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Artisti dell'Empolese Valdelsa

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<strong>Artisti</strong> dell’Empolese <strong>Valdelsa</strong> 2013<br />

Grazia Di Napoli<br />

Come il viaggiatore che si rincuora, trovandosi quasi<br />

miracolosamente in un giardino ombroso dopo<br />

aver attraversato una zona arida e desertica, trovo<br />

conforto, piacevolmente sorpreso, dalle atmosfere<br />

colorate dei dipinti di Grazia Di Napoli. L’atmosfera<br />

che si respira in questi quadri sembra infatti espandersi<br />

nello spazio reale, contaminando l’aria e coinvolgendo<br />

l’osservatore, per condurlo in un viaggio<br />

da compiersi silenziosamente, quasi in punta di<br />

piedi. Un viaggio dove si possono incontrare giardini<br />

incantati punteggiati da fiori dalle mutevoli sfumature,<br />

raccolti interni che raccontano quasi sottovoce<br />

brani di vita quotidiana, oggetti semplici e<br />

ordinati, spesso allineati davanti a finestre che fanno<br />

trasparire velati, lontani e familiari paesaggi. E<br />

mai come aggirandosi fra queste tele, ascoltandone<br />

le ritmate desinenze, abbandonandosi agli echi<br />

colorati dalle variegate risonanze, ci si può convincere<br />

di quanto sia vero questo desueto ma caro<br />

antico detto: “…i tesori più preziosi sono spesso le<br />

cose più semplici…”<br />

Sergio Nardoni<br />

Sogni, fantasia e colori: il titolo che Grazia Di Napoli<br />

ha scelto per la sezione della mostra a lei dedicata;<br />

interpreta perfettamente i contenuti visivi della sua<br />

pittura, il suo universo variopinto e ricco di suggestioni<br />

che nascono dalla realtà ma che il sogno trascolora.<br />

Non c’è uniformità nei temi rappresentati,<br />

perché ogni cosa, dalla figura agli animali, dal paesaggio<br />

agli oggetti inanimati, suscita la sua curiosità<br />

e il desiderio di trasporla pittoricamente sulla tela.<br />

Della figura, soprattutto le donne, le interessa restituire<br />

lo strato visibile delle emozioni, quelle “luminose”<br />

che affiorano sul volto quando si “accende”<br />

un sorriso o ci si abbandona alla gioia di un abbraccio,<br />

ma anche quelle più malinconiche che attraverso<br />

il nostro sguardo ogni volta che ci soffermiamo a<br />

meditare sul senso dell’esistenza. Della natura la<br />

colpisce, invece, la vita semplice delle cose: i fiori<br />

recisi e raccolti in vaso, le conchiglie sulla riva del<br />

mare, gli animali che condividono lo spazio dell’uomo.<br />

Una realtà, quella proposta da Grazia Di Napoli,<br />

in cui le brutture del mondo sembrano essere state<br />

cancellate in un solo colpo per lasciare spazio, solo<br />

e unicamente, alla libertà del sogno e alla forza della<br />

fantasia.<br />

Daniela Pronestì<br />

Luci dell’anima, olio su tela, cm. 40x60<br />

Grazia Di Napoli continua ad avvincermi per il nitore<br />

delle immagini, per l’efficacia dei simbolismi, per la<br />

grazia di ogni rappresentazione. Rende poetiche,<br />

esteticamente gradevoli, luminose le sue opere:<br />

una delizia degli occhi, anche quando esse contengono<br />

intense valenze metaforiche e ammonitrici,<br />

sempre risolte nell’alveolo di un armonico neofiguratismo.<br />

Così accanto alle deliziose rappresentazioni<br />

realistiche, i vibranti freschi aromi, romantici abbandoni,<br />

dolcezze memoriali, delizie cromatiche, come<br />

in questo trionfo floreale.<br />

Manrico Testi<br />

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