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Presentazione_2009.qxd 22-10-2009 8:23 Pagina 10 presentazione La Giuria del Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI”, presieduta da Bruno Dolcetta e composta da Franca Anselmi Tiberto, Margherita Azzi Visentini, Ferruccio de Bortoli, Oreste Forno, Pier Francesco Ghetti, Silvia Metzeltin Buscaini, Paolo Rumiz e Pier Paolo Viazzo, ha espresso il suo vivo compiacimento per la notevole quantità di opere pervenute a quest’ultima XXVII edizione del Premio: ben 188 volumi inviati da 101 Case Editrici nonostante le significative modifiche e novità introdotte nel nuovo Bando di Concorso che si articola in sei Sezioni, meglio definite e precisate, distinte però in due terne alternativamente biennali.Ci si attendeva infatti un significativo calo di partecipazione al Premio, visto che il Bando 2009 riguardava le sole tre Sezioni della I° terna: a) Montagna: cultura e civiltà; b) Esplorazione-viaggi; c) Finestra sulle Venezie, per opere riguardanti aspetti della civiltà, della cultura territoriale ed ambientale del mondo veneto.Si è rilevato che, certamente a causa delle novità introdotte quest’anno, sono state inviate a concorrere per questa edizione del Premio, 30 opere che appartengono alla II terna: (d) Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide; e) Ecologia e Paesaggio: f) Artigianato di tradizione) per cui le stesse sono state necessariamente trasferite alla successiva XXVIII edizione 2010.Le opere effettivamente prese in esame dalla Giuria si sono così ridotte a 158 presentate da 92 Case Editrici, sempre comunque numerose nonostante la limitazione a tre Sezioni rispetto alle cinque precedenti. Nove di queste 158 opere, sono poi state escluse perché violavano gli artt. 5 e 8 del Regolamento del Premio.E’ stata inoltre ravvisata la necessità di precisare e definire meglio le Sezioni del Premio evidenziandone il carattere prevalentemente letterario, carattere che sembra non venga ben percepito dalle Case Editrici che, anche in questa occasione, hanno presentato opere esclusivamente, o in gran parte, fotografiche, peraltro molto belle.Si è notato inoltre, una notevole partecipazione di opere nella Sezione Esplorazione-viaggi, parecchie interessanti e di buona qualità.La Sezione Montagna come cultura e civiltà, registra invece una più limitata partecipazione ma anche in questa sono state individuate alcune opere di valore, frutto di appassionate rigorose ricerche protrattesi per parecchi anni. La Sezione Finestra sulle Venezie continua anche quest’anno a distinguersi per la buona partecipazione e la grande eterogeneità di opere che spaziano dalla letteratura all’arte, dalla storia alla geografia, dall’enogastronomia all’ambiente, dall’architettura all’antropologia, ecc.Esaurita questa parte preliminare, la Giuria è entrata nel merito della selezione delle opere procedendo per singola Sezione, esaminando nell’ordine le opere riguardanti la Montagna come cultura e civiltà, l’Esplorazione-viaggi e la Finestra sulle Venezie per opere riguardanti aspetti della civiltà, della cultura territoriale ed ambientale del mondo veneto. La Giuria, all’unanimità, ha assegnato il Premio nella Sezione “MONTAGNA: cultura e civiltà” di tremila Euro, a Fiorenzo Degasperi per il volume SANTUARI E PEL- LEGRINAGGI dei Ladini e delle genti Mòchene e Cimbre, Curcu & Genovese, con la seguente motivazione: “l’autore ha raccolto la sfida di coniugare l’attuale risorgere di interesse per le minoranze etniche con una presentazione che porti a una conoscenza diretta della loro civiltà, non limitata ad aspetti museali ma partecipata sul terreno. E’ una bella serie di percorsi introdotti e guidati tra devozioni e miracoli inserendo i particolari locali, con ampia visione storica, in una geografia sociale del sacro che parte dall’antichità precristiana, anche con la reinterpretazione di pratiche arcaiche. Modello di indagine riguardante lo sviluppo culturale delle popolazioni alpine, al di là dei confini mutati nella storia, è una spinta felice verso una conoscenza delle montagne che vada oltre la superficialità insita nel turismo moderno, ma alla portata di qualunque frequentatore curioso. Il buon equilibrio tra illustrazioni ricercate e testo accattivante, colto ma senza eccessi eruditi, invita ad un approccio concreto, aperto e culturalmente transfrontaliero alla comprensione delle civiltà alpine”. La Giuria, all’unanimità, ha assegnato il Premio nella Sezione “ESPLORAZIONE - VIAGGI” di tremila Euro, a Greg Mortenson e David Oliver Relin per il volume TRE TAZZE DI TE’, Rizzoli Editore, con la seguente motivazione: “libro coinvolgente che offre veri momenti di gioia e mostra fino a che punto può portare l’amore in un momento in cui nel mondo di esso c’è particolare bisogno. Sopravissuto a una sofferta discesa dal K2 grazie all’intervento e alle cure della gente di un villaggio locale, Greg Mortenson, per sdebitarsi e manifestare la sua riconoscenza, promette di impegnarsi nella costruzione di una scuola. Per onorare il suo impegno ha rinunciato al lavoro, agli amici e persino alla casa, sottoponendosi a grandi sacrifici, superando l’ostilità di quanti vedevano nel suo progetto solo una minaccia, l’opposizione di tante voci in patria che l’accusa- 11
Presentazione_2009.qxd 22-10-2009 8:23 Pagina 12 vano di istruire nuovi terroristi, i problemi e i pericoli sempre presenti sul posto, culminati con il suo rapimento e successivo rilascio da parte dei Talebani. Tre tazze di tè racconta brillantemente questa storia emozionante e avventurosa, dimostrando al mondo che la violenza e il terrorismo non si combattono con le bombe, ma testimoniando i fondamentali principi e valori dei diritti umani, associati alla solidarietà”. La Giuria, all’unanimità, ha assegnato il Premio “FINE- STRA SULLE VENEZIE “ di tremila Euro, a Ivone Cacciavillani per il volume VENEZIA E LA TERRAFER- MA un rapporto problematico e controverso, Panda Edizioni, con la seguente motivazione: “il grande affresco costituito dal testo Venezia e la Terraferma ricostruisce la straordinaria vicenda dello “Stato da terra” da parte di Venezia lungo tutto il suo percorso, dagli inizi del quattrocento alla scomparsa dello Stato il 12 maggio 1797. Impresa tanto complessa quanto necessaria per dar conto non solo degli eventi, dalle dedizioni alle conquiste, con i quali Venezia definisce progressivamente la estensione dei suoi Domini, ma lo spirito stesso che regola la vita e le relazioni di uno Stato che ha un profilo territoriale ricchissimo di forme e popoli diversi. La struttura della narrazione è orientata dalla conoscenza profonda che l’autore ha dell’”eterno giuridico” che regge le vicende pubbliche e statuali. Sotto questa luce, con un sapiente intreccio ove tutto è “necessario”, esplora i diversi piani in cui si scompone la storia delle istituzioni e le decisioni di volta in volta assunte dalla Repubblica di Venezia sia per definire relazioni interne, sia per affrontare vicende politiche e militari di significato e portata decisiva per la civiltà occidentale. Le tesi sono esposte sempre con una chiarezza esemplare e ricchissimi sono i riferimenti alle fonti bibliografiche e documentarie; ma l’autore propone sintesi e interpretazioni che cercano il senso profondo, storico, economico, civile e sociale della grande avventura veneziana e le propone in una scrittura nitida ed essenziale che rende avvincente la lettura”. La Giuria, dopo una rinnovata discussione, visto il valore di altre opere in concorso ha ritenuto opportuno, sempre con unanime parere, segnalare le seguenti opere: L’ORO DEL ROSA. Le miniere aurifere tra Ossola e Valsesia nel Settecento. Uomini, vicende e strumenti in Valle Anzasca, di Riccardo Cerri e Alessandro Zanni, Zeisciu Editore, con la seguente motivazione: “l’impegnativo volume raccoglie i risultati di una ricerca ultradecennale sull’attività estrattiva ad Alagna e in Valle Anzasca (dalla conclusione della Guerra di Successione Spagnola, nel 1713, rispettivamente sotto il dominio Sabaudo e feudo Borromeo), basata sull’accurato esame delle ricche fonti archivistiche, scritte e iconografiche, per lo più inedite, che, debitamente ragionate, hanno permesso di restituire nei dettagli, nei suoi diversi aspetti (economico, organizzativo, sociodemografico, etc.), un’interessante e fino ad oggi poco conosciuta pagina di microstoria alpina, che fa luce anche sulla civiltà walser, alla cui lingua la stessa Associazione Culturale ZEISCIU ha ora dedicato un accurato dizionario, imprescindibile referenza apprezzata all’unanimità dalla Giuria del Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOT- TI”. LE ALPI CHE CAMBIANO. Nuovi abitanti, nuove culture, nuovi paesaggi, a cura di Marco Pascolini, Forum Editrice, con la seguente motivazione: “è segno dei tempi che la pubblicazione plurilingue di Atti di un Convegno stia raccogliendo un interesse spontaneo così marcato, impensabile solo pochi anni fa. Le Alpi che cambiano hanno centrato l’odierna preoccupazione generale per i problemi economici, ambientali e culturali emergenti. Le ricerche di specialisti di settore, nell’ottica transdisciplinare e di divulgazione trasversale impostata dalla “Rete Montagna” che da Belluno ne guida le iniziative, non sviscerano solo correlazioni e problemi, ma propongono anche soluzioni. Soprattutto vogliono essere incentivo alla partecipazione informata degli abitanti per quanto riguarda le decisioni da prendere sul loro territorio: perciò questi Atti sono strumento destinato ad uscire dalle Università per costruire in modo consapevole e comunitario il futuro della Montagna”. SKI. Dalla preistoria alla conquista delle Alpi, di Pierpaolo Mistri, Nuovi Sentieri Editore, con la seguente motivazione: “accurata ricostruzione riguardante lo sviluppo dello sci sulle Alpi. Il libro contribuisce a collocare culturalmente l’importanza degli sport invernali per l’economia alpina. Il ricco e originale materiale iconografico, con efficace presentazione redazionale, come pure lo scorrevole panorama di informazioni storiche specialistiche, attestano la competenza e lunga pratica dell’autore, il quale purtroppo è mancato pochi giorni dopo la pubblicazione di questa sua bella opera di passione per lo sci e la montagna”. TEMPO DI REGALI. A piedi fino a Costantinopoli: dal Hoek van Holland al Medio Danubio, di Patrick Leigh Fermor, Adelphi, con la seguente motivazione: “rientra nei “regali” letterari e di viaggio questo racconto mozzafiato dedicato a chi, del viaggiare, fa una ricerca di emozioni. Chi viaggia con i sensi attraverso la lettura trova nelle pagine l’immagine tridimensionale di un percorso che ha visto il protagonista attraversare a piedi come un vagabondo – avrebbe voluto che così fosse scritto sul suo passaporto – piuttosto che come cavaliere errante le vie antiche. Dal cuore dell’Europa ai Balcani e da lì a Istanbul. Slanci, precipitazioni, progetti, sogni ad occhi aperti. Bugie, salotti nobili, dolci fanciulle e fienili. Architettura, e critica dell’arte, sociologia e storia: i primi nazisti e i grandi nobili viaggiatori. Ritratti da medaglione gotico. Luoghi della memoria con Orazio in tasca. 50 sterline all’anno, pochi spiccioli al giorno, ma diciotto anni nelle gambe. Due anni di viaggio dal 1933 al 1935 e solo quarant’anni dopo gli viene la voglia di scrivere con lo sguardo dell’esperienza. Vede qualcosa che c’è e che non c’è e, non ha ancora pubblicato l’arrivo a Istanbul. La sua vita un film o un film la sua storia Spia o non spia, sotto le scarpe, la stessa voglia di andare dell’amico e rivale di Chatwin, ora sepolto proprio nella sua isola, nel sud della Grecia, dove vive i suoi novantaquattro anni sempre nello spirito e nella vocazione del viaggiatore anglosassone. Coraggio, Paddy! I tuoi lettori vogliono arrivare ad Istanbul” LE BALENE LO SANNO. Viaggio nella California messicana, di Pino Cacucci, Giangiacomo Feltrinelli Editore, con la seguente motivazione: “questo agile volume risponde a un interrogativo ben attuale: si può vivere validamente per emozioni e rimandi di cultura anche un viaggio facilitato dal turismo moderno La risposta dell’autore è la guida a un territorio amato tramite conoscenza lunga, studio approfondito, partecipazione alla vita di uomini e animali, riflessioni sui loro destini. Questa ben strutturata e coinvolgente presentazione della Baja California è un modello per andare oltre il turismo occasionale o giornalistico, e coniugare in consapevolezza l’avventura di un tempo con i condizionamenti della modernità”. Nel contesto della celebrazione conclusiva del Premio, grazie al voto di preferenza espresso da una apposita Consulta di 40 lettori fra le tre opere già premiate dalla Giuria, verrà assegnato il Premio “VENETO BANCA - La Voce dei Lettori” di cinquemila Euro. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti”, con il parere unanime della Giuria del Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOT- TI”, ha deciso di assegnare il Premio “Honoris Causa” al geografo e climatologo Richard Samson Odingo, già Vice Presidente dell’Agenzia Intergovernativa dell’O.N.U. sui Cambiamenti Climatici, Premio Nobel per la Pace 2007. Questo Premio è conferito “una tantum” alla figura e all’opera complessiva di un grande personaggio che si è particolarmente distinto negli ambiti in cui il Premio stesso è dedicato. Tale onorificenza consiste nell’assegnazione del simbolo del Premio GAMBRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI” in fusione bronzea, opera del Maestro Toni Benetton e di una somma di denaro pari a 5.000,00 euro. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione rivolge un sentito ringraziamento ai membri della Giuria per l’impegno ed il rigore profusi nella selezione delle opere pervenute e rinnova la sua più viva riconoscenza e gratitudine ai patrocinatori e sostenitori del Premio. L’Associazione ha inoltre promosso la II^ edizione del “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti Juniores”, riservato agli studenti degli Istituti Superiori del Triveneto, per far meglio conoscere alle future generazioni la figura e l’opera di Giuseppe Mazzotti e sensibilizzarle ai vari temi di cui l’illustre intellettuale trevigiano, è stato portavoce nel corso della sua vita. I primi tre classificati, vincitori dei questa II^ edizione, riceveranno ora il Premio nella suggestiva cornice del Parco Gambrinus di San Polo di Paive (TV), nell’ambito della cerimonia conclusiva della XXVII edizione del Premio GAM- BRINUS “GIUSEPPE MAZZOTTI”. 12 13
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