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Artisti dell'Empolese Valdelsa

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Paolo Corsoni<br />

Via G. Deledda, 18 - 50051 Castelfiorentino (FI)<br />

Tel. 0571 632756 - Cell. 335 7109024<br />

Paolo Corsoni, castellano doc, da tempo si dedica a varie<br />

forme d’espressione artistica. Dopo un inizio dedicato<br />

alla pittura, ha intrapreso il modellato con l’argilla<br />

e, successivamente, la tecnica della pittura su intonaco, un<br />

misto tra l’affresco e il murale. Negli ultimi anni si è rivolto alla<br />

scultura utilizzando legno di olivo, sfruttandone la naturale<br />

deformazione delle radici e dei rami.<br />

Numerose le partecipazioni ad alcune collettive e a premi: di<br />

particolare rilievo le presenze al Concorso Internazionale EtruriArte<br />

a Venturina (LI) ed al premio Italia per le Arti Visive nel<br />

Forte Magnaguti a Borgoforte in provincia di Mantova. Espone<br />

nell’ex convento della croce ad Anghiari (AR) e viene invitato<br />

ad una mostra di sculture all’aperto nell’antico castello di<br />

Murlo (SI); in questa occasione i suoi lavori vengono particolarmente<br />

apprezzati, tanto che la sua opera raffigurante Cristo<br />

viene collocata in un’antica chiesa in località Befa, una frazione<br />

del Comune. Espone quindi alla settima edizione di EtruriArte,<br />

in Figure nella materia a Cecina (LI), sul lago di Garda,<br />

ed al XIV Premio Firenze risulta uno degli autori segnalati.<br />

La materia che predilige per le sue sculture, è il legno, ma<br />

non è il legname lavorato, tagliato, assemblato. Corsoni, cerca<br />

personalmente la sua materia prima per la campagna,<br />

dove una ciocca di ulivo, un tronco di ciliegio, una radice od<br />

un ramo, diventano la sua preda, o forse si concedono a lui<br />

per ritrovare nuova vita. La sua arte si esplica nell’ assecondare<br />

i suggerimenti che la Natura con generosità gli offre e<br />

da cui l’artista si lascia ammaliare per dare alla luce opere<br />

apprezzabili, resurrezioni che sono un vero trionfo del suo<br />

genio creativo.<br />

Patrizio Spinelli<br />

Con una rivisitazione di tono fantastico se pur condotta attraverso<br />

il gusto per una figurazione realistica, Paolo Corsoni<br />

recupera a ruolo di materiale scultoreo il legno di quelli<br />

che potremmo definire “reperti della natura”. Rami e radici<br />

d’albero su i quali anche il tempo ha compiuto il suo lavoro<br />

espressivo e Corsoni ne tiene conto facendosi interprete di<br />

questa naturale ricchezza formale. Assecondandone il dinamismo<br />

spontaneo ne trae figure e composizioni complesse<br />

di forte carattere su cui gli elementi forgiati in ferro che<br />

spesso compaiono intervengono a sottolineare e completare<br />

il senso narrativo.<br />

Roberta Fiorini<br />

Il Fachiro, 2013, cm. 48x18<br />

I picciotti, 2011, cm. 30x25<br />

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