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Untitled - Consiglio Nazionale delle Ricerche

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M. Frassine, A. Bezzi, M. Fabris, V. Achilli, D. Bragagnolo<br />

mento diretto con i rilievi cartacei prodotti in più di dieci anni di attività di<br />

scavo. Per questo motivo si è preferito evitare di utilizzare per le misurazioni<br />

un sistema di coordinate assoluto che, se da un lato avrebbe consentito di<br />

inserire il sito all’interno del suo contesto territoriale, permettendo quindi<br />

analisi spaziali di tipo extra-site, dall’altro avrebbe complicato notevolmente<br />

il lavoro di vettorializzazione e ricollocamento <strong>delle</strong> vecchie planimetrie<br />

cartacee. Si è dunque optato per l’impostazione sul campo, con l’ausilio di<br />

una stazione totale (Trimble 3600), di un sistema di coordinate relativo, che<br />

fosse ancorato al reticolo di riferimento e alla quota di cantiere, lasciando ad<br />

un momento successivo la migrazione verso un posizionamento geodetico. Il<br />

nuovo piano cartesiano è stato ideato prendendo come punto origine (500E,<br />

500N) il picchetto “0N”, localizzato a ridosso del perimetrale orientale della<br />

torre, e come asse <strong>delle</strong> ordinate l’allineamento dato dai picchetti “0N” e<br />

“6N”, disassato rispetto al nord reale di circa 30 gradi.<br />

Un’altra novità, introdotta con la campagna 2007, è stata l’adozione<br />

di una piattaforma GIS rispetto al software di tipo CAD utilizzato negli anni<br />

2002-2003. Un’applicazione GIS, infatti, essendo per sua natura un sistema<br />

territoriale, consente una migliore gestione dei dati spaziali, lasciando il<br />

progetto sempre aperto ad ulteriori integrazioni con dati nuovi o pregressi<br />

(Fig. 8). Inoltre, il GIS supporta in maniera nativa il formato raster georeferenziato,<br />

dato questo non trascurabile in quanto l’immagine costituisce<br />

l’elemento fondamentale del rilievo digitale bidimensionale effettuato con la<br />

tecnica del fotopiano. Un altro aspetto favorevole consiste nella possibilità di<br />

implementare tale piattaforma con le potenzialità di analisi offerte dal campo<br />

dei database e di conseguenza di ampliare notevolmente l’efcacia <strong>delle</strong><br />

interrogazioni spaziali e <strong>delle</strong> ricerche incrociate. Non meno rilevante per la<br />

scelta operata è stato, inne, l’ampio spettro di applicativi GIS riscontrabili<br />

all’interno del gruppo del software libero.<br />

2.3 Lo strumento informatico libero<br />

Tutto il procedimento informatico, applicato durante le campagne di<br />

scavo 2007-2008 e nel successivo periodo di rielaborazione, ha visto l’utilizzo<br />

esclusivo di software FLOSS (Free/Libre Open Source Software) 1 . Sia nella<br />

più semplice fase di acquisizione e archiviazione dei dati digitali, sia nelle<br />

più complesse operazioni di elaborazione, interpretazione e gestione <strong>delle</strong><br />

informazioni sono stati impiegati gli applicativi liberi inseriti all’interno del<br />

sistema operativo ArcheOS 2 . Acronimo di Archaeological Operating System,<br />

è una distribuzione GNU/Linux pensata per risolvere i problemi della ricerca<br />

1<br />

Per una maggiore documentazione sulla denizione di FLOSS cfr. http://it.wikipedia.org/<br />

wiki/Software_Free/Libero/Open-Source.<br />

2<br />

http://www.arc-team.com/archeos/.<br />

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