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Artisti dell'Empolese Valdelsa

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Antonella Bardi<br />

Via Montegufoni 33 - 50025 Montagnana Val di Pesa (FI)<br />

Tel. 0571 671380 - Cell. 338 7061877 - antonellabardi@yahoo.com - spaziocollage@gmail.com<br />

Le città invisibili - Bersabea, 2011, collage su tela, cm. 96x96<br />

Nata a Poggibonsi (SI) l’8 aprile 1963,<br />

si dedica da sempre a molteplici attività<br />

artistiche e didattiche. Insegnante<br />

di danza jazz e contemporanea, coreografa<br />

e docente nella scuola Primaria,<br />

inizia a sperimentare la tecnica del collage<br />

nella seconda metà degli anni Novanta, al<br />

culmine di un lungo periodo di riflessione<br />

sulla natura. Proprio la campagna toscana<br />

ha sempre rappresentato per lei una fonte<br />

d’ispirazione costante. Nella sua infanzia<br />

passata nel piccolo borgo di Linari ha coltivato<br />

per esempio l’amore per i fossili, dei<br />

quali è ricercatrice e collezionista. Per realizzare<br />

i suoi lavori, ne individua, seleziona,<br />

raccoglie e conserva le componenti, proteggendole<br />

secondo formule esclusive da lei<br />

stessa ideate e sperimentate. L’esperienza<br />

combinatoria del suo collage si muove all’inizio<br />

degli anni Duemila dalla scomposizione<br />

e ricreazione di fragili presenze vegetali,<br />

mantenendo da una parte la visione della<br />

loro origine floreale, dall’altra rendendo<br />

omaggio alla memoria artigianale di reliquie<br />

e caleidoscopi. Questa dimensione artigianale<br />

si è progressivamente allontanata con<br />

l’impiego di superfici di lavoro più ampie,<br />

accogliendo materiali più densi ed aspri, in<br />

un’espansione del concetto stesso di Natura.<br />

Nell’ultima produzione il regno della natura<br />

e della vegetazione sta diventando irriconoscibile<br />

ed allusivo, sottoposto a<br />

consistenti elaborazioni. Lo sguardo stesso<br />

dell’osservatore viene in una certa misura<br />

“inquinato”, metafora della natura. Il suo<br />

impegno e la sua ricerca si incentrano oggi<br />

sulla valorizzazione e sperimentazione di ulteriori<br />

materiali, e sulle illusioni generate dalla loro trasformabilità.<br />

Alcuni di questi lavori di collage sono stati da lei<br />

stessa impiegati e proiettati sul grande schermo come<br />

sfondi e scenari per i suoi spettacoli coreografici, e dal<br />

2004 il sito web dell’associazione Icamus (www.icamus.<br />

org), si avvale delle sue opere per illustrare un progetto<br />

concertistico su versi della poetessa Emily Dickinson. Le<br />

sue creazioni degli ultimi anni sono di carattere astratto,<br />

con crescenti riferimenti alle arti della danza e della coreografia<br />

che pure la vedono costanemente impegnata, oltre<br />

a richiami musicali e letterari. I suoi attuali progetti di collage<br />

sono infatti orientati verso la combinazione delle arti<br />

moderne, e più approfonditi studi dell’astrazione nella visualità<br />

e nel movimento. Tra le sue recenti mostre personali<br />

allestite, si segnalano esposizioni a Firenze e in vari<br />

centri della Toscana.<br />

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