progettuale che<br />

già in altre occasioni abbiamo incontrato nella sua<br />

ricerca luce-dinamismo, di coinvolgimento spaziale<br />

soprattutto nelle grandi tele dove le molteplici versioni<br />

delle figure prendono forma, gli sguardi sono<br />

impatti di emozioni: comunicazione per l’attento<br />

osservatore. Ad esempio nell’opera “Rosso su<br />

rosso” Linda esprime un equilibrio cromatico che si<br />

misura con innumerevoli passaggi di tonalità. Non<br />

si abbandona né al sentimento della norma, né si<br />

limita alla realizzazione formale del dipinto. Il suo è<br />

un atteggiamento critico, un’analisi spietata, dettagliata<br />

del personaggio che si ripete nei ritratti, grandi<br />

tele dove l’artista disarma il volto e lo impressiona<br />

nel suo atto attraverso geometrie di panneggi ed<br />

interventi di natura floreale in parte sovrapposti al<br />

volto stesso guidate da perfette scalature e intuizioni<br />

cromatiche dove quel puro lirismo dell’artista<br />

ti coinvolge nel suo fantastico, a volte surreale, percorso<br />

di ricordi strettamente legati a periodi d’infanzia<br />

vissuti nella campagna, a contatto con le<br />

bellezze e i profumi della natura. È proprio questa<br />

capacità nella pittura di Linda Francalanci di espandere<br />

un sentimento, un’energia che ci toglie dal<br />

qualunquismo inerte con cui siamo portati a considerare<br />

tanta pittura formalistica - che fa crescere<br />

simpatia e ammirazione per la sua opera soprattutto<br />

quando l’artista ripete, specialmente nel soggetto,<br />

esempi del migliore realismo moderno. Interessante<br />

scoprire nella sua opera i momenti in cui<br />

l’artista va oltre, creando una storia di grande composizione<br />

a più piani con tele materiche dove i<br />

giochi di luce-ombra creati dai rilievi ci conducono a<br />

una visione poetica della realtà.<br />

Paolo Grigò<br />

60


Tiziana Fusi<br />

Loc. Pian de’ Campi, 7/a - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

tiziana.fusi@libero.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

La lettrice, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Campagna toscana, 2013, olio su tavola, cm. 50x70<br />

Tiziana Fusi ha scoperto la pittura una decina di anni fa, con la profonda<br />

convinzione che solo attraverso l’arte, questo particolare tipo di arte,<br />

sia possibile esprimersi compiutamente. Nelle numerose mostre alle<br />

quali ha partecipato ha sempre riscosso un buon successo. Ama moltissimo<br />

gli animali (ha cinque gatti…in famiglia) da cui assimila probabilmente la<br />

tendenza ad andare al di là delle apparenze. Fa parte del Laboratorio Arti<br />

Visive, dove segue i corsi di Claudio Giomi.<br />

61


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Francesca Gheri<br />

50053 Empoli (FI)<br />

Cell. 347 0013312 - francesca.gheri@gmail.com<br />

Francesca Gheri è nata a Empoli (FI) nel 1973.<br />

Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze<br />

alla scuola di pittura di Adriano Bimbi, vive<br />

e lavora a Empoli.<br />

Inizia il percorso artistico come ceramista; nel 2001<br />

vince il concorso pubblico per la progettazione e la<br />

realizzazione degli arredi urbani del parco della Villa<br />

Medicea dell’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino<br />

(FI). Sempre nel 2001 prende parte ad una collettiva<br />

all’ex fornace Pasquinucci di Capraia Fiorentina (FI).<br />

Durante il percorso accademico partecipa ad alcune<br />

edizioni di “Accademia in mostra“ (2004, 2005,<br />

2006). Nel 2007 espone ad una collettiva al Museo<br />

di Storia Naturale di Firenze.<br />

Dal 2011 prende parte alle iniziative ed alle collettive<br />

del Circolo arti figurative di Empoli, aggiudicandosi<br />

il secondo premio del concorso nazionale di<br />

pittura promosso dal circolo stesso.<br />

Fra i vari corsi accademici segue la scuola di incisione<br />

del professor Rodolfo Ceccotti. Appassionata<br />

a questa tecnica ne ha fatto mezzo di espressione,<br />

approfondendo l’uso del “segno inciso” grazie<br />

alla vicinanza ed agli insegnamenti del maestro<br />

Paesaggio con oliveto, 2010, acquaforte su zinco<br />

Enzo Faraoni. Nel 2013 partecipa al concorso indetto<br />

dall’Associazione Nazionale Incisori Italiani, e<br />

prende parte alla collettiva Arte Grafica Italiana a<br />

Vigonza (Padova), organizzata dalla stessa associazione.<br />

Natura morta con aringhe, 2008, olio su tavola e collage<br />

62


Claudio Giomi<br />

Via Brigate Spartaco Lavagnini, 35 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Cell. 380 4107302 - claude-max-lam@tiscali.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Tre ragazze, 2009, olio su carta, cm. 70x100<br />

Nato a Siena, si è diplomato all’Istituto d’Arte<br />

Duccio Di Boninsegna. Dopo le iniziali esperienze<br />

figurative ha iniziato un personale<br />

percorso di ricerca che affonda le sue radici nel surrealismo<br />

e nell’espressionismo. I suoi temi ricorrenti<br />

sono la città, il cipresso, la cattedrale, la figura<br />

umana spesso stilizzata nell’ombra della sera. Fra le<br />

esposizioni di particolare rilievo sono da ricordare le<br />

partecipazioni alle principali fiere d’arte internazionali:<br />

Arco - Madrid Feria Internacional, New York<br />

Artexpo-NY Coliseum, Interart - France - Fiera Internazionale<br />

d’Arte Nice, Expo - Arte Bari, Arte Padova<br />

- Mostra Mercato d’Arte Contemporanea e la personale<br />

alla Galleria Viamaestra 114 nel 2004. Attualmente<br />

è presidente dell’Associazione Culturale Arti<br />

Visive ed è insegnante di Disegno e Pittura nei corsi<br />

annuali organizzati dall’Università dell’Età Libera<br />

(Centro Insieme) di Poggibonsi (SI). Nel 2005 ha realizzato<br />

Il Pigio, il premio annuale che viene donato<br />

al rione vincitore durante la tradizionale festa del<br />

vino a Poggibonsi.<br />

63


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Donatella Gori<br />

Via Valle a Lungagnana, 6 - 50025 Montespertoli (FI)<br />

Tel. 0571 674105 - Cell. 339 5973691 - donatella.gori@libero.it<br />

Autunno, olio, cm. 35x40<br />

Nata a Firenze, dopo il diploma consegue la<br />

laurea di primo livello all’Accademia di Belle<br />

Arti di Firenze, con indirizzo Pittura. Nel<br />

2004 frequenta un corso di qualifica presso la prestigiosa<br />

Scuola di Ceramica di Montelupo Fiorentino<br />

(FI). Numerose le mostre, personali e non, che<br />

l’hanno vista protagonista dal 2000 in poi. Molte<br />

delle quali in <strong>Valdelsa</strong>, a Montespertoli (FI) e Certaldo<br />

(FI), ma anche a Firenze ed in provincia di Bologna.<br />

Nel 2007 vince il Premio Firenze (consistente<br />

in una mostra virtuale in rete), promosso dalla rivista<br />

Eco d’Arte Moderna. Di particolare importanza<br />

le ultime tre mostre realizzate: nel luglio 2007 la<br />

personale presso il Comune di Fosdinovo (MS),<br />

Vaso, cm. h 38<br />

nell’aprile 2008 un’altra personale presso la Galleria<br />

Centro Storico di Firenze e nel maggio all’esposizione<br />

organizzata dal Rotary Firenze Sud L’Arte per<br />

abbracciare il mondo a Villa Montalto. È iscritta<br />

all’associazione culturale Firenze Arte, con la quale<br />

ha partecipato a varie mostre collettive nel 2012<br />

presso la Galleria Cimabue.<br />

64


Franca Isoni<br />

Via San Gallo, 135 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

franca_sessanta@libero.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

La ragazza con l’anello, 2013, olio su tela, cm. 60x70<br />

Giovane artista di origini sarde (è nata a Siniscola,<br />

provincia di Nuoro), vanta già una lunga esperienza.<br />

Ha visitato svariati aspetti dell’arte figurativa,<br />

fino a perfezionarsi nei paesaggi, spesso con protagoniste<br />

femminili. Forte il richiamo della sua terra di<br />

origine, la Sardegna, da cui prende in prestito i colori<br />

delle rocce, della vegetazione, del mare e degli scorci<br />

dei piccoli centri abitati.<br />

Il gabbiano, 2012, olio su tela, cm. 35x45<br />

Instancabile, mette a frutto qualsiasi esperienza visiva<br />

con un ottimo gioco di colori.<br />

Luisa Violetti<br />

diplomata presso la Scuola delle Arti Ornamentali<br />

del Comune di Roma<br />

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Luciano Italiani<br />

Via Terrafino, 28 - 50053 Empoli<br />

Tel. 0571 80137 - Cell. 338 7771992 - lucianoitaliani@hotmail.it<br />

Ho rubato la Gioconda, 2007, olio su tavola di legno,<br />

cm. 110x130<br />

Nozze sull’albero, 2007, olio su tavola di legno,<br />

cm. 60x90<br />

Un artista fuori dal coro<br />

...Ora questa sorprendente uscita: grandi legni dipinti<br />

in vasti formati; un mondo davvero solo suo,<br />

rappresentato con sontuosa ricchezza di fantasia,<br />

di colori, con una perizia tecnica di straordinaria sagacia.<br />

Il primo segreto (che strania e coinvolge l’osservatore)<br />

è quel suo modo di rappresentare cose,<br />

oggetti e persone, in sospensione, in equilibrio, fra<br />

fumate di vapori, nuvole, orizzonti a perdita d’occhio.<br />

Un mondo onirico e di favola (ma non pittoricamente<br />

a buon mercato), di magia e di atmosferica<br />

suggestione. E in questo sopramondo, in cui sembra<br />

che l’artista abbia abbandonata la terra, ma non<br />

si senta vicino al cielo, navigano nell’aria con la grazia<br />

di equilibristi, con la ludica perfezione acrobatica<br />

dei circensi, ora trenini fatati su percorsi impossibili,<br />

ora schiere di veloci e minimi figurini in monopattino,<br />

ora sposi che celebrano le nozze su un albero<br />

celeste, ora angeli laici e trombettieri, ora deliziosi<br />

concertini notturni. La magia di Luciano Italiani, o<br />

meglio la sua non ultima magia è di fondere con sorprendente<br />

naturalezza l’onirico e il fantastico (perfino<br />

goticheggiante), con il senso moderno del gioco.<br />

E tutta questa magia da orologiaio, su sfondi solenni,<br />

da alto melodramma, colorati con le lucenti nebbie<br />

di un Turner o il paesaggismo di cielo di un Constable.<br />

Oltre però la stregante bravura tecnica,<br />

l’originalità della fantasia, la spiazzante novità<br />

dell’impaginato c’è in questo artista, e volteggia nel<br />

suo mondo fatato, la disperante nostalgia di un<br />

mondo migliore, di una società felice e solidale, feriale<br />

e viva, che per ora ha trovato il suo eden solo<br />

su questo aereo mezzanino fra cielo e terra.<br />

Pier Francesco Listri<br />

66


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

67


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

68


Letizia Lazzeretti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Don Bianconi, 9 - 50050 Capraia e Limite (FI)<br />

Cell. 393 5646124 - m.letizialazzeretti@live.it<br />

Letizia Lazzeretti nasce ad Empoli (FI) dove<br />

vive e lavora.<br />

Ha manifestato fin da sempre una spiccata<br />

passione per l’arte, il designer e la moda.<br />

Ha seguito corsi di pittura con i maestri Andrea<br />

Mancini e Sergio Nardoni affinando la sua tecnica<br />

nella ricerca di una propria dimensione artistica.<br />

La sua visione spazia dalla figura ai paesaggi fantastici<br />

con atmosfere magiche ed essenziali a volte<br />

mediate con tagli cinematografici.<br />

Spesso coglie gradazioni di pochi colori che uniti a<br />

un tratto vibrante e spontaneo riescono a trasmettere<br />

emozioni sempre più coinvolgenti.<br />

Attualmente lavora nel campo della moda.<br />

Concorsi:<br />

Giovani designer Linea Pelle Bologna, 1° premio<br />

Designer Linea Pelle 1991, 1° premio<br />

Premio Italia 2010, premio Look Foto Capraia Fiorentina<br />

(FI)<br />

Premio Giovanni Gronchi Pontedera 2010, riconoscimento<br />

Premio Il Ghibellino Empoli (FI) 2011 1° premio<br />

Premio Kosmos Fucecchio (FI) 2012, selezionato<br />

Premio Open Art Roma, selezionato<br />

Premio Merlino, Firenze, ottava finalista<br />

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Antonella Lomonaco<br />

Strada di Linari, 16/a - 50021 Barberino Val d’Elsa (FI)<br />

Tel. 055 8078656 - 339 2026067 - a-lomonaco@libero.it<br />

Femminilità, 2011, olio su tela, cm. 40x40<br />

Nata in Calabria, approda in Toscana nel 1967.<br />

L’approccio con la pittura, avvenuto in età adulta<br />

grazie all’incontro con il Laboratorio di Arti Visive<br />

di Poggibonsi, ha rappresentato una piacevole evasione<br />

dal lavoro di bancaria, ma oggi è diventato un prezioso<br />

modo di comunicare le sensazioni che la natura e il<br />

mondo circostante trasmettono. Colori e scenografie di<br />

vita, piccoli frammenti di realtà per mezzo dei quali cerca<br />

di dare forma alle sue emozioni più profonde. Attualmente<br />

è la figura femminile la protagonista delle tele,<br />

che parlano del mondo della donna fatto di quei sentimenti<br />

che vanno oltre l’immediatezza dell’immagine.<br />

Nel corso degli anni ha partecipato a varie mostre collettive<br />

e personali, e ad importanti eventi collegati ad iniziative<br />

come Arte e solidarietà per la costruzione di una<br />

ludoteca per i bambini dei detenuti presso il carcere di<br />

Sollicciano, e Arte per la ricerca promossa da Fiorgen<br />

per la ricerca sulle malattie genetiche. Le sue mostre<br />

più significative sono andate in scena alla Limonaia di<br />

Palazzo Strozzi a Firenze, a Palazzo Panciatichi, sede del<br />

Consiglio Regionale della Toscana, presso il Museo Archeologico<br />

di Firenze e poi a San Gimignano, Siena,<br />

Colle Val d’Elsa, Casole, Poggibonsi e Barberino val<br />

d’Elsa. Alcune sue opere si trovano a Sofia, Dakar, a Firenze<br />

presso la Pinacoteca della Regione Toscana, e<br />

negli uffici del Ministero di Grazia e Giustizia.<br />

Verso Jaisalmer, 2012, olio su tela, cm. 60x80<br />

Passeggera malinconia, 2011, olio su tela, cm. 60x40<br />

70


Alberto Lorini<br />

Via Fiume, 9 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 934539<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Chiesa sul mare, Vico Equense, acquarello<br />

Positano, Costa Amalfitana,<br />

Nato a Poggibonsi (SI), si è diplomato all’Istituto<br />

d’Arte di Siena. Le sue opere figurano<br />

in collezioni pubbliche e private in Italia e<br />

all’estero.<br />

Tonalità delicata, in sintesi di forma e di colori. I paesi<br />

cui egli si ispira appaiono incantati, tutti immersi in<br />

un’aurea di poesia.<br />

P. Girace<br />

Nei suoi lavori rivela la sempiterna anima toscana...<br />

ma coglie con una inconfondibile rielaborazione la<br />

vivezza delle coste amalfitane.<br />

B.T. Carli<br />

E degna di ammirazione è la sua opera, dove tutto<br />

vive e palpita di una profonda umanità e di un dolce<br />

sentire.<br />

M. Serchi<br />

I colori della campagna toscana lo attraggono e lo<br />

affascinano, si serve della spatola per fermare l’istante<br />

della sua commozione”.<br />

T. Paloscia<br />

I suoi lavori sono la testimonianza<br />

del suo sentimento<br />

d’amore verso la<br />

natura, hanno una sinuosa<br />

eleganza di segno, una casta<br />

luminosità cromatica,<br />

di là dalla immediata piacevolezza<br />

di lettura dei<br />

suoi dipinti, riesce a penetrare<br />

e a restituire il sentimento<br />

luminoso e umano<br />

insieme, che promana dai<br />

nostri luoghi.<br />

M. Prisco<br />

Alberto Lorini ha un modo<br />

semplice e coerente di costruire<br />

figurativamente il<br />

proprio mondo, una identica disposizione a farsi narrare<br />

dalla natura le proprie esperienze più intime.<br />

Giuliano Ercoli<br />

“...In particolar modo nel paesaggio colpisce quella<br />

sua personalità pittorica che assume tonalità e gradazioni<br />

di luci veramente fascinosa, respira una atmosfera<br />

singolare, riposante, realizzata con amore<br />

e con sensibilità estremamente penetrativa”.<br />

Pilade Moni<br />

“...Sono dei dipinti, questi di Lorini, che sembrano<br />

creati per “pochi intimi” tale è il tratto gentile e<br />

personalissimo ed i colori appropriatamente tenui<br />

e sensibili con i quali sono trattati. Una pittura distensiva,<br />

in sintesi, che rispecchia fedelmente l’ultima<br />

aspirazione dell’artista di vivere nel godimento<br />

spirituale derivato dalla bellezza della natura;<br />

bellezza che Alberto Lorini, ricavandone gli aspetti<br />

visivi più salienti, sa riportare nelle proprie tele con<br />

stupenda maestria”.<br />

Luca Vespoli<br />

La Nazione, Positano, agosto 1971<br />

71


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Vincenza Ludovico<br />

Via De Nicola, 6 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 631297 - cinzialudovico@gmail.com<br />

Algerina con copricapo elegante<br />

Vincenza Ludovico, “Cinzia” nelle sue opere,<br />

nasce a Taranto e dopo gli studi magistrali,<br />

dove eccelle nel disegno, si trasferisce in<br />

provincia di Firenze, come impiegata presso un<br />

ente statale. Raggiunta l’età della pensione si iscrive<br />

a Poggibonsi (FI) al corso di Disegno e Pittura<br />

diretto da Claudio Giomi, e anno dopo anno affina<br />

le sue doti naturali nella pittura ad olio e in quella<br />

materica. Comincia col riprodurre opere di grandi<br />

pittori per creare una sua tecnica personale, fatta di<br />

vivacità nel colore e cura dei particolari. Dipinge<br />

animali armoniosi nella forma, ma soprattutto ama<br />

ritrarre il mondo delle donne nei vari atteggiamenti<br />

della vita e in modo particolare i loro occhi, che<br />

sono specchio dell’anima. Ha sempre partecipato,<br />

dal 2007 al 2013, alle collettive artistiche dell’Università<br />

dell’Età Libera di Poggibonsi ed a quelle<br />

andate in scena a Palazzo Priori di Colle Val d’Elsa<br />

(SI) per conto della Pro Loco.<br />

Danzatrice del ventre<br />

72


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Vincenza Ludovico<br />

Famiglia di cigni<br />

Tuaregh che suona il tamburo<br />

73


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Tiziana Maggiorelli<br />

Via Provinciale Cerretese, 66<br />

50050 Cerreto Guidi (FI)<br />

L’intruso, olio su legno<br />

Tiziana Maggiorelli è nata a Firenze nel 1960,<br />

vive e lavora a Cerreto Guidi (FI). Appassionata<br />

di pittura fin da piccola, dopo le scuole<br />

dell’obbligo frequenta l’Istituto d’Arte di Firenze<br />

dove si diploma maestra d’arte. Alternando il lavoro<br />

alla passione frequenta vari corsi di pittura e disegno<br />

approfondendo varie tecniche.<br />

Ha partecipato a diverse collettive e personali nel<br />

territorio del Chianti.<br />

Ha iniziato a dipingere paesaggi toscani, amando lo<br />

stile di Van Gogh e subendo il fascino del grande<br />

Picasso.<br />

74


Umberto Maggiorelli<br />

Viale Matteotti, 61 - 50052 Certaldo (FI)<br />

Tel. 0571 666493 - Cell. 335 283997<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Cuori contro, tecnica mista<br />

Nato a Siena il 18 maggio 1950, Umberto<br />

Maggiorelli frequenta l’Istituto d’Arte. Appassionato<br />

del periodo impressionista, e<br />

soprattutto degli affreschi, per motivi lavorativi però<br />

non può dare continuità alla sua grande vocazione:<br />

la ricerca nel dipingere. Oggi vive a Certaldo (FI)<br />

dove, nel poco tempo libero, si dedica alla pittura.<br />

Maggiorelli si diletta in particolar modo a sperimentare<br />

nuove tecniche, creando fondi di vari materiali,<br />

tra i quali sabbia, segatura e cemenentite, cercando<br />

una pittura più profonda e materica, foglia oro argento<br />

e ricerca dell’encausto. Tra le varie partecipazioni<br />

a mostre e concorsi, si ricordano quelle al Papaiano<br />

d’Argento, a Poggibonsi Arte del 1983, al<br />

premio di pittura Spiga d’Argento di Montespertoli e<br />

ad esposizioni a Cerreto Guidi (FI) e a Certaldo (FI),<br />

in Palazzo Stiozzi Ridolfi. Di particolare soddisfazione<br />

l’invito alla partecipazione alla mostra del gemellaggio<br />

a Wetzlar (Germania), insieme ad altri nove<br />

pittori senesi. Ha conseguito importanti piazzamenti<br />

al premio Avvocato Colombini di Montalcino (SI)<br />

ed al premio di pittura e grafica di Uopini (SI).<br />

Papaveri in salita, tecnica mista<br />

75


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Laura Magi<br />

Via Borri, 5 - 53036 Staggia Senese (SI)<br />

Tel. 0577 930802 - Cell. 328 0693064 - gemmalaura2@alice.it<br />

Ritratto di Fiorisa, 2011, olio su cartone telato, cm. 50x60<br />

Laura Magi è nata nel 1950. Dipinge da<br />

trent’anni, prevalentemente a olio. Ha tenuto<br />

otto mostre personali a Siena, Monteriggioni<br />

(SI) e San Vincenzo (LI), partecipando<br />

a numerose collettive. I suoi soggetti preferiti<br />

spaziano dai ritratti alle vedute della costa e<br />

della campagna toscana, dai fiori ai gatti. Ha seguito<br />

i corsi di Claudio Giomi presso il Laboratorio<br />

Arti Visive di Poggibonsi (SI).<br />

Paesaggio innevato, 2012, olio su cartone telato, cm. 35x45<br />

76


Domenico Magnoli<br />

Località Bagnano Fibbiana, 79 - 50052 Certaldo (FI)<br />

Tel. 0571 660437 - Cell. 338 1406674 - domenicomagnoli@alice.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Quando viene la notte, 2012, olio su tela, cm. 40x60<br />

Domenico Magnoli nasce a Messina e conclusi<br />

gli studi classici si trasferisce a Firenze.<br />

Qui si iscrive alla facoltà di Architettura e al<br />

contempo segue i corsi di disegno e pittura all’Accademia<br />

fiorentina di piazza San Marco. Lo scultore<br />

Zino Nisticò lo introduce al mondo artistico fiorentino,<br />

mentre sarà il pittore Xavier Bueno a dare spinta<br />

e carattere alla sua pittura. Insieme al Gruppo Corrente<br />

Due partecipa a numerose mostre collettive,<br />

usando lo pseudonimo di Zara, che culmineranno<br />

con quella al palazzo comunale di Perugia, dove ottiene<br />

il primo successo di critica. Importante la collettiva<br />

alla Galleria Proconsolo recensita da Vittorio<br />

D’Aste, il quale gli suggerisce di abbandonare lo<br />

pseudonimo. Nel 1972 la prima personale a Borgo<br />

San Lorenzo (FI) viene visitata e recensita dal noto<br />

critico Tommaso Paloscia. Seguiranno mostre collettive<br />

e premi nazionali, tra i quali spicca il primo<br />

posto nel settore pittura alla Biennale Arte Contemporanea<br />

Hera Lacinia di Catanzaro. Tra le personali è<br />

importante ricordare quelle alla Galleria Orlandi di<br />

Prato, la Medicea di Borgo San Lorenzo ed al Circolo<br />

Ufficiali di Firenze. Nel frattempo si trasferisce a<br />

Certaldo (FI), e dopo una lunga pausa, durata quasi<br />

vent’anni, ricomincia ad esporre nel 2002 con una<br />

personale proprio a Certaldo. Da quel momento è<br />

un’escalation di personali: espone “Il Cielo e l’Anima”<br />

a Rimini, “Le stagioni del cuore” a Firenze, “Il<br />

guardiano dei sogni” al Caffè Principe di Firenze,<br />

“Antologica” in provincia di Isernia, “Il Cantastorie”<br />

a Milano. Viene invitato infine ad una Biennale in<br />

provincia di Perugia ed inserito nelle manifestazioni<br />

Città degli Uffizi. Nel 2009 ottiene il secondo posto<br />

al premio Renoir a Capistrano (Vibo Valentia).<br />

77


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Paola Magrini<br />

Via Arnovecchio, 44 - 50053 Empoli (FI) - Tel. 0571591327 - Cell. 334 3534781 - paola.magrini@email.it<br />

www.paolamagrini.altervista.org - www.saatchi-gallery.co.uk/yourgallery/artist_profile//58690.html<br />

Albero rosso, 2012, acrilico su tela, cm. 70x100<br />

La stella, 2012, acrilico su tela, cm. 100x120<br />

Paola Magrini nasce a Fucecchio (FI) nel 1960.<br />

Si diploma in Pittura all’Accademia di Belle<br />

Arti di Firenze nel 1985. La prima mostra è<br />

del 1982 nella Sala del Comune di Empoli; da allora<br />

ha eseguito varie esposizioni collettive e personali,<br />

ha partecipato a rassegne ottenendo premi e segnalazioni.<br />

Insegna Arte e Immagine.<br />

78


Roberto Manetti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via S. Maria Novella, 95 - Loc. Fiano - 50052 Certaldo (FI)<br />

Tel. 0571 669247<br />

I curiosi, scultura in pietra serena, cm. 60x20x45 (davanti).<br />

Marito e moglie stando spesso a curiosare alla finestra hanno abituato anche il loro cane e il gatto<br />

La scultura è sempre stata una grande passione<br />

per Roberto Manetti che, abbandonata<br />

per cause di forza maggiore l’attività<br />

imprenditoriale nel campo dell’edilizia avviata da<br />

suo padre, si è dedicato a tempo pieno a lavorare<br />

la pietra di Vicenza, il marmo, la pietra serena<br />

e quella di Santa Fiora (GR). La scultura per certi<br />

versi rappresentava un ideale proseguimento<br />

del mestiere di artigiano, vista la sua specializzazione<br />

nel restaurare vecchie case coloniche.<br />

Tornando alla sua attuale attività di artista, la<br />

maggiore soddisfazione per lui rimane lavorare il<br />

“tutto tondo”, sempre e comunque armato soltanto<br />

di mazzetta e scalpello. I maggiori riconoscimenti<br />

Manetti li ha ottenuti nel 1999, quando<br />

si è classificato al primo posto al concorso Arti<br />

Visive al Teatro Niccolini di San Casciano (FI), ed<br />

al quarto alla prestigiosa Biennale Internazionale<br />

di Arte Contemporanea Città di Firenze. Nel<br />

2001 alla stessa Biennale gli è stato assegnato il<br />

Premio alla Carriera.<br />

A scuola di canto (Serenata alla luna), scultura in pietra serena,<br />

cm. 50x30x55.<br />

Mamma lupa insegna ululare ai due lupacchiotti alla luna<br />

79


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Anna Marri<br />

Largo Kennedy, 2 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Cell. 347 7751142<br />

Nata a Poggibonsi (SI) nel 1949, ha frequentato<br />

il Laboratorio Arti Visive seguendo i vari<br />

corsi di disegno e pittura sotto la guida di<br />

Claudio Giomi. Predilige il disegno a matita e la pittura<br />

a olio. Ha partecipato a varie mostre collettive<br />

nelle province di Siena e Firenze.<br />

80


Stefano Marrucci<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Piazza VIII Marzo 1944, 5 - 50050 Limite Sull’Arno (FI)<br />

Tel. 0571 57061 - Cell. 331 8942166 - stefano.marrucci@libero.it<br />

Lungarno Corsini, olio su tela, cm. 80x120<br />

Stefano Marrucci, pittore autodidatta, è nato<br />

ad Arezzo nel 1943 da famiglia fiorentina.<br />

Vive ed opera a Limite sull’Arno (FI).<br />

Ha tenuto la sua prima personale alla Galleria Inquadrature<br />

di Firenze nel 1969.<br />

Ha iniziato l’attività pittorica seguendo la corrente<br />

surrealista per poi approdare negli anni Settanta ad<br />

una forma di realismo, prossima al movimento fotorealista<br />

americano della seconda metà degli anni<br />

Sessanta.<br />

I soggetti dei dipinti non seguono un cliché predefinito,<br />

bensì sono colti laddove cade lo sguardo e<br />

“bloccati” dalla macchina fotografica dell’artista.<br />

La foto, “filtrata” dal pittore e trasferita sul supporto<br />

diviene molto più visibile e realistica, permettendo<br />

di cogliere gli aspetti più nascosti e quindi una<br />

visione più globale della realtà.<br />

Ha preso parte alla X Quadriennale di Roma La Nuova<br />

Generazione (1975).<br />

Ha tenuto mostre personali e collettive, ricevendo<br />

premi e riconoscimenti, tra i quali: Medaglia d’Oro<br />

del Comune di Firenze, per 10 disegni sulla Divina<br />

Commedia (1965); 1° Classificato 4MACCP Città di<br />

Pitigliano (GR) (2011); 1° Classificato Fiorino d’Oro<br />

- Sezione Arti Visive - XXX Premio Firenze (2012).<br />

Sue opere si trovano in collezioni private in Italia e<br />

all’estero.<br />

81


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Stefano Marrucci<br />

Mais, olio su tela, cm. 100x100<br />

82


Laura Martelli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

53036 Poggibonsi (SI) - Cell. 339 6296832<br />

mlaura71@virgilio.it<br />

Laura Martelli consegue la maturità all’Istituto<br />

Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze con<br />

indirizzo di Grafica Pubblicitaria, dopodichè<br />

mette da parte la sua passione. Questo fino al<br />

2007, quando incontra Claudio Giomi e il Laboratorio<br />

di Arti Visive. Da quel momento in poi partecipa<br />

a varie collettive a Poggibonsi (SI), Colle Val d’Elsa<br />

(SI) e San Gimignano (SI) ed a numerosi concorsi<br />

riportando anche qualche vittoria: L’arte è donna -<br />

Ulignano 2011; Concorso Il Pigio - Poggibonsi 2012;<br />

Arte in vetrina - San Gimignano 2012. La sua pittura<br />

è prevalentemente su tela con colori ad olio, ma su<br />

fondi materici e utilizzando foglia oro, rame ed argento<br />

per creare riflessi inaspettati e densi<br />

d’effetto.I soggetti che rappresenta sono fiori, nature<br />

morte, ma soprattutto donne, principalmente<br />

orientali nella loro vita quotidiana, ma anche in momenti<br />

di riflessione con occhi tristi o di spalle perse<br />

nei loro pensieri o sognanti. La pittura per lei diventa<br />

evasione dalla quotidianità, amore per mondi diversi<br />

e lontani eppur così simili al nostro, ricerca e<br />

sperimentazione. I suoi quadri sono esposti nei locali<br />

dell’Associazione <strong>Artisti</strong> del Presente a Poggibonsi<br />

ed in alcune collezioni private.<br />

”...tesa alla ricerca della bellezza eterna, realizza<br />

armonie compositive e dà vita ad ambienti dove regnano<br />

memorie lontane... I suoi quadri misteriosi,<br />

dai colori caldi, svelano un bisogno assoluto di<br />

espressione del suo animo femminile...“<br />

Claudio Giomi<br />

Riflessioni, 2013, tecnica olio su cartoncino telato con fondo<br />

materico e foglia oro, cm. 50x70<br />

”...una donna dalle tante sfaccettature: moglie, madre,<br />

artista... una vita caotica si potrebbe pensare,<br />

ma la valutazione viene smentita dalle sue tele in<br />

cui trasferisce i momenti di pace interiore, mondo<br />

incantato fatto di luce e colore...”<br />

Antonella Lomonaco<br />

83


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Mauro Martinucci<br />

Via San Matteo, 82 - 53037 San Gimignano (SI)<br />

Tel. 0577 940080<br />

San Gimignano, olio su tela<br />

Piazza del Duomo, olio su tela<br />

Piazza della Cisterna e le torri Ardinghelli, olio su tela<br />

Nato e vissuto nella splendida San Gimignano<br />

(SI), fin da bambino ha coltivato il sogno di<br />

diventare pittore. Un desiderio materializzatosi<br />

nel lontano 1962 quando, all’età di 34 anni, poté<br />

iscriversi all’École de Paris e studiare sotto la guida<br />

dei professori Mario Troncone e Laura Bambi. Oggi<br />

Martinucci è un artista maturo e padrone della sua<br />

arte, sicuro esecutore del suo pensiero creativo.<br />

Paesaggi toscani, nature morte e figurativi i soggetti<br />

preferiti dal pittore sangimignanese. Numerosi i riconoscimenti<br />

conseguiti da Martinucci nella sua<br />

lunga carriera: nel 1999 il premio della critica al<br />

concorso internazionale Art in the world di Sirmione,<br />

nel 2000 Premio Italia per le arti visive a Firenze, nel<br />

2002 ancora a Sirmione premiato con il prestigioso<br />

Artist of the year per l’alta qualità delle sue opere.<br />

Sempre in quell’anno a Montecarlo conseguì un<br />

Arco dei Becci e Cugnanesi, olio su tela<br />

grande riconoscimento a livello europeo, ovvero il<br />

Tropee Azurenne, con l’opera “Torri di San Gimignano”.<br />

A Grosseto e a Vada (LI) altri due premi, grazie<br />

alle opere “Recipienti sul tavolo” e “Natura morta<br />

con recipienti di vetro”, quest’ultima prima classificata<br />

al concorso dedicato a Giacomo Leopardi.<br />

84


Wilma Mascalchi<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Giuseppe Verdi, 14 - 50059 Vinci (FI)<br />

Tel. 0571 508955 - Cell. 338 3798476<br />

Autunno in padule, olio su tela<br />

Wilma Mascalchi si è avvicinata alla pittura<br />

a metà degli anni Novanta frequentando<br />

corsi molto qualificati.<br />

Esprime la sua sensibilità artistica attraverso una<br />

pittura tendenzialmente figurativa, facendo uso di<br />

tecniche varie e prediligendo soprattutto la tecnica<br />

ad olio e l’acquerello.<br />

Nei suoi quadri il tessuto pittorico, ottenuto con<br />

pennellate minute, rende molto bene un senso di<br />

vibrazione luminosa.<br />

Ha esposto in mostre personali e collettive, fra tutte<br />

ricordiamo quella alla saletta espositiva del Museo<br />

di Montelupo Fiorentino (FI), quella presso il<br />

Comune di Empoli, quella a Sant Georgen an der<br />

Gusen (Austria), quelle all’Art Expò di Pisa nel 2011<br />

e nel 2012 e quelle presso il circolo Arti Figurative Il<br />

Ghibellino di Empoli (FI).<br />

85


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Mira Masini<br />

Via Pontorme, 108 - 50053 Empoli (FI)<br />

Tel. 0571 592840 - Cell. 328 1170357<br />

Luglio, olio su tela, cm. 60x60<br />

Mira Masini è nata a Empoli (FI); dipinge da circa otto<br />

anni, anche se la pittura non è la sua attività prevalente.<br />

Ha frequentato i corsi di pittura del Trovamici<br />

di Empoli con rinomati maestri con cui ha approfondito la conoscenza<br />

dell’arte figurativa e dell’acquerello. Ha partecipato<br />

a varie collettive in Toscana.<br />

86


Silvia Massai<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via del Melograno, 67 - Borgatello - 53034 Colle Val d’Elsa (SI)<br />

Cell. 328 4899290 - silviamassai@gmail.com<br />

Attimo, terracotta patinata a mano<br />

Nata nel 1976 a Colle Val d’Elsa (SI), si diploma<br />

nel 1996 all’Istituto Statale d’Arte di Firenze.<br />

Qui ha conosciuto la disciplina artistica<br />

che è poi diventata il suo reale percorso: la<br />

scultura. Questa passione la spinge a continuare gli<br />

studi artistici e frequentare la facoltà di Scultura<br />

all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, dove si diploma<br />

nel 2001. Inizia poi le sue prime ricerche nel<br />

mondo della scultura, collaborando dal 2002 al<br />

2009 con un laboratorio di terrecotte artistiche,<br />

dove ha appreso le tecniche di lavorazione della terracotta<br />

toscana. Sperimenta inoltre l’assemblaggio<br />

di diversi materiali alla terracotta ed utilizza materie<br />

plastiche e resine per grandi sculture. Ammaliata<br />

dal tema classico della bellezza, dona alle sue opere<br />

la virtù evocativa di una armonia felicemente trovata,<br />

porta a limiti estremi soluzioni sofisticate e personali<br />

delle forme ma, al tempo stesso, ardite nella<br />

proposta delle sue immagini plastiche. Nelle opere<br />

si ritrovano la vanità, le paure, gli amori e ancora la<br />

gioia, la maternità e le riflessioni; esperienze che<br />

segnano il cammino e la visione di ogni donna. Nel<br />

2007 è significativo l’incontro con il maestro Marco<br />

Borgianni e nel 2009 è stata prescelta dalla Fondazione<br />

Giuliano Ghelli per il progetto Segni di donna,<br />

mostra itinerante curata da Sandra Stanghellini e<br />

dedicata ad artiste emergenti. La scultrice in questi<br />

anni ha partecipato a numerose manifestazioni ed<br />

eventi artistici con mostre collettive e personali in<br />

tutta la Toscana ed anche all’estero, realizzando importanti<br />

opere per enti pubblici e privati. Attualmente<br />

le sue opere in mostra permanenti sono le seguenti:<br />

tre sculture, di grandi dimensioni, per<br />

l’Hotel Palazzo San Lorenzo di Colle Val d’Elsa (SI),<br />

ed una scultura inserita nel Monumento ai caduti e<br />

alle vittime di ogni violenza nella piazza di Marcialla<br />

(FI), nel Comune di Barberino Val d’Elsa (FI).<br />

Zodiaco - i 12 segni zodiacali,<br />

terracotta patinata a mano<br />

87


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Luca Matulli<br />

luca.matulli@gmail.com<br />

Alba nel Mugello, 2008<br />

Poliedrico di natura. Questa la definizione che<br />

meglio sintetizza la mia indole.<br />

Nel corso degli anni ho caratterizzato la mia<br />

creatività attraverso diversi cicli tematici indotti dai<br />

molteplici contesti frequentati, da quelli più naturali<br />

a quelli urbani, dalla fotografia sportiva agli eventi<br />

artistici e teatrali, percorsi sempre con l’intento di<br />

catturare quel guizzo emotivo che ineludibile prorompe<br />

spontaneo e frequente dall’animo.<br />

Il mio fotografare si può definire un modo entusiasta<br />

e curioso di osservarsi attorno, senza forzare la<br />

ricerca dello spunto; opero sovente in contesti naturali,<br />

stabilendo un felice connubio fra tecnica e<br />

passione, riuscendo a catturare in un attimo quell’idea<br />

o quell’emozione suggerita dal soggetto osservato:<br />

“per rapire una bella immagine, gli strumenti<br />

più importanti si riveleranno essere proprio la nostra<br />

capacità di osservazione e la nostra creatività,<br />

utili per comporre la foto in modo originale ed interessante,<br />

contribuendo così a costruire, prima nella<br />

nostra mente e poi nella macchina fotografica,<br />

quell’immagine che la sola ragion tecnica scarterebbe<br />

a priori.”; da questa concezione nasce quello<br />

che potrei definire il mio motto, ‘fotografia in cammino’,<br />

un cammino in senso letterale, che allo stesso<br />

tempo dona molta ricchezza emotiva, un gesto<br />

umile e faticoso che sa ripagare interiormente chi lo<br />

compie con spirito semplice.<br />

Piccioncini, 2009<br />

L’idea si materializza in maniera mediata dal meccanismo<br />

della mia fotocamera, ma sempre dopo il prezioso<br />

e sensibile atto del guardare, che in me, molto<br />

frequentemente, suscita intensa meraviglia; pertanto<br />

un guardare che diviene viatico per un naturale<br />

germinare interiore di sensazioni e percezioni, mai<br />

scisse ma abbinate in un’unica suggestione, quella<br />

suggestione dalla quale traggono poi origine immagini<br />

capaci di varcare la soglia del semplice visibile,<br />

arrivando a toccare le intime corde dell’anima.<br />

Ritengo caratterizzante del mio risultato fotografico<br />

la presenza contemporanea di un valore visivo, generato<br />

dalla scelta compositiva dell’immagine, sempre<br />

accompagnato da una forte e palese carica di<br />

suggestione che dona dignità artistica alle fotografie,<br />

che divengono traccia dell’esistente fin anche<br />

ad arrivare a comporre intensi racconti, collocati nel<br />

reale ma ispirati da una dimensione interiorizzata<br />

non contaminata dai rumori del mondo.<br />

88


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Luca Matulli<br />

Tango a Firenze, 2012<br />

Luca Matulli ha iniziato il percorso fotografico<br />

in epoca recente (2008), ed in modo del tutto<br />

casuale, scoprendo fin da subito in questa attività<br />

una grande fonte di passione e soddisfazione,<br />

arrivando ad ottenere velocemente risultati<br />

di apprezzabile valore. La sua poliedricità si traduce<br />

ad oggi in molteplici collaborazioni ed iniziative,<br />

nell’ambito privato ed anche associativo,<br />

nel 2009 entra a far parte del foto club ‘Il<br />

Prisma’ (di Scandicci (FI), attualmente ne è consigliere),<br />

sempre nello stesso anno è premiato<br />

nel concorso nazionale indetto dall’ANAF (Associazione<br />

Nazionale Arti Fotografiche) nel<br />

tema ‘La donna nello sport’, e cura la sua prima<br />

mostra. Aspetto caratterizzante del suo modus<br />

di operare in fotografia è l’enfasi messa nello<br />

sviluppo dello scatto: partendo rigorosamente<br />

dal negativo digitale arricchisce di molteplici<br />

piccoli apporti l’idea iniziale, dettagli di luce e<br />

colori, a volte delicati altre volte forti, con l’intento<br />

di fondere nell’immagine finale quel coacervo di<br />

emozioni vissute al momento dello scatto, al fine di<br />

condividerle.<br />

Ciclismo mondiale a Firenze, 2013<br />

89


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Mauro Matulli<br />

Via Viuzzo, 6 - 50025 Montespertoli (FI)<br />

Tel. 0571 675262 - Cell. 338 3953658 - mmatulli@inwind.it<br />

Emarginati, 2011, tecnica mista, cm. 50x70<br />

Cristo, 2011, tecnica mista, cm. 50x70<br />

Matulli ha al suo attivo oltre quaranta mostre<br />

personali, fra le quali è opportuno ricordare<br />

quella inaugurata nel 1972 a Firenze,<br />

dove espose 45 opere raffiguranti i malati<br />

mentali nelle loro tipiche posture. Da quel momento<br />

diventa l’artista che rappresenta l’emarginazione<br />

umana, e le sue opere cominciano a varcare i confini<br />

dell’Italia e ad entrare in collezioni pubbliche e<br />

private. Di quell’epoca, sono anche delle opere in<br />

bronzo, eseguite per alcune istituzioni pubbliche.<br />

Negli ultimi anni ha offerto alla sua città natale varie<br />

opere: il Palio del Calcio Storico Fiorentino; il Cencio<br />

del Bravio di Santa Reparata (Duomo di Firenze),<br />

il Palio Internazionale degli Sbandieratori; il Palio<br />

e la maglietta per la maratona di San Giovanni, il<br />

Palio della Stella per il Comune di Bagno a Ripoli. In<br />

Toscana, le sue opere si possono ammirare presso<br />

l’Accademia dei Georgofili (Galleria degli Uffizi - Firenze),<br />

il Palagio di Parte Guelfa (sede comunale<br />

del Calcio Storico Fiorentino), la Stazione di Viareggio<br />

(ove spiccano due grandi dipinti, di circa 8 mq<br />

ciascuno), la chiesa di S. Lorenzo a Montegufoni a<br />

Montespertoli, dove ha dipinto il “paliotto” dell’altare<br />

maggiore. Altre ancora si possono visionare<br />

nel volume di Luciano Artusi e Antonio Patruno Gli<br />

antichi ospedali di Firenze. Matulli è artista ben conosciuto<br />

negli ambienti culturali italiani, e molteplici<br />

sono stati gli articoli, scritti da critici di buon<br />

nome, apparsi su quotidiani, cataloghi e riviste specializzate.<br />

90


Paola Mazzola<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Beato Angelico, 14 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 933681 - aulever.dusoleil@virgilio.it<br />

I due cipressi, olio su tela, cm. 50x60<br />

Sogni, 2011, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nata a Napoli, ha iniziato a partecipare alla vita<br />

artistica frequentando il Laboratorio Arti Visive<br />

dove si è specializzata nelle tecniche<br />

dell’olio e dell’acrilico sotto la guida di Claudio Giomi.<br />

Nel settembre 2002 ha vinto il Primo Premio di<br />

Pittura nell’estemporanea Poggibonsi Ombelico<br />

del Mondo organizzata dalla galleria ViaMaestra<br />

114 di Maddalena Zuddas. Ha svolto attività di tutor<br />

nel corso Tecniche ad acqua organizzato nel 2004<br />

dalla provincia di Siena. Nel 2006 una sua opera è<br />

stata donata alla città di Werne in Germania, gemellata<br />

con Poggibonsi (SI). Ha partecipato a numerose<br />

mostre collettive e recentemente una sua opera ha<br />

ricevuto una menzione speciale nel concorso promosso<br />

dall’Associazione Francesco e Andrea da<br />

Barberino di Barberino Val d’Elsa (FI). Attualmente<br />

è segretaria dell’Associazione Culturale Arti Visive<br />

di Poggibonsi.<br />

Ne “I due cipressi” Paola Mazzola dipinge il tramonto<br />

di una caldissima giornata estiva. Il sole è già<br />

scomparso all’orizzonte ma l’asciutta distesa di terreno<br />

ondulato, interrotta qua e là da cipressi e da<br />

lingue di boscaglia, è ancora arroventata dal calore.<br />

Il sollievo dell’oscurità tarderà ancora ad arrivare.<br />

Gabriele Maccianti<br />

91


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Sandra Mugnaini<br />

Via Piave, 54 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 632748 - Cell. 340 3860765<br />

Finestra sul mare, 2010, acrilico su tela<br />

Nata nel paese di Leonardo, Vinci (FI), il 26<br />

luglio 1972, Sandra Mugnaini è una persona<br />

solare, umile, come la famiglia in cui è cresciuta<br />

e che l’ha fatta maturare in un ambiente permeato<br />

d’amore e rispetto per il prossimo. È vissuta<br />

fino ai 28 anni a Certaldo (FI), patria del Boccaccio,<br />

prima di emigrare a Castelfiorentino (FI), dove abita<br />

tuttora. Fin da piccola ha sviluppato una forte propensione<br />

alla creatività, esplicitata nel lavoro che<br />

svolge da sempre (la parrucchiera). La passione per<br />

la pittura si è manifestata soltanto recentemente,<br />

come forma di relax nel tempo libero. Sandra è<br />

un’autodidatta, non ha fatto né corsi, né scuole, e<br />

non ha una tecnica preferita. Dipinge su tela, cartone<br />

telato, legno, muro, fogli. A olio, acrilico, carboncino,<br />

matita. Nature morte, trompe-l’oeil, figure<br />

astratte, paesaggi, nature morte. Tutto fatto con<br />

passione e sensibilità. La prima mostra risale al<br />

maggio 2010, a Castelfiorentino durante l’evento<br />

Incanti e Banchi, a cui è poi seguita la partecipazione<br />

alla mostra d’arte artigianale nel borgo alto del<br />

paese, tra agosto e settembre, sempre del 2010.<br />

Da allora Sandra Mugnaini non è quasi mai mancata<br />

ai principali eventi castellani, tra i quali la festa del<br />

dolce di Castelnuovo d’Elsa, la Via Francigena e<br />

nuovamente, nel maggio 2012, ad Incanti e Banchi<br />

dove esponeva l’opera intitolata “Immagina”. Per<br />

lei, dipingere ed esporre le sue opere riveste sempre<br />

un’emozione indescrivibile. Sentimenti che<br />

l’accompagnano nella vita di tutti i giorni.<br />

92


Giacinto Migliori “Romolo”<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Fezzana, 28 - 50025 Poppiano - Montespertoli (FI)<br />

Cell. 333 7984366<br />

Poppiano, pittura in botte, 2010<br />

Nato a Castro dei Volsci, un piccolo paese della<br />

Ciociaria, il 25 gennaio 1946, ha condotto i<br />

suoi studi in Francia, senza portarli a termine,<br />

ed è diventato fiorentino d’adozione già nel lontano<br />

1963. Al suo arrivo nel capoluogo toscano, rimase<br />

incantato di fronte alle opere dei Macchiaioli<br />

esposte in Palazzo Pitti, emozionandosi davanti alla<br />

ricchezza cromatica che traspariva da questo stile<br />

pittorico, in particolare dalla luce dei dipinti di Silvestro<br />

Lega. Nel 1967 in un’osteria fiorentina conosce<br />

Tullio Bartoli, colui che sarebbe diventato suo maestro.<br />

Il rapporto si prolunga per sette anni, durante i<br />

quali “Romolo” si dedica con profonda passione<br />

all’arte pittorica, cercando di carpire la tecnica, il colpo<br />

d’occhio, i gesti, i movimenti del grande artista e<br />

del grande uomo. Oggi vive ed opera a Montespertoli<br />

(FI), nel quieto verde della natura che lo circonda,<br />

laddove non c’è bisogno di fare troppo rumore.<br />

93


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Bruno Nardi<br />

Studio: via Bocci, 10 - 50051 Castelfiorentino (FI) - Cell. 338 5904855<br />

artenardi@alice.it - www.brunonardi.com<br />

Nato nel 1942 a Castelfiorentino (FI),<br />

dove vive e lavora. Il suo percorso<br />

artistico inizia in giovanissima età<br />

frequentando la scuola di decorazione su ceramica<br />

artistica e successivamente su vetro.<br />

Nei primi anni Sessanta la sua grande<br />

passione per l’arte e la pittura lo spinge a<br />

dedicarsi anima e corpo e con professionalità<br />

ed ingegno a progetti artistici e pittorici di<br />

più ampio respiro e caratura. Sono così arrivati<br />

consensi e riconoscimenti da parte di<br />

pubblico e critica, raggiungendo prestigiosi<br />

traguardi nel mondo dell’arte. I premi sono<br />

arrivati già a partire dal lontano 1978, ma<br />

hanno raggiunto l’apice recentemente, tra il<br />

2008 ed il 2011, in concorsi di pittura ed<br />

estempore in tutta Italia. Le opere di Nardi<br />

sono esposte in maniera permanente e trattate<br />

da importanti gallerie nazionali.<br />

Via Centrale, 2012, tecnica mista su tela, cm. 90x80<br />

Racconto di un paesaggio, 2012, tecnica mista su tela, cm. 115x60<br />

94


Alfredo Orsi<br />

Via L. Da Vinci, 12 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 629505<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Pinocchio e Geppetto, scultura in legno (olmo)<br />

Gnomo Laurino, 1999, scultura in legno (radice di erica)<br />

Il castellano Alfredo Orsi rappresenta uno dei più<br />

importanti scultori del legno a livello nazionale.<br />

Una storia per certi versi incredibile quella del<br />

maturo artista, che ha iniziato a coltivare la sua passione<br />

appena una ventina d’anni fa quando, già in<br />

pensione, quasi per caso venne attratto da un tronco<br />

di legno che tramutò in una suggestiva figura. Da<br />

allora, per lo scultore autodidatta scoperto dal critico<br />

Tommaso Paloscia, fu un’escalation di creazioni,<br />

con i picchi toccati dalla rappresentazione della favola<br />

di Pinocchio, pluripremiata e per diversi anni in<br />

mostra a Collodi (PT), e dall’Inferno, una splendida<br />

scena incastonata in un tronco di olmo che raffigura<br />

un antro nel quale i dannati urlano la propria sofferenza.<br />

Orsi è orgoglioso delle proprie opere, che<br />

custodisce in una mansarda-museo allestita nella<br />

propria abitazione, e nel suo studio-laboratorio, dove<br />

passa tutte le mattine, festività comprese. Orsi è<br />

convinto che ogni tronco d’albero racchiuda in sé<br />

forme e figure che devono essere soltanto portate<br />

alla luce dallo scultore e, ammirando da vicino le sue<br />

opere, è davvero difficile dargli torto. Uccelli preistorici,<br />

pesci, serpenti, Cristi e creature demoniache:<br />

questi i soggetti dominanti, prevalentemente ricavati<br />

da tronchi di olmo, ma anche di acacia. Accanto<br />

a loro, spiccano poi Pinocchio, il cane Melampo, il<br />

Gatto e la Volpe, i Gendarmi, il Grillo Parlante, raffigurazioni<br />

che fanno di Alfredo Orsi un moderno<br />

Geppetto, che dà vita a quello che altri considererebbero<br />

soltanto pezzi di legno. Nel curriculum di<br />

Orsi, anche alcune mostre all’estero, oltre a prestigiose<br />

rassegne alla Galleria Pananti di Firenze e al<br />

Museo del Parco di Pinocchio di Collodi. Le sue opere<br />

fanno parte di collezioni private in tutta Italia. Uno<br />

degli ultimi riconoscimenti l’ha conseguito nel giugno<br />

2012 per “L’arcangelo Gabriele”, che ha conquistato<br />

il Premio Liberty organizzato dall’associazione<br />

Galleria Centro Storico di Signa (FI).<br />

95


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Enrico Orsi<br />

Via R. Fucini, 15 - 50054 Fucecchio (FI)<br />

Cell. 339 5331398 - bradipo1975@alice.it<br />

Infibulazioni<br />

Enrico Orsi nasce a Fucecchio (FI) nel 1975,<br />

studia grafica all’Istituto Statale d’Arte di Firenze<br />

nei primi anni Novanta e completa gli<br />

studi alla fine del decennio.<br />

Introverso e riflessivo, inizia il suo percorso artistico<br />

in silenzio portando avanti per anni i suoi studi grafici<br />

e approfondendo tecniche miste su cartaceo; la<br />

vita dei girasoli ne è l’emblema e rappresenta la<br />

sintesi di questo sentimento.<br />

In seguito la sua ricerca lo porta a incontrare e confrontarsi<br />

con persone più mature artisticamente<br />

nelle varie mostre collettive locali a cui partecipa<br />

con successo, ricevendo anche premi dalla critica.<br />

Nasce in questi posti periferici il percorso di cambiamento<br />

che lo spinge ad osservare più attentamente<br />

gli artisti contemporanei. Con un gruppo di<br />

loro si forma un sodalizio dove si avviano esperienze<br />

nuove con uno sguardo attento nei confronti del<br />

colore e sulla performance, del tutto inedito. L’inizio<br />

di un grande cambiamento dove si può liberare finalmente<br />

la parte nascosta di sé.<br />

Comincia a fare emergere dal suo profondo interiore<br />

la sincera creatività, abbandona carte, spatole,<br />

pennelli e scopre la ricchezza della materia con i<br />

suoi pigmenti, le sue colle e i suoi gessi; passa così<br />

a lavorare in maniera primitiva la materia usando<br />

come strumenti le sole mani ma, soprattutto, scopre<br />

la funzione del tempo, il ruolo che ha il tempo<br />

con i suoi cambiamenti sull’opera stessa. E di ciò fa<br />

la sua poetica.<br />

96


Bruno Pagni<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via S. Antonio 77 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 631630 - Cell. 328 3859164<br />

I butteri, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Il pescatore, 2011, olio su tela, cm. 50x70<br />

Nasce a San Gimignano (SI) l’8 ottobre<br />

1939 da una famiglia contadina. Sin<br />

da bambino si dedica alla pittura,<br />

ispirata dallo stile dei Macchiaioli. Deve però<br />

rinunciare al sogno di iscriversi all’Accademia<br />

delle Belle Arti per dedicarsi al lavoro,<br />

nelle manifatture di vetri e cristalli. Pagni al<br />

contempo espone le sue opere pittoriche in<br />

mostre allestite presso circoli culturali ottenendo<br />

numerosi apprezzamenti da parte<br />

della critica. I suoi dipinti evidenziano una<br />

profonda mediazione tra realismo e stati d’animo,<br />

che si riflettono nell’autenticità di paesaggi<br />

di campagna e di mare, alternati a scene<br />

di caccia e di vita quotidiana, in<br />

un’atmosfera che coinvolge sentimento e<br />

poesia. Pagni espone le sue personali dal<br />

lontano 1968, con un incremento notevole<br />

negli ultimi anni, toccando Castelfiorentino<br />

(FI), Certaldo (FI), Montelupo (FI), Montespertoli<br />

(FI), Cerreto Guidi (FI), Empoli (FI) e<br />

Larciano (PT). Dal 2009 al 2012 ha partecipato<br />

alla prestigiosa rassegna Spiga d’Argento<br />

di Montagnana, nel 2010 è stato premiato<br />

col Calice d’Oro alla Galleria Centro Storico<br />

di Signa e con una targa alla rassegna Arte<br />

Nuova nel 2011. Ha inoltre preso parte a<br />

concorsi di pittura estemporanea ed al concorso<br />

di pittura La festa nel parco presso il<br />

Centro <strong>Artisti</strong>co Culturale di Romagna.<br />

97


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Nico Paladini<br />

www.nicopaladini.it<br />

nicopala@libero.it<br />

As Time Goes By, olio e acrilico su tela, cm. 400x170<br />

La biografia di Nico Paladini necessiterebbe di<br />

molto più spazio per poter essere esaurita. Riassumendo<br />

per sommi capi, Nico nasce ad Empoli<br />

nel 1949, si diploma all’Istituto d’Arte di Siena e frequenta<br />

l’Accademia di Belle Arti di Firenze.<br />

Diverse passioni caratterizzeranno la sua vita e gli daranno<br />

modo di vivere esperienze singolari che lo formeranno<br />

anche artisticamente. Fino da giovane inizia a<br />

praticare la speleologia, fonda un gruppo, la Lega Alpinistica<br />

Speleologica Empolese ed organizza numerose<br />

spedizioni in grotte Italiane e all’estero. Nel 1971 scopre<br />

ed esplora il secondo ingresso dell’Antro del Corchia,<br />

che mette a nome Buca del Serpente.<br />

Poi, per diversi anni promuove e partecipa a numerose<br />

spedizioni nell’America del Sud, Africa e Asia con finalità<br />

diverse: archeologiche (nel Perù incaico) esplorative<br />

(scala alcune montagne senza nome e attraversa territori<br />

sconosciuti sulle Ande tra Argentina, Cile e Bolivia,<br />

raggiunge i resti dell’aereo dei sopravvissuti delle Ande)<br />

alpinistiche (sale l’Aconcagua 7000 mt. Il Chimborazo<br />

6300 mt. Il Kilimangiaro 6000 mt. Il Monte Bianco 4810<br />

mt. e ripete numerose vie alpinistiche sulle Dolomiti,<br />

nel Massiccio del Bianco e sulle Alpi Apuane). Svolge<br />

differenti lavori: ceramista, istruttore in un centro per<br />

disabili, grafico pubblicitario, fotografo di moda. Alla<br />

metà degli anni Ottanta conosce il gallerista Antonio<br />

Russo che lo inizia alla pittura in maniera professionale.<br />

Alla fine degli anni Ottanta è tra i fondatori del movimento<br />

pittorico del Metropolismo (di cui inventa il<br />

nome) che sarà teorizzato da Omar Calabrese e Achille<br />

Bonito Oliva. Alterna la preparazione di mostre nei paesi<br />

europei a viaggi di varia natura, dalla Bosnia in guerra,<br />

98


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Nico Paladini<br />

a salire una vetta sconosciuta del massiccio del Pisiss<br />

6200 mt. in Argentina, a viaggi nel Sahara e in altri paesi<br />

africani e dell’Oriente, a scalate sulle Apuane e discese<br />

nelle grotte. Ha esposto in numerose gallerie e spazi<br />

pubblici in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo,<br />

Belgio, Olanda, Svizzera. Hanno scritto di lui:<br />

Luciano Luisi, Renato Civello, Omar Calabrese, Alberto<br />

Abruzzese, Valerio Dehò, Renato Minore, Achille Bonito<br />

Oliva, Vittorio Sgarbi, Ennio Calabria, Patrice de la Perriere,<br />

Tommaso Paloscia, Giovanni Lombardi, Mahmoud<br />

Salem Elsheikh, Riccardo Ferrucci e Romano Petrucci.<br />

L’opera pittorica di Nico Paladini non può lasciare indifferenti<br />

talmente efficace e contrastata è la visione<br />

grafica con cui traduce in immagine i quesiti del nostro<br />

tempo.<br />

Differenti sono i temi sociali che in maniera più o meno<br />

metaforica, si alternano in questa esposizione, la natura<br />

tradita dall’uomo, l’abuso della pubblicità, l’invadenza<br />

delle comunicazioni, fino agli O.G.M. e l’inquietante<br />

ombra della guerra. Diversamente da come accade in<br />

pittura, Paladini non evita di parlare di “cose spiacevoli”<br />

e si presta volentieri alla provocazione.<br />

La qualità pittorica di Nico Paladini può appartenere, in<br />

un certo modo, al movimento iperrealista, ma a mio<br />

avviso, va ben oltre questa prima attribuzione, per collocarsi<br />

in una zona nettamente personale grazie a quella<br />

evidente “poesia urbana” che contiene ed anche<br />

per un realismo allegorico, in cui ogni elemento che<br />

compone il suo universo, si erige al rango di simbolo.<br />

Per lui l’arte figurativa è la prova costitutiva della ambigua<br />

verità nella pittura. Questo gli permette di affrontare<br />

ogni sfida, non importa quale soggetto, non importa<br />

quale tema, i quadri diventano per lui uno specchio del<br />

mondo dove si riflettono le ansie della nostra società.<br />

Come avrete modo di osservare la messa in scena di<br />

ogni quadro, permette allo spettatore di sentirsi partecipe<br />

della condizione pittorica; così il messaggio di<br />

Nico Paladini diviene chiaro e può prestarsi a diversi livelli<br />

di interpretazione.<br />

Il dualismo tematico pervade in maniera trasversale<br />

tutta l’opera e ci da modo di confrontare su lo stesso<br />

quadro, ora un relitto di auto con sopra un corbello di<br />

succulenta frutta, oppure enigmatici prodotti di mercato<br />

con etichette di alberghi famosi o un cassonetto<br />

dell’immondizia crivellato di colpi, con una surreale citazione<br />

murale di Guernica, oppure una serie di oggetti<br />

casualmente gettati su di un tavolo attorno ad un architettonico<br />

telefono nero che permea tutta la<br />

composizione di un tempo passato.<br />

In tutte le sue opere, anche in quelle che sono di una<br />

semplicità apparente, sentiamo la presenza di una spiritualità<br />

ricca di contenuti che ci trasporta nel cosmo<br />

della coscienza collettiva<br />

Ciascun dettaglio anche se insignificante, ha la sua importanza;<br />

da lì a dire che la pittura di Nico Paladini costituisce<br />

un «discorso metafisico», in cui l’essenzialità è<br />

alla base di tutto, il passo è veramente breve.<br />

Guardiamo alle opere di Nico Paladini come se fossero<br />

parabole, grazie alle quali potremo forse iniziare il<br />

cammino del futuro, decriptando gli indizi che egli ci<br />

lascia e ci dà la possibilità di comprendere.<br />

Come disse Leonardo da Vinci: “Fate sempre che il<br />

vostro dipinto sia un’apertura al mondo”.<br />

Patrice de la Perriere<br />

99


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Gabriella Panti<br />

Via Salceto, 7 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

mj.guercini@alice.it<br />

Sharbat Gula, 2012, olio su tela, cm. 40x50<br />

Bambina nomade, 2012, olio su tela, cm. 40x50<br />

Nata a Tavarnelle Val di Pesa (FI) e residente a<br />

Poggibonsi (SI), frequenta i corsi tenuti da<br />

Claudio Giomi presso il Laboratorio Arti Visive.<br />

I suoi soggetti ricorrenti sono il paesaggio e la<br />

figura umana, realizzati con la tecnica ad olio. Ha<br />

esposto in varie mostre collettive ottenendo consensi<br />

da parte del pubblico.<br />

100


Rosanna Paoletti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Giusti, 27<br />

53034 Colle Val d’Elsa (SI)<br />

Nata a Poggibonsi (SI), ama la pittura da<br />

sempre. Formatasi anche lei presso il Laboratorio<br />

Arti Visive sotto la sapiente guida<br />

di Claudio Giomi, si è dimostrata un’eccellente<br />

paesaggista, riscuotendo consensi nelle diverse<br />

collettive alle quali ha partecipato. Preferisce utilizzare<br />

la tecnica dell’olio.<br />

Il faro, 2012, olio su tela, cm. 50x70<br />

Ritorno dal viaggio, 2011, olio su cartone telato, cm. 50x70<br />

101


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Graziano Pellegrini<br />

Via Dante Alighieri, 61 - 50059 Sovigliana - Vinci (FI)<br />

Tel. 339 4714668 - pellegrini.graziano@gmail.com<br />

Graziano Pellegrini<br />

Molti anni fa l’amico dottor Umberto Marianelli, in occasione della presentazione<br />

di una sua personale, scriveva: “Le sue nature morte, i suoi<br />

fiori, i suoi paesaggi emanano quella luce cristallina che in arte deriva<br />

soltanto dalla purezza dei sentimenti”.<br />

Sue opere si trovano, oltre che nelle collezioni private italiane, anche in molti paesi<br />

esteri: Giappone, Brasile, Spagna, Germania, Inghilterra, Francia, Polonia e in<br />

California.<br />

Fra collettive e personali si è mostrato al pubblico per una quarantina di volte.<br />

Nella sua carriera ha ottenuto numerosi premi e segnalazioni.<br />

Hanno scritto di lui: U. Marianelli, A. Masoni, A. Vincelle, P. Cioni, F. Aretini, A.<br />

Pagni, S. Terreni, G. Breddo, G. Lombardi, D. Pasquali, A. Passaponti.<br />

102


Alba Perruccello<br />

Via Mocarellino, 22/E - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 983137 - ciaccialba@libero.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Dedicato a una ragazza africana, 2012,<br />

olio su tela, cm. 60x70<br />

Siciliana d’origine, risiede da oltre 50<br />

anni a Poggibonsi (SI). Laureata in<br />

Scienze Politiche, ha sempre coltivato<br />

numerosi interessi artistici, facendo parte di<br />

varie associazioni, ma esprimendosi prevalentemente<br />

nel mondo della musica corale e<br />

strumentale. È approdata alla pittura da appena<br />

5 anni, e grazie al Laboratorio di Arti<br />

Visive ha partecipato a vari eventi e mostre<br />

collettive. Si è classificata al primo posto -<br />

espresso da una giuria popolare - nel 2011 al<br />

Concorso di Pittura Intempora promosso<br />

dall’Associazione Il Cenacolo di San Gimignano<br />

(SI) con l’opera “Bacio”; nel 2012 ha<br />

conquistato il 2° premio al Concorso di pittura<br />

L’arte è donna promosso dagli Amici di<br />

Ulignano con l’opera “Dedicato ad una giovane<br />

africana”, ed ha infine ricevuto una<br />

menzione al concorso dell’Associazione<br />

Francesco e Andrea da Barberino di Barberino<br />

Val d’Elsa (FI) con l’opera “Alla stazione in<br />

una mattina d’autunno”. Il suo stile pittorico<br />

si muove su un linguaggio figurativo che predilige<br />

l’universo femminile, con una tavolozza<br />

in cui predominano colori caldi che si esaltano<br />

sulla tela scatenando forti emozioni.<br />

Bacio, 2011, olio su tel, cm. 50x50<br />

103


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Fulvio Persia<br />

Studio: via Francesco Petrarca, 17/a<br />

50059 Spicchio - Vinci (FI)<br />

Un canale di Venezia, olio su tela<br />

Fulvio Persia nasce a Capistrello (AQ) nel<br />

1940. Dopo le scuole elementari, dall’ età di<br />

13 anni lavora nelle cave di pietra del suo paese;<br />

dopo circa 11 anni diventerà Mastro Scalpellino,<br />

cosa della quale va orgoglioso, perché questo<br />

mestiere lo accompagnerà poi per tutta la sua carriera<br />

lavorativa.<br />

Nel 1973 si trasferisce con la famiglia in Toscana,<br />

ad Empoli (FI). Dopo un tirocinio di qualche anno,<br />

data la grande passione che mette nelle cose che<br />

fa, diventerà capo cantiere, entrando a lavorare con<br />

la Sovrintendenza <strong>Artisti</strong>ca e Architettonica della<br />

Regione Toscana (Belle Arti). Nel tempo si sbizzarrisce<br />

mettendo a frutto la sua esperienza nei lavori<br />

più impegnativi e importanti.<br />

Grazie al suo primo mestiere di scalpellino ha restaurato<br />

con pregio e abilità alcune delle chiese più<br />

importanti di Firenze come S. Spirito, S. Marco, S.<br />

Salvi oltre all’Opificio delle Pietre Dure (Fortezza da<br />

Basso), Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Biblioteca<br />

Magliabechiana, Palazzo Medici Riccardi, Villa Petraia,<br />

Museo dei Georgofili, Galleria degli Uffizi, solo<br />

per citare alcuni tra i più importanti.<br />

A contatto con le opere dei più grandi maestri del<br />

Rinascimento il suo amore per la pittura si è rafforzato<br />

ed è esploso con più determinazione.<br />

Pittore autodidatta, impressionista figurativo, ha<br />

partecipato a diverse mostre collettive sul territorio<br />

nazionale, oltre a molte estemporanee, classificandosi<br />

spesso al primo posto con conseguenti riconoscimenti.<br />

È socio del gruppo culturale Fornace Pasquinucci di<br />

Capraia Fiorentina (FI) e del gruppo culturale di Arti<br />

Figurative del Palazzo Ghibellino di Empoli (FI).<br />

Tra le mostre personali ricordiamo quelle al Palazzo<br />

Ghibellino Empoli, al Palazzo Comunale Empoli, al<br />

Museo della Ceramica Montelupo Fiorentino e a<br />

Capistrello (AQ).<br />

104


Mauro Petralli<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Abitazione: via Ponzano, 46 - 50054 Fucecchio (FI) - Studio: via Roma, 26 - 56020 Montopoli V/Arno (PI)<br />

Tel. 0571 20693 - Cell. 339 6388719 - www.artealivorno.it/mauropetralli - maurop57@yahoo.it<br />

Mauro Petralli è nato a Montopoli in Val<br />

d’Arno (PI) nel 1957.<br />

Dopo essersi diplomato all’Istituto Magistrale<br />

segue corsi d’incisione e pittura tenuti a Villa<br />

Pacchiani di Santa Croce sull’Arno (PI).<br />

Autodidatta dipinge dal 1979. Ha partecipato a varie<br />

mostre personali e collettive.<br />

L’emblema del mistero onirico<br />

(stralcio del testo) di Alessandra Rontini<br />

Conchiglie con figura, 2011, acrilico su tela, cm. 80x80<br />

La pittura di Mauro Petralli apre succintamente le<br />

porte a rapide soluzioni espressive in cui le forze<br />

occulte dell’inconscio e l’universo onirico giocano<br />

un ruolo fondamentale componendosi in una sintesi<br />

armoniosa di cromie pure e dominanti. Mauro<br />

attraverso il suo linguaggio essenziale libera l’immaginazione<br />

da ogni dogma e alimenta lo spirito<br />

sperimentando nuove tecniche in grado di creare<br />

metafore visive di grande suggestione senza, per<br />

questo, appesantire l’opera, ma al contrario rendendo<br />

pulita la superficie togliendo l’eccesso, l’inutile.<br />

L’immagine dunque è semplificata e funzionale<br />

alla rappresentazione di simboli universali e<br />

alla ricerca cromatica di un raffinato lirismo che<br />

enfatizzi la forza evocativa. L’emblema sul quale<br />

vale la pena di soffermarci per analizzare a pieno<br />

l’opera dell’artista, è la rappresentazione della conchiglia.<br />

Mauro Petralli ci regala emozionanti spunti<br />

di riflessione è la conchiglia, elemento d’acqua,<br />

simbolo di maternità e di purezza utilizzata nelle<br />

arti figurative fin dall’antichità (vedi La Venere di<br />

Botticelli ma anche Caravaggio nella sua simbolica<br />

Cena in Emmaus). Nell’ iconografia ufficiale la conchiglia<br />

simboleggia anche la salvezza e la nuova<br />

vita, la purificazione dopo il pentimento ed il peccato,<br />

la rinascita. Petralli in “Conchiglie con figura”<br />

coniuga il simbolo della conchiglia ad una armoniosa<br />

cromia che diventa a tratti plastica nello stabilire<br />

i volumi: su uno sfondo che sembra dissolversi<br />

appaiono alcuni strombi pienamente illuminati che<br />

sembrano essi stessi fonte della luce, fonte di gioia<br />

vitale. L’artista associa all’emblema della conchiglia<br />

la presenza sia pur fugace di una figura umana,<br />

quasi a dire che essa prende vita da questa fonte di<br />

luce e se nutre a sua volta. Attraverso la sua mediata<br />

opera Mauro Petralli elegantemente rivolge<br />

un monito all’intera umanità che è quello di difendere<br />

e porre maggior attenzione al mondo di cui fa<br />

parte e a custodisce con amore le cose della vita.<br />

Le metafore visive conducono ad ogni modo ad un<br />

mondo onirico dove alla fine il bene prevale sul<br />

male e la salvezza dell’essere umano si compie almeno<br />

in sogno.<br />

105


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Paola Pini<br />

Via C. Ridolfi, 33 - 50050 Limite sull’Arno (FI)<br />

Cell. 320 7585303 - paolapini74@gmail.com<br />

Donne in attesa della lavanda, 2012<br />

Paola Pini è nata a Empoli (FI) nel 1974. Ha<br />

iniziato a dipingere nel 2006 in un momento<br />

difficile, aiutata dalla Scuola d’Arte Fontanarosa<br />

di Empoli. Ha seguito dei corsi con Sergio Nardoni;<br />

e ora per perfezionarsi frequenta dei corsi con<br />

Andrea Meini. Dipinge a istinto o secondo l’umore<br />

alternando copie d’autore, personaggi, fantasia e<br />

paesaggi con una forte attenzione al rapporto naturalista<br />

e una marcata sensibilità che l’aiutano ad<br />

esprimere sé stessa e ciò che la circonda.<br />

Adora il nudo e esprime la sua vena artistica dipingendo<br />

il fascino di oggetti e soggetti riprodotti in<br />

qualsiasi quadro.<br />

Nel 2009 ha tenuto una personale a Cerreto Guidi<br />

(FI) e ha partecipato ad alcuni concorsi con ottimi<br />

consensi. Ha preso parte ad una collettiva a Montecatini<br />

Terme (PT) e nel 2010 è stata selezionata per<br />

la pubblicazione nel libro Pianeta Donna 2010 con<br />

foto di due suoi quadri. È del 2012 la sua seconda<br />

mostra personale.<br />

106


Alessandro Poggianti<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Volterrana Nord, 217 - 50025 Montagnana Val di Pesa (FI)<br />

Tel. 0571 671314<br />

Barbone, 2000, acrilico, cm. 150x120<br />

Ramo fiorito, acrilico<br />

Artista eclettico e poliedrico, impegnato non<br />

solo a far conoscere e valorizzare le proprie<br />

opere, ma soprattutto a cercare di coinvolgere<br />

il più vasto pubblico possibile nella comprensione<br />

dell’affascinante mondo della pittura. Non a<br />

caso è una delle anime della prestigiosa e ormai<br />

storica rassegna Spiga d’Argento di Montespertoli<br />

(FI), un appuntamento divenuto immancabile per<br />

tanti artisti italiani e non solo. Le opere di Poggianti,<br />

che spesso vedono al centro della scena figure<br />

femminili, sono state esposte in numerose mostre<br />

personali e concorsi artistici, raggiungendo livelli<br />

significativi, con premi conseguiti a Piacenza,<br />

Como, Firenze, e piazzamenti di rilievo ottenuti in<br />

concorsi internazionali. Grande soddisfazione per<br />

lui essere stato elogiato dal segretario del Museo<br />

Salvador Dalì in persona in occasione del 500° anniversario<br />

della scoperta dell’America ed aver partecipato<br />

con successo a mostre in Grecia e a Malta.<br />

107


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Porta Caracosta - Cantine Verdi<br />

Via della Libertà, 24 - Tel. 0571 55 90 07 - 50050 Cerreto Guidi (FI)<br />

caioliclaudio@libero.it - Grazia Manetti cell. 328 4539366<br />

Organizzazione mostre di pittura, scultura e eventi culturali<br />

Le Cantine Verdi, sede della contrada Porta<br />

Caracosta, si trovano sotto la splendida Villa<br />

Medicea fatta costruire da Cosimo I dei<br />

Medici; in questa suggestiva location si svolgono<br />

periodicamente mostre di pittura e scultura.<br />

108


Lea Prati<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via delle Rose, 14<br />

53036 Poggibonsi (SI)<br />

Ha iniziato a dipingere negli anni Novanta,<br />

dopo aver frequentato un corso presso la<br />

Libera Università di Poggibonsi (SI). È poi<br />

approdata al Laboratorio di Arti Visive della stessa<br />

cittadina dove ha iniziato a seguire i corsi tenuti da<br />

Claudio Giomi. La storia dell’arte internazionale è<br />

assunta da questa artista come compendio alle<br />

proprie ricerche e come stimolo ispirativo.<br />

Gioia di vivere, 2011, cm. 50x70<br />

Pot Pourri, 2007, cm 60x70<br />

109


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Manola Restivo<br />

Via Dante, 31 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Cell. 348 8053773 - 334 6127942 - manola.restivo@gmail.com<br />

Metamorfosi, 2012, olio su tela<br />

Manola Restivo, classe 1966, è diplomata in<br />

Grafica Pubblicitaria. Nel 2012 un suo dipinto,<br />

“L’attesa”, viene scelto per la copertina<br />

del libro “Numero di matricola 361114”<br />

della scrittrice Cosetta Movilli e definito dal critico<br />

Gilberto Madioni “…una bellissima opera, una sintesi<br />

veramente affascinante delle dune del deserto<br />

con un uomo accovacciato che attende e racchiude<br />

in modo perfetto il contenuto del libro…”. Artista<br />

autodidatta, dipinge sia in acrilico che ad olio. Da<br />

sempre amante del disegno, la pittura e l’arte in generale<br />

sono per lei fedeli compagne, alle quali ricorrere<br />

nei momenti più difficili. “Dipingere mi riconnette<br />

con la parte più intima di me stessa, è un<br />

dialogo tra me, i segni e il colore, un dialogo con le<br />

emozioni che alcune volte sono accantonate nella<br />

frenesia della vita quotidiana. Il mondo esterno sfuma<br />

mentre dipingo per far emergere un mondo fatto<br />

di sogni, desideri, gioie e dolori che non dovrebbero<br />

essere accantonati da nessuno di noi, ma<br />

portati nel quotidiano perché questa è la nostra<br />

vera essenza e la nostra realtà.” Con queste parole<br />

l’artista racchiude in sintesi i suoi lavori.<br />

110


Gianfranco Rusconi<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Calabria, 17 - Montopoli Val d’Arno (PI)<br />

Tel. 0571 450653<br />

Gianfranco Rusconi nasce nel 1947 a Soncino<br />

(CR), dove si diploma alla Scuola di Disegno.<br />

Dopo il diploma, insieme ad altri artisti, da<br />

vita ad un circolo dove insegna pittura e disegno a<br />

ragazzi e anziani. Fra i suoi maggiori riconoscimenti<br />

artistici, c’è da ricordare il primo premio al concorso<br />

Il Cavalletto d’Oro di Cremona. Da qualche anno ha<br />

scelto la Toscana come sua residenza.<br />

111


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Bruno Sabatini<br />

Via Dante Alighieri, 9 - Cerreto Guidi (FI)<br />

Tel. 0571 55431 - Cell. 339 6484470<br />

Estate, olio su tela, cm. 80x100<br />

Bruno Sabatini nasce nel 1951 a Cerreto Guidi<br />

(FI) dove tuttora vive. Pittore autodidatta; ha<br />

nel suo attivo numerose mostre, personali e<br />

collettive in tutta la Toscana. Ha ottenuto importanti<br />

premi e riconoscimenti partecipando ai maggiori<br />

premi di arte visive nazionali. Vari articoli sulle sue<br />

mostre sono stati pubblivati su La Nazione, la Repubblica<br />

e Il Tirreno spesso ospite a incontri con<br />

l’arte rubrica del giornalista Fabrizio Borghini in<br />

onda su Toscana TV. Di lui hanno parlato e scritto<br />

Pierfrancesco Listri, Giampaolo Trotta, Daniela Pronestì,<br />

Barbara Angiolini e moltri altri<br />

112


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Bruno Sabatini<br />

L’attesa, olio su tela, cm. 70x100<br />

“Bruno Sabatini spalanca ai nostri occhi una visione<br />

sospesa tra verità e sogno, il cui dato reale è trasfigurato<br />

in una dimensione poetica. Prevalgono nei<br />

suoi dipinti atmosfere soffuse, intrise di luce da cui<br />

affiorano, come in un sogno, profili di donne che<br />

esibiscono fieramente la propria bellezza o proiettano<br />

lo sguardo verso orizzonti agognati e lontani.<br />

Sono soprattutto le nature morte a svelare il talento<br />

di Sabatini, capace di fermare sulla tela la vita segreta<br />

delle cose, il palpito che intimamente le anima<br />

e le percorre: forme che vibrano al mutare della<br />

luce e si immergono in un silenzio che dilata la percezione<br />

del tempo e dello spazio”.<br />

Daniela Pronestì<br />

113


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Piero Sani<br />

Via del Casalino, 50 - 53036 Poggibonsi (SI) - Cell. 349 2360189<br />

mail@pierosani.com - www.pierosani.com<br />

La strada per Volterra, 2009, tela, cm. 80x40<br />

Periferia, tecnica mista su tela, cm. 80x120<br />

Nasce a Spicchio di Vinci (FI) il 10 aprile 1947.<br />

Attratto dagli artisti rinascimentali fin dalla<br />

scuola elementare, visita mostre e musei<br />

osservando e cercando di capire i meccanismi della<br />

pittura. Nel 1971 frequenta la scuola di disegno organizzata<br />

dal Comune di Certaldo (FI), sotto la guida<br />

del professor Tosi. Ha un’attrazione particolare per<br />

la metafisica e il surrealismo. Espone i suoi primi<br />

lavori nel 1973 in una personale alla Biblioteca Comunale<br />

di Certaldo, ottenendo un inaspettato consenso<br />

di pubblico e di critica. La sua prima mostra<br />

viene visitata dai pittori Beghé e Pini che lo incoraggiano<br />

a continuare il suo cammino pittorico. Attraverso<br />

questo meccanismo Sani ha così intrapreso<br />

una lunga carriera artistica costellata da numerosi<br />

successi in Italia e all’estero. I suoi lavori figurano in<br />

numerose collezioni pubbliche e private. Le più rilevanti<br />

si trovano in Puglia, Emilia Romagna, Veneto,<br />

Lombardia, ma anche in Costarica, Spagna ed Emirati<br />

Arabi. Dal 1973 ad oggi ha partecipato ad oltre<br />

100 mostre e rassegne, proponendo circa 35 personali<br />

in Italia e all’estero. I suoi periodi pittorici si<br />

dividono in: “I Galli” dal 1972 al 1975, “Disegni<br />

surreali” dal 1975 al 1980, “Le sagome” dal 1976 al<br />

1980, “Le sfingi” dal 1981 al 1992, ed infine “I Cenci”,<br />

che dal 1993 caratterizzano la sua produzione.<br />

114


Monica Sarandrea<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Cell. 338 9919617<br />

spaziocreattivando@gmail.com<br />

MiOcchio<br />

Termino l’Accademia di Belle Arti di Firenze nel<br />

1992 e la Scuola di Affresco di Vainella (PO)<br />

nel 1994.<br />

Lavoro per anni come restauratrice, soprattutto di<br />

pittura murale, ed ancora continuo.<br />

Mi interessa il dato tecnico, la conoscenza dei materiali,<br />

la possibilità di mischiarli in base alle loro caratteristiche,<br />

per raggiungere un risultato che abbia<br />

una sua portanza estetica.<br />

Nella mia arte come messaggio, penso che l’occhio<br />

vada attirato, che una cosa detta con gentilezza<br />

abbia più possibilità di essere ascoltata, rispetto<br />

a ciò che viene urlato, ma all’arte consento anche<br />

questo.<br />

L’ironia mi supporta, il gioco è un mediatore, compagno<br />

di strada essenziale.<br />

Un gioco molto serio, quello delle nostre esistenze,<br />

in cui tanti sono gli spunti e gli argomenti su cui<br />

portare l’attenzione. Ciò che vedo accadere, davanti<br />

all’occhio assuefatto dei più, attira il mio sguardo<br />

e richiede di essere mostrato e sottolineato, senza<br />

gridare, ma con decisione.<br />

Ho ripreso a dipingerecreare dopo tanto tempo,<br />

all’inizio del 2012.<br />

Faccio parte del Circolo di Arti Figurative di Empoli<br />

(FI), dove ho vinto il 2° premio al concorso La mia<br />

arte per la pace, nello stesso 2012 ho partecipato a<br />

Pisa Expò e ad un paio di collettive.<br />

Sono in cammino, la strada prende forma man<br />

mano che la percorro.<br />

115


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Monica Sarandrea<br />

Ed hanno coperto tutto d’oro<br />

116


Silvano Sordi<br />

Via Pistelli, 32 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 631281- Cell. 333 7977627<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Case nella nebbia, tecnica mista, cm. 50x70<br />

Tra cielo e terra, tecnica mista, cm. 60x70<br />

L’imprevisto, tecnica mista, cm. 50x70<br />

Ombre, tecnica mista, cm. 70x80<br />

Nato a Montespertoli (FI) il 27 ottobre 1946,<br />

opera a Castelfiorentino (FI). Dopo la frequentazione<br />

di corsi di istruzione tecnica a<br />

Firenze e di pittura a Certaldo (FI), espone per la prima<br />

volta nel 1968 a Castelfiorentino, sua città d’adozione.<br />

A questa prima personale, hanno fatto seguito<br />

due importanti premi (il Via de’ Serragli ed il Via<br />

Maggio) assegnati a Firenze nei primi anni Settanta.<br />

Sordi in una di queste occasioni, ebbe l’onore di essere<br />

premiato dal grande poeta Mario Luzi. Da allora,<br />

quattro decenni di esposizioni ne hanno fatto uno<br />

degli artisti più presenti sulla scena toscana. Le sue<br />

opere, molto apprezzate dai turisti che visitano le<br />

varie gallerie presenti nelle principali città d’arte, si<br />

trovano in collezioni private in Francia, Romania, Albania,<br />

Inghilterra, Germania e Russia. Col passare<br />

del tempo, è andato progressivamente affinandosi,<br />

sia nella tecnica che nella conoscenza delle possibilità<br />

coloristiche e cromatiche. Non sono rare le partecipazioni<br />

di Sordi a concorsi di carattere nazionale, in<br />

tutta Italia ed anche all’estero. Da sottolineare il premio<br />

speciale alla carriera conseguito nel 2011 al Salon<br />

de Invierno di Barcellona, come di grande rilievo<br />

la mostra personale al New York Wine & Food presso<br />

lo stand Tasty Tuscan. Premi e segnalazioni ottenuti<br />

anche a Castiglioncello (LI), Montespertoli (FI),<br />

Cerreto Guidi (FI), Signa (FI), Firenze, Lastra a Signa<br />

(FI) e Cerbaia (FI). Conseguentemente, le opere di<br />

Sordi sono state oggetto di interesse da parte di esimi<br />

storici dell’arte, giornalisti, critici d’arte, scrittori e<br />

personalità del mondo dello spettacolo e dello sport.<br />

117


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Silvana Terreni<br />

Loc. Filetto, 2<br />

53036 Poggibonsi (SI)<br />

Nata a Poggibonsi (SI), dove attualmente vive<br />

ed opera, frequenta i corsi tenuti da Claudio<br />

Giomi al Laboratorio Arti Visive fin dal lontano<br />

1989. La sua passione per la pittura si esprime<br />

pienamente nei suoi paesaggi e nella figura umana<br />

che affronta ogni volta con rinnovato impegno.Ha<br />

partecipato con successo, ottenendo unanimi consensi,<br />

a varie mostre collettive. Nel 2012 ha vinto il<br />

primo premio di pittura al concorso L’Arte è Donna<br />

organizzato dall’associazione Amici di Ulignano nel<br />

Salone Arcobaleno del circolo Arci di Ulignano (SI),<br />

nel Comune di San Gimignano (SI).<br />

118


Alberto Trifoglio<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via Luca Signorelli, 48 - Empoli (FI)<br />

Tel. 0571 80681 - Cell. 345 5686076<br />

Montalbano<br />

Luisa Festa<br />

Alberto Trifoglio, nato<br />

nel sud Italia nel<br />

1953, è architetto libero<br />

professionista, insegnante<br />

di design e materie<br />

artistiche; ha insegnato in<br />

Accademie internazionali<br />

di design e moda. Vive ad<br />

Empoli (FI). Dipinge per<br />

passione ed è da poco che<br />

si affaccia al mondo della<br />

pittura; infatti ha ripreso a dipingere nel 2008 dopo<br />

circa 30 anni di inattività. È figlio d’arte; suo padre<br />

Antonio è stato un pittore molto affermato in Italia.<br />

Alberto preferisce la pittura figurativa accademica<br />

di cui conosce le tecniche e ama soggetti reali concependo<br />

l’arte nel modo più tradizionale e genuino<br />

possibile. La sua pittura è neorealista, molto classica<br />

nella impostazione. La figura umana è sempre<br />

presente in armonia con lo sfondo. Ha iniziato di<br />

recente un percorso che senz’altro seguirà con<br />

passione ed impegno.<br />

119


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Alberto Valenti<br />

Via di Corliano, 58 - Gavena - 50050 Cerreto Guidi (FI)<br />

Cell. 349 2294611 - valentialbe@hotmail.it<br />

Paesaggio Cerretese, tempera su cartone telato, cm. 50x70<br />

Alberto Valenti nasce a Empoli (FI) nel 1985 e<br />

risiede a Gavena, nel Comune di Cerreto<br />

Guidi (FI).<br />

Autodidatta, fin da piccolo dimostra di avere grande<br />

fantasia e creatività.<br />

La propensione innata per l’arte lo spinge a leggere<br />

biografie di pittori, soprattutto impressionisti e a<br />

frequentare mostre di pittura senza, però, mai<br />

prenderne parte in modo attivo.<br />

Nell’estate del 2007, quasi per caso, realizza il suo<br />

primo dipinto su tela grazie anche ai consigli della<br />

pittrice Silvia Maestrelli, divenuta poi il suo mentore.<br />

Negli anni successivi ha continuato la sua produzione<br />

divertendosi anche a sperimentare tecniche tutte<br />

sue; nel 2008 realizza quattro statue di argilla<br />

raffiguranti i gargoyle della Cattedrale di Notre<br />

Dame di Parigi, per lo spettacolo musicale Notre<br />

Dame de Paris messo in scena dal Coro Armonie di<br />

Ponte a Cappiano (FI).<br />

Nel 2012 partecipa al concorso di pittura estemporanea<br />

di Gambassi Terme (FI) e, nel 2013, a quello<br />

di Cerreto Guidi (FI).<br />

120


Lina Vinazzani<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Via G. La Pira, 3 - Fucecchio (FI)<br />

Cell. 328 9555776 - linavinazzani67@gmail.com<br />

...comunque è donna<br />

Lina Vinazzani è nata a Castelfranco di Sotto<br />

(PI) nel 1967, abita e lavora a Fucecchio (FI)<br />

dove ha anche il suo studio.<br />

Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Cascina<br />

(PI) conseguendo il diploma di Maestro d’arte.<br />

Con spiccata predilizione all’impressionismo pur<br />

non tralasciando elementi di arte moderna nelle<br />

proprie composizioni, ha incentrato il proprio lavoro<br />

nel falso d’autore arricchendolo di quei particolari di<br />

tecnica e colore caratteristici della propria produzione.<br />

Ha partecipato a varie mostre collettive e recentemente<br />

ha preso parte alla 4° mostra nazionale di<br />

Falsi d’autore a Stia (AR) nel Casentino.<br />

Attualmente è impegnata in un progetto artistico<br />

collettivo chiamato Warp Art, itinerante in Italia.<br />

121


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Marco Vissani<br />

Località Pastine, 9/A - 50021 Barberino Val d’Elsa (FI)<br />

Cell. 339 3755568 - vissani_marco@libero.it<br />

Quiete, acquerello, cm. 45x65<br />

Tempesta, acquerello, cm. 50x70<br />

Marco Vissani, classe 1963, è un Maestro d’Arte, architetto<br />

e designer per rinomati marchi di gioielli. La pittura però lo<br />

accompagna da sempre, e fin dagli anni Settanta si dedica<br />

con passione alla ricerca pittorica attraverso l’acquarello, l’acrilico e<br />

tecniche miste. Tra i soggetti preferiti le marine e i paesaggi urbani.<br />

122


Angela Viti<br />

Cell. 348 9515401<br />

angela_viti@yahoo.it<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Donne arabe, olio su tavola, cm. 50x70<br />

Donne keniane, olio su tavola, cm. 40x65<br />

Ragazzo messicano, olio su tavola, cm. 50x70<br />

123


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Luigi Viti<br />

Abitazione: via Marsili, 78 - 50052 Certaldo (FI) - Studio: via Mura, 10 - 50050 Montaione (FI)<br />

Tel. 0571 665273 - Cell. 331 9870520 - viti-luigi@virgilio.it<br />

Vecchio aratro, 2010, olio su cartone, cm. 40X50<br />

Paesaggio, 2010, olio su cartone, cm. 40X50<br />

Paesaggio, 2010, olio su tela, cm. 50X70<br />

Luigi Viti nasce a Vinci (FI) nel 1964, e trascorre<br />

gran parte della sua vita nella frazione di<br />

Mura, nel comune di Montaione (FI). Il bellissimo<br />

paesaggio della cittadina immersa nel verde,<br />

con i suoi personaggi, ha inciso sul carattere semplice<br />

e schietto del giovane artista. Maturato alla<br />

bottega del noto artista empolese Gino Terreni, ha<br />

acquisito da lui le tecniche della pittura ad olio,<br />

dell’acquerello, dell’affresco, della scultura, del<br />

mosaico, e delle arti grafiche, che gli hanno permesso<br />

di raggiungere livelli artistici notevoli con<br />

immediatezza, senza infingimenti e senza complicazioni<br />

intellettuali. Durante la permanenza allo studio<br />

di Terreni, Viti frequenta anche il Corso Libero<br />

del Nudo alla Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel<br />

2001 si iscrive alla Bottega del Bon Fresco di Firenze<br />

per affinare e specializzarsi su questa tecnica<br />

con i maestri Massimo Callossi, Luigi Falai e Mario<br />

Passavanti, fino al 2005. Ha al suo attivo un buon<br />

curriculum di mostre personali e collettive, opere di<br />

rilievo in diversi Comuni della Val d’Elsa e chiese.<br />

Recentemente ha collaborato con il maestro Sergio<br />

Nardoni per la realizzazione di alcune opere in mosaico.<br />

Attualmente l’artista risiede a Certaldo (FI).<br />

124


Maria Chiara Viviani<br />

Via Spugna, 142 - 53034 Colle Val d’Elsa (SI)<br />

Cell. 347 6874147 - info@mariachiaraviviani.com<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Maria Chiara Viviani è nata a Colle Val d’Elsa<br />

(SI) nel 1976, ed è laureata in Decorazione<br />

all’Accademia di Belle Arti di Firenze, con<br />

tesi specialistica sulle Tecniche pittoriche della bottega<br />

toscana del ‘300. Dal 1995 ad oggi ha partecipato<br />

a numerose mostre a Firenze (Biennale d’Arte<br />

Contemporanea, Vetrina degli artisti contemporanei,<br />

Otto artiste per l’8 marzo, ecc.) e in altre città<br />

(Casole d’Elsa, Livorno, Bergamo). Un suo modello<br />

in scala, progetto per la scenografia dell’opera di<br />

‘Orfeo ed Euridice’, è esposto nel museo didattico<br />

dell’Istituto di Porta Romana a Firenze. Dal 1996<br />

collabora con enti ed organizzazioni di arte e design<br />

(Archirivolto, Domus, Arno Agency, Sala Gialla,<br />

Sentiero di Fuoco). Dal 2000 svolge attività di insegnamento<br />

(disegno, tecniche pittoriche, discipline<br />

pittoriche contemporanee, tecniche dell’affresco,<br />

decorazione pittorica murale, scenografia) presso<br />

varie agenzie formative. Socia dal 2003 dell’Antica<br />

Compagnia del Paiolo di Firenze, collabora con la<br />

Scuola Media Arnolfo di Cambio di Colle Val d’Elsa<br />

per il progetto P.I.A. per la valorizzazione del territorio<br />

e della figura di Cennino Cennini. Dal 2005 insegna<br />

presso Scuole Statali Secondarie di primo e<br />

secondo grado nella provincia di Siena. Nel 2005-<br />

Afferrare il senso, 2013, tecnica mista su carta<br />

2006 partecipa al restauro pittorico della Cripta del<br />

Duomo di Siena e collabora al restauro di Santa Maria<br />

della Scala. Nel 2006 svolge Ricerche storiche<br />

inerenti agli affreschi staccati del Poccetti provenienti<br />

da Palazzo Acciaiuoli per la Soprintendenza<br />

per i Beni Architettonici ed il Paesaggio per le province<br />

di Firenze, Pistoia e Prato. Nell’ottobre 2006<br />

espone Cristallo Pittorico, una personale al Museo<br />

del Cristallo di Colle Val d’Elsa (SI). Seguiranno, tra<br />

il 2007 ed il 2011, altre esposizioni e personali di rilievo<br />

al Centro Hidron di Firenze, nel Palazzo dei<br />

Priori di Colle Val d’Elsa ed a Casole d’Elsa (SI), nel<br />

Palazzo del Comune.<br />

Oltre, 2007, tecnica mista su tela<br />

125


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Esther Vogeli<br />

Casa e laboratorio: via S. Donnino, 163 - 50052 Certaldo (FI) - Tel. 0571 660182<br />

Negozio: piazza delle Erbe, 5 - 53037 San Gimignano (SI) - Tel. 0577 943188 - esther.vogeli@alice.it<br />

Paesaggi toscani, 2013, gres in riduzione, cm. 15x15<br />

Esther Vogeli si è diplomata in Svizzera,<br />

suo paese d’origine, in Scienza della<br />

Formazione. Dal 1985 vive in <strong>Valdelsa</strong><br />

e lavora con suo marito Franco Balducci nella<br />

gestione del laboratorio artigiano nella campagna<br />

certaldese. Realizza con la tecnica della<br />

lastra e del bassorilievo una serie di piastrelle<br />

sia di carattere figurativo con paesaggi<br />

toscani, sia di carattere astratto, ispirandosi<br />

alla forza della natura locale (boschi, terra,<br />

mare). Crea a mano con piccoli pezzi di argilla<br />

dei simpatici animali le cui originali espressioni<br />

conquistano il visitatore. Negli ultimi<br />

anni si è formata professionalmente come<br />

“counselor”, specializzandosi in Counseling<br />

espressivo.<br />

Four moods, 2013, gres su ferro ossidato, cm. 11x11<br />

126


Elisabetta Zappino<br />

Cell. 388 8729455<br />

laculladellarte@gmail.com - blog: http://wwwlaculladellarte.blogspot.com<br />

<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Da poco mi sono trasferita<br />

in Toscana,<br />

esattamente nel<br />

Circondario Empolese <strong>Valdelsa</strong>,<br />

ma sono nata e vissuta<br />

a Milano, dove ho potuto<br />

frequentare l’Istituto<br />

M. Dudovich, diplomandomi<br />

in Tecnica della Grafica e della Pubblicità.<br />

Ho frequentato una scuola privata di Computer grafica,<br />

per circa 2 anni , e da quel momento l’arte e la<br />

creatività non mi hanno mai abbandonato, cogliendo<br />

in modo professionale tutte le nozioni di software<br />

come: Photoshop, Corel Draw e 3d studio.<br />

Anche da bambina mi cimentavo in diverse attività<br />

creative che mi divertivano e mi trasmettevano<br />

emozioni, è rimasto così anche negli anni, ho continuato<br />

giorno per giorno a ricercare nella mia attività<br />

quello slancio ricco di emozione e divertimento.<br />

Voglio condividere con voi la mia fantasia e il coraggio<br />

nel percorrere nuove strade incerte e per questo<br />

interessanti, cercando di cogliere quelle sensazioni<br />

che mi ricordano il passato, “nella culla dei<br />

sogni“ da cui nasce il nome del mio blog: “la culla<br />

dell’arte“.<br />

Da diversi anni prediligo il legno come materiale di<br />

supporto, che con le sue particolari caratteristiche,<br />

mi permette di rappresentare al meglio la mia passione.<br />

Collaboro con diversi blog del settore creativo e<br />

artistico, tra cui “chiara consiglia“ e “Hobbydonna“.<br />

127


<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Maddalena Zuddas<br />

Via Fiume, 60 - 53036 Poggibonsi (SI)<br />

Tel. 0577 601597 - Cell. 335 7010657 - maddalenazuddas@libero.it<br />

Lavoro a mani libere, tecnica mista su cartoncino, cm. 56x76<br />

Da sempre appassionata di natura e pittura,<br />

inizia a dipingere fin dagli anni dell’adolescenza.<br />

Il suo percorso artistico più recente<br />

comincia nei primi anni Novanta quando frequenta<br />

un corso di disegno tenuto da Piero Sani e poi i corsi<br />

di acquerello tenuti da Paolo Gheri, Claudio Giomi,<br />

Enza De Ciuceis e Tiziana Acomanni. Nel 2011<br />

inizia a frequentare due corsi di Disegno Botanico,<br />

tenuti da Alessandro Mangione presso l’Orto Botanico<br />

di Firenze e da Enza De Ciuceis. Ciò che più<br />

influenza la sua arte è l’incontro con l’artista Valerie<br />

Buffetaud avvenuto nel 1998, che la introduce alle<br />

tecniche miste di grandi dimensioni e all’uso delle<br />

terre in pittura. Da questo momento Maddalena<br />

Zuddas nella sua pittura fa uso esclusivo di terre e<br />

pigmenti naturali estratti dalle piante che lei stessa<br />

ricerca e prepara. La sua arte si è fino ad ora articolata<br />

in 6 cicli pittorici: “Di terra in terra” iniziato nel<br />

2000, “Volario fantastico” dal 2006, “Mani in gioco”<br />

cominciato nel 2010, “Fiori di terra” sempre nel<br />

2010, “Ars herbaria” nel 2011, “Di foglia in foglia”<br />

iniziato nel 2012.<br />

Principali mostre e partecipazioni<br />

2007 Di terra in terra, ViaMaestra 114 Arte Contemporanea,<br />

Poggibonsi (SI); 2008 Di terra in terra,<br />

Palazzo Comunale, Casole d’Elsa (SI); 2008 Vernice<br />

Art Fair Fiera Forlì; 2008 Festival delle Arti Il Cerbero,<br />

Magazzini del Sale, Cervia (RA); 2009 Di terra in<br />

terra, Centro d’arte L’Incontro in Campansi, Siena;<br />

2009 Premio Arte Donna - Trame di futuro Complesso<br />

della Gherardesca, Livorno; 2009 Vernice<br />

Art Fair Fiera Forlì; 2010 Volario fantastico, Palazzo<br />

Comunale, Casole d’Elsa (SI); 2010 Festival delle<br />

Arti Il Cerbero, Magazzini del Sale, Cervia (RA);<br />

2010 Oro Blu - Biennale delle Chiese Laiche 2010,<br />

Il Cerbero, Magazzini del Sale, Cervia (RA); 2011<br />

No space 2 Galleria Fantomars, Bologna; 2011 Vernice<br />

Art Fair Fiera Forlì; 2011 Autoritratto Galleria<br />

Fantomars, Bologna; 2012 Collettiva di acquerelli<br />

botanici presso l’Orto Botanico di Firenze; 2012<br />

Contemporanea Fiera d’Arte, Forlì.<br />

128


ISBN 978-88-6039-308-1<br />

E 15,00 (IVA inclusa)

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